Speciale Cuffaro: “Totò era simpatico…”
«Mi dispiace che l’hanno condannato. Totò era simpatico» – La frase che ho sentito ripetere continuamente da numerosi giornalisti, anche di sinistra, nelle ore successive alla sentenza della Cassazione.
Dopo la condanna di Totò Cuffaro, il testo Cuffaro di Francesco Foresta è diventato ormai un piccolo cult. Sbrigatevi a comprarlo su Amazon.
Altro testo da collezione è L’isola di Cuffaro, disegni di Gianni Allegra dedicati all’ex presidente della Regione.
Terzo e quarto oggetto da conservare gelosamente, se avete i dvd originali, La mafia è bianca di Stefano Maria Bianchi e Alberto Nerazzini, ma anche Cuffaro contro la mafia è bianca, intervista di Pierluigi Diaco a Salvatore Cuffaro, andata in onda nel 2005 su Rainews 24 e distribuita dallo stesso Cuffaro in pochissime copie agli amici più stretti.
Sembra incredibile, ma gli autori di un talent show – dovrebbe chiamarsi Sicilian idol – di prossima produzione erano pronti a fare firmare un contratto da “giudice” a Salvatore Cuffaro. La mancata assoluzione ha sparigliato le carte. Non è dato sapere la cifra che era stata proposta all’ex senatore per partecipare a tutte le puntate.
Partiamo da un presupposto: Cuffaro non mi è mai stato simpatico e neanche in queste ore gode di un, anche minimo, cambiamento di idea e sentimento nei suoi confronti.
Personalmente mi stupisco di chi dichiara il contrario; posso capire gli amici, i parenti, chi avevo o ha affari con lui ma, davvero, non digerisco tutti gli altri.
A sostegno di questa mia affermazione ve ne sottopongo un’altra: secondo mio personalissimo parere i reati ti mafia (a qualunque titolo) devono essere equiparati ai reati contro l’unamità.
Il motivo è molto semplice: il mafioso (ripeto: a qualunque titolo!!!) prima di uccidere te e la tua famiglia, prima di dare fuoco alla tua auto, prima di chiederti il pizzo, prima di intrufolarsi nelle larghe maglie della politica regionale o nazionale ha già ucciso la DIGNITA’ di ogniuno (te compreso che leggi!!!) dei Siciliani presenti al mondo!
Sono stanto di essere discriminato e deriso, fuori dai confini della mia terra, solo perchè nasco siciliano.
E’ come se i siciliani nascessero con un secondo peccato originale che nessun battesimo potrà mai cancellare.
Ed è per questo che per chi fomenta, incoraggia e aiuta il fenomeno mafioso come nel caso del viscido Mr “Vasa Vasa”(ma anche per chi sta zitto zitto senza muovere un dito per migliorare questa condizione di eterna soggiogazione materiale e psicologica) non riesco a nutrire o a manifestare alcun tipo di simpatia o solidarietà. Anzi, Totò: sucatelo ora un cannolo!!!
bravo Sortino, finalmente uno che mette le cose in fila. Cuffaro ha favorito provenzano, l’assassino di falcone e tanti altri, da rappresentante delle istituzioni, quindi Cuffaro è UN TRADITORE DELLO STATO.
A chi ora esprime tristezza o solidarietà al traditore dello stato totò cuffaro dico solo una cosa: per favore non andate più agli anniversari delle stragi !
Cuffaro come Andreotti come Mannino e come tutti i politici di scuola democristiana non si sono mai sottratti ai processi ne accusato la magistratura di tutto di piu’, Craxi e berlusconi si, si sono assunti le loro responsabilita’ e se e’ il caso se ne vanno in galera senza recriminare, almeno di questo bisogna dargliene atto.
ok, do atto a cuffaro che non si è dato alla latitanza.
@Giovanni Mannino: ha ragione, al peggio non c’è mai fine.
Il parere di Sortino sulla simpatia di Cuffaro ed il giudizio sui cronisti rei di averlo anche solo pensato è ben noto, essendo stato spiattellato sulle bacheche virtuali, qua e là. I commenti al post si commentano, pardon per il gioco di parole, da soli, nel pieno stile di Rosalio che da due giorni lascia spazio solo a giudizi monocorde in ogni post che riguardi Cuffaro. Per la partecipazione al fantomatico Sicilian Idol è fuffa, pura invenzione. Cuffaro non è Mastella che va all’Isola dei Famosi. Lo hanno riconosciuto Telese sul Fatto Quotidiano, Roncone sul Corriere della Sera, Bolzoni su Repubblica per citarne alcuni. E francamente, scusate, ma come punti di riferimente per la storia di questo paese, per la giustizia, per un sistema di regole, tutti e tre, soprattutto Bolzoni, credo ne sappiano più di molti altri, ospiti, commentatori e passanti di siti inclusi. @Rosalio: attendo l’ennesima censura, certo di non aver scritto offese, insulti o altro ma soltanto espresso un libero pensiero
Andrea come ti ho spiegato già altrove ti è stato rimosso un solo commento che violava palesemente il diritto d’autore e, quindi, era in violazione della nostra policy dei commenti.
Ti invito a rimanere in tema e a non utilizzare i commenti, bensì l’e-mail, per comunicare con me.
Certo che ti adeguerai presto alle regole di questo luogo virtuale ti saluto.
Un fatto drammatico per la Sicilia, per la persona, per le istituzioni. Un Presidente della Regione va in carcere per contiguità con mafiosi. Da qualsiasi parte la si legga, non si trova niente da ridere e nemmeno da sorridere, viene di analizzare il fatto seriamente.
E invece no, c’è Rosalio con i consigli bibliografici e le presunte sceneggiature.
Beati voi di Rosalio che trovate sempre lo spunto da operetta in ogni vicenda, che il Signore vi assista nella vostra beata levità ed inconsistenza. Che intellettuali…