Gesip da oggi torna al lavoro, la Giunta ha approvato la delibera
La Giunta comunale di Palermo presieduta dal sindaco Diego Cammarata ha preso atto nella seduta di ieri dell’ordinanza di protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri dei ministri che destina al un contributo straordinario di cinque milioni di euro da restituire entro il prossimo 31 dicembre per consentire un nuovo affidamento alla Gesip dei servizi resi dalla società al Comune e ha adottato la delibera di giunta in virtù di un’apposita deroga (per evitare il passaggio in Consiglio comunale).
Alla delibera è allegato anche il contratto di nuovo affidamento a Gesip che il liquidatore della società potrà firmare subito quindi da oggi è atteso il ritorno al lavoro dei dipendenti.
Confermo che con grande diligenza vi erano parecchi operatori in maglia “Gesip” al lavoro stamattina… Peccato che però solitamente non avevo mai visto così tanta gente al lavoro ed anche prima della protesta… Si saranno mica ricordati che erano lavoratori Gesip soltanto dopo non aver ricevuto i “dindini”??? Ed aprendo il guardaroba di casa hanno ritrovato le maglie???
(ovviamente esclusi coloro che realmente hanno sempre operato regolarmente…)
caro sig. maxim, si è salvato sul finire del suo commento. forse lei non sa che questi ragazzi, lavorano per molto meno di quanto sarebbe giusto, non hanno vestiario, non hanno qualifiche e mansioni , che svolgono comunque ,come salire sui rischiosi cestelli ed altro. quindi per quanto riguarda “i dindini” come li chiama lei, è solo il minimo sindacale che ricevono, contro i signoroni che stanno col culo in poltrona a fottere i soldi di questi operai!!!! lei non fa parte di qualcuno di loro,…giusto? con questo le porgo DISTINTI SALUTI.
E va bene,Lele,vanno fatte le debite distinzioni,ma e’ verissimo che anche il mese scorso successe la stessa identica cosa: tutti al lavoro per due -dico due-giorni poi il deserto (che include i pochi coraggiosi..a questo punto,poiche’ la scarsissima visibilita’ dei restanti giorni dell’anno anche in tempo di pace ci dice molto,occorre o no che almeno si prendano provvedimenti sulla produttivita’ reale di queste molte persone?
Caro sig. Lele, stia sereno, non si faccia alzare la pressione e soprattutto non monti la polemica in quanto il post non nasce sicuramente per quello.
Le dovute precisazioni vanno sempre fatte e le ho fatte però le posso garantire che anche io sono pagato meno rispetto a quanto lavoro e le dirò di più che lavorando in una piccola azienda con un solo titolare non posso neppure permettermi di scendere per le strade di Palermo a distruggere cassonetti e quant’altro… Ah già chi ripaga Palermo e quindi me, lei dai danni subiti?? Mi pare che parecchie proteste ci siano state ma senza provocare danni…
Il mio culo sta seduto su una sedia anche se spesso mi alzo per andare a fare fotocopie, lei forse ha la possibilità di omaggiarmi una poltrona? La preferirei magari in pelle nera, grazie!
Distinti Saluti a Lei…
Come sempre nelle pieghe sfugge la vera notizia: che si può derogare alle regole, sempre e comunque. Basta sapere come fare. Vuoi bypassare il Consiglio comunale? Yes You Can!
Così adesso il problema viene spostato a dicembre, quando il Consiglio dovrà deliberare “come” restituire i soldi che la Giunta ha autorizzato.
E siccome non si tratterà di “SE” restituirli ma solo di “COME” farlo, capite bene che non avrà molta scelta se non appiopparli a noi, come previsto.
Dite la verità: non è meravigliosa la politica?
ma questo è niente ISAIA PANDURI ! I
5 milioni di euro che pagheremo noi cittadini palermitani a dicembre è nulla.
La Gesip e il suo trascorso finanziario occupazionale degli ultimi mesi è assolutamente nulla in confronto a ciò che accadrà con quanto deciso con uno dei 4 referendum e dal 2013 in poi.
Spiego.
Quello della privatizzazione dell’acqua, crea inevitabilmente come boomerang, in tutta Italia ovviamente, la situazione che gli enti locali non potranno vendere le ex Municipalizzate, come invece previsto ante decreto in fasi % da scaglionare nel tempo.
Ora con la decisione referendaria (di 1 dei 4) si ha come conseguenza che le ex Municipalizzate staranno come palla al piede dell’ente locale madre (il comune per intenderci). In più dal 2013, entrerà in vigore la redazione del bilancio consolidato includendo in quello del Comune anche quello delle ex Municipalizzate. Naturalmente il federalismo fiscale questo governo lo fa entrare in vigore, quando è gia scaduto il mandato elettorale (furbi).
A questo punto se si è abbastanza svegli si capisce l’entità dello tsunami tributario che si abbatterà su tanti cittadini negli anni a venire, quelli di Palermo in prima linea considerando le diverse ex Municipalizzate (di cui possiede il 100%).
Compreso o ancora no?
Il Comune non può vendere le ex Municipalizzate (fatta eccezione per servizi di farmacia comunale ed energia, così dice la legge) e in più si farà proprio il deficit di bilancio delle stesse (AMIA, AMAT, ecc).
Io ho solo un termine per definire il nuovo scenario che dal 2013 si presenterà agli occhi di Palermo: agonia premorte, tracciato piatto.
Con questo assetto normativo, il prossimo candidato sindaco di Palermo di qualsiasi parte politica, è solo un folle scriteriato, in preda al delirio più acuto. Quando presenteranno i programmi elettorali, limitatevi a guardare dove prenderanno i soldi per assicurare i servizi essenziali alla città, là capirete facilmente chi ci sta prendendo in giro, chi di più e chi di meno, perchè comunque ci prenderanno in giro se affermano di non volere aumentare i tributi locali per i prossimi anni (irpef addizionale, tarsu o addirittura nuove voci tributarie, quindi innovazione tributaria!).
Palermitani la nostra sorte è già segnata ! Ma spero non comprendiate quanto scrivo solo per risparmiarvi grande dolore interiore.
Caro iddu (che hai tanta ragione), e chi altri dovrebbe pagarli questi benedetti 5 milioni ?
Siamo stati noi, in tutti questi anni a scegliere questa classe dirigente locale.
Noi abbiamo sempre visto e saputo tutto.
Perché mai il conto dovrebbe essere accollato ad altri ?
io sono molto sereno, e non condivido le proteste che possano in qualche modo danneggiare la città. io non sono palermitano, ma amo e rispetto questa città molto più di chi ci è nato, perchè proprio chi è nato qui ,non capisce cosa ha per le mani(immagino che lei faccia parte dei cittadini rispettosi). purtroppo sono un piccolo puntino che tenta di fare le cose per bene,e se mi azzardo a dare qualche suggerimento mi prendono per pazzo.in quanto alla poltrona , se avrò la possibilità le farò volentieri un omaggio.
Tra quelli che scrivono pochi sono consapevoli che il dipendenti Ge.s.i.p. , ex coop. Sociali i cui lavoratori sono già stati stabilizzati in tutta Italia, si occupano di dare sepoltura ai nostri morti, di provvedere ai nostri cani randagi e non– che molto incivilmente tanti cittadini continuano ad abbandonare – di pulire i tutti gli edifici comunali e di offrire servizi di custodia eportierato degli stessi siti. Di occuparsi dell’arredo pubblico, della sua manutenzione e pulizia – oggi, fiori all’occhiello della cittadinanza come il parco del foro italico sono possibili grazie alla Ge.s.i.p., e non solo alle manovalanze, ma anche alle professionalità di alto profilo come gli agronomi, nonché servizi e trasporti per i disabili, animazioni socio-culturali.
Se i politici ne hanno fatto un loro serbatoio di voti, infilandoci dentro altri 600 dipendenti in rispetto al progetto iniziale, e pretendendo che gli stessi servizi avrebbero dovuto funzionare con lo stesso budget, non è sicuramente colpa dei lavoratori, che da ben 15 anni svolgono servizi utili alla cittadinanza. Dire che gli operai Ge.s.i.p. sono dei parassiti è come dire che i preti della chiesa cattolica sono tutti pedofili. Noi chiediamo alla politica di smetterla di tenerci in ostaggio e restituirci la dignità di lavoratori internalizzando i servizi e facendoli gestire da persone qualificate quali i dirigenti dei vari servizi del comune.
Oggi chiediamo alla classe sindacale, concordia di intenti per perseguire lo stesso fine, perché non siamo più disposti a tollerare sindacalisti che cullano ancora l’illusione di poter conservare privilegi a danno dei dipendenti.
Premesso che tutti servizi elencati da Alaimo sono si essenziali ma, come sanno buona parte dei palermitani, svolti male e in maniera insufficiente.
Mi sembra che qualcuno lo abbia fatto già rilevare ma evidentemente è opportuno ripeterlo: a fronte dei 1800 gesippini e le loro famiglie esistono a Palermo decine di migliaia di cittadini che con le loro famiglie ambiscono parimenti ad un lavoro ed a una giusta retribuzione. Invece di elencare servizi che sulla carta dovrebbero essere di competenza della Gesip qualcuno ci chiarisca se nelle procedure di assunzione alla gesip siano state rispettati i giusti criteri di selezione e se ciò abbia consentito di scegliere i lavoratori più capaci e meritevoli. Finchè non si chiarisce perchè 1800 privilegiati hanno soffiato il posto ad altri è difficile che possano pretendere solidarietà. Io, da parte mia, sto con chi ancora il lavoro non ce l’ha e non l’ha mai avuto ed è disponibile a misurarsi sulle proprie capacità per averlo.
iddu e’ & CO
spero che a seguito di quello che scrivo qui appresso,non ti dilegui come e’ solito riscontrare in tutti quelli che scaricano sulla tastiera
la prima cosa che gli passa per la mente.
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Studiatevi questo LINK
http://www.comune.palermo.it/comune/settori/ragioneria_generale/bilanci_di_previsione/2010_2012/02.pdf
.
Chiunque puo’ riscontrare che a fronte della previsione di ENTRATE pari a
1.461.532591,75
alla voce TITOLO II figurano
598.046.442,74
rimesse da Stato,Regione ed altri Enti.
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Tradotto in parole povere significa che su una spesa di circa 1,5 MILIARDI DI EURO
il 40% circa viene ripianato da Stato,Regione ed altri Enti.
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Aspetto la replica con la spiegazione di certe affermazioni.
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rettifico,anche se non sposta il concetto.
1.461.730.591,73
Ora,se andiamo a guardare,
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http://www.comune.palermo.it/comune/settori/ragioneria_generale/bilanci_di_previsione/2010_2012/03.pdf
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l’impegno di spesa nel 2012
risulta essere
989.258.201,17
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Sono circa 500 milioni di euro in meno rispetto
al bilancio 2010.
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Tirate le conclusioni.
E siccome nessuno le tira fuori,queste conclusioni,
dato che oltre il 90% del bilancio si consuma in spese di personale,da sempre e da tutti considerato eccessivo,come si puo’ riscontrare
mettendo a confronto gli organici di comuni similari,
il percorso e’ obbligato.
Penso che i lavoratori Ge.s.i.p. vadano istruiti, formati, programmati per fare bene il loro dovere. Gli enti locali dovrebbero infondere loro l’amore per il bene comune, l’importanza del loro lavoro che si cela anche dietro attività ritenute indegne dalla morale comune deviata. Vanno date loro delle divise e degli strumenti adatti a svolgere il proprio lavoro, vanno infine educati a un potente senso di appartenenza a una comunità che non distingua il loro lavoro da ogni altro ritenuto ingiustamente più nobile. Bisognerebbe far capire loro che finché seguono tutte queste regole e svolgono il loro dovere, non possono e non devono sentirsi inferiori a chi oltremodo viene chiamato avvocato, ingegnere, architetto, ma che in realtà è un farabutto, arrivista, ladro e immorale. Senza questi propositi formativi non era opportuno né legale prendere certe iniziative occupazionali. Il problema come sempre sta a monte.
cittadino
secondo me e’ in altre categorie che devi cercare
i farabutti,i ladri,gli arrivisti e gli immorali,
e non tra le libere professioni.
I ladri di fondi pubblici esistono,ed in questi giorni molti stanno passando alle patrie galere.
Forse qualcosa si muove.
licenziamo tutti i nullafacenti gesip-comune ecc… linceziamo la gente che sta nei corridoi per non fare niente e viene pagata fior di migliaia di euro! prendiamoli a calci in culo!
Giorgio
apprezzo il tuo consiglio ma non lo seguo. Inoltre, rileggendo il mio commento, mi accorgo di non aver parlato di categorie, né ho voluto usare una tanto abusata figura retorica: la metonimia (la parte per il tutto e viceversa). Questo è molto, molto importante. Non creare confusione per favore, almeno su ciò che mi riguarda (il mio commento). Grazie.
voglio dire a tutti i commentatori cui desumo dalle dolci parole di affetto e amore nei confronti della città di palermo,siano dei presunti cittadini modello almeno a parole,che al di fuori dei tracciati e dei percorsi delle proteste di noi dipendenti gesip,si è visto che purtroppo non è cosi.il vizio del palermitano e sopratutto dei profeti di civiltà è quello di saper solo parlare e non agire di conseguenza,quindi essere pure facili a dettare sentenze nei nostri confronti e poi…… ne larga vi trasi ne stritta vi niesci ,stamattina alla faccia di chi nel resto dell’amministrazione sono tutti grandissimi lavoratori abbiamo trovato palermo sottosopra(e specifico di nuovo dove non centra niente lo sciopero) Dio è Grande anzi Grandissimo.
cittadino
apprezzo il tuo garbo e mi auguro che i riferimenti adesso risultino piu’ chiari,per il lettore.
5 milioni entro il 31 dicembre…cosa sara’? add. irpef? tarsu? e io pago …
giorgio… e chi scappa!
ho scritto di cose che accadranno dal 2013 in poi. Cioè di quelle più tremende che verranno fra un anno e mezzo. Molti trasferimenti verranno tagliati dallo stato ai comuni con il federalismo fiscale operativo, se non interviene qualche altra normativa nel frattempo a frenare gli effetti dell’applicazione dello stesso federalismo fiscale.
Le ex municipalizzate saranno la tomba del comune e di conseguenza saranno le lacrime dei cittadini palermitani che si vedranno aumentati i tributi locali di vario tipo. INEVITABILE.
Per le entrate previste nel bilancio comunale di cui tu parli, non dimenticare che molte sono solo PRESUNTE, cioè stimate e non ACCERTATE, se conosci i meccanismi di ragioneria degli enti locali capisci bene che significa.
Poi, quando fra due anni i comuni dovranno fare i bilanci consuntivi integrando i bilanci delle ex municipalizzate (partecipate al 100%) comprendi come i deficit di queste ex municipalizzate andranno a devastare il bilancio unico del comune con conseguenze a dir poco catastrofiche.
Il grosso del danno non è nel 2011 o nel 2012 ma comincerà dal 2013 in poi.
P.S.: quello che è avvenuto con la Gesip ieri a Roma è di una gravità e irresponsabilità inaudita. Questi lavoratori della Gesip sono stati considerati come operai che partecipano al ciclo integrato dei rifiuti, quando con i rifiuti urbani non c’entranno affatto nulla. La presidenza del consiglio ha creato un precedente che riconoscerà in futuro a questi della Gesip uno status che ad oggi viene riconosciuto solo ed esclusivamente alla società che eroga servizi essenziali, quando non è il caso della Gesip.
Vatti a leggere la delibera di giunta nel sito del comune e se stati attento ti rendi conto dell’allucinante precedente normativo che hanno creato, roba da ricorso al TAR Lazio per chi ne avrà il coraggio.
delibera:
http://scedelibere.comune.palermo.it/scedelibere//docs/albopretorio/82053/delibera_gm_063_5.pdf
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Spero che qualche brava deputata palermitana a roma o qualche brava consigliera del comune se ne accorgano in tempo e si diano da fare per fermare tutto ciò, perchè è un precedente normativo allucinante che avrà ripercussioni in futuro (dipendenti gesip che prenderanno il posto di dipendenti amia che vanno in pensione e tutti si riciclano). Questa è finanza pubblica davvero creativa. Nel decreto del presidente del consiglio hanno messo in mezzo pure motivi di protezione civile, cioè hanno equiparato il lavoro della gesip a quello della protezione civile. FOLLIA PURA.
Una pera non è in grado di generare questi effetti.
iddu e’
mi hai dato alcuni spunti sulla situazione a dir poco allucinante in relazione al modo in cui si fanno viaggiare le informazioni a Palermo.
Noi eleggiamo i nostri rappresentanti al Comune e quando scoppia una grana come quella della Gesip,
dai nostri rappresentanti al Comune di Palermo non arriva nemmeno un breve cenno di chiarimento.
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Ora il discorso Gesip e’ da estrapolare da questo contesto.Io stesso ho scritto in passato quell0 che secondo me c’e’ da fare,e cioe’ sintetizzando al massimo,isolare le mele marce e toglierle
da quel tipo di azienda,rivedere le mansioni e dimensionare un organico adatto all’uopo.
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Ma il problema che presenta il Comune di Palermo
e’ come quello di un zatterone con troppa zavorra che finira’ per affondare se non si interviene.
Le cose che stiamo scrivendo qui dovrebbero far capire a tutti quelli che si aggrappano al Comune
e non sono solo quelli della Gesip,
e’ che la situazione e’ gia’ insostenibile e che
bisogna cercare altre strade per la propria sopravvivenza,cominciando a chiedersi:
PERCHE’ A PALERMO MANCA IL LAVORO?
.
E non e’ una questione che puo’ essere risolta da questo o da quello che si propone come prossimo sindaco.Chiunque si presenta per candidarsi a
sindaco,in primis
DEVE SPIEGARE DOVE ANDRA’ A PRENDERE I 500 MILIONI
CHE OGGI VENGONO RIPIANATI DALLO STATO.
@lavoratori GESIP che partecipano a questo blog
Ma in questo mese di giugno ed a partire dalla prossima settimana, non si potrebbero fare dei controlli severi alla GESIP, per vedere chi realmente lavora o non lavora? Anzi, a mio parere, è proprio nell’interesse di quei lavoratori GESIP che lavorano realmente denunciare ai propri vertici chi non fa il proprio mestiere rubando letteralmete i dindini. Guardiamo in faccia la realtà, il fatto che vi siano dipendenti che non lavorano è un fatto sotto gli occhi di tutti, e non un’opinione, e ed è proprio per essere tutelati che bisogna denunciare i propri colleghi che rubano i soldi a noi cittadini e a coloro che invece lavorano.
a Giorgio
forse e’ meglio che i CONTROLLI
li eserciti l’opposizione,
al Consiglio Comunale.
proprio ieri 16 giugno
sul Sole 24 Ore a pag 21,
viene pubblicato un articolo che fa luce sulle Aziende partecipate dal comune ed è in coerenza con il tema con il post,
“Palermo, la voragine delle partecipate – Le controllate portano a fondo il già precario equilibrio finanziario del Comune”.
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Ecco una sintesi:
Nel bilancio di previsione 2011 da approvare entro fine giugno, i trasferimenti correnti dello Stato calano da 394 a 349 milioni di euro, i fondi CIPE calano da 34 dell’anno scorso a 12 milioni, diminuiscono da 66 a 55 milioni le entrate extratributarie. Le entrate tributarie da 218 a 225 milioni.
Le spese correnti scendono da 848 a 766 milioni.
La pubblica istruzione subisce un taglio del 46%.
291 milioni per 7.500 dipendenti comunali esclusi i dipendenti delle numerose aziende partecipate.
Per le aziende partecipate il comune “dovrebbe” disporre di 255 milioni di cui solo 19 destina a Gesip. Per la Gesip il sindaco chiede a giugno 5 milioni a Roma per il mese di Giugno.
Il sindaco chiede anche allo stato un contributo straordinario per 5 anni a scalare: 50 milioni per il 2011, 40 per il 2012, 30 per il 2013, ecosì via fino al 2015, ciò per potere distaccare i 1900 dipendenti della Gesip tra Municipio e Aziende SpA partecipate, bloccando il turnover.
AMAT, anch’essa in difficoltà, vanta un credito di 140 milioni dal comune.
AMIA, in gestione commissariale, batte anche cassa, ha chiuso il 2010 con un netto di -18 milioni e debiti per 210 milioni a fronte di crediti sulla cui esigibilità i commissari tacciono.
L’AMIA chiede 20 milioni in più l’anno al comune per riequilibrare il bilancio costi/ricavi altrimenti minaccia di applicare i contratti di solidarietà.
C’è poi anche AMIA ESSEMME, spazzamento strade con 900 persone, il comune se li accollerebbe a condizione che l’Azienda madre li assuma, se la capogruppo AMIA rinunciasse a 27 milioni di quota parte del contratto di servizio. L’AMIA continua a rappresentare una minaccia perchè ancora non ha superato la crisi di liquidità che l’ha portato al dissesto.
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Questa una veloce sintetica radiografia finanziaria delle aziende municipalizzate e del comune.
Auguri a tutti i palermitani.
AHAHAHAHHH LA “GESIP AL LAVORO” è UN OSSIMORO
Un comune governato solo dalla giunta che comune e’ ?
A che serve allora il consiglio ?
..siamo alle pere cotte,modello Bertolaso
Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti. Grazie.