Nuovo specchietto per le allodole dal sapore amaro di vecchio e già visto
Questa è una lettera aperta di Muovi Palermo ai cittadini. Una lettera che faremo girare il più possibile perché doverosa nei confronti di un popolo che continua a subire giornalmente, di una città logorata da anni da una politica ormai quasi del tutto malata, da un’ informazione che non è trasversale, che palesemente non dà a tutti lo stesso spazio. Noi siamo un movimento civico e ci sentiamo pienamente legittimati proprio per questo a dire la nostra su questo “misterioso” movimento che sono le forchette rotte, da qualcuno chiamato (sarà un lapsus?) Forchette rosse. Misterioso perché nulla è dato sapere ai palermitani fino a giorno 25 se non che li hanno definiti gli “Indignados palermitani”. E allora vogliamo noi svelare qualcosa. Nulla hanno fatto per questa città, ma hanno avuto su certa stampa locale, titoli e articoli che qualunque altro movimento civico si sarebbe sognato. Mossa sbagliata, perché chi vive il mondo associazionistico di questa città, chi sta sul campo, chi si confronta giornalmente con le istituzioni e gli organi di informazione, sa benissimo che se non fai qualcosa di grande, di forte, di richiamo, sui giornali al massimo ti danno lo spazio di dieci-venti righe. E sempre sulla stampa trovi le dichiarazioni di Davide Faraone, che elogia questi giovani e la nascita di questo nuovo movimento. Basta andare sulla pagina di facebook di queste Forchette e trovi tra i loro contatti i nomi di tutto lo stato maggiore del Pd e non solo. Ci è stato detto che il nemico sta nel centro destra o che bisogna guardare ai contenuti e non al contenitore. Abbiamo risposto e continuiamo a farlo che il nemico sta ovunque ci sia una politica malsana, destra o sinistra non fa differenza. Dove c’è puzza di bruciato…e rispondiamo che i contenuti, se il contenitore è guasto, vanno a male in un giorno.
Vogliono farci credere che le forchette rotte rappresentino l’indignazione dei giovani verso il potere politico, dimenticando però che è proprio un politico che li sta promuovendo. Errori, errori di comunicazione, di marketing, che hanno svelato cosa ci sta dietro questo pseudo nuovo movimento che altro non è uno specchio per allodole dei soliti politici, di centrosinistra in questo caso, che hanno contribuito allo sfacelo di questa città.
Un movimento civico che nasce dal “basso”, dalla società civile, arrabbiata, disoccupata, precaria, non ha i mezzi e gli strumenti, economici oltretutto, che le forchette rotte a quanto pare, hanno. Un modo di fare il loro, che ha fatto venire il mal di pancia anche ai veri Indignados di Palermo, movimento già esistente che, sulla scia degli indignados spagnoli, “mai e poi mai si riunirebbe in un posto come Villa Filippina per parlare ai cittadini, soprattutto per la prima volta”. Villa Filippina, conosciuta e frequentata dai palermitani soprattutto quelli della cosiddetta “Palermo bene”, dalla borghesia più o meno alta.
Un movimento civico, per parlare alla folla, non ha bisogno di un palco, un mixer, un microfono, si riunisce nelle piazze o meglio ancora, come abbiamo fatto noi e continuiamo a farlo, nelle ville pubbliche come il Giardino Inglese, Villa Giulia, Villa Trabia o come hanno fatto i ragazzi del movimento “Pre-occupati Palermo, lavoratori dello spettacolo”, a piazza Mediterraneo a Ballarò, recuperata e restituita alla città. Un movimento che noi supportiamo con forza e che, per tornare al discorso di un’ informazione non trasversale e non imparziale, non ha avuto alcuno spazio sulla stampa locale…
È chiaro chi c’è dietro a questo pseudo movimento rappresentativo di interessi particolari e non generali e pensiamo che questa sia un’offesa, l’ennesima, all’intelligenza dei palermitani. Così come lo è il risalto che si sta dando a un gruppo che non esiste e mai nulla ha fatto per Palermo e che a chi, giustamente, chiede notizie, risponde «Se t’interessa, vieni il 25 giugno».
A vedere cosa poi? Politici che siederanno nelle ultime file per non dare nell’occhio, quei politici CON IL DOPPIO INCARICO E QUINDI DOPPIO STIPENDIO, che avendo perso consenso, cercano di recuperarlo imbrogliando i palermitani e cercando di apparire come il cambiamento. Ribadiamo che Muovi Palermo avrebbe avuto la stessa reazione di sdegno se le forchette rotte fossero state “azzurre” e quindi di centro destra.
Concordiamo con quanto ha scritto un giornalista pochi giorni fa a proposito delle Forchette “Non capiamo che interesse abbia un pensiero di critica radicale – che si definisce civile e proveniente “dal basso” – alla mescolanza con la cucina dei partiti responsabili, ognuno col suo peso grande o piccolo, dello sfascio di Palermo. O per azione diretta o per incapacità e omissione. Che senso ha inviare messaggi polemici di rivolta sociale non violenta e poi accettare che sul carro salgano personaggi pubblici “vecchi”? Dove sarebbe la trovata originale? Forse l’interesse è dei secondi: la sperimentata e consumata abitudine di prendere al volo ogni occasione possibile, per futuribili campagne elettorale. Come si dice? Forchette rotte e tavola “cunzata”.
Infine, concludiamo con due parole sul logo che hanno scelto. In tutto e per tutto, dalla grafica, ai colori, uguale a quello dello “strappo di Palermo” di Davide Faraone, che come prevedibile non ha avuto seguito… Metteteli accanto, anche un occhio non esperto si rende conto che il lavoro è fatto dalla stessa persona. E di certo sarebbe stato il caso di scegliere qualche simbolo più ecosostenibile…ma tant’è…
Non conosco Muovi Palermo, non conosco le forchette rosse e gli indignados panormiti.
In realtà credo che tutti e tre, insieme ad altri presitenti, vogliano muovere Palermo, o meglio smuovere, detto nel nostro dialetto.
Ben vengano, dunque, con tutti gli altri che si vorranno aggiungere per smuovere questo pachiderma dormiente e a schiena curva.
Occorre fare la mappatura del DNA di ciascun movimento che si forma ? Dobbiamo indagare sulla filiera politica di ognuno ? Dobbiamo stare attenti alle infiltrazioni (?) da parti di partiti, soprattutto sottolinea l’estensore della nota, di centrosinistra ? Usano la tipografia di Faraone, forse, e questo ci deve mettere in guardia ? Ma di chi, perchè, perchi ?
Sono forse i partiti di sinistra diventati il cancro di Palermo ? Si annidano tra costoro cospiratori e mestatori, delinquenti e scanazzati ?
Non riuscite ad immaginare segmenti dei partiti, che sono fatti da donne e uomini,che sono stanchi delle segreterie chiuse degli stessi e delle oligarchie decisionali, e si mobilitano per i fatti propri ?
Faraone è diventato uno da controllare con sospetto ?
Lasciate movimentare, senza arrogarsi nessun diritto di primi arrivati, mettete un mattone ciascuno e ricostruiamo.
Le associazioni, senza colori di parte, possono essere, anzi devono essere, elemento trascinante di questo vento palermitano che per ora è un refolo, mentre nel resto d’Italia comincia a soffiare impetuoso.
Non imbrigliatelo recintando gli orticelli personali.
Aprite la mente, più siamo e più aumenta il vento.
Voi non siete un movimento cittadino ma un neo partito schierato a tutti gli effetti, per cui quello che dite e fate non mi interessa.
Muovi Palermo, mi è bastato partecipare ad una riunione per capire chi sono i pochi individui che comandano e se dissenti ti zittiscono in due secondi.
Ora nasce un nuovo movimento di cui ancora ufficialmente non si conosce nulla e loro si sentono gia in secondo piano e fanno il post su rosalio visto che il loro sito non se lo calcola nessuno. L’errore di comunicazione lo state commettendo voi, che vi sentite la prima donna dei movimenti civici della citta.
anche io penso che le Forchette rotte lanciano un messaggio chiaro e se ci sta dietro il PD francamente mi importa relativamente poco, l`importante e` che non ci sta dietro l`emanazione di partiti che questa citta` la hanno affossata, creare partecipazione e` importante, in questo momento fondamentale, mi dispiace solo non essere a Palermo per partecipare e manifestare la mia In….atura..
Le crisi di protagonismo e invidie esprimiamole altrove!!
le forchette rosse, di cui ancora non si conoscono i registi ufficialmente, stanno facendo parlare di loro ovunque. Ovunque. E questa gia è un ottima strategia comunicativa, anche se differiscono da molti movimenti e associazioni civiche che si contraddistinguono per il loro operato civile e volontariato nella citta.
Ad oggi loro hanno stimolato la curiosità di migliaia di cittadini e di tanti giornalisti della citta. Se ne è parlato bene e male e questo è un vantaggio indubbiamente. Sabato villa filippina sara piena solo x la curiosità di vedere le faccie. E la ci saranno anche coloro che ne hanno parlato male, questo è fuor di dubbio! Che dire, hanno raggiunto il loro obiettivo. Fare scruscio.
muovere Palermo ed i palermitani?
eccuccipò….
Forchette rosse è un’operazione costruita a tavolino, da ascrivere alla “costruzione del consenso”, cosa ben diversa dal confronto tra i cittadini nelle piazze reali e virtuali che rimane la vera essenza della democrazia. Partiti e politici sembrano più credere alla scorciatoia della costruzione che alla via maestra del confronto e della partecipazione.
Aggiungo: Operazione condotta con l’immancabile aiuto della stampa interessata più a raccontare la realtà per come vorrebbe che fosse che non per come effettivamente è. Per questo si da’ spazio a iniziative ancora a venire come le forchette rosse rispetto a quelle reali e già operanti di movimenti come Cinque Stelle o Muovi Palermo.
Avevo capito benissimo chi ci stava dietro, l’ennesima presa in giro che francamente potevamo evitarci. che non venisse dal basso era chiaro… troppo organizzati, troppi soldi per pubblicità, manifesti ecc. Ma i palermitani intelligenti sanno riconoscere una truffa dalla realtà e credo che in pochi abboccheranno e si lasceranno abbindolare dall’ennesimo politico travestito da precario (col doppio stipendio)al fianco dei precari (senza neanche uno stipendio)…
http://twitter.com/#!/etorrenti/status/81636370417848321
😉
la stampa interessata di palermo???forse parliamo del mitico giornale l`Ora..che per chi non lo sapesse e` chiuso da un po`..comunque la paura che molti avete e` sui mezzi alternativi di cui ancora non si capisce molto il valore..stranamente permettono una informazione dettagliata, puoi avere informazioni passate da amici e non organi di stampa ed e` difficile dire bugie perche` se dici una cavolata cento persone ti possono tranquillamente smentire con filmati o semplicemente con Informazioni.
se un movimento anche di partito sfonda su Facebook scatta la paura perche` rischia di prendere voti di persone informate, vedi referendum, Milano, Napoli e Bologna..o semplicemente Obama in america.
la verita` e` che il centro destra e` bravo in tv senza contraddittorio ma non su facebook dove il nulla si ritorce contro di loro..
per i piccoli movimentini, nulla vi vieta di fare anche voi campagne virali e guerrillas, ma se non vi si sponsorizza non e` sempre colpa di Faraone con il doppio incarico o Orlando e il suo precedente governo fonte di tutti i mali del mondo e della guerra in Iraq e Afganistan..
posso anche pensare che faraone abbia il doppio incarico per pagarsi la campagna elettorale senza dovere per forza avere a che fare con Finocchiaro e complici di Lombardo..ma anche se fosse non dimentichiamo che anche su questo bastera` vedere e il tempo dara` risposta..
Francamente preferirei un sindaco donna e il pensiero corre ad Alfano e Spallitta..chissa` che il vento di napoli non porti solo miasmi e fumate nere ma anche un reale cambiamento e faraone lo vedo come vicesindaco a dare forza al cambiamento..
Bel commento, Tonjo. Significa anche qualcosa?
Muovi Palermo…chi è il depositario della verità?… faccia proposte e non denigri gli avversari….dimostrano solo di avere timore
Dei due incarichi, per legge, ne viene pagato uno. Quindi i soldi non c’entrano. Anzi e’ un notevole risparmio per le nostre tasche vuote di cittadini.
Notevole direi. Un bel risparmio di costi della politica.
Il problema e’ di stile.
Rompeva di più lasciando una delle cariche e poi vedeva come, spontaneamente, aveva dietro non solo le forchette, ma anche posate bicchieri e piatti.
Quanto a capetta: e’ un vecchio politico di antico corso, visto che ha sperimentato tutto l’arco dei partiti e sempre spargendo veleno intorno. Poi alle spalle e’ messo che cerca disperatamente spazi in lista per candidarsi. Boh.
Tanto vale…
Non voglio entrare nel merito della polemica (molto sterile direi) sulla presunta inattendibilità delle cosiddette “Forchette Rosse”. Seppure d’accordo sul fatto che non sia del tutto sbagliato nutrire qualche dubbio sulla spontaneità dell’iniziativa, ritengo sia utile, oltre che corretto, non esprimere a riguardo alcun giudizio di merito, né avventurarsi in alcun tipo di previsione o pseudo tale su quali potrebbero essere gli sviluppi di questo movimento, almeno non prima di averne conosciuto il profilo, per così dire, “ufficiale”. Dico solo che gli amici di “Muovi Palermo” non perdono occasione per screditare, anche in via preventiva come nel caso specifico, i loro diretti concorrenti (la verità è che tutti quanti si stanno già “scannando” in vista della prossima tornata elettorale) e qualsivoglia iniziativa “dal basso” che non sia conforme o compatibile con le loro (le sole con il marchio della genuinità), ergendosi come gli unici depositari di una presunta, e peraltro mai provata, riscossa civica dei cittadini palermitani.
io onestamente non capisco. Ancora non si sa nulla e già tutti lì a sparare a zero..che sia invidia??? non so, io non conosco muovi palermo, però conosco palermo che non si muove, quindi se ci si fa sentire anche se si ha un colore non vedo il problema. D’altronde cosa volete??? noi siamo quelli dell’80 percento a berlusconi, del “ma a mia chi mi nni futta” e del quorum ai referendum non ragiunto, la rivolta dal basso, un’utopia, la macchina del fango? una realtà, Caro muovi palermo piuttosto che sparare a zero sugli altri pensate a farvi valere, se ne siete in grado.
Buone cose.
una polemica… ancora prima di cominciare… insuperabili!!
Eh quanto scruscio, l’unico appunto alle forchette rotte è che non rappresentano il nuovo e che la svolta pseudo movimentista di Farone arriva tardi, molto tardi.
Ha forse detto una parola nei precedenti mesi di Lombardo IV? Ora si sta accorgendo che non stanno facendo nulla con la complicità dei compagni e che all’Ars salvano gli incandidabili ed altro?
Ci voleva renzi per trasformare il delfino delle vecchie segreterie del Pd in un rivoluzionario?
Andiamo bene.
Poi, rivolgendomi a muovi palermo: Villa filippina e la palermo bene. Mbè? Se non mi bevo forst a canna a ballarò non merito di esprimere una opinione? Non posso avere una testa che pensa? La mia idea vale meno della tua? E come si misura? e’ inversamente proporzionale al prezzo della birra che bevo(sei euro a villa filippina, però, su assai).
cinque euro su a villa filippina, compà
Sempre assai. Democratici e popolari, siamo.
piu leggo stu post e piu mi rendo conto della rabbia che hanno questi per il fenomeno forchette rotte. Puo darsi che sia un operazione di riciclaggio del vecchio, ma porca miseria facciamoli uscire allo scoperto sabato e solo dopo esprimiamo tutte le impressioni del mondo. Il volere mettere in guardia preventivo va letto come paura di andare nell’ombra. Questo lo avete fatto capire pure ai lattanti. E certamente non vi fa onore nè aumenta la vostra credibilità pubblica e la conferma ne sono le risposte a questo post. Vi siete dati la zappa sui piedi.
Ma scusate, come mai io non ho mai sentito parlare di “Muovi Palermo”? Ma proprio mai mai: magari è colpa mia, ma evidentemente non avete usato un metodo proprio efficace per costituire un movimento popolare.
Saluti
Io vado controcorrente:cosa c’entra sentir parlare di qualcuno con il valore di qualcuno?
diffido fortemente di un “movimento” che si lancia sul “mercato” come un qualsiasi brand, pronto a comunicare con delle strategie da marcheting.
chiunque ci si sia dietro, mi viene solo in mente che se anche ci libereremo di berlusconi, per liberarci del berlusconismo ci vorrà tanto, troppo tempo!
siamo forse diventati un popolo di consumatori?
troppo triste!
@stalker
Straquoto!
Sentiamoli. Se é solo la solita manfrina demagogica. Lo capiremo presto.
Vedete De Magistris a napoli, avrebbe salvato Naoli in 5 giorni. I problemi sono complessi invece. La demagogia non serve a nessuno, Bisogna trovare soluzioni reali e basi programmatiche concrete.
Il resto, come sempre, saranno parole al vento.
BENE. Oggi siamo al 26, the day after…..
Nessuno che dica qualcosa sull’incontro a Villa Filippina?
Dove siete, tutti al mare?????
Un’immagine vale piu’ di mille parole
http://www.giovannivillino.it/post/6906604901/palermo-assemblea-forchette-rotte-a-villa
Mamma che post inconsistente, basato sul nulla e a difesa di cosa? Del nulla.
Probabilmente chi vive l’associazionismo così, come lotta tra fazioni, non lo fa in maniera disinteressata ma più in attesa di una vetrina personale.
Non credo che ci sia così poco da fare dall’essere preoccupati dell’invasione di campo di un altro movimento.