Il genero di Riina a giudizio per finti divorzi “lampo” e lotteria online
(foto in esclusiva per Rosalio.it)
Tony Ciavarello, genero del boss Totò Riina, avrebbe offerto un servizio di divorzi “lampo” al costo di 7500 euro esercitando abusivamente la professione forense insieme a Katia La Placa e avrebbe organizzato una lotteria online in violazione delle leggi legate al monopolio statale. I due sono a giudizio davanti al giudice monocratico di Palermo.
La figlia del boss Maria Concetta Riina sarebbe estranea alla vicenda.
L’inchiesta era nata da alcuni controlli della Guardia di Finanza sulla T & T corporation Ltd., società con sede (virtuale) a Londra, e la prossima udienza si svolgerà a maggio.
Rosalio si è occupato del caso due anni fa in un post nei cui commenti è intervenuto Ciavarello.
Mi ricordo…
Ho letto quasi tutti i commenti di allora. Certo che Ciaravello sembrava convincente…
Solaris, ma gli hai chiesto se poteva farlo? No, perché molti palermitani sono persone sueprficiali, e si affidano al Sucato, o Riina di turno, come alle maghe, o alle fattucchiere per farsi togliere la malia.
Il problema é dell’ignoranza dei siciliani che ci credono, non di queste persone che propongono truffe declarate.
vabbè rispetto a suo suocero… un pivello!
Ricordo le comunicazioni di Ciaravello e della figlia di Riina. Sembrava quasi che tutti fossero assolutori, perché la colpa dei padri mai dovrebbe ricadere sui figli, ma da alcune interlocuzioni, si era capito che la figlia di riina considerava suo padre un grad’uomo, che non aveva bisogno di giustificarsi di nuella anzi era quasi accusato ingiustamente….
Lì finì la mia personale conversazione con queste persone, mentre altri ascoltavano pensando che c’era da ragiopnare sul tema.
Quanti giudici e sapientoni… Adesso non avete più niente da dire per l’assoluzione con formula piena?