Guerrilla gardening Palermo
Ricordo ancora con rimpianto l’inimitabile assessore “verde” al verde Pubblico di Palermo, Letizia Battaglia, quando si adoperava personalmente, assieme ai giardinieri comunali, a curare le aiuole delle nostre vie e piazze. Oggi di verde al Comune di Palermo sono rimaste solo le casse, ma quella stessa passione e amore per la città è inaspettatamente rifiorita attraverso un gruppo di anonimi ragazzi che, nottetempo, agiscono secondo un’originale strategia, quella del guerrilla gardening, mutuata da alcuni servizi andati in onda su Current TV. Si danno appuntamento, armati di strumenti di giardinaggio e semi, in angoli degradati del nostro verde cittadino per rivitalizzarlo con la speranza che gli altri cittadini collaborino a consolidare un circolo virtuoso: questa è la loro galleria fotografica su Facebook (visibile ai registrati). Bravi!
Bellissima notizia. Sperando che l’iniziativa si propaghi; e Palermo è piena di posti sui quali agire, tutta la città quasi.
Ammetto un mio fallimento – e rammarico – in questo senso, quindi non sono autoreferenziale: nel 1997 trascorrevo un lungo periodo a Palermo, e decisi di rifare politica attiva (quella vera cioè azioni concrete) in simultanea alle elezioni. Nel quartiere dove sono nato e cresciuto. L’ultima volta, da allora astenuto cronico. Recuperammo dei resti di villa settecentesca coperti da strati di intonaci, e la cosa interessava solo un paio di persone. Facemmo altri interventi. Ma passati allo spazio verde pubblico (oggi devastato, pieno d’immondizia; c’è un materasso gettato da diversi mesi) iniziarono i problemi e “inviti” ad abbreviare la “vacanza” e tornarmene a Parigi. Non fu questo che ci fermo’, ma l’inciucio tra due politici, uno di sinistra pura e dura e l’altro ex dc, che trovarono lo stratagemma per occupare lo spazio con altre attività, e soprattutto la delusione nel vedere i nostri compagni di viaggio che si vendevano i voti per 50mila lire.
Ci riproveremo. Per questo siamo sensibili a questa iniziativa. I lamenti non bastano. Vicino alla mia casa di Parigi ci sono due giardini affidati dal comune ai cittadini che lo coltivano.
qualcuno ritiene che non bisogna essere un giardiniere per amare la vita ma, considerato tutto ciò che ci accade intorno, dovremmo chiederci per quale dannato motivo non esserlo!
Bravi! speravo proprio che anche a Palermo qualcuno si muovesse in questo senso! Posso però darvi un consiglio? se non volete che secchino in pochi giorni, cercate di utilizzare piante “nostrane”: sono più resistenti alla mancanza d’acqua e alle malattie (perchè più adatte al nostro clima). Primule e viole sono bellissime ma durano troppo poco! Ciao e, comunque, bravi!!!!!!
concordo con CaTi. Ho visto le piantine. Occorre mettere a dimora qualcosa di più resistente, altrimenti si rischia (come già successo) di vanificare tutto. Comunque il gesto resta ed il messaggio spero possa viaggiare in tutta la città. Forza ragazzi
e finiu accussi’ malamenti?
[…] questa è la loro galleria fotografica su Facebook (visibile ai registrati). Bravi!tratto da :https://www.rosalio.it/2011/03/23/guerrilla-gardening-palermo/ Questa voce è stata pubblicata in Ambiente, Informazione. Contrassegna il permalink. ← […]