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martedì 19 nov
  • Baci alla siciliana

    La facilità con la quale ormai si accede ai mezzi di comunicazione, ci aiuta a creare una vasta gamma di convenzioni internazionali di gesti di questo tipo.
    Esiste un modo di comunicare globale, che travalica i confini degli stati, oscurando le tradizioni, con un fine più grande che è quello di mettere in contatto miliardi di persone, in maniera immediata, senza la mediazione di una traduzione.
    Tralasciando tutte le forme verbali di saluto, che richiederebbero una scontata trattazione a parte, mi soffermo un attimo sui modi gestuali che utilizziamo per salutarci.
    Una questione che mi ha sempre affascinato ed incuriosito, riguarda i gesti che i siciliani utilizzano in questi casi: chi è nato in quest’Isola conosce a memoria il caso in cui ci confrontiamo con nostri connazionali delle regioni più lontane da noi (e il confronto è ancora più acuto nei confronti dei cittadini di altri paesi!)
    Chiunque ha potuto leggere negli occhi del nostro nordico interlocutore, quantomeno accenni di imbarazzo, nei confronti di una calorosa “vasata”.
    Un gesto particolarmente intimo e personale come un bacio, rivolto ad un individuo dello stesso sesso, magari da poco conosciuto, è un vero affronto alla virilità ed al rispetto che bisogna riconoscere all’altro!
    Forse non abbiamo mai realmente riflettuto sull’importanza di questo gesto, che mette a nudo le migliori caratteristiche di essere Siciliano.
    Un gesto così particolare, che viene dopo, in termini di atipicità antropologica solo al famoso bacio in bocca russo, o allo scambio di effusioni nasali eschimesi, come vuole la leggenda.
    Un gesto purtroppo anche parzialmente infangato, avendolo ricondotto allo stereotipo mafioso.
    Pensare che nella nostra bella penisola c’è chi poco tempo fa, si salutava stringendosi il polso, quasi come se ancora avesse le mani intrise di sangue, alla fine di una lunga campagna militare romana, piuttosto che le pance piene di odio e nostalgia!
    Tornando a noi, sarà frutto della nostra indiscussa ospitalità, o della nostra facile amicizia, che questo è diventato il saluto ufficiale verso tutte le categorie di persone che non sono costrette a limitarsi alla semplice stretta di mano per motivi formali.
    E questo saluto ha fatto tendenza, costringendo gli invidiosi ma attenti milanesi, a triplicare il bacio (almeno nei confronti delle signore!)
    Ricordiamo la regola generale vigente qui da noi:

    • gli uomini si baciano a vicenda in entrambe le guance;
    • uomini e donne si baciano con un solo bacio in una sola guancia.

    Questa seconda regola merita una precisazione: mi pare davvero controproducente, sconveniente, enigmatico, improduttivo, deprecabile ed insensato scegliere di baciare solo una volta le persone di sesso diverso.
    Questa scelta è in controtendenza all’intimità intrinseca del gesto, ed impedisce una definitiva eguaglianza (costituzionalmente garantita) fra i sessi.
    Per questo motivo mi auguro che le persone capiscano, che baciarsi è bello, e che due è più di uno (ragionamenti davvero intensi!).
    Fatto sta che questo gesto bellissimo, recentemente è stato messo in discussione: la prima avvisaglia di questa catastrofica evoluzione si è riscontrata nella parziale modifica del gesto.
    Gli uomini, storicamente poco inclini a gesti eclatanti tra individui dello stesso sesso, hanno da poco deciso,in alcuni ambienti giovanili, di sostituire il contatto delle guance (la vasata alla fine è solo questo) con una bella testata! (laterale, all’altezza delle tempie, e doppia come la vasata ufficiale)
    Non c’è dubbio che il gesto ora assuma un carattere decisamente più virile, ma questo ha necessariamente compromesso il senso e la bellezza del gesto, che onestamente sta perdendo il suo appeal.
    I rischi del saluto classico potevano riguardare le guance sudate o cose del genere; invece la nuova versione potenzialmente può essere causa di un breve ricovero!
    Ma la fine era alle porte: i media di cui sopra infatti, covavano già varie tipologie di saluti globali anche gestuali, che di li a poco sarebbero stati praticati un po da tutti.
    Per questo motivo, almeno tra i giovani, è dilagante la prassi di salutarsi nel seguente modo:
    sbattere la mano destra sulla mano destra del salutante, strisciare la mano su quella dell’altro fino al polso, ed infine concludere con un finale pugno contro pugno.
    Un elaborato modo di dire ciao, che è riservato ai soli uomini, e che è valido in quasi tutto il mondo occidentale.
    È evidente il fatto che abbiamo rinunciato a quella magica intimità di cui dicevo, per un saluto più “virile” e più articolato.
    Senonaltro ci abbiamo guadagnato in capacità comunicativa internazionale, ma credo che questo risultato non sia neanche paragonabile alle enormi perdite culturali che si sono verificate in questo piccolo spazio di sicilianità.
    E quindi? Quindi cosa fare?
    Per evidenti ragioni, cerchiamo il più possibile di difendere queste nostre tradizioni del sud del mondo, dall’imperialismo culturale della monotonia e dell’impersonalità (e dell’omofobia!)
    Baciamoci e baciamoci ancora.
    Perché di queste cose non bisogna avere vergogna.

    Ospiti
  • 10 commenti a “Baci alla siciliana”

    1. Bellissimo articolo Federico! Vivo a Malta da qualche tempo ed all’inizio sono stato quasi rimproverato per il mio modo di fare in ambito saluti. Qui il discorso della virilità è spinto fino al punto limite dell’omosessualità: baciare qualcuno dello stesso sesso ‘alla siciliana’ può essere visto come un outing. Il bacio, sempre ‘alla siciliana’ verso il sesso opposto, invece, può dare indicazioni di una relazione amorosa tra le due persone. Nulla di più sbagliato, ma comunque davvero imbarazzante per lo straniero. Ricordo quando all’inizio incontravo qualche amico: entrando nel bar, nel pub, in casa di qualcuno, dovevo trovare subito lo schienale di una sedia al quale aggrapparmi, per riuscire a soffocare l’istinto primitivo della vasata. Ma se con lo straniero maltese, svedese, norvegese o danese riesco adesso a lanciare subito una mano in avanti forzando i muscoli del collo a rimanere fermi bloccati, l’istinto naturale si manifesta in tutta la sua eccezionale forma e significato quando incontro qualche amico siculo-palermitano. Per quanto riguarda la testata, credo che sia più un gesto riservato ad una ristretta cerchia di amici che magari sono cresciuti insieme, o almeno quello è l’ambiente nel quale posso dare libero sfogo ai tempia-a-tempia. Difficile, invece, sottrarmi al baciare le ragazze due volte quando torno a Palermo… è più forte di me! Anche se la regola del “maschi 2 – femmine 1” è sempre stata tra i precetti fondamentali della mia esistenza, credo di essermi fatto inglobare dall’internazionalità del luogo in cui vivo! Prometto, però, che mi allenerò per risolvere il ‘pobbrema’: il tradizionalismo dei gesti è, in fondo, ciò che siamo!

    2. Questa cosa per cui a una bedda fimmina devo dare un bacetto e a un masculazzo due non la posso sopportare! 😀

    3. Si, ma alla bedda fimmina “ci’nni rù unu, ma cu tutt’ù sintimentu”!

    4. Questo bacio intermaschile è un rito stantio, ipocrita, ridicolo, artefatto.
      Il bacio e l’abbraccio quando veramente viene dal cuore.

    5. S ma questione tutta palermitana è, in altri postii baci alle ragazze sono due. Io ne ho sempre dati due, sono di origine di una provincia orientale, infatti i primi tempi a palermo restavo sempre come un cretino in attesa del secondo bacio….

    6. a bologna se ne danno tre. a me, fimmina palemmitana che come saluto dava un unico bacio a tutti, sta cosa dei tre baci mi cala poco, soprattutto quando devi salutare 20 persone e perdo 10 minuti a baciare tutti 3 volte.

      E quando torno giù a Palermo e mi dimentico che invece devo tornare a darne uno, tante volte resto lì con la bocca a funcia pronta a dare il secondo e il terzo bacio, e mi ritrovo come una scema con la testa protesa in avanti, con il mio interlocutore in evidente imbarazzo, da un tipo di rituale che non ci appartiene 😀 e con qualche maschio che, preso il secondo bacio mi dice: “e che sei maschio che dai due baci?!”

      it happens

    7. Io invece detesto salutare la gente col bacio, anche i parenti.

    8. Che strano però, baciamo i maschi con due baci ma siamo uno dei popoli più omofobi dell’occidente. E’ decisamente un gesto ipocrita nella maggior parte dei casi e penso che sarebbe più opportuno limitarlo ai parenti stretti o nei casi dove non vi sia ipocrisia. In sostanza per me il problema non è il gesto (bello e tenero di per sé, anche tra uomini), è l’ipocrisia e l’automatismo. Questi ultimi sono davvero insopportabili. Un caso di degenerazione dell’usanza è ad esempio quello in cui ci si incontra per strada, ci si scambiano uno o due baci e poi si fila dritto per la propria strada, senza neanche una parola. Non vi è mai capitato? Questo bacio o lo si riconcettualizza o lo si condanna morte. Speriamo per la prima ipotesi.

    9. in albania e francia e molto difusa questa maniera di baciare nella guancia ul altro dello stesso 2 volte se non e famigliare e 4 volte se e molto stretto all sangue stesso

    10. ci sono baci e baci…spesso si accostano semplicemente le guance, senza nemmeno troppo contatto. Io, quando devo salutare con bacio qualcuno di importante, faccio sentire le labbra ruotando leggermente la testa, proprio a testimonianza del sentimento che ci metto. Non so come spiegarlo ma spero di aver reso l’idea.

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