Cuffaro prosciolto dall’accusa di concorso esterno per “ne bis in idem”
L’ex senatore ed ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro è stato prosciolto dal gup di Palermo Vittorio Anania dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
Nel dispositivo si richiama il principio del “ne bis in idem” per cui non si può essere giudicati due volte per lo stesso reato.
Cuffaro è stato condannato a sette anni per favoreggiamento aggravato dall’avere agevolato Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio e sta scontando la pena nel carcere di Rebibbia.
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