L’Amat presenta la riduzione delle linee da 96 a 60
È stata presentata ieri la nuova rete degli autobus dell’Amat. Si passerà dalle attuali 96 linee urbane a 60. Con la semplificazione delle linee si ridurrà la capillarità del servizio per i brevi tratti stradali molto trafficati dalle auto e, quindi, la lunghezza della rete, che passa da 330 chilometri a circa 265, a fronte di un miglioramento della frequenza di passaggio delle singole linee, che passa da un tempo medio di 27 minuti a 13.
Un altro elemento di cui si è tenuto conto nella ristrutturazione della rete è stata la necessità di ridurre la sosta dei bus nei capolinea in alcune zone della città particolarmente congestionate, sia dal punto di vista del traffico sia da quello dell’inquinamento atmosferico. In tale ottica, il progetto di ristrutturazione della rete consente di liberare i nodi capolinea di piazza Don Sturzo e piazza Principe di Camporeale e di ridurre i capolinea esterni da 15 a 9.
L’Amat sta predisponendo una gara europea per l’acquisto di 71 bus a basso impatto ambientale (euro 5), dotati di apparecchiature elettroniche per l’autolocalizzazione satellitare.
Altri 27 nuovi bus si aggiungeranno alla flotta grazie alle somme che arriveranno dai fondi Pod (Programma Operativo di Dettaglio), stanziati dal Ministero dell’Ambiente per il miglioramento dell’aria e il potenziamento del trasporto pubblico.
Gli abbonamenti alle linee dei bus (proposta già passata con esito positivo dalla commissione consiliare competente) passeranno da 48 euro di costo mensile per l’intera rete a 35 euro. Maggiori sconti sono previsti in caso di abbonamento annuale. Una novità è rappresentata dall’ingresso di un titolo di viaggio dedicato ai bambini fino a dodici anni, che costerà 30 euro l’anno.
Capolavoro di comunicazione: meno linee per migliorare il servizio.
Quando esisterà solo una linea di autobus, quindi, il servizio sarà perfetto.
Proporrei di ridurre le linee da 96 a 9, sulla sola via Libertà, tanto le altre a mio parere è meglio dismetterle, sai il risparmio?
Ovviamente licenziamo tutti gli esuberi!!!
Riepilogando quindi ci sono meno linee, ma più frequenti e meno zone servite visto che i km coperti passano da 330 a 265.
Quindi per evitare le zone trafficate si taglia il percorso…….forse non ho capito bene, ma quale dovrebbe essere la miglioria del servizio?
Ma il problema del traffico si risolve eliminando il servizio? come dire “poichè alcune strade sono troppo sporche non ci mando più gli spazzini”….
Io sono giornalmente sconvolto dalla gestione del pubblico (finto privatizzato) in questa città, mi pare tutto un delirio continuo.
Qualcuno dell’amat mi spieghi meglio così mi sentirò meno incompreso.
grazie
ma non si parlava di rimettere il TRAM?
Basta farsi due conti: ad esempio, se da via Roma prima passavano 4 linee e poi ne passeranno 2, anche se la frequenza di queste ultime venisse raddoppiata la frequenza del servizio (nel migliore dei casi) dovrebbe rimanere invariato.
Ma, essendo diminuite le linee (e dunque la possibilità di andare in più direzioni senza dovere attendere una coincidenza), il servizio pubblico risulterà meno appetibile.
Questo piano è l’ennesima bufala dell’amministrazione Cammarata: fatto solo per ridurre i costi a seguito della cattiva gestione delle risorse pubbliche e dei tagli imposti dalle finanziarie di Tremonti.
Non ci resta che sperare nell’inefficienza del Consiglio comunale.
Angelo, quanto tu dici si chiama “interscambio” ovvero una linea ad alta frequenza come il 101 ti può fare intercambiare varie linee per raggiungere la periferia e rendere più celeri i collegamenti con la stessa.Non vedo alcuna bufala
@ antony977:
ti faccio un esempio pratico.
Per andare al lavoro utilizzo spesso il 122 (frequenza attuale: 10-15 min.).
Con la nuova rete, cancellato il 122, dovrei prendere il 101 (sempre stracolmo), scendere al Politeama ed attendere il 124. Dunque, due attese alla fermata anziché una e percorsi in bus più lunghi, nonché maggiore probabilità di arrivare in ritardo al lavoro.
Siccome me lo posso permettere, userò più spesso l’automobile e lascerò l’autobus a chi non ne può fare a meno (studenti, pensionati ed immigrati).
Un’ulteriore prova del difetto di concezione del nuovo piano è contenuta nella frase: “si ridurrà la capillarità del servizio per i brevi tratti stradali molto trafficati dalle auto”.
Dunque, la logica non è quella di provare a ridurre il traffico automobilistico “spostando” le persone sui mezzi pubblici.
E’, invece, quella di partire dallo status quo del traffico e togliere i bus dalle strade più trafficate (= ci arrendiamo alla preminenza dell’automobile).
Si contraddice, cioè, la missione tipica delle aziende di trasporto pubblico, che è quella di acquisire sempre nuovi utenti, contribuendo a ridurre il traffico automobilistico.
Ma non è che possiamo pretendere adesso che da via Roma possano passare 50 linee per 50 direzioni diverse, e per giunta col 70% di percorso identico.Una sola linea lungo quest’asse e dove si potrà intercambiare in più punti.Come una linea orizzontale sulla quale si vanno ad incrociare le rette.
Sta storia del 101 stracolmo sta diventando una sorta di deterrente.
Che poi non ti piace il 101?Puoi sempre prendere la 118 al tribunale e la 109 per la stazione(7min.).
Le soluzioni (mappa alla mano) ci stanno
La differenza tra il tuo ragionamento ed il mio è la stessa che passa tra la teoria e la pratica.
In pratica, il nuovo piano non potrà mai dare un servizio più efficiente dell’attuale. Al massimo potrà restituire un servizio di uguale efficienza.
Dunque, il suo scopo non è quello di “migliorare” il servizio pubblico (dal punto di vista dell’utente), ma è semplicemente quello di risparmiare sui costi (perdendo attrattività).
P.S.: perché dovrei andare a finire alla Stazione se mi trovo in via Roma?
Ipotizzavo che lavorassi nei pressi della stazione, riconducendo al percorso della 122.
Potrebbe sembrare come dici tu che si tratta di risparmiare sui costi.Ma se fosse stato così, avrebbero ritoccato il contratto di servizio, che è quello che impone le quantità di bus da immettere su strada e le frequenze.E invece no 😀
“Quello che vogliamo ottenere è un servizio di trasporto pubblico più efficiente ed economicamente in equilibrio” – ha detto Cammarata.
Dunque, la modifica la faranno dopo che il Consiglio comunale avrà approvato il piano! Il metodo è quello tremontiano dei “tagli lineari” spacciati per “razionalizzazione”, applicato alle linee dei bus.
Si sente puzza di fregatura lontano un miglio (alla conferenza stampa ha pure partecipato Cammarata, figurati!)
Per avere un termine di paragone, prendiamo la rete di Torino (4. città d’Italia; noi siamo la 5.): 8 linee tranviarie e 80 linee di autobus con mezzi che percorrono oltre 56 milioni di km all’anno (se ho capito bene per Palermo si parla di una previsione di 19 mln di Km).
Oppure, prendiamo la rete di Genova (6. città d’Italia): 138 linee di autobus (sic!) per una rete di 900 km (contro i 265 Km previsti per Palermo).
Vedi? il tuo allora è pregiudizio visto che lo ha presentato Cammarata, e non un giudizio tecnico 😀
Il piano è stato redatto dai tecnici Amat ma già nel 2009.
Il confronto con altre città non lo si può fare:a parte la grandezza e i numeri di abitanti a Torino, la rete bus di Genova copre praticamente tutti i comuni limitrofi (circa 13).Qui i bus raggiungono solo 4 comuni limitrofi…quindi di che parliamo?
Antony,cio’ che dici e’ vero,ma solo nella misura in cui anche gli interascambi abbiano orari e frequenza certa e determinata da rispettare.ALtrimenti ,come dice Angelo,questa cosa sara’ un ulteriore disincentivo a prendere il mezzo pubblico
ovvio.Sulla carta le intenzioni ci stanno, ma dobbiamo verificarlo sul campo.L’importante è non farsi prendere da pregiudizi
Non si tratta di pregiudizio. E’ una valutazione basata sui fatti (sulla base dei quali si possono valutare i politici).
Il confronto con Torino e Genova è possibile proprio perché il numero di abitanti è paragonabile.
La rete di Palermo copre molte borgate che possono essere equiparate ai comuni limitrofi di Genova.
Il fatto che il piano sia stato preparato nel 2009 non toglie che sia – esso si – viziato da un grave pregiudizio (l’automobile prevale sul mezzo pubblico) e che il suo scopo sia solo quello della riduzione dei costi.
Torino fa 906mila abitanti circa (esclusi i comuni limitrofi), Palermo invece 660mila circa…
Aggiungiamo il fatto che sia Genova che Torino hanno grandi fabbriche….ma meno male che il numero di abitanti è paragonabile 😀
Genova fa 610 mila. E come abbiamo detto Ha 138 linee. Quanto a Torino, anche se c’è sulla carta la differenza di 300mila abitanti, non “giustifica” la differenza di ben 37 mln di km percorsi dai mezzi pubblici ogni anno su una superficie inferiore. E le fabbriche? Conosci una fabbrica più numerosa della Regione Siciliana?
Scusate… ma dopo lunghi anni di utilizzo di queste linee palesemente inefficenti la riorganizzazione viene fatta quando ormai si è vicini alla realizzazione di altre important opere di trasporto di massa?!? non si poteva tirare avanti un altro anno? Una domanda, ma la nuova riorganizzazione prende in considerazione la presenza ormai prossima delle nuove linee del tram e della metropolitana? la risposta è ovvia visto che è solo l’ennesimo taglio irraggionevole. E fra due anni che faremo? un altra rivoluzione alle linee?
Rimango convinto della bontà del piano.Anche se i miglioramenti (ancor prima di attuarlo)possono essere fatti su via dei Cantieri e su Bonagia (per esempio).
Anche 20anni fa quando ci fu la ristrutturazione delle linee, molti percorsi furono cambiati in base alle esigenze che si andavano a creare.E lo si può fare anche adesso
Anthony,ma per vedere funzionanti gli interscambi ai mega parcheggi quanto tempo dovremo attendere?
Sono favorevole a razionalizzare il transito bus sull’asse viario Roma LIberta’ CRoce Rossa..ma non dobbiamo dimenticare che se in quel modo la citta’ puo’ gia’ adesso essere percorsa tutta in 20 minuti ,al contrario le periferie,cioe’ quanto e’ a valle e a monte risulta collegato in modo davvero pessimo o inesistente(tranne rare eccezioni)