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lunedì 23 dic
  • Polemiche su Ingroia al “Costituzione day”

    È polemica dopo l’intervento del procuratore aggiunto Antonio Ingroia in piazza del Popolo a Roma al Costituzione day in cui il magistrato aveva definito «controriforma» quella della giustizia. Alcune testate e parlamentari ne avevano chiesto le dimissioni.

    Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha dichiarato che non verranno intraprese azioni contro Ingroia.

    Palermo
  • 54 commenti a “Polemiche su Ingroia al “Costituzione day””

    1. Ragazzi, questa riforma della Giustizia è pericolosa! La divisione delle carriere potrebbe anche essere una cosa buona ma ci sono, a mio avviso, dei punti della riforma che comprometteranno seriamente il funzionamento dell’Ordine giudiziario in Italia. Provo a spiegare la riforma a grandi linee e in modo più semplice possibile per chi non se ne intende. Vi invito a leggere, perchè come cittadini abbiamo il DOVERE di essere informati su cosa stia accadendo in Italia.

      Il nostro sistema giudiziario in passato era inquisitorio (il giudice che decideva svolgeva anche funzione oggi del pubblico ministero, sicchè accusava e giudicava l’imputato). Oggi vige in Italia un sistema di tipo accusatorio (il giudice indipendente, terzo rispetto alle parti ed imparziale, giudica sulla base delle prove formatesi nel dibattimento sulla scorta delle indagini svolte dal PM e dalla difesa).Quindi nel processo penale ci sono tre soggetti essenziali: il giudice (che giudica) il PM (che indaga sul reato e, nel dibattimento davanti al giudice, esercita la pubblica accusa) e l’imputato (assistito necessariamente da un difensore).
      Il giudice e il PM sono soggetti al potere disciplinare del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) e attualmente un PM può diventare giudice e viceversa. Cos’è il potere disciplinare? E’ il potere di infliggere sanzioni ai giudici o ai PM che abbiano commesso gravi atti o inadempienze nell’esercizio delle proprie funzioni.
      Aggiungo che attualmente l’azione penale è obbligatoria, cioè il PM che viene a conoscenza di una notizia di reato deve obbligatoriamente indagare.
      Con la riforma, viene soppressa l’obbligatorietà dell’azione penale, vengono istituiti due CSM (uno per i giudici ed uno per i PM) e questi CSM non esercitano più potere disciplinare su giudici e PM. Infatti viene istituito un “tribunale speciale” (che per definizione è incostituzionale) per giudicare i giudici e i PM, e questo tribunale è composto in parte da giudici e in parte da parlamentari !!!
      Sapete che significa? Che si infrange il principio fondamentale della divisione dei poteri dello Stato(legislativo, del Parlamento; giudiziario, della Magistratura; esecutivo, del Governo), perchè dei parlamentari potranno giudicare i giudici. E si verifica il PARADOSSO secondo cui dei parlamentari, magari pregiudicati o prescritti giudicheranno i giudici e i pubblici ministeri! Immaginatevi che fine farà l’indipendenza della Magistratura…
      Ora, dico io, la divisione delle carriere potrebbe anche essere una cosa positiva. Se non sbaglio la auspicava anche Giovanni Falcone, ma era vent’anni fà e non c’erano tutti questi conflitti di interessi del Governo sul piano civile e penale.

      Ovviamente la riforma, così come il funzionamento del processo, sono mille volte più complessi di come l’ho spiegato qui, ma ho dovuto semplificare…
      Spero di essere stato chiaro e corretto. Invito chi fosse più addentro alla materia rispetto a me a correggere eventuali imprecisioni. Grazie.

    2. PS: non vorrei che il mio commento fosse considerato OT. Sulla base delle considerazioni sopra espresse ritengo che il Dott. Ingroia e tutti gli altri magistrati e giudici abbiano il diritto/dovere di esprimere il proprio dissenso riguardo a questa riforma che, oltre ai sopra citati aspetti, toccherà il loro lavoro.

    3. ma a palermo c’è un programma di manifestazioni per i giorni 16 e 17?

    4. Per Raffaele,sono d’accordo in linea di massima.Non condivido la definizione del PM come pubblibca accusa.E’ cosi’ nell’immaginario e nella cultura generale,ma il pubblico ministero,nella diciplina giuridica ,e’ anche difensore dell’imputato,tant’e’ vero che puo’ chiedere anche l’assoluzione davanti al giudice

    5. Aggiungo a quello scritto da Raffaele, che sarà il parlamento a indirizzare i PM su quali reati indagare!!!!

    6. @ il folklorista: hai ragione. Forse più che “difensore dell’imputato”, il PM può essere definito come “soggetto processuale che concorre all’instaurazione del Giusto Processo”, infatti il suo obiettivo non è quello di far condannare a tutti i costi l’imputato, bensì di concorrere all’accertamento della verità in dibattimento. E in quest’ottica, come hai giustamente osservato tu, il PM può chiedere l’assoluzione dell’imputato, nei casi previsti.
      @ Davide: questo aspetto mi sfuggiva.

    7. Solidarietà totale al Dott. Ingroia.
      Solo in un paese in cui Ferrara viene definito “giornalista” un magistrato può essere attaccato “ad personam” per “aver attaccato il governo”, quando invece stava solo manifestando in difesa della costituzione ed esprimendo un giudizio critico su un’ipotesi di riforma costituzionale.
      Ormai siamo vicini al redde rationem: uno tra Berlusconi e la Costituzione è di troppo.

    8. @Raffaele Corso

      praticamente sarà il parlamento a indirizzare io pm quali reati perseguire. Faccio un esempio: se in un anno, le statistiche diranno che ci sono state 1000 rapine, 500 furti, 100 truffe e 10 casi di corruzione o concussione, si darà precedenza al primo reato. Chissà come mai stanno pensando di fare così !

    9. @raffaele
      bene cosi’,come hai definito.Basterebbe solo dir questo per mandare a gambe all’aria ogni favoletta berlusconiana sui pm cattivi.
      Ma l’Italia non comprende piu’ l’italiano e non sa piu’ leggere .I significati profondi e almeno veri e completi delle parole ormai sono vento,non lasciano piu’ segno.Siamo in balia di Pòlemos.

    10. “” Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha dichiarato che non verranno intraprese azioni contro Ingroia “”

      mentre per un imputato con poteri esecutivi che con tutti i mezzi a sua disposizione cerca di delegittimare la magistratura
      non viene intrapresa nessuna azione.

    11. Alfano l’ha presentata meglio,questa cosa.
      per esempio,sull’obbligatorieta’ dell’azione penale,Alfano ha messo in luce un concetto se vogliamo anche abbastanza ovvio.Siccome il magistrato e’ stracarico di processi,inevitabilmente deve selezionare,e
      lo decide lui,da solo,quelli da portare avanti.
      Essendo stracarico di processi,avrete voglia di scrivere quello che volete per evidenziare
      ingiustizie,irregolarita’,ritardi abusi e sorprusi.
      La magistratura raramente(almeno cosi’ mi pare)
      fin’oggi e’ intervenuta senza una formale denuncia di qualcuno alla procura della repubblica.
      Comunque,quando il dialogo e’ costruttivo,tutto e’
      perfettibile ed Alfano mi pare una persona anche dotata di flessibilita’ .
      Prendi la norma transitoria sul processo breve.
      Alfano si e’ dichiarato disponibile anche ad un profondo ripensamento.

    12. C’è qualche Pm donna che è arrogante e si sente dio in terra rovinando la vita a gente onesta e alla relativa famiglia e per fare carriera è pronta a tutto,comunica direttamente cn il giornalista e prima della notifica della conclusione delle indagini allo stesso, il soggetto a sua insaputa(ma tanto chi se ne fotte)è sbattuto nelle prime pagine dei giornali.Ben venga la riforma pur rispettando il lavoro preziossissimo dei tanti onesti Pm tranne una.

    13. sandokan, ti riferisci a quella rossa che trent’anni fa ha osato baciare un giornalista comunista per le vie di milano?
      in caso hai ragione, come minimo dovevano mandarla in un gulag a baciare cavolfiori, ammesso che fioriscano in siberia! 😉
      e meno male che ‘il giornale’ ci ha fatto uno scoop, almeno adesso sappiamo di che pasta sono fatti questi magistrati sovversivi che con la costituzione si puliscono il… [segue in cronaca giudiziaria].

    14. fio ri sse ro

    15. ps sandokan, sei convinto di quello che dici, sei un troll, o sei parente a schiavone e vorresti la villa alla scarface?

    16. E’ sempre importante che ognuno possa dire la propria. Detto ció, non vi nascondo che al posto di Ingroia, avrei usato un altro tono, seppur condividendo in pieno il suo pensiero..

    17. troppo comodo svolgere qualunque mestiere
      in assenza di precise responsabilita’.
      La pacchia e’ finita.

    18. Alfano e’ certamente dotato di tanta intelligenza ,che lui sfrutta pero’ solo in posizione 90° …..mavala’!

    19. intanto ha il privilegio (e l’onore)
      di portare avanti una riforma attesa da decenni
      e stiamo parlando di un Siciliano

    20. ma “BASTA” negare l’evidenza
      “BASTA” mandiamoli tutti a casa
      BASTA con la casta
      BASTA con la finta opposizione
      BASTA con i difensori dei corrotti (corrotti anche loro)
      BASTA con i difensori della casta (nella speranza di poterne fare parte)
      quelli della “casta” sia destra che sinistra, sono tutti come il marchese del grillo.
      “IO SONO IO E VOI NON SIETE UN KAISER”

      tra poco sentirò dire che modificheranno il 41bis, con la consulenza di provenzano e riina

      MA BASTA!!!!

    21. Penso che in qualsiasi categoria professionale ci siano dei soggetti bravi e diligenti e ci siano le cd. “mele marce”… Il punto è che, sul piano puramente teorico, per combattere qualche mela marcia non si può devastare un sistema giudiziario compromettendone l’indipendenza e l’imparzialità. E’ come se, per uccidere una zanzara dentro una stanza, usassimo bombe al napalm, demolendo la camera, la casa e tutto il condominio. Dico al livello teorico perchè secondo me B. oggi più che ieri è la persona meno adatta a promuovere una riforma della giustizia realizzando l’ennesimo paradosso per cui un soggetto sul quale pendono svariati processi, per capi di imputazione anche assai gravi, riformi il sistema giudiziario. E questa situazione ha tutti i connotati dell’ennesimo conflitto di interessi.
      Posto che nessuno è, in linea di principio, contrario ad una riforma che possa apportare migliorie al funzionamento del sistema giudiziario, questa riforma così congegnata, secondo me, è da buttare nel cestino e da riscrivere completamente. La divisione delle carriere può essere auspicabile, ma l’assoggettamento della Magistratura inquirente al controllo disciplinare (anche parziale) del Parlamento non è accettabile. Questo Tribunale dei giudici che avrebbe potere disciplinare sui medesimi e sui PM ha tutti i connotati di un tribunale speciale, e la Costituzione li vieta espressamente. Infine, last but not least, che sia il Parlamento a dire su quali reati il PM può indagare, non essendo più obbligatoria l’azione penale, mi pare una cosa abominevole sul piano della divisione dei Poteri dello Stato. E poi si è portati a pensare che, casualmente, il Parlamento non autorizzarebbe il PM ad indagare per i reati di cui è accusato B. Vedi che, gira e rigira, si torna sempre al conflitto di interessi?

    22. vedremo se la faccenda e’ tanto scura come la stai presentando qui.Io ho sentito Alfano dire in TV che le regole della riforma non saranno applicate ai processi in corso,e se e’ cosi’
      tutto il tuo ragionamento cade,ma non solo per questo motivo,ma per il motivo che il tuo rigido modo di ragionare (hai parlato che la proposta e’ da riscrivere “completamente”)mi pare pure offensiva nei riguardi del Capo dello Stato,cui la proposta e’ stata illustrata personalmente da Alfano in un incontro durato ben 2 ore.

    23. offensivo (e non offensiva)

    24. inoltre
      si stanno informatizzando le notifiche e
      si chiuderanno i tribunali a basso carico recuperando risorse da destinare alla maggiore produttivita’(proprio come ha fatto la Gelmini
      con certi atenei a basso volume di iscritti).
      Questo lo hanno detto.

    25. basta con le mistificazioni.La vera riforma necessaria all’Italia ,alle imprese,all’economia e’ quella del diritto civile,non della giustizia penale,quella penale,come dice la stessa parola ,riguarda i farabutti.Quella civile riguarda le necessita’ dei soggetti produttivi

    26. io credo che chi scrive qui,me compreso,ne sa poco e niente,sente dire che ci sono oltre dieci milioni di processi arretrati,che svariate centinaia di processi ogni giorno si prescrivono
      e chi aspettava giustizia si po’ asciucari u mussu,
      che anche qui arrivano messaggi che distorcono la realta’ e che finora nessuno qui ha saputo
      presentare punto per punto il perche’ di questa riforma ed in che cosa consiste.

    27. @ Cosanepenso:
      Non penso di avere un modo di ragionare “rigido”, ma ritengo che la riforma, che consiste in una rivoluzione organica del sistema giudiziario, difficilmente possa essere emendata senza essere del tutto snaturata rispetto allo schema iniziale. In considerazione di ciò, tanto vale riscriverla partendo dall’obiettivo fondamentale che è quello della separazione delle carriere, ma lasciandone fuori i punti sui quali, non solo io, ma buona parte della dottrina e della giurisprudenza hanno espresso forti preoccupazioni.
      In secondo luogo, tu dici che il mio “rigido” ragionamento sarebbe offensivo nei riguardi del Capo dello Stato, cui la proposta e’ stata illustrata personalmente da Alfano in un incontro durato ben 2 ore. Ma in realtà questo incontro a cui alludi tu è meramente informale, infatti al Capo dello Stato compete un esame formale delle leggi all’atto della loro promulgazione. Noi non sappiamo se Napolitano abbia espresso soddisfazione o preoccupazione riguardo al disegno di legge espostogli dal Ministro.
      Con molta franchezza mi pare sia più offensivo il tuo commento in cui, riferendoti ad una ipotetica assenza di responsabilità dei magistrati circa il loro operato, dici “La pacchia e’ finita”. In realtà giudici e magistrati sono già soggetti ad un regime di responsabilità civile e penale che non ha nulla da invidiare a quello dei comuni cittadini. Se un magistrato commette, nell’esercizio delle sue funzioni, un illecito civile, il danneggiato può fare causa allo Stato e se quest’ultimo è soccombente può rivalersi sul magistrato responsabile dell’illecito decurtandogli buona parte dello stipendio. La responsabilità penale, invece, è praticamente uguale a quella dei privati cittadini. Poi ci sono le sanzioni disciplinari applicabili dal Consiglio Superiore della Magistratura (per gravi atti o inadempienze del magistrato nell’esercizio delle proprie funzioni).
      Alla luce di ciò vale la pena chiedersi se esista davvero l’esigenza di una riforma che responsabilizzi ancor di più i magistrati o se sia solo propaganda. Di certo, resta forte la preoccupazione per i tratti della riforma sopra esposti.

    28. un dialogo sereno senza usare frasi dal significato estremo come quelle da te usate,tipo riscrivere tutto,potrebbe partire dalla,ripeto,esposizione della riforma,punto x punto,e poi evidenziarne ogni tipo di razionale osservazione o preoccupazione intesa a migliorarla,
      attraverso il criterio degli emendamenti.
      Questo tuo ultimo commento mi lascia ancora piu’ perplesso,perche’ tende addirittura a negare la necessita’ di una riforma della magistratura
      che gia’ si presenta strutturata in correnti,tipo magistratura democratica ,magistratura indipendente e simili ,come se si trattasse di un tradizionale partito politico,
      e non di un organo dello stato con la funzione di amministrare la giustizia.
      La mia frase la pacchia e’ finita si riferisce a tutti quei pm che spendono un sacco di soldi per perseguire informazioni tramite il sistema costosissimo delle intercettazioni su fatti che
      nulla hanno a che vedere con le esigenze del popolo italiano o con un criterio equilibrato di amministrare giustizia.
      Ora non credi che abbia piu’ affidabilita’ un team decisionale piuttosto che un singolo elemento?
      Perche’ io cittadino devo avere fiducia in quella che e’ l’azione di un singolo pm,forse pure politicizzato,rispetto a quelli che possono essere gli indirizzi dei politici eletti dal popolo e quindi con la delega del popolo ad operare negli interessi generali di un popolo?
      Da come scrivi sembra che nessun caso di malagiustizia sia mai accaduto in Italia ed i tanti casi denunciati di negligenza ed abuso da parte di pm che poi hanno fatto pure carriera
      che fa,c’e’ li siamo sognati?
      In quanto a Napolitano vai tranquillo che avrebbe posto il veto se la cosa non avesse avuto solide basi e validi razionali.

    29. poi mi spieghi come ti risulta che l’incontro di 2 ore tra Alfano e Napolitano
      “fu meramente informale”?
      Cha hai canali segreti o pensieri fantasiosi?

    30. Io non comprendo la necessita’ di una riforma,quando sappiamo tutti che il vero problema e’ la carenza di personale,la scarsita’ di mezzi,che unita alla disorganizzazione e primitivismo digitale rendono la giustizia malata.Non sono i princìpi ad essere bisognosi di riforma(anzi tutto il mondo invidia la nostra civilta’ giuridica),ma le modalita’ di applicazione.A cio’ si aggiunga qianto detto prima sulla riforma del civile.

    31. ..quindi non leggero’ nemmeno la proposta .
      Falso problema

    32. Gia’ il solo fatto che la gente che incappa in un processo civile,direttamente o indirettamente,deve attendere 10 o piu’ anni,o ritrovarsi prescritto il processo,e magari e’ costretta a chiudere i battenti di una azienda e licenziare i dipendenti,
      ti dice nulla sulla necessita’ di riformare pesantemente tutto,analizzare,radiografare,
      ristrutturare?

    33. folklorista
      mi porti a scrivere cose ovvie e risapute.
      Uno dei motivi fondamentali della riforma e’ che accusa e difesa devono essere messi in condizioni di parita’ rispetto al Giudice,e che il PM deve chiedere permesso quando va dal Giudice,come oggi fa l’Avvocato della difesa.
      Non e’ possibile che il PM cambia casacca e dal ruolo oggi di sostenitore dell’accusa domani vesta il ruolo di Giudice,o che vada a prendere il caffe’ col Giudice stabilendo con lo stesso un rapporto che l’Avv. della difesa non potra’ mai avere.Sai quanto lavaggio di cervello si puo’ fare
      tra una caffe’ e l’altro?

    34. piuttosto,Raffaele Corso,
      che vedo che hai una fantasia scatenata,
      mi citi un singolo caso in cui un Cittadino abbia fatto ricorso ed abbia avuto risarcimenti,
      perche’ insoddisfatto del comportamento di un magistrato?

    35. Frasi dal significato estremo??? Evedentemente non mi sono spiegato bene. Quando un progetto di riforma presenta, come nel caso in esame, aspetti favorevoli e aspetti evidenziati dagli esperti come pericolosi per l’ordine democratico, cosa vuoi recuperare della riforma? Qui il problema non sono le mie parole “estreme”, è la riforma che è estrema e che rischia di compromettere il principio della divisione dei Poteri dello Stato.
      In secondo luogo, io non ho mai detto che una riforma non serva, ma che sono contrario ad una riforma così strutturata.
      In terzo luogo, tu ti scandalizzi per i costi delle intercettazioni telefoniche, che sono uno strumento essenziale per le indagini, ma non consideri che questo Governo ha operato tagli alla spesa pubblica in settori come la cultura, la scuola (ad esempio bloccando gli stipendi degli insegnanti, i quali per diversi anni non saranno aggiornati al costo della vita), la ricerca e la sicurezza (i poliziotti hanno recentemente manifestato ad Arcore perchè non hanno neppure i soldi per riparare le volanti e per metterci la benzina). Lo stesso Governo però non si preoccupa di tagliare gli enormi sprechi della politica. Io da cittadino preferisco che economicamente si dia più spazio all’operato della magistratura (le cui Procure, per inciso, non hanno neppure i fondi per comprare le risme di carta per le fotocopie), piuttosto che essere rappresentato da gente che percepisce stipendi d’oro e che matura il diritto alla pensione dopo cinque anni di legislatura.
      Inoltre, quando scrivi “Perche’ io cittadino devo avere fiducia in quella che e’ l’azione di un singolo pm,forse pure politicizzato,rispetto a quelli che possono essere gli indirizzi dei politici eletti dal popolo e quindi con la delega del popolo ad operare negli interessi generali di un popolo?” ti rendi conto della situazione dell’attuale panorama politico italiano? In Parlamento ci sono molti pregiudicati, condannati (anche oltre il primo grado di giudizio), indagati, prescritti e persino soggetti per i quali la Maggioranza ha negato l’autorizzazione a procedere, anche in presenza di gravissimi capi di imputazione (come il concorso esterno in associazione camorristica e mafiosa) e di gravi indizi di colpevolezza. Tu affideresti serenamente a queste persone funzioni istituzionali di amministrazione della Giustizia? E poi smettiamola di dire che sono stati eletti dal popolo, perchè sono stati nominati dai partiti con la cooptazione.
      Tornando a Napolitano, ritorno a dirti che non aveva alcun potere di veto, perchè l’incontro è stato informale.

    36. @ Cosanepenso:
      “piuttosto,Raffaele Corso,
      che vedo che hai una fantasia scatenata,
      mi citi un singolo caso in cui un Cittadino abbia fatto ricorso ed abbia avuto risarcimenti,
      perche’ insoddisfatto del comportamento di un magistrato?”
      C’è una folta letteratura che parla ad esempio di casi di ingiusta detenzione, nei quali il soggetto danneggiato ha ottenuto un congruo risarcimento dallo Stato. Ti assicuro che la fantasia non c’entra nulla, perchè mi sono limitato a descrivere la disciplina prevista dai codici. Piuttosto tu mi pari molto fantasioso quando dici che un cittadino dovrebbe poter ottenere un risarcimento “perche’ insoddisfatto del comportamento di un magistrato”. Non si tratta di soddisfacimento o meno, non è che il cittadino compra un servizio dal magistrato e se non è soddisfatto lo cita in giudizio 😀 I presupposti perchè si configuri una responsabilità civile o penale del magistrasto li ho esposti nei precedenti commenti… basta leggerli.

    37. In genere c’e’ possibilita’ di far carriera,tra PM e giudici(certo non un mese si e un mese no),ma fondare cio’ sui cornetti al bar e sui caffe’ sarebbe davvero una carriera fragile.Dimostrano il contrario i fatti dell’anno trascorso alla procura di Roma dove avvocati corrompevano giudici,persino procuratori capi.Senza un’etica pubblica condivisa e diffusa qualsiasi modello e’ attaccabile,caro cosanepenso .
      Ognuno dovrebbe semplicemente far bene il proprio lavoro ed essere posto nelle condizioni di svolgerlo con celerita’.La giustizia,la scuola ,la cultura (prima fra le vittime) sono ormai le cenerentole dello sport del taglio orizzontale delle risoerse.Poi se si tratta della giusizia che si occupa di BErlusconi,non ne parliamo.Importanmte e’ comunque avere di fronte il netto giudizio:questa riforma e’ una delle ultime cose davvero importanti per “il resto del popolo italiano”

    38. C’e’ altrettanta letteratura sterminata ,ancor piu’ sterminata,di corrotti,corruttori,delinquenti vari prescritti per il semplice malfunzionamento della giustizia,pochi mezzi,pochi soldi,poco personale…

    39. cercando di riassumere.
      la Giustizia in Italia e’ una istituzione antiquata,con regole ed organizzazione inadeguate
      per un paese che sta tra i primi 7 al mondo e deve
      sostenere sfide sempre piu’ difficili.
      I grandi investitori internazionali hanno paura di venire a mettere i loro soldi in Italia proprio per gli elevati rischi connessi ad una cattiva amministrazione della Giustizia.
      L’Italia fa parte dell’UE e se non avesse adottato
      criteri di contenimento di certi parametri chiesti dalla stessa UE,oggi starebbe come la Grecia o l’Irlanda,altro doloroso capitolo.
      Io sono convinto che tutt’oggi ci sono grandi margini di recupero di produttivita’,ed ogni
      amministrazione li potrebbe attuare nel proprio
      orticello,solo se ci fosse la capacita’ manageriale e la serieta’ nell’affrontare
      i problemi,cosa che non esiste in quanto la gente che vale se ne e’ scappata via da questo paese.

    40. si ,”..hanno paura delle lentezze burocRATICHE E D ELLA GIUSTIZIA CIVILE,………e forse ,tra qualche tempo,di trovarsi anche a lavorare fianco a fianco con pedofili e bancarottieri prescritti grazie al processo breve (summa di civilta’ PDLlina)”

    41. Corso
      e’ li’ che ti sbagli.
      La Giustizia E’ UN SERVIZIO AL CITTADINO
      come la sanita’ o l’istruzione .
      Ci sono cittadini che muoiono prima di vedere
      una sentenza.

    42. semmai te lo dico io cosa e’ costretto a fare chi ha subito gravi torti dalla Magistratura Italiana,
      deve risalire alla CEDU
      che e’ la Corte Europea dei Diritti dell’UOMO.
      E’ li che puoi fare una indagine sui risarcimenti
      ai danni provocati a cittadini italiani.
      ma sono risarcimenti imposti dall’Europa allo Stato Italiano.
      Ogni volta che succede una cosa del genere,e’ la prova del fallimento della Giustizia Italiana.

    43. folklorista
      se hai mai avuto una vita aziendale,
      dovresti sapere bene cosa vuol dire
      “andiamo a prendere un caffe'”?
      E’ quella l’occasione in cui scivolano messaggi che mai si darebbero dentro le 4 mura di un ufficio di cui nessuno piu’ si fida,
      con le pulci oramai disseminate dapertutto.

    44. a proposito,vado a prendere un Caffe’.
      per oggi mi pare che abbiamo dato abbastanza,
      ed anche GRATIS

    45. Non travisiamo, per cortesia. E’ chiaro che l’amministrazione della Giustizia può essere considerata servizio fondamentale dello Stato. Il punto focale del mio ultimo commento è che tu mi chiedevi un caso in cui un Cittadino abbia fatto ricorso ed abbia avuto risarcimenti, perche’ INSODDISFATTO del comportamento di un magistrato”. La mia obiezione risiede nel fatto che la insoddisfazione di un cittadino non è presupposto per richiedere un risarcimento allo Stato, altrimenti tutti i soccombenti in sede civile (che per definizione, avendo perso la causa, sono insoddisfatti) sarebbero legittimati ad agire contro lo Stato. Il presupposto è la lesione di un diritto del cittadino che è parte in un procedimento.
      In secondo luogo, i problemi della lentezza della macchina giudiziaria e della inadeguatezza di certi riti processuali (soprattutto in sede civile) sono problemi reali, di cui tutti siamo consapevoli e che meritano attenzione e soluzione. Quindi siamo entrambi concordi con l’esigenza di una riforma. Solo che io non condivido com’è strutturata la riforma presentata dall’attuale Governo.

    46. Condivido, l’idea di un time out… 😉 oltretutto Rosalio non vuole che l’area dei commenti sia usata come una chat. E d’altra parte è giusto dare spazio anche ad altri utenti… Magari ne riparliamo in un’altra occasione 🙂

    47. Cosanepenso hai detto una cosa corretta e ti assicuro che accade, prima della udienza tu imputato osservi che il Pm che ti accusa va a baciarsi cn il Presidente del colleggio giudicante e si danno del tu, scherzano e quindi immagina l’imputato che speranza ha d’altronde i giochi sono fatti prima del dibattimento etc.

    48. in verita’ avevo deciso di chiudere col mio caffe’,
      poi ho dato un’occhiata in rete e vedo saltare fuori tantissimi motivi per cui certi approfondimenti potrebbero costituire un vero e proprio trattato.
      Basterebbe navigare in un link come questo:
      http://www.duitbase.it/duit-database-cedu/home/alpha/p.html
      Qui si puo’ constatare che i temi da inserire in una riforma,e le ragioni per attuarla, sono gia’ ampiamente descritti e classificati,addirittura per ordine alfabetico,
      avendo gia’ un preciso riscontro
      in eventi sciagurati della vita reale.
      Meno male che la CEDU c’e’.
      Anche se in certi casi,quali i tantissimi suicidi nelle carceri italiane,il ricorso serve a niente.

    49. ora,il significato di tutti questi ricorsi alla CEDU italiana,e’ che
      regna una eccessiva confusione di idee in merito alle linee guida cui si deve attenere il magistrato che va ad emettere una sentenza.
      Infatti mi rifiuto di pensare che un giudice stia li’ a distribuire ingiustizie.
      Pero’,per ogni ricorso,i presupposti di una qualche violazione ci sono.
      E chi le fa le violazioni?

    50. chiudere cosi’ questo post mi sembra lasciare un’incompiuta.
      Intanto tra chi sostiene che questa riforma non serve a nessuno ,che non c’e’ bisogno di fare alcuna riforma,
      e quelli che la vogliono ad ogni costo,
      ci sono anche quelli che pensano che chissa’ cosa c’e’ sotto pur non riuscendo a capire cosa ci sia,dove sta il trucco.
      In questa situazione su una cosa dovreste convenire,che ci sono troppe leggi,regole,norme,
      spesso scritte frettolosamente da gente incapace di esprimersi con chiarezza,concisione e completezza,ed in questo contesto i magistrati dovrebbero lavorare come un supercomputer per
      ritrovare la via di una applicazione logica sicura.
      Forse verra’ un giorno che qualcuno riordinera’ questo marasma ,semplifichera’ e decidera’ di affidare proprio ad un computer la compilazione della sentenza.
      Altri,in altri settori,l’hanno gia’ fatto,ed i risultati sono stati veloci e sorprendenti.

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