Le statue di Falcone e Borsellino al Tribunale sono una sconfitta
Venerdì scorso si è svolta una cerimonia al Tribunale per la collocazione delle statue di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino realizzate da Tommaso Domina nell’atrio. Sorrisi, autorità e belle parole non sono mancati ma io credo che sia una sconfitta. Facciamo un passo indietro.
Le due statue che ritraggono gli eroi civili di Palermo erano originariamente state collocate in via Libertà ma il 17 luglio dell’anno scorso vennero danneggiate. Dopo qualche giorno venne effettuata una discutibile “rivendicazione” artistica e si impegnarono a ricostruire le statue persino la Regione e il Parlamento Europeo. Ma le statue in via Libertà non potevano restare…
(video di Giovanni Apprendi)
E quindi si è optato per il Palazzo di Giustizia ma almeno ci si risparmi la retorica della “sede naturale”. Si omette il fatto che nella Palermo di quegli anni Falcone e Borsellino erano anche “prigionieri” del Tribunale in cui molto probabilmente si aggirava il famigerato “corvo” e quel luogo, seppure tempio della Giustizia che hanno esercitato, è stato anche pieno di amarezze per loro. Come allora, in vita, furono rinchiusi da questa città adesso anche le brutte statue che li simboleggiano sono rinchiuse nel Palazzo.
Credo che il posto di Falcone e Borsellino sia quindi fuori e che la collocazione più opportuna delle statue fosse proprio quella in centro città: lì sì che sarebbero servite d’esempio. Per fortuna c’è una generazione che ha sentito con le proprie orecchie le esplosioni del 1992 che è testimone di quell’impegno e lo porta con sé, sulle proprie gambe. Ovunque stiano le statue.
Nel mondo gli eroi si ricordano con dei monumenti visibili a tutti.
Non a Palermo, non certi eroi.
FALCONE e Borsellino devono potere essere visti da tutti! Entrare al palazzo di giustizia per potere vedere le statue dei nostri eroi mi sembra molto triste! I bambini i giovani per potere entrare devono essere sottoposti a controlli per entrare in un ambiente non consono alla loro giovane eta’. Che le statue vengano esposte a PIAZZA MASSIMO o in via LIBERTA’ BEN TUTELATE con telecamere funzionanti
che tristezza e che rabbia…
Sarebbe facile aggirare il problema: certa “melma” non sopporta la visione in centro città delel statue di Falcone e Borsellino tanto da romperle??? e voi fategli due statue belle grandi di marmo su un piedi stallo alto, così si possono rompere le corna e non riusciranno mai a romperle; se vogliono evitare la vista di Falcone e Borsellino che restino nei loro ghetti.
macchè telecamere. Bastava farle come in tutto il mondo si fanno queste statue: in bronzo e ben ancorate al pavimento. Quelle lì erano in gesso e malapena appoggiate. Palermo è stata la solita palermo anche in questo.
Concordo che il fatto che siano collocate dentro il palazzo è una sconfitta (e lo è anche il fatto che non ci fossero già da almeno 15 anni), ma io non caricherei l’episodio di via libertà più di tanto…fossero state due statue di topolino e paperino lasciate in quelle condizioni avrebbero fatto la stessa fine.
che vergogna questa Palermo!
Invece io faccio sempre pubblicità per Borsellino e Falcone per i nostri turisti a Palermo. Però non voglio essere troppo vicino a loro, perché a me piace la bella vita, le belle donne, mah non ho detto tutte le belle ragazze devono fare subito una operazione al seno per la bellezza. qualcuna si, altre no.
é ovvio che è stato il gesto di alcuni teppisti! Probabilmente non si sono soffermati neppure a leggere chi rappresentassero quelle statue.
Concordo con chi dice che le statue si fanno serie, in marmo o in bronzo, e non in gesso!
Concordo con Toni Siino, è un grossa sconfitta per tutti i PALERMITANI VERI, quelli che vogliono che la PROPRIA CITTA’ risorga, se veramente volevano le statue dovevano essere fatte con tutti “i sentimenti!”. Ora un domani che vorrò parlare di Falcone e Borsellino a mio figlio dirò: “Sai, figliolo,gli hanno fatto anche due statue che sono dentro il Palazzo di Giustizia che non sempre è fruibile…”Questa Palermo non è più la stessa!
Concordo con “Jesus”.
Non so chi le abbia fatte, ma sono state fatte in modo frettoloso.
Facciamole belle dure, com’erano in vita Borsellino e Falcone. Così che chi le volesse mordere, ci rimetterebbe i denti!
E, visto che non ci sarà come di consueto una lira, lancerei l’idea di una sottoscrizione per farle rifare più solide e, soprattutto, durature!
Sono sicuro, sicurissimo, che se si fanno due state di gesso del Principe di Castelnuovo e di Ruggero Settimo, identiche a quelle del Politeama e si lasciano in via Libertà, in 3 giorni o anche meno non esistono più e sono altrettanto sicuro che più del 98 % dei palermitani neanche sa chi siano stati quei due signori che troneggiano al centro di Palermo.
Avremmo detto in quel caso che i palermitani sono contrari al Risorgimento siciliano? No, avremmo detto che sono teppisti e basta, ragazzacci di una città allo sbando,…
Appunto,…
Falcone e Borsellino in quanto tali credo non c’entrino niente.
E’ doverosa una informazione. Le statue sono momentaneamente collocate nell’atrio del palazzo di giustizia in attesa di avere la cifra per fare la fusione in bronzo ( la sottoscrizione è in corso e si può visionare nel sito di Rita Borsellino) dopo saranno collocate definitivamente in un sito della città in mezzo alla gente. grazie
Ventitre Maggio Duemilaundici. Come una cicatrice che non si rimargina…
……
Conosco l’emozione dello scultore Tommaso Domina, ho visto gli occhi nervosi che innamorati guardavano un foglio lucido con un disegno ed una indicazione topografica, ho visto la ricerca pignola degli oggetti occorrenti, ho visto gli artifizi per la costruzione del corpo e la timidezza del pollice che accarezzava il viso di creta, ho visto la calma apparente nello studio e la rabbia frenata in via libertà. Ho visto l’orgoglio dei passanti davanti alla statue, sarei pronto a scommettere sul sorriso sfrontato dei tre stupidi vandali. In questo puzzle manca ancora il tassello di chi ha promesso e non mantenuto: certo non può essere l’artista ad elemosinare la soluzione tecnica finale. Quelle statue in via libertà avranno un significato, dentro il Tribunale sono solo una ripetitiva istallazione al mondo dei parolai. Io credo che Falcone e Borsellino, in questo momento, sono oggettivamente incazzati. Non indignati : del resto, chi l’ha conosciuto quel mondo meglio di loro ?