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domenica 17 nov
  • Palermo, alzati e cammina

    A suon di musica. Ne parlavo ieri con un amico e collega. Il suo capo gli aveva sussurrato la linea editoriale del momento: basta notizie sulla città che boccheggia, che annaspa, che si dispera, che fa debiti, che uccide e si uccide. Almeno per il momento. Esiste un’altra Palermo. Quella che va a vedere Sting, che si gode i riflettori e i tufi spazzolati del Castello a mare, che “sbagna” le panchine a forma di pan d’arancio (bianco, però) sul “molo turistico” della Cala, fresco di tappeto erboso, vicino eppure distante dal suo più prosaico dirimpettaio, il mago del “pani c’a meusa”. Questa Palermo di cui nessuno sospettava l’esistenza in morte è risorta dall’Averno grazie a un miracolo lesto: è bastato un fine settimana. Lo ha scritto pure un blasonato quotidiano, in “nazionale”: Sting canta la rinascita di Palermo. E se tanto poco basta, se il potere taumaturgico della musica e della brezza serale può farci tirare un sospiro di sollievo, propongo un esperimento medianico. Evochiamo lo spirito di Mozart, tutti insieme, una notte, a Romagnolo. Hai visto mai che, a suon di Dies Irae, non si risani il centro storico, e si materializzi una metropolitana, e tutto torni pulito, per le strade e nel Palazzo. Così: con un glissato d’arpa e una svirgolata d’archi.

    Palermo
  • 15 commenti a “Palermo, alzati e cammina”

    1. Ecco appunto! Sono d’accordissimo con te nel ribadire che Palermo è anche “altro”!! Abbiamo una città splendida! Ma da buoni Palermitani non facciamo altro che evidenziarne le brutture! Io personalmente credo che ci siano tantissimi lati positivi, abbiamo un meraviglioso giardino al mare che ispira solo buoni propositi. La cala oggi è spettacolare a mio parere!! E se facciamo un giro per il centro passeggiando davanti ai nostri teatri, o nelle stradine della vucciria, prendere un buon caffè (perchè qui da noi lo sappiamo fare…)davanti alla Cattedrale… che dire…possiamo solo sospirare pieni d’amore davanti a questa città tanto “sparlata” ma allo stesso tempo tanto amata!! Un caro saluto Giacomo, e grazie per questo post!

    2. Un caro saluto a te, Patty. Devo purtroppo deluderti, perché il mio post è molto critico. L’invito a vedere Palermo “come altro”, che citavo, specialmente se suggerito come linea editoriale estemporanea da un direttore mi sa molto di fumo negli occhi e disonestà intellettuale. Condivido il tuo amore per Palermo, ma preferirei che fosse il mio cuore, e non un tg con ambizioni propagandistiche e pretestuose, a suggerirmi il perché di questo amore. Specialmente se il “presunto” amore si basa su una trovatina architettonica arrangiata e un titolone con la parola “rinascita”. Laddove molto sta morendo.

    3. Io penserei anche che questa retorica della nascita/morte/resurrezione ha stancato e non spiega una cippa. Ogni volta che c’è un cambio politico all’orizzonte si parla di rinascita, costretti ad arrampicarsi sugli specchi(perfino Sting simbolo della rinascita!) per giustificarne l’esistenza.
      Io penso che ci siano due priorità cittadine, una di racconto (servono scrittori e narratori) dell’esperienza politica fondamentale che abbiamo vissuto tutti dal 1992 (che aveva a che fare con tante, tantissime cose possibili, esperimenti, modalità di relazione fra noi su cui sarebbe possibile continuare) in poi e l’altra di consolidamento, cercando di rendere patrimonio comune consolidato questo valore delle persone. Le persone che ci sono, quelle a portata di mano. Interrogare queste persone e continuare il loro lavoro, questo è l’unico modo per salvarsi dalla condanna alla rinascita, a ricominciare sempre da zero. Io come Massimo Troisi, sarei davvero contento se ci mettessimo d’accordo che perfino a Palermo si può ricominciare da tre!

    4. Peccato…ho inteso male…:(

    5. “Sting canta la rinascita di Palermo”. Da lettore mi aspetto una recensione del concerto e invece cosa trovo? Un articolone sull’amministrazione. Assurdo!

    6. Post ridicolo. Palermo è sempre la stessa, mica cambia con Sting ! Ma finiamola….

    7. Il solito panem et circenses… Il concerto di Sting come fumo negli occhi degli allocchi. Che tristezza!

    8. Pierluigi, il post sostiene TUTTO IL CONTRARIO di quello che hai capito tu. Il contrario dell’idea che Palermo cambi con Sting, il contrario di ciò che declama l’articolo che ho citato. Mi viene un dubbio: o non traspare l’ironia di quello che ho scritto, (alzati e cammina, evocare a Romagnolo lo spirito di Mozart) o alcuni hanno letto distrattamente.
      Ma davvero da questo articolo viene fuori che io esulterei per Sting e tutto il resto? E’ davvero necessario che io aggiunga una postilla? No, perché altrimenti lo faccio depennare. A me sembrava chiarissimo. E mi sembra ridicolo – questo sì – che l’ironia e il paradosso debbano avere delle didascalie “esplicative” per i non ironici.

    9. @Pierluigi: mi pare proprio che tu non abbia capito che il post intendeva dire proprio quello: non basta certo Sting a cambiare la città. Io l’ho interpretato così.

    10. Ecco Cacciatore. Quindi avevo capito bene.

    11. “Ne parlavo ieri con un amico e collega. Il suo capo gli aveva sussurrato la linea editoriale del momento: basta notizie sulla città che boccheggia, che annaspa, che si dispera, che fa debiti, che uccide e si uccide. Almeno per il momento”.
      Il post ha preso il via da questa confidenza.
      E dal fatto che un una linea editoriale del genere, declinata in quel modo, mi fa orrore. Perché è una mistificazione in termini.

    12. Aggiungo che il post segue un altro mio articolo che ironizzava sull’importanza di Sting sbandierata dai giornali cittadini contro un concerto di R. Waters annullato e passato sotto silenzio.
      Credo di aver esaurito i chiarimenti.

    13. Che tristezza o che rammarico, essere costretti a discutere o sentir discutere di tutto questo….

    14. Che tristezza o rammarico che il Corriere della Sera parli della rinascita di una Palermo moribonda per l’inaugurazione della nuova Cala ed il concerto di Sting…
      (http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_28/cavallaro_palermo_sting_5e82e8ba-b926-11e0-a8dd-ced22f738d7a.shtml).
      Che poi i lavori alla Cala, per quanto siano un ottimo progetto di architettura, sono l’ennesimo pezzo della privatizzazione del lungomare che l’autorità portuale sta portando avanti da alcuni anni a questa parte, realizzati in totale rinnego dello strumento urbanistico vigente e senza che il Comune potesse mettere bocca…

    15. Consiglio a tutti di leggere l’articolo di Repubblica Palermo di oggi dedicato a Nino Bevilacqua. E, per completezza, live Sicilia, qui: http://www.livesicilia.it/2010/03/15/gli-affari-i-politici-la-legalita-negata-report-alza-il-velo-sui-fondi-fas/

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