L’ex Fonderia Oretea e il Giornale di Sicilia
A pagina 20 del Giornale di Sicilia del 28 luglio 2011 c’è un delizioso articolo (ennesimo) sullo spreco delle risorse siciliane, nella fattispecie i Cantieri Culturali della Zisa. In un trafiletto ci sono altri tre spazi inutilizzati tra i quali, al primo posto l’ex Fonderia Oretea che «Dopo anni di restauro […] In Primavera ha ospitato la Giornata Mondiale della Poesia organizzata da Palermo e Dintorni […]».
Mi ritrovo dunque con estremo rammarico qui a scrivere alla spettabile redazione del nostro Giornale per comunicare che io e la mia socia abbiamo organizzato ed allestito esattamente tre settimane fa, ed esattamente all’ex Fonderia Oretea la mostra fotografica I Colori del Festino di Benedetto Tarantino della quale non si fa cenno.
Tengo a precisare che non abbiamo ricevuto un euro per finanziarla ed abbiamo pulito l’interno e l’esterno, innaffiato le pomelie, staccato i manifesti incollati da gente che aveva precedentemente allestito, smacchiato il pavimento e inventato nel senso letterale del termine un modo per allestire la mostra visto e considerato che le pareti dello spazio non sono “chiodabili”.
Il carinissimo assessore Milone ha fatto quanto ha potuto per aiutarci ma nei termini previsti, dunque a costo zero, era tutto sulle nostre spalle e quelle dell’artista.
Il senso di amarezza mi pervade, oltre ovviamente che nel vedere spazi meravigliosi che si stanno perdendo, nel constatare che nonostante i nostri sforzi e l’interesse dell’Assessorato al Centro Storico l’evento non è stato minimamente considerato dal suo principale aspetto, cioè quello della rivalutazione dello spazio inutilizzato. il che rappresenta anche il motivo per cui è stato scelto. Vi rendete conto di quante gallerie e spazi espositivi già pronti per l’uso esistano a Palermo? Abbiamo voluto fare la mostra alla Fonderia solo ed esclusivamente per regalare ai cittadini l’apertura di questo spazio.
E dire che i comunicati stampa sono stati mandati anche ai redattori del GdS, infatti nella pagina degli eventi la mostra c’era.
Noi però ci accontentiamo di poco… Il premio per aver messo in piedi una mostra alla Fonderia è stato la grande presenza di gente ed il fondamentale aiuto gratuito che il vicinato (in onore di S. Rosalia, come la mostra) ha voluto darci con il caldo soffocante e sotto il sole di luglio.
Sappiate che già è sufficientemente frustrante operare nel settore della cultura e dell’arte a Palermo, ma riuscire a concludere qualcosa di positivo, senza spreco di denaro e ripulendo da ogni lordura (materiale e non) uno spazio come l’Ex Fonderia e non venire neanche citati è spossante da ogni punto di vista.
Che non ci si lamenti di spazi inutilizzati, se nemmeno sono così carini da ricordare che c’è gente che parla forse meno di altra, ma fa.
Cordialmente.
Brava Eugenia Nicolosi
il giornale di sicilia è buono soltanto per leggere gli annunci AAA delle massaggiatrici, gli orari degli spettacoli del cinema, i soliti servizi con il cittadino di palermo con la faccia da funerale che punta il dito verso un tombino rotto, ed il solito osannato palermo calcio.
palermo meriterebbe un quotidiano SERIO.
persino l’app per iphone/ipad del gds è un semplice lettore pdf non multimediale, ed il sito web dopo anni di latitanza è tornato online con una veste, grafica e colori da web amatoriale.
spero che fallisca presto e qualche editore più illuminato lo rilevi.
complimenti Eugenia
per il lavoro che avete svolto.
Per avere valorizzato con contenuti culturali e artistici un sito meraviglioso di Palermo.
Il comune restaura, ma dopo i lavori lascia chiusi gli spazi perchè nel dna degli amministratori di questa città (dirigenti e assessori), di questo decennio, non c’è la cultura della valorizzazione, dell’uso e della gestione degli spazi. Loro inaugurano l’opera completata e poi la dimenticano (vedi parcheggi Basile e Giotto, Parco Orleans nuovo, Cantieri Zisa padiglioni post ristrutturazione, primi periodi del Foro Italico e Giardini Zisa, Fonderia Oretea,….).
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Del GdS che non vi ha dato spazio, fregatene, non è un giornale che ha sensibilità artistica per valorizzare eventi come quello da te creato.
E’ un giornaluccio di provincia che da spazio sempre e comunque agli argomenti che ha detto Skaiwoka, quindi ti dico fregatene altamente. Anzi la prossima volta che organizzi un evento anche se non comunichi nulla al GDS non ti sei persa nemmeno un ulteriore visitatore all’evento, considerato il livello culturale e la sensibilità artistica del target sociale che legge questo quotidiano.
Ma come si fa oggi a spendere un euro al giorno per il GDS (con 30 euro al mese ti assicuri una connessione internet iper veloce) quando online a gratis leggi servizi d’inchiesta di LiveSicilia, Siciliainformazioni ?
Tutto ciò è molto triste, Eugenia. Triste l’amministrazione della città che ci costringe ad assistere al degrado di qualunque bene e al malfunzionamento di ogni servizio. Triste il Giornale di Sicilia, che da molto tempo va bene solo per incartare frutta e verdura.
@ Totó
Ovviamente il Gds da me non riceve “euri”
già da tempo.. Leggo tutto online.
Per il resto non mi stupisco che tra il servizio la ragazzina con la panza di fuori a mondello e il signore che indica la buca nell’asfalto gli articoli sulla cultura riguardino sempre i soliti amici dei redattori e mostre organizzate nelle altre regioni d’Italia.
Sono arrivata al punto in cui nemmeno riesco più a schifiarmi di come vanno le cose..ma lo schifo stesso mi sembra normale. e mi accorgo di gioire letteralmente quando, una volta ogni sei mesi succede mezza cosa positiva.
Dovremmo rifare la rivoluzione francese e in due anni ripulire tutto quanto.
Brava Eugenia.
E’ strano che il GDS abbia inserito tra gli eventi in programma la vostra mostra e poi si sia dimenticato di citarlo nemmeno due settimane dopo nell articolo sugli spazi inutilizzati… forse non leggono i comunicati e forse preferiscono continuare ad evidenziare le pecche con cui dobbiamo convivere piuttosto che incoraggiare i lettori (una decina tra Palermo e provincia) con eventi positivi.
Fa comunque piacere che due giovani ragazze siano state in grado di allestire una mostra in quelle condizioni.
Coraggio..!!
Tipico articoletto da blog. Della serie “Non mi hanno considerato, nessuno mi considera, brutti cattivi e monelli, quelli del Gds”…Le solite cose, con tutti quanti a scrivere che il giornale è di melma, che non vale a niente, che il sito fa schifo. Mi chiedo allora come mai il sito, secondo le stime che leggo su Rosalio, faccia quasi più visite di tutte le testate d’informazione e di inchiesta seria come Livesicilia e Siciliainformazioni. E mi chiedo come mai se tutti lo criticano chi lo legge? Si apre da solo? Misteri della fede…
@MArat:
la quantità non è qualità. allora se guardiamo le statistiche di accesso a portali come libero.it o tgcom.it che parlano solo di tette e culi…
@ MArat
Porti un nome che ha una storia.
Il solito articoletto da Blog come lo hai definito, forse dovresti leggerlo con più attenzione.
Il senso non é stato colto a pieno mi pare.
Ho voluto lamentarmi di chi si lamenta, lagnarmi di chi considera solo chi si lagna, non il contrario.
Credo che il peso di ogni cosa sia soggettivo ma altrettanyo credo che pur non volendo assolutamente essere ringraziata o osannata per il mio lavoro, non consento o comunque mi indigno quando vengono create dal NULLA COSMICO polemiche di convenienza.
Non so che mansione tu abbia nella società ma prova a metterti nei panni di gente che si fa il culo gratis da anni per cercare di non vedere intere pagine o servizi di Tgs dedicati al degrado di Palermo.
La mia mansione è il giornalista sportivo, e Marat è dedicato a Safin (un tennista, of course). La frase “non so che mansione tu abbia nella società” diciamo che qualifica da sola la tua, di mansione, ovvero quella di essere un filino radical-chic. Della serie “mi rompo il culo gratis ma qualcuno me lo deve pure riconoscere”…giusto? Sorry di non aver interpretato il tuo messaggio. Saluti.
Come la Fonderia anche la Chiesa dei Ss. Euno e Giuliano in Piazza Magione, restaurata, chiusa da tempo e già con i primi segni di incuria. E ci sono altri casi simili.
Oppure, è ancora più inconcepibile che il Comune di Palermo sia proprietario di numerosi immobili in uno stato pietoso. Non li restaura (mancano i fondi) però non li vende (potrebbe fare un po’ di cassa). E nel frattempo piange miseria..
Altri immobili di proprietà dei privati cadono a pezzi. Il Comune potrebbe espropriarli (e lo può fare, è un suo diritto) ma non muove un dito. Insomma il caso della Fonderia è solo un piccolo esempio dell’immobilismo senza senso dell’Amministrazione Comunale in questo senso..
P.S. per favore non chiamatela più ‘Fonderia Oretea’ che si trovava da tutta un’altra parte della città..
E va bè… Voi vi mettete ad allestire mostre fotografiche a Palermo e volete pure un riscontro del Gds, Ma non lo sapete che l’unico Fotografo (maiuscola) palermitano, siciliano, mondiale è il condirettore dello stesso? Volete forse oscurare il suo astro ed il suo estro?
Grande Eugenia Nicolosi, pur non conoscendola personalmente ha tutta la mia stima. Il gds è buono solo per i necrologi.
@Marat
per fortuna che al GDS ci sono giornalisti come te! ahahahhha
Se parliamo di Radical Chic parliamo solo ed esclusivamente di gente che sul gornale di sicilia c’è sempre… per adesso più che mai visto che l’argomento caldo sono i cantieri.
ps, riguardo al nome… non mi resta che dire: ovviamente.
la rivoluzione è ancora bel lontana.
senza rancore.
Per gli organizzatori un bel COMPLIMENTI !! Ho visitato la mostra e credo che abbiate fatto un buon lavoro , avete lavorato con l’entusiasmo chi ha voglia di fare nonostante tutto.
Il ” TIPICO ARTICOLETTO DA BLOG ecc…” non lo commenterei neanche, in quanto tipico commento del palermitano che critica chi opera e fatica per ottenere un Posto al Sole, standosene seduto a ….
probabilmente col suo commento avra’ ottenuto una promozione sul campo!!!
credo che oggi piu’ che mai bisogna farsi sentire e avere il coraggio di mettersi in discussione col Potentissimo G d S e’ assolutamente degno di ammirazione.
Come vedi cara Eugenia Nicolosi,tu e i tuoi soci avete tanti supporter, continuate a lavorare e a dare a Palermo nuove chances per la cultura intesa a 360°.
un’ appello alle Amministrazioni Regionali : Date una mano alle migliaia di giovani che hanno le qualita’, la voglia e la possibilita’ di restare in questa citta’ ( ..e ci vuole anche fegato …)a darle un FUTURO !!! grazie
Osservare quello che ci circonda cambiando il punto di vista ci fa cambiare la percezione della realtà.
Tra gli infiniti punti di vista possibili, ricercare quello che si avvicina di più alla bellezza è fare arte.
A cosa ci serve fare arte?
Ricercare il bello nelle cose quotidiane ci aiuta indubbiamente a…
vivere meglio. (ed eugenia vive sicuramente “meglio” di marat)
un creativo COME TE (eugenia) non è riservato e silenzioso, ma interagisce senza problemi con le altre persone ed è anzi spesso al centro dell’attenzione, l’anima di una festa o un fantastico relatore.
Continua così
complimenti. e ora scippiamo al comune questo spazio, a loro non serve
Caro MARAT, non ti resta che la ghigliottina,… o la racchetta da tennis….. good luck!
sinceramente,
leggere del “fratello del re della pollanca” e per mutuazione del “re delle bibite”, ovvero ambulanti evasori totali,
fanno futtiri i ririre…
Ha ragione Amo Palermo,
NON CONFONDIAMOLE!
Real Fonderia e Fonderia Oretea
Forse serve un po’ di storia:
Real Fonderia:
Si trova in piazza della Fonderia, tra le vie Cala, Francesco Matera, Giovanni Meli e S. Sebastiano.
“La costruzione ebbe inizio il 1° giugno 1601… Fu destinata inizialmente a magazzino ed arsenale delle galere – per cui fu chiamata “Casa del Tarzanà” dall’arabo dàr às san’ah cioè arsenale. Solo dopo il 1630, anno in cui venne completato il grande Arsenale del Molo, esso fu utilizzato come fonderia.Vi venivano fusi cannoni, artiglierie, ma anche statue… La fonderia che nei primi decenni dell’800 venne denominata “Arsenale di Artiglieria”, funzionò come tale sino al 1840… Dopo l’unità d’Italia l’edificio fu adibito a magazzino militare e in seguito divenne la sede del Comitato regionale della Croce Rossa…Fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943…”
Fonderia Oretea:
“Nel 1841 i fratelli Sgroi, catanesi, impiantarono in una località in prossimità della foce del fiume Oreto una piccola officina per la fusione del ferro e del bronzo. Nel dicembre dello stesso anno essa fu rilevata da Vincenzo Florio, che la potenziò e se ne servì per produrre caldaie, macchine a vapore, pompe, oggetti in ferro e ghisa per le navi e le costruzioni civili. Nel 1844 fu trasferita al Borgo nell’area compresa nel quadrilatero formato dalle vie Mariano Stabile, Principe di Scordia Onorato e Francesco Crispi e giunse ad occupare una superficie di 13.400 mq., con 6.000 mq. coperti per uso di officina. In poco tempo raggiunse grande importanza e riuscì a dare lavoro a circa 700 operai…Sul finire del secolo XIX venne assorbita dal Cantiere Navale, e cessò di funzionare nel primo decennio del Novecento.”
Completamente smantellata, al suo posto si trovano oggi alcuni edifici residenziali, in parte ricostruiti nel dopoguerra.
Da: ”le vie di Palermo – stradario storico toponomastico” di Mario Di Liberto
Dario Flaccovio Editore – giugno 2006
Cordiali saluti
Costantino