Caty e Uilly oggi si sposano
Se a Caty cinque anni fa le avessero detto che oggi si sarebbe svolto il suo matrimonio in questo modo non ci avrebbe mai creduto. Né sperato. Per carità avrebbe preferito un tappeto di rose e le palombelle bianche all’uscita della chiesa, avrebbe preferito svolgere il ricevimento in una di quelle ville antiche con le scalinate lunghe dove sarebbe entrata come una regina invece che usare il villino di Carini di quella strega della zia Tania, ma alla fine sempre meglio di quello che ha fatto sua madre scappata di casa a 16 anni con la promessa di un amore eterno durato cinque anni e due figli. A Caty è sempre piaciuto quel ragazzino biondino che aveva sempre le mani sporche di grasso perché aiutava il padre in officina. «La scuola è per chi un bole travagghiari» diceva il padre di Uilly e lui annuiva non capiva e continuava a verificare la pressione delle gomme della Fiat Uno che aveva davanti, anche se aveva solo dodici anni. Caty lo guardava da lontano e sua cugina Jessica che aveva già avuto la possibilità di provare le diverse doti di vari uomini, anche se così giovane, le diceva «Se ti piace, pigghiatillo».
Caty e Uilly oggi si sposano. Uilly si sente orgoglioso della sua scelta ma ha anche tanta paura che prova a ricacciare dentro di sè in un angolo buio e lontano. È un uomo ormai e anche se ha tardato nella sua scelta di sposarsi, ha già 18 anni, sa che lo sta facendo con consapevolezza. Se sua madre potesse vederlo forse sarebbe orgogliosa di lui. Forse. O forse continuerebbe a picchiarlo per qualcosa che non ha fatto o che avrebbe dovuto fare. Si guarda allo specchio, si controlla le mani. Il grasso da sotto le unghie non è proprio andato via. Per fortuna il fotografo ha detto che ha una cosa che si chiama Fotosciò che elimina le macchie dalle mani. Non ha ben capito cosa sia ma di Saverio si fida. Per 500 euro deve fidarsi!
Caty e Uilly oggi si sposano. Jessica guarda la cugina le sorride le dà coraggio le dice che sta benissimo malgrado si veda un bel pancino prominente. Per fortuna tutte così in famiglia si sono sposate e l’abito della zia Adele con stile all’impero e colorato d’azzurro era proprio fatto apposta per le spose non più vergini come tutte le donne della sua famiglia. Caty avrebbe preferito scegliere un abito in uno di quei posti dove file e file di taftà bianco, seta e organza si muovo leggere come fili d’erba. Ha sempre sognato si strusciare le sue mani su quei tessuti e ha sempre immaginato che prima o poi l’abito sarebbe venuto a lei illuminato da una luce propria che l’avrebbe incantata sin dal primo momento. L’abito di zia Adele va bene lo stesso. L’importante è non strapparlo.
Caty e Uilly oggi si sposano. Quando Caty varca la soglia della sua casa pensa che sta facendo un passo avanti nella sua vita pur sapendo che quella sarà ancora casa sua anche quando il suo cognome sarà diverso perché l’affitto non si riesce a pagare con uno stipendio da meccanico e una nuova bocca da sfamare in arrivo. Ma alla fine che importa? Mamma ha messo le tende nuove nella camera di Antony e adesso sarà il loro nido d’amore. Caty viene fuori da casa quasi aggrappata al fiero braccio della madre che sembra abbia 100 anni ma ne ha solo 34 e saluta tutti. I vicini, la signora Mandalà che non si può muovere perché sta sulla carrozzina e per l’occasione si è fatta spostare dall’assistente sociale in balcone, Filippo il fruttivendolo che la guarda come se fosse l’ultima volta che lo fa e poi i cugini e le cugine che per l’occasione sfoggiano paillettes, nastri, tacchi vertiginosi e abbondante fondotinta dell’Avon. Caty è felice perché oggi sposerà il suo Uilly.
Caty e Uilly oggi si sposano. Uilly è già davanti alla chiesa, un filo di sudore gli taglia in due la fronte è agitato e controlla l’orologio che Mastro Pino, il falegname che ha la putìa accanto all’officina, gli ha prestato. Non crede sia d’oro ma brilla e lo rende uomo a tutti gli effetti.
L’importante è non graffiarlo. I due cuginetti che porteranno gli anelli corrono nel cortile della parrocchia, Uilly li segue con lo sguardo e per un momento pensa che presto anche suo figlio sgambetterà allegro con gli altri bambini. Un brivido gli sale sulla schiena. Sarà l’emozione. Improvvisamente un fuggi fuggi «Arrivò la sposa!». Uilly entra nella Parrocchia Maria SS. Immacolata e attende la sua Caty. Si chiede mentre guarda lontano l’auto dello zio Toti (che per fortuna ha una bella Bmw del 2003) che si avvicina con la sua futura moglie se domani il giornale della Parrocchia parlerà di loro.
Caty e Uilly si sono sposati. Allo Sperone.
Bello!
“The Spur wedding”….
si bello ma…scritto maaale!
Ma il bello è proprio questo!!! Il fatto è che bisogna sapere andare oltre!