Tre gradi
Tre gradi e umidità al 70% che ti spacca le ossa. Sentivi già il calore e la luce della primavera e il tuo cuore voleva innamorarsi. E invece no, l’attesa continua e rimani esposto ai venti sulla cima dell’ottovolante che poi, precipitando, ti porterà sul bagnasciuga.
Freddo e letargo, anche dei sentimenti.
È crudele, a volte, il meteo palermitano. Come quando l’estate sembra non voler finire mai, non come quando ti spara 27 gradi per l’Immacolata: dico quando l’estate finisce sul calendario e riprendi a lavorare davvero, ché qui si smette ad aprile di lavorare davvero, e il tuo amore è finito con l’estate o è volato via e non tornerà e tu vorresti fare addormentare il tuo cuore e rinchiuderti nell’oscurità facendoti inghiottire completamente e invece no. Continua »
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