18°C
giovedì 21 nov
  • Roger contro Sting

    Due giorni di paginate su Sting a Palermo. E lo capisco. Però.
    Però qualche anno fa era atteso Roger Waters, con il suo In the flesh tour, al velodromo Borsellino. Biglietti già venduti, tutto pronto. Il concerto saltò, per non so più quali beghe e pasticci locali.
    Alla delusione, i giornali dedicarono una “breve” gelida.
    Dico, stiamo parlando della mente dei Pink Floyd. Ma Get your filthy hands off my desert non è Russians, Roger non è biondo e non fa yoga. Si limita a scrivere capolavori.
    A margine: la sua riproposizione di The wall è stata una delle tournée di maggiore successo della storia recente. Però bisognava andare a Milano.

    Palermo
  • 26 commenti a “Roger contro Sting”

    1. Tra l’altro “In the flesh” era forse il più bel pezzo di “The Wall”. E pure memorabile fu la riproposizione a berlino dopo la caduta del muro!

    2. E Sting è un fighetto, eh!

    3. Mi chiedo cosa avrebbe preteso dagli organizzatori Roger al posto di Gordon Matthew Thomas Sumner (alias Sting): 132 modellini di “the wall”? Una gigantografia di Syd Barrett per giocare a freccette? 132 tovaglioli bianchi/neri per lo staff? l’allestimento di una scenografia con la riproduzione di un tempio pompeiano per ricordare i vecchi tempi? Purtroppo non lo sapremo mai, e ci dovremo accontentare dello zenzero di Sting e, per chi soffre il caldo, del quintale di ghiaccio richiesto dalla produzione. Ovviamente nel computo non sarebbero compresi gli uomini della security. Credo che Sting abbia ambizioni presidenziali. Solo Obama avrebbe potuto chiedere di meglio e di più.

    4. Visto che si parla dei Roger&Co., consiglio un’interessantissima lettura per tutti gli appassionati dei Pink e non solo: Rosso Floyd di Michele Mari, recentemente pubblicato.

    5. Aggiungerei che qualche anno fa venne Robert Plant e la notizia passò quasi sotto silenzio…

    6. Visto che siamo in vena di qualunquismi piuttosto che del ghiaccio ‘preteso’ da Sting sposterei l’attenzione sulle decine di auto blu (Audi per l’esattezza) che ieri sera attendevano, appena fuori dai cancelli del Castello, le ‘autorità’ presenti al concerto. Dubito che il ghiaccio di Sting fosse a carico dei contribuenti..sulle Audi invece direi che non ci piove…ma vabbè è estate..un po’ di gossip non guasta; tuttavia non posso fare a meno di pensare al fatto che una bella Panda elettrica, magari utilizzata soltanto per gli impegni ufficiali e non per andare a vedere i concerti fighetti, potrebbe essere per Palermo una soluzione interessante…o no? 😉

    7. Gentile Simona, resto di “ghiaccio” di fronte al discreto riferimento ai “qualunquismi”. Ci mancherebbe che anche il ghiaccio fosse a carico dei contribuenti. Per il resto, a parte il talento della rockstar inglese, mi pare che il tutto si debba imputare all’inguaribile provincialismo/spagnolismo/borbonismo di queste nostre “classi digerenti” (e dentro ci metterei politici, magistrati di grido,alti dirigenti regionali etc) che, in fondo, riflette il depresso livello socio-culturale in cui siamo costretti ad annaspare. Pensi che il sottoscritto (così, per riportare un’esperienza personale) anni or sono condusse a palermo un regista di fama internazionale per una conferenza pubblica. Bene, rimarra indelebile nel mio ricordo la domanda più “interessante” che una giornalista riuscì a balbettare al cospetto del suddetto regista: “cosa pensa di Giuseppe Tornatore”?

    8. Sting fa l’amore per otto ore di seguito, Roger Waters no, Sting mangia mediterraneo, Roger Waters va da burger king, Roger Waters è un mostro della musica, Sting….lasciamo perdere.

    9. Ah ah che vergogna, a Marina di Villa Igiea non hanno neanche dato una sistematina al molo prima dell’arrivo di Sting…ci sono da anni dei “separè” di plastica arancione a delimitare il passaggio, pilastri cominciati e mai finiti con i tondini di ferro che escono di fuori e l’asfalto col pietriccio che sembra di essere veramente in Africa. E dalle foto pubblicate su Repubblica vedo che niente di tutto questo è stato sistemato.

    10. In realtà è stata solo una questione di prezzo del biglietto. Quando venne a Marsala qualche anno fa (pubblicava ancora qualche buona canzoncina) e il biglietto costava tra un ottavo e un dodicesimo di ieri, da Palermo non se lo cac….. in molti.
      A 70/150 euro fa più chic.

    11. il sig. Thomas Sumner ha 60 anni, e” miliardario, ha avuto successo, ha scritto tante canzonette famose che hanno riempito i filmini dei matrimoni insomma….. perche”” si ostina ancora a suonare e vuole 150 euro per un biglietto? proponendo delle robe insignificanti? si trovi un hobby, giochi a bocce, a questa eta”…. il fatto e” che sto nonnetto di 60 anni non ha piu” un a cippa da dire e allora per farsi notare fa ste cose da megalomane con orchestre al seguito senza senso e inutili, e i palermitani che ci cascano come polli…… ma che se ne vada in pensione con i suoi miliarducci e il suo viagra !!…..( e se no come tromba alla sua eta’ per otto ore….)

    12. non capite niente, sting e’ il piu’ grande compositore della storia anche meglio di Lennon – Mc Cartney, e poi e’ anche bono anche se ha 60 anni, e’ piu bono di biagio antonacci e dei moda’, e non e’ vero che prende le pilloline azzurre per fare l’amore! siete invidiosi ! Ecco !!

    13. Insomma, uno Sting di santo.

    14. beh, vuoi mettere gli “accrediti” VIP per Sting con tutti gli amici palermitani che si ritrova?

    15. Ti dò uno spunto di riflessione con una domanda: ma il Velodromo Borsellino chi lo gestice? E il Castello a Mare invece chi lo gestisce?
      Quindi…Sting è andato bene e vedrai Battiato e la Guzzanti che andranno pure bene anzi benissimo e i “giornali” faranno paginate anche per loro!

    16. ma questo e’ il metodo del “cavaliere” Sting plagia !

    17. Sono stata al concerto di Sting. E sono stata anche al concerto di Roger Waters a Milano lo scorso 3 luglio. Al di là dell’ovvio, diverso valore artistico dei due, e non soffermandomi sulle richieste particolari da parte del “divo” Sting, una cosa è certa. L’organizzazione del concerto di Sting era decisamente scadente: una platea con posti a sedere così ampia io non l’ho mai vista (e a un po’ di concerti lassù al nord ci sono andata…). Immagino che gli organizzatori abbiano fatto questa scelta per poterci “sgubbare” il più possibile, per poter vendere a 60 euro posti ridicoli dai quali non si vedeva praticamente niente e, cosa gravissima e vergognosa per un concerto di questo livello, si sentiva ancora meno…potenza zero, dal fondo per lunghi tratti l’orchestra neanche si sentiva e arrivava debolissima la voce di Sting. Quindi ho pagato 60 euro per stare in piedi, guardare il concerto dai maxi-schermi e non potere neanche commentare con i miei amici, perché se parlavo non sentivo più la musica. I posti dell’ultimo settore dovevano semplicemente non esserci; certo, fosse stato per loro, avrebbero messo sedie forse fino al porto…Mi chiedo però perché, al di là degli organizzatori, un artista come Sting non si sia preoccupato di verificare che tutto il suo pubblico pagante potesse godere (almeno a livello acustico) di un buon concerto. Sarà mancanza di professionalità? Boh. Certo è che al Forum di Assago (famoso per una acustica non perfetta) Waters è riuscito a ottenere un concerto visivamente e acusticamente travolgente (col suono perfetto che ti bombardava da ogni angolazione). Sarà enorme professionalità e rispetto per il proprio pubblico? Forse. Ciò significa che 1) non andrò più al Castello a mare per un concerto, a meno di potermi permettere la poltronissima; 2) col prezzo della poltronissima mi pago concerto + aereo a Milano e mi vedo uno spettacolo come quello di Roger Waters il cui livello organizzativo non è neanche paragonabile a quello dell’altra sera.

    18. Il concerto di Waters non andò in porto per questioni organizzative e di mancanza delle necessarie norme di sicurezza. Questa fu la versione ufficiale – alquanto fumosa, a dire il vero – sulla quale non si sprecò, come accennavo e per quanto ne so, più di una breve nelle pagine locali degli spettacoli. Il che mi fa riflettere, mettendo insieme le vostre varie considerazioni che: 1) un ex Pink Floyd, se non ci sono condizioni ottimali, un concerto non lo fa. 2) un ex Pink Floyd non è abbastanza à la page (e forse nemmeno il velodromo) per fare da cassa di risonanza popolare per sponsor e politici in prima fila 3) molto sponsor e politici non sanno nemmeno chi sia, George Roger Waters. A margine, @Lauxetta: ero al concerto di Plant e ricordo come fosse oggi la presenza di un sorridente, GGIovane e “alternativo” sindaco in prima fila, in versione fan del rock. Se rammento bene, lasciò il concerto alla seconda canzone, o forse anche prima. Da noi si dice: “fici ‘a viruta”.

    19. sono andato a vedere sting,molto deludente devo dire, un artista che non ha piu’ nulla dire e che vive di luce riflessa, farebbe meglio a dedicarsi ad altro.
      ( l’unica cosa positiva era il culo della direttrice d’orchestra, una scultura….)

    20. MA c’è qualcuno che ricorda il concerto di Diamanda Galas allo Spasimo?

    21. E quello di Tony Colombo alla Magione?

    22. e’ brutta la vecchiaia sting….

    23. incompetenti musicali,parlate con chi la musica la suona e la conosce e vedrete che STING per la maggior parte dei musicisti è considerato un genio,il resto sono solo chiacchiere su gusti musicali personali.

    24. un genio sting non lo e’ mai stato, ha fatto tre ottimi album insieme ai police poi ha prodotto musica gradevole per alcuni, insopportabile e insignificante per altri me compreso e maggior parte della critica, il resto sono solo chiacchiere su gusti musicali personali.

    25. ha prodotto musica insorpottabile e insignificante pe te e la maggior parte della critica?AHAHAH…faccio parte volentieri della minoranza e sopratutto non mi permetto di giudicare musicisti che non fanno parte dei miei gusti musicali!CIAO

    26. La musica ha sempre a che fare con i gusti personali, non coi Grammy né con la critica. Se scomodiamo la critica per misurare il talento o l’ influenza di un artista dovremmo scomodare anche i premi a sto punto…i Grammy ad esempio sono assegnati dai musicisti e dagli addetti ai lavori dell’ industria musicale americana e non solo…Sting ne ha vinti 16 di cui 10 da solo mentre Roger ne ha vinti 0 da solo e 1 coi Pink Floyd. Questo mi potrebbe portare a concludere che Roger non è mai stato un genio musicale apprezzato dagli altri musicisti…Caro Filippo ricordati di esprimere opinioni personali e non giudizi: dire che Sting ha prodotto solo 3 album buoni e poi album insignificanti è come dire che Roger non è mai stato riconosciuto un genio dai suoi colleghi che assegnano gli oscar della musica…

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram