Tutti i lavoratori hanno una dignità, anche quelli del Ce.fo.p.
La parola “fine” è corta, ha solo quattro lettere: due vocali, due consonanti che fanno due sillabe. Indica un periodo temporale ben preciso: è un punto, con un a capo (si spera). Eppure per gli impiegati del Ce.fo.p. è una parola diluita nel tempo e negli spazi di un conto corrente perennemente in rosso. Da dodici mesi senza stipendio, di mestiere ormai fanno i manifestanti. Le mani che questuavano sotto Palazzo d’Orleans sono diventate dapprima pugni per sfogare nella violenza la disperazione e adesso sono giunte, in preghiera, nella speranza di poter conservare almeno il loro posto di lavoro.
Il Ce.fo.p., per chi non lo conoscesse, è un ente di formazione fino a qualche tempo fa accreditato con la Regione Siciliana. Conta circa 1100 impiegati – anche se il numero preciso degli assunti è un mistero – ed è uno dei più grandi centri di formazione in Italia.
Qualche giorno fa è arrivato alle sede dell’ente un fax dalla Regione Siciliana per l’avvio della cassa integrazione in deroga, ma ancora non vi è nessuna comunicazione certa. La possibilità della cassa integrazione è stata accolta con stupore, amarezza, sollievo. Le sedi tuttavia non sono deserte: tutti giorni insegnanti, tutor e direttori si recano nelle scuole ma non svolgono nessuna attività. I corsi sono stati sospesi perché non rifinanziati dalla Regione.
Così i dipendenti sono diventati custodi. Di illusioni, di chi ha promesso e non ha mantenuto, di speranze di un governo regionale che si è ridestato all’improvviso dopo aver prestato il fianco per anni ad una situazione che diventava sempre più insostenibile. Così il Ce.fo.p. è diventato un po’ Mirafiori, è uscito da quell’aura di invincibilità e intoccabilità che sembrava contraddistinguerlo. Un gigante con i piedi fragili, che lentamente crolla su se stesso. E a farne le spese sono soprattutto i lavoratori.
Ora, senza false morali, anche i lavoratori hanno i loro torti. Anche loro hanno troppo approfittato di un sistema eccessivamente garantista. Ma, per una volta, vorrei spezzare una lancia a favore di questi impiegati, da sempre considerati squalificati e colpevoli di appropriarsi di un’enorme quantità di denaro pubblico. Con le sue storture (presenti per altro in qualsiasi sistema pubblico, privato o parastatale), il Ce.fo.p. ha svolto un enorme servizio sociale, lì dove altri soggetti pubblici fallivano miseramente. Mi riferisco principalmente al servizio svolto nei corsi H (dove la H sta per handicappati). Tanti ragazzi, altrimenti costretti a rimanere in istituto o in casa, hanno frequentato per anni corsi organizzati dall’ente con attività ludico-ricreative, socializzando e divertendosi. Altro servizio di utilità sociale quello svolto nei corsi O.I.F. che costituiscono un supporto alle scuole nella lotta alla dispersione scolastica.
Vorrei, per una volta, che i lavoratori scesi in piazza a manifestare venissero ricordati non solo per l’assunzione a chiamata diretta, per i corsi dai nomi fantasiosi, per i buchi in bilancio. Questo è un tentativo di riscatto per tutte le persone che al Ce.fo.p. hanno lavorato con professionalità e con amore, rimettendoci alle volte di tasca propria nell’acquisto di materiali e di carburante per gli spostamenti, che hanno lauree, master e specializzazioni. E che spesso si sono sentiti dire “truffatori” o “ladri”. C’è anche gente che ha lavorato, a cui l’Ente deve più di 14 mila euro e che continua ad alzarsi al mattino per andare a lavorare. O almeno ci prova. Se il Ce.fo.p. non è in grado di dargli lo stipendio noi proviamo almeno a ridargli la dignità.
…e come hanno fatto ad “entrare” al Cefop??? 😉
La frase “anche se il numero preciso degli assunti è un mistero” è più che sufficiente per azzerare la situazione ed eventualmente, sempre che ne venga riconosciuta la valenza sociale, la possibilità di istituire un nuovo ente con le persone che realmente ci hanno lavorato.
uno dei cancri della Sicilia è proprio la formazione professionale, proprio quella accreditata dalla Regione Sicilia, che alle sue fonti economiche si abbevera da decenni.
Ogni forma di assistenzialismo pubblico crea mercati drogati, mercati non reali, non concorrenziali.
L’assistenzialismo pubblico, quello regionale in Sicilia crea stipendifici, senza generare indotto economico ed occupazionale.
Svariate attività economiche nel campo dei trasporti (bus), della formazione (vedi tutti gli enti di formazione), vivono grazie ai finanziamenti della Regione Sicilia. Questi mercati non sono concorrenziali sul mercato, perchè non basati su logiche concorrenziali di mercati, bensì basati sulla sicurezza che il prossimo mese la Regione sgancia altri quattrini, quindi la qualità del management è un opzione di terzo piano che non interessa l’azienda nè la Regione.
Rideremo dal 2013 quando il federalismo fiscale entrerà a pieno regime, rideremo molto, perchè solo allora saremo consapevoli che abbiamo basato le nostre vite e occupazioni e mutui casa su fondamenta fittizie. Non ci saranno più soldi regionali, nè statali da dare agli enti di formazione o alle compagnie di trasporto regionali.
Aspetto il post del 2013 che ne parlerà. A seguire non ci saranno commenti, ma lacrime di sangue, le parole non saranno capaci di esprimere l’angoscia generata.
Sarebbe meglio chiedere un sistema migliore, chiedere indietro il lavoro in quanto tale, non quello che si teme di perdere. Perché il lavoro è un diritto di ciascun italiano, ma un sistema in degrado (fatte salve le persone in buona fede) non può e non deve soddisfare questo diritto al lavoro. I manifestanti hanno dei diritti ma hanno anche dei doveri. In questo caso dei doveri morali. Ci vuole pane per mangiare e spirito per volare. Non di solo pane dobbiamo campare. Complimenti per il post.
Laura condivido in pieno il tuo post! Sono una dipendente Ce.Fo.P. laureata, 2 master, che ha sempre lavorato seriamente e rimettendoci anche di tasca propria andando in giro per la provincia con molti sacrifici. A tutti voi che criticate senza conoscere la situazione e leggendo solo dai giornali che danno tanta “disinformazione”, rispondo che il vero danno sono i nostri politici e non certamente noi lavoratori che stiamo soffrendo da 14 mesi senza stipendio andando comunque sul posto di lavoro e senza certezze per il futuro. Abbiate rispetto!
Innanzitutto solidarietà piena ai lavoratori del Cefop e di tutti coloro che vivono situazioni drammatiche per ragioni di lavoro ( di quel lavoro che molti imprenditori non sanno creare e magari cercano nuovi finanziamenti pubblici nella formazione). Vorrei rspondere ad alcuni imbecilli dell’ultima ora.
Molti sono entrati “per chiamata diretta” ma molti altri per accettare (circa un trentennio fa) una scommessa che tanti altri hanno saggiamente rifiutato, scegliendo sempre per chiamata diretta posti più qualificati alla Regione, alla provincia o ai comuni senza passare dai farseschi concorsi. Inoltre chi scrive ha una quasi laurea (vecchissimo ordinamento) in Fisica Atomica con reali esami e reale studio e non con farseschi esami e farseschi Diplomi di laurea i cui possessori spesso non conoscono la più elementare lingua italiana (per non parlare della loro cronica mancanza di concetti strutturati).
Il sottoscritto è stato discente di famosi scienziati palermitani e non, costretto per ragioni economiche ad interrompere gli studi (dato che non ero “figlio di papà”). Sono dipendende (e non del cefop) con orgoglio di quella formazione tanto appetita da varie lobby il cui slogan segreto (compreso quelli che come gli imbecilli in malafede che amano postarsi)è “toglietevi voi, che ci mettiamo noi”. Ebbene a questi dico: apriamo le porte della formazione, facciamo nuovi concorsi ma apriamo anche i concorsi in tutti gli uffici pubblici. Personalmente sono sicuro di poter accedere a miglior posizioni economiche. Ma mi raccomando senza trucchi e raccomandazioni!
Lavoratori mi sembra una parola grossa.
il valore si vede dal risultato,
LAVORATORI a lettere maiuscole, ma chi ti credi di essere 123???? E che ne sai tu?
Oggi al supermercato…
La cassiera fa al cliente che mi precedeva in coda…
“buona serata!” e il cliente un po’ rassegnato “eh si grazie, peccato che faccio il turno di notte ed è da 2 mesi che non mi pagano”
ovviamente lui non lo assumeranno mai al comune o in società partecipate/sovvenzionate dalla regione, per il semplice motivo che vive a Torino e non a Palermo.
@Loredana
Con tutto il rispetto, ma una persona laureata e con 2 master va a lavorare al Cefop?! E non solo, si accolla pure di rimanere 14 mesi senza stipendio?
Forse sarebbe il caso, dopo 1 anno e due mesi, di cercarsi un altro lavoro no?
Fosse facile trovarlo un altro lavoro…
nn si puo chiedere rispetto quando per anni non lo si è avuto per un ente che ti pagava regolarmente mentre tu lavoravi due gg a settimana e nei restanti ti dedicavi al tuo doppio lavoro… tutti a casa ..poi si ricomincia sperando di nn creare l’ennesimo carrozzone elettorale
….. certo un pò di dispiacere lo si prova x tutti questi lavoratori. Cercate di chi sono le colpe e fategliela pagare.
Non capisco tutto questo accanimento contro un gruppo di lavoratori che hanno prestato il loro servizio presso un ente e che x anni il loro stesso posto di lavoro era ambito da tutti. Adesso tutti disprezzano quello che tutti volevano. Alle volte mi rendo conto che l’umanita’ della gente e’ andata a farsi benedire. sono ul lavoratore del cefop e a chi parla male dei lavoratori del cefop auguro tutto cio che stiamo passando noi. Sfido chiunque di voi a “camparsi” la famiglia con un’ammanco di 14 stipendi. Che Dio mi perdoni ma auguro a tutti voi di passare le stesse pene che sto passando io. Vergognatevi
Leggo sono cattiveria e invidia nei vostri commenti
@Quozca, ma secondo te non ci ho provato??? Purtroppo non ho le giuste conoscenze per trovare un altro lavoro a Palermo!!!! Perchè qui funziona così, l’unico modo sarebbe stato lasciare la Sicilia o forse l’Italia per spendere la mia laurea, qui devi accontentarti. Prima del Cefop ho lavorato in nero in studi dove ti sottopagano ecco perchè poi ho deciso di lasciare. Uno studio anche di un famoso politico che governa la Provincia e che parla sempre di legalità e trasparenza!!! Prima di scrivere dei commenti riflettete ragazzi, non vi auguro proprio quello che stiamo passando noi LAVORATORI
Carissimo Alessandro
nessuno Vi disprezza e vi augura nessun male….spero che Tu nn sia uno di quei lavoratori del Cefop(la maggioranza) entrato con una raccomandazione politica e senza avere le professionalità richieste, nè uno di quelli che lavorava due giorni e per il resto della settimana andava in giro per il suo secondo lavoro….chi ti scrive è uno che è stato in giro 18 anni all’estero pur di lavorare visto che non ha nessuna raccomandazione politica…….vi siete (insieme ai Politici siciliani) mangiati un ente…adesso la pacchia è finita…che si ricominci ,facendo una giusta scrematura
Sono uno dei pochissimi lavoratori della formazione entrato senza raccomandazione politica(pertanto credo di poter esprimere un’opinione senza subire attacchi!). Se mi consentite, senza ipocrisie, chi scrive male della formazione non ha sempre torto! In questo sistema sono entrate molte persone poco qualificate, diciamolo pure, a discapito di altre!! Il marcio però non viene mai dal basso! Intendo dire non è certo colpa del segretario di turno con la licenza media se ha avuto la possibilità di prendere quel posto, ma forse la responsabilità andrebbe ricercata altrove, che dite? Io negli anni ho viaggiato per insegnare, proprio come fanno gli insegnanti della scuola pubblica, è stata dura, mi sono passate davanti tante persone “sponsorizzate” che sono entrate dopo di me e a cui è stata assegnata la sede sotto casa, e che ho visto diventare “direttori”!!! Ho sentito dire di tutto in questi anni, ho sentito di formatori in classe con il giornale, ho visto colleghi in malattia quasi perenne!! Ma la formazione è fatta anche di altro, è fatta di gente come me che ha LAVORATO sul serio! Che ha visto crescere e maturare tanti ragazzi con soddisfazione… e non crediate che io sia una mosca bianca, come me ci sono altri formatori che si sono fatti valere! Ci sono allievi che ancora contattano me e i miei colleghi per consigli professionali!! Mi sono stancato di leggere commenti qualunquisti! In ultimo volevo solo chiarire una cosa a scanso di equivoci: il settore della formazione è PRIVATO!!! Smettetela di parlare di concorso pubblico, non c’entra nulla! Vi faccio una piccola confidenza… in questo mesi ho cercato ovviamente un’alternativa lavorativa, di qualsiasi tipo!, anche come commesso, ho mandato curriculum a tutti i centri commerciali, sneza ottenere nulla, se non una mail in cui mi si diceva che avrebbero tenuto conto della mia candidatura… Udite udite, sapete cosa ho scoperto? Che se non hai una conoscenza non puoi fare nemmeno il commesso… Non cercate il male solo nella formazione perchè è ovunque!! Meditate!!
parlare male degli altri è molto facile quando non si conosce il problema!!!!!!! il cefop come gli altri enti hanno lavorato per anni dando un servizio pubblico e ci sono a testimoniare centinaia di ex allievi formati da questi enti che hanno trovato lavoro , sia in città che fuori,e molti altri , tipo i corsi di restauro dell’anfe, ente per il quale lavoro, che lavorano in proprio creando dei laboratori artigiani di ottima qualità!!!! I cosidetti “lagnusi” ci sono ovunque anche al parlamento ma quelli li avete votati voi e non dite nulla!!!!!!!!!!!
Formazione professionale …come fanno ad essere assunti??? ce lo spiegano per favore???
Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.
Gli enti gestori di corsi professionali devono essere enti senza finalità di lucro, privati e sono legalmente legittimati ad assumere il proprio personale per chiamata diretta come qualsiasi azienda privata, quindi NESSUNO SCANDALO per le assunzioni. Forse la Signora Graziella è tra quelli che non sono al corrente della differenza tra impiego pubblico ed impiego privato e che esiste la possibilità per chiunque di presentare istanza di assunzione per qualsiasi figura professionale presso datori di lavoro privati, avendo le caratteristiche professionali adeguate. Per quanto attiene i finanziamenti regionali questi sono gestiti dal CdA di ogni ente e non da chi ci lavora. E’ vero c’è chi può permettersi di lavorare due giorni e poi di svolgere un secondo lavoro, MA SIETE AL CORRENTE CHE ESISTONO I CONTRATTI DI LAVORO PART-TIME, tempo parziale?????? Lavoro da 27 anni nella formazionne professionale, sono laureata, ho due specializzazioni attinenti il settore dell’educazione e della formazione, ho viaggiato per anni per raggiungere le sedi formative dove ero assegnata, come qualsiasi lavoratore.Non stiamo a distinguere se faccio l’operaia turnista o l’insegnante, sono una lavoratrice che presta la sua opera. Come individuo e come lavoratore ho diritto alla mia retribuzione ed al rispetto!!! Kiter 66 stai pur certo che chi ha frodato pagherà, eccome se pagherà!!!
Auguro buon lavoro a tutti, con dignità retribuzionee rispetto, ciò che ai lavoratori CE.FO.P. è stato negato.