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martedì 5 nov
  • Torna l’emergenza rifiuti in città e in provincia

    A causa dello stato di agitazione dei lavoratori dell’Amia, i cui lavoratori si riuniscono in assemblea nei vari turni per discutere le azioni di protesta in caso di problemi nei pagamenti dei salari, la città di Palermo è nuovamente in uno stato di emergenza rifiuti. Particolari disagi si segnalano nel centro storico e in periferia, dove l’immondizia viene incendiata. In via dei Cantieri alcuni cumuli arrivano quasi a due metri d’altezza e lungo la circonvallazione si sono formate decine di discariche improprie.

    Anche Monreale e i paesi della provincia non hanno una raccolta regolare.

    Rosalio pubblica ogni giorno nella barra laterale le previsioni “feteo” che cercano di rendere la situazione della raccolta dei rifiuti in città. I disegni sono di Giuseppe Lo Bocchiaro.

    Palermo
  • 12 commenti a “Torna l’emergenza rifiuti in città e in provincia”

    1. ma dove sono i grandi commentatori,bravi solo a dire che palermo era sporca per colpa della gesip,che fà la verità è venuta a galla e fa male?

    2. perche’, era mai finita?!

    3. Veramente non avevo mai letto che Palermo fosse sporca a causa dei dipendenti Gesip, bensì che il verde pubblico faceva schifo per colpa loro, (per non parlare dei cimiteri).
      E se proprio vogliamo dirla tutta, molti nutrono dubbi, (in generale), sulla qualità e quantità dell’attività lavorativa dei lavoratori gesip.

    4. bla bla bla bla,parla di amia chiaccherone tipico,e pure ipocrita.

    5. la città sporca, rientra nella normalità, quindi tranquilli e non allarmatevi

    6. Quando arrivai a Milano dalla mia Sicilia non vedevo contenitori di rifiuti per le strade e mi chiedevo dove fossero, poi mi spiegarono e capii visto che avevo anche io bisogno di depositare quelli del mio appartamento che il locale adibito si trovava al piano terra..che ingegnosi pensai questi milanesi!!! un giorno vidi dall’ottavo piano dove vivo una grande canna fumaria con delle lucine, incuriosito chiesi e mi dissero quello e’ il termovalorizzatore di Figino dove bruciano i rifiuti non differenziati…che ingegnosi pensai questi milanesi!!! un altro giorno vidi un cantiere su cui era scritto “lavori per teleriscaldamento”!!!! incuriosito chiesi..mi dissero che sempre dal “famoso termovalozittatore Figino” l’energia creata dai rifiuti riscalda l’acqua che viene venduta ai condomini per riscaldarsi…che ingegnosi questi milanesi pensai…magari ne prestassero soltanto uno di questi geni alla mia Sicilia…forse guadagna anche meno di qualche genio che si trova nella nostra terra…ma qui chissa’ come ha reso la citta’ pulita e applica la legge fisica che dice “nulla si crea e nulla si distrugge tutto si trasforma”!!!!!

    7. Il “dipendente gesip” pretende che tutti noi si parli solo di amia e che solo lui parli della gesip. Accontetato. Parlaci dei gesip-marinai.

    8. Però in Via della Libertà,Via Sciuti,Via Notarbartolo spazzatura non ne vedo…

    9. x zelig,prrrr,prrrrr,prrrrr,parla di amia ho detto!

    10. @siciliano
      mi risulta che i termovalorizzatori facciano male. non facciamoci prendere in giro. la soluzione è la lotta contro l’imballaggio. problema a monte: troppi rifiuti alla produzione. i poveri cittadini devono pur sbarazzarsi della plastica. incenerirla significa inquinare con nanoparticelle non filtrabili. e poi non mi fido di un termovalorizzatore gestito dai politici siciliani. il pizzo lo paghi al supermercato: tutto costa di più perché c’è la plastica.

    11. Altro che caro Giova2010, io la vedo la vedo…

    12. ma dove???

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