Nuovo pizzino di Ciancimino sulla trattativa?
(foto di Mystère Martin)
Un nuovo pizzino di Massimo Ciancimino indirizzato al padre Vito in carcere presumibilmente agli inizi degli anni ’90 e sequestrato durante una perquisizione è stato messo agli atti al processo Mori.
Il testo:
«Per papà. Ho visto Giancarlo come da appuntamento: ho posto i tre quesiti (“T”, “18 P” e se era possibile prima della Cass. andare a casa). Mi ha detto che fino ad ora non ci sono novità. Restano i vecchi accordi presi con te. T non fa niente prima della sentenza P. Dichiarazioni dei pentiti (nuovi) su di te non dicono nulla. Le ha lette. Aspetta insediamento del nuovo a Palermo. (È amico), per sapere notizie dei nuovi assetti. Per quanto riguarda P – aggiunge – si preoccupa di interventi esterni e per poterli arginare ha bisogno di parlare con te. Abbiamo stabilito che è il caso che vi incontriate al più presto. Come te lo spiego giorno 12 al colloquio. IMPORTANTE: per il giorno 14-1-93 puoi fare la rinunzia a presenziare in udienza. Per il giorno 18-1-93 aspetta mie istruzioni che posso darti solo io il giorno 12».
Ciancimino ha spiegato il significato dicendo che il ”Giancarlo” citato sarebbe Giuseppe De Donno, all’epoca capitano del Ros e braccio destro del generale Mori, e che “T” sarebbe un riferimento ai tubi in cui si trovavano delle mappe che avrebbero permesso la cattura di Totò Riina su indicazione di Bernardo Provenzano, 18 P sarebbero i giorni prima della perquisizione del suo covo per permettere di ripulirlo. “Il nuovo” secondo Ciancimino sarebbe Giancarlo Caselli e il pizzino parlerebbe di un ipotetico incontro tra don Vito e Provenzano mentre era latitante.
Ma che simpatico burlone questo Massimo. stava
ponendo in essere una mostruosa strage nel centro
urbano (lui assente verso la Francia).
Osa ancora turlupinare magistratiinquirenti e giudici?
La stampa? l’opinione pubblica?