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giovedì 14 nov
  • Rifiuti, la Commissione parlamentare dura con la Sicilia e con Cammarata

    La commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta da Gaetano Pecorella, ha presentato ieri a Palermo la relazione conclusiva del suo lavoro. Sono inclusi passaggi duri verso la Regione Siciliana, il sindaco di Palermo Diego Cammarata e la criminalità organizzata.

    Nella relazione si legge: «In Sicilia il settore dei rifiuti è organizzato per delinquere. È la più eclatante manifestazione della legge dell’illegalità, cioè l’illegalità si è fatta norma che permea negli aspetti più minuti e capillari qualsivoglia aspetto afferente al ciclo dei rifiuti. […] La vicenda relativa al percolato nella discarica di Bellolampo è un esempio lampante di come il rifiuto si trasformi in ricchezza e consenta di far conseguire illeciti profitti alla criminalità organizzata e non. Il disordine organizzativo appare talmente ben organizzato da far nascere la fondata opinione che esso sia architettato per l’inefficienza della macchina burocratica in modo che ciascun ufficio possa giustificare la propria inefficienza con la presunta inefficienza di un altro ufficio. Assolutamente inutile, anzi delelteria appare allo stato la dichiarazione dello stato di emergenza nella Regione Siciliana nel settore dello smaltimento dei rifiuti e la nomina di un commissario delegato, come peraltro avvenuto in passato senza alcun risultato. […] I problemi ci sono e sono seri. Manca una buona organizzazione amministrativa e questo favorisce l’infiltrazione del crimine. In questo caso non è la mafia che ha preso in mano e gestisce questa attività, ma una serie di presenze che vanno dal racket al trasporto dei rifiuti. Occorre un cambiamento radicale, iniziando dall’affrontare il problema discarica di Bellolampo. Ma credo che il presidente della Regione abbia già impostato una stagione di profonde modifiche».

    «La situazione dell’Amia s.p.a. ha inciso in maniera determinante sulla gravissima situazione di emergenza che si è registrata più volte, anche di recente, nella città di Palermo. […] Il sindaco Cammarata non ha in realtà spiegato chiaramente a questa commissione la ragione per la quale il Comune non ha inteso sporgere querela, in quanto ha richiamato il parere dell’ufficio legale del Comune (nel quale vengono semplicemente chiariti in via teorica i presupposti per sporgere querela) ma non ha in alcun modo chiarito quale fosse il dubbio che aveva in merito alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato, sia sotto il profilo delle false comunicazioni, che sotto il profilo del danno arrecato alla società e ai soci. […] Di fatto la mancata proposizione della querela ha comportato l’impossibilità di contestare la fattispecie delittuosa, ma solo quella contravvenzionale, con tutte le annesse problematiche legate ai ben più ristretti tempi di prescrizione dei reati contravvenzionali».

    Palermo, Sicilia
  • 10 commenti a “Rifiuti, la Commissione parlamentare dura con la Sicilia e con Cammarata”

    1. Immagino già cosa risponderà Cammarata:”la situazione è sotto controllo.”

    2. C’è sempre da sorprendersi. Non pensavo che avrei mai sentito una verità da Gaetano Pecorella, eppure eccola qua, nero su bianco.

    3. ottimo….ma ora? che succede? prossima mossa?

    4. Secondo me e` colpa di Orlando e dei comunisti al potere ormai da anni..

    5. Sicuramente colpa di Orlando, dei comunisti e del loro alleato Pecorella 😀

    6. Sì, ma quegli apprezzamenti sull’attuale governo regionale che avrebbe nientemeno “impostato una stagione di profonde modifiche” in un sistema sin qui dominato dalla mafia e in cui l’amministrazione Cammarata sguazzava felice provocherà forti mal di pancia ai duri e puri di sinistra, quelli del referendum nei PD e gli orlandiani.
      Caspita, noi parliamo di antimafia da trent’anni e ora viene un Lombardo qualunque, che stringe pure le mani ai mafiosi senza accorgersene, a smontare tutto il sistema? E noi ora che ci stiamo a fare?

    7. Mi sembra che tutto sia stato detto, da Pecorella, che non é proprio il primo venuto ed é anche dello stesso partito di Cammarata.

    8. Quanto tempo abbiamo per liberarci di Cammarata? E quanto tempo abbiamo per impatanraci con un altra persona consimile?
      Direi che alle prossime elezioni laddove il candidato proposto sia ainaccettabile, meglio farlo sapere prima, chidergli un curriculum come si fa a qualunque cittadino che debba prendere un posto di responsabilità, fargli firmare un patto pre-elettorale in cui si impegna a rispettare al massimo il progetto ipotizzato ed a giustificare passo per passo, ogni deviazione. A questo punto potrei sentirmi in grado di votare qualcuno, non dico con consapevolezza, ma almeno con le opportune garanzie.

    9. Io sono stanco, indignato, “schifiato”, umiliato da tutto quello che sento. Berlusconi va a putt… (escort, si chiamo escort) cammarata (chi? dove? esiste ancora?) è ciò che è …. e noi che cosa facciamo???? siamo tutti degli invertebrati. Non abbaiamo più un briciolo di dignità, accettiamo tutto con tale abnegazione da far spavento. Forse è meglio andarsene da questo paese di merda e lasciare che la schifosa gente che lo popola muoia tra le sue zozzure e le sue corruzioni. ITALIA VERGOGNATI, ITALIANO NASCONDITI

    10. Davide De Caro ti invito a essere rispettoso nei tuoi commenti. Grazie.

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