La puzza della strada
«Te la porterai sempre addosso la puzza della strada», dice Max.
«A me piace, la puzza della strada», gli risponde Noodles. «Mi apre i polmoni».
Così, più o meno, i protagonisti di uno dei più bei film della storia del cinema sintetizzano i temi dell’esperienza e del destino. Siamo e saremo per sempre quello che abbiamo vissuto, ascoltato e respirato. Siamo il “dove” abbiamo mosso i primi passi.
Ci ho pensato tanto a questo scambio di battute di C’era una volta in America, negli ultimi giorni. Perché sono cresciuto – quasi nato – in un quartiere dove la puzza della strada non te la levi di dosso. Ti si insinua nel profondo e lì rimane, e non esistono saponi né acque di colonia per disinfettarti l’anima, il cuore in corsa e i nervi. Ci ho riflettuto a lungo, perché una vocina da quella strada, da quel vicolo che credevo di essermi lasciato alle spalle mi ha raggiunto fin qui, facendosi a piedi venticinque anni di passato e qualche chilometro di città.
Un tizio mi ha minacciato nell’ascensore di casa mia. Continua »
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