Restituiti al Comune i beni delle coop di don Golesano
Un terreno di 28 mila metri quadrati a Brancaccio assegnato alla Cooperativa Solaria e un immobile assegnato alla società Asda, legate a don Mario Golesano, sono stati restituiti al Comune di Palermo dal Consiglio di Giustizia amministrativa che ha ribaltato la sentenza del Tar.
Secondo il Cga le informative antimafia e i provvedimenti successivi sui beni sequestrati a Cosa nostra (Stefano Bontate) erano illegittimi.
A ottobre dello scorso anno Stefania Petyx (Striscia la notizia) si era occupata dei beni confiscati a Cosa nostra e assegnati dal Comune di Palermo ad associazioni di dubbia composizione.
questa è la sentenza:
http://www.jusforwin.it/jusforwin/contributi-di-studio/53-diritto-amministrativo-giurisprudenza/541-sulle-informative-prefettizie-antimafia-qatipicheq-cga-sez-giusrisd-7-marzo-2011-n188
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c’è da far rizzare i capelli, adesso vorrei vedere cosa dice la chiesa su Golesano.
vergogna
Egr Sig Salvatore PArisi
il suo commento tende solo a gettare discredito e non sembra,pur avendola citata,che Lei abbia letto e compreso la sentenza.
PEr ben giudicare poi le persone,e non UN ATTO AMMINISTRATIVO,sul quale si e’ innestato il contendere ,occorre ben altro.
Da quel che appare evidente non vi sono illeciti penali ,solo un conflitto di interpretazione sulla natura di alcuni documenti.
In questo caso quindi le sue gratuite illazioni e aspettative su cosa debba dire “la chiesa” su Don Giolesano devono essere certamente deluse
E anche certi giornalisti campioni del buonismo come Roberto Puglisi.
Ho letto anch’io la sentenza e per sicurezza ho letto anche quella del TAR. Ho anche approfondito il funzionamento delle due istituzioni. Allora mi sembrato di leggere nella sentenza del Tar (ricordo che i giudici del TAR sono togati non nominati) che la Prefettura ha fatto un abuso di potere nel fare quell’informativa, mentre il CGA (giudici non togati e nominati da un presidente della Regione Siciliana, indagato per MAFIA) riunito nei giorni del servizio di Striscia la Notizia dicono in sostanza che il Comune non era obbligato a tenere conto dell’informativa in quanto atipica.
Ho anche cercato il servizio di Striscia la Notizia ma sembra essere stato tolto dalla rete…
La curiosit sta nel fatto che altri enti che sono rimasti a Brancaccio da qualche anno hanno moltiplicato i bilanci anche se di attivit a Brancaccio non c ombra.
Il servizio lo puoi consultare ,credo ,qui stesso in Rosalio archivio.
Quel servizio non è più disponibile. Neanche sul sito di Striscia la Notizia. Una domanda da profano: Ma la riforma della giustizia di Silvio non prevede la nomina dei magistrati un pò come avviene al CGA Sicilia? Se così fosse basterebbe avere i strumenti mediatici giusti per “influenzare” un processo. Minc… che è subdolo lo zio Silvio… 🙂
Invito i commentatori a leggere con attenzione la sentenza del TAR. Anche i non addetti ai lavori capiranno che i giudici del CGA hanno confermato nella sostanza che non c’erano a carico dei soggetti interessati elementi oggettivi che dimostrassero la loro contiguità ad ambienti mafiosi ma hanno riformato la sentenza perchè la rappresentazione, nell’informativa prefettizia, di fatti anche non rilevanti (semplici rapporti di parentela con personaggi mafiosi)è stata ritenuta legittima. In altre parole: è legittimo l’operato della prefettura quando comunica al comune di palermo che all’interno delle compagini sociali ci sono persone che hanno o hanno avuto parentele con personaggi mafiosi ma è il comune che deve prenderne atto e stabilire AUTONOMAMENTE se ciò di per sè rappresenta un rischio di infiltrazione mafiosa oppure no.
Da ciò ne consegue che se la prefettura avesse paventato, invece, un reale pericolo di infiltrazione mafiosa avrebbe prodotto un’informativa ostativa e non atipica.
A MIO AVVISO SI TRATTA ALLORA SOLO DI FORMA E NON DI SOSTANZA.
In ultimo voglio porre una domanda difficile: Perchè secondo Voi nel famoso servizio del 5/10/2010 nessuno si è preso cura di citare la sentenza del TAR del 05/03/2010?
Non si sarebbe potuto affermare “cari amici la mafia sta riprendendosi quello che lo Stato le ha tolto e lo sta facendo nella maniera più vile, utilizzando associazioni che….”
Folklorista eccoti il tuo “conflitto di interpretazione sulla natura di alcuni documenti” estratto dalla sentenza, che o non hai letto o non hai capito. Concentrati sulle ultime tre righe:
“Per i motivi fin qui rappresentati, il Collegio ritiene congruamente motivato, sia pure per relationem, e legittimo il provvedimento sindacale di revoca, in quanto fondato sulle informazioni fornite dalla Prefettura, che evidenziano concreti elementi di pericolosi tentativi di infiltrazioni mafiose nella Società Cooperativa appellata.”
Mio caro Ale
mi spiace ma sei proprio Tu a dover approfondire in maniera guidata il testo della sentenza ,che per davvero e’ non sempre chiaro e spesso poco diretto come quello di molte sentenze.
Mi sembra inutile riproporne una interpretazione,che in verita’ non serve piu’, ma e’ stata appunto data nel giudizio definendo ATIPICHE queste informative e sottoponendole quindi intrinsecamente al regime non di obbligatorieta’ ma della discrezionalita’,cosi’ come benissimo ha spiegato la D.Pierina ,cosi’ giustificando di fatto sia l’operato della Prefettura,sia deglli altri Uffici coinvolti,sia degli attori dei fatti.
@Mirko
Ti riferisci a questi? Certo a distanza di mesi è strano vedere che pochi giorni dopo il servizio di Stefania, la stessa insieme a chi ne ha tratto benefici finanziari da quel scoop ne ricevono un premio… coincidenze…
https://www.rosalio.it/2010/11/01/premio-borsellino-a-maurizio-artale-e-a-stefania-petyx/
Ma perchè?
Ci vorrebbe un premio per don golesano e la bontate….
Ma no Giovanni, oramai i premi vengono dati solo x chi sta comodamente in poltrona a sparar minc o al massimo oggi per combattere la mafia basta fare un po di volantinaggio. ;)…