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lunedì 18 nov
  • Gli eroi son tutti giovani e belli

    Aveva 38 anni, un ragazzo, era giovane e bello, come gli eroi della fantasia. Rappresenta la Sicilia alla quale sono orgoglioso di appartenere, e non perché sia stato trucidato, ma perché era un combattente. Quando si pensa alla mafia occorre ricordare che c’è una forza che la combatte fatta da gente di segno opposto e pari determinazione. Gente che non si inginocchia e non si è inginocchiata pur combattendo ad armi impari. Uomini liberi. L’altra Sicilia. La Sicilia che vorrei.

    Ho provato ad immaginare per cosa combattesse quell’uomo. Era un giovane padre di tre figli la risposta. Tre ragioni che ti costringono all’esempio se sei un Uomo e vorresti un giorno potere tenere tra le tue braccia i tuoi nipoti guardandoli negli occhi con la serenità di avere fatto la tua parte. Era un Uomo, ed ha fatto quella che ha ritenuto essere la sua parte, rispondendone prima di tutto a se stesso. Guardo mio padre e mia figlia giocare e penso quale felicità gli sia stata negata: non ha conosciuto sua nipote; ma penso anche a quale modello ed esempio straordinario formerà quella bambina nella sua crescita.

    Così credo che dedicare un parco alla sua memoria sia stata una cosa giusta e bella. Mi piace pensare che sia il giusto tributo per quell’eroe padre, un parco è per definizione un luogo per bimbi, è il futuro in una città, rappresenta la vita ed i momenti belli e felici di una famiglia. Non riesco ad immaginare dedica più bella. Quando aperto sarà il più grande di Palermo dopo la Favorita, uno straordinario insediamento di oltre 25000 metri quadrati. Mi piace l’idea che di generazione in generazione verrà raccontato ai ragazzi che andranno a giocare in quel parco a che genere d’uomo sia dedicato. La sua storia è un modello prezioso per tutti noi.
    Quel parco, il parco d’Orleans, doveva essere ultimato nel 2007, dovrebbe essere pronto da mesi. È ancora chiuso.

    Tenerlo chiuso offende i cittadini e l’uomo cui è dedicato. Non so da chi dipende l’apertura e sono certo esistono tante buone ragioni burocratiche per non aprirlo all’evidenza delle quali il combattente che è stato probabilmente non si sarebbe arreso.

    Non credo sinceramente vi sia malafede da parte degli enti preposti, solo, drammaticamente, insipienza. La stessa che sta condannando la nostra città ad un lento ed inesorabile declino.

    Un gruppo di cittadini ha deciso di onorarlo il 6 agosto, data della sua scomparsa, di fronte l’ingresso del parco a lui dedicato ed a tutti noi negato.

    Dovremo essere in tanti quel giorno, per ricordare innanzitutto a noi stessi che abbiamo l’obbligo di fare quella che riteniamo essere la nostra parte. Tocca un po’ a tutti noi, adesso, in questi tempi bui essere noi stessi giovani eroi della fantasia e tornare ad essere anche solo per un’ora, a nostra volta, giovani e belli.

    «Con la piena consapevolezza dei pericoli cui si esponeva, nella lotta contro la feroce organizzazione mafiosa, ispirava, conduceva e sviluppava in prima persona e con eccezionale capacità investigativa una serie di delicate operazioni di polizia giudiziaria che portavano all’identificazione e all’arresto di numerosi fuorilegge. In un proditorio agguato teso davanti alla propria abitazione, veniva colpito da assassini armati di fucili mitragliatori, trovando tragica morte. Alto esempio di attaccamento al dovere spinto fino all’estremo sacrificio della vita».
    Palermo, 6 agosto 1985. – Antonio Cassarà, Medaglia d’oro al valor civile.

    …Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore, mentre fa correr via la macchina a vapore…

    Palermo, Sicilia
  • 2 commenti a “Gli eroi son tutti giovani e belli”

    1. Troppo Guccini può far male

    2. Magrat,
      lo scrivi ma non puoi pensarlo 😉

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