Roger contro Sting
Due giorni di paginate su Sting a Palermo. E lo capisco. Però.
Però qualche anno fa era atteso Roger Waters, con il suo In the flesh tour, al velodromo Borsellino. Biglietti già venduti, tutto pronto. Il concerto saltò, per non so più quali beghe e pasticci locali.
Alla delusione, i giornali dedicarono una “breve” gelida.
Dico, stiamo parlando della mente dei Pink Floyd. Ma Get your filthy hands off my desert non è Russians, Roger non è biondo e non fa yoga. Si limita a scrivere capolavori.
A margine: la sua riproposizione di The wall è stata una delle tournée di maggiore successo della storia recente. Però bisognava andare a Milano.
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