4 casse dagqua
La foto è stata scattata da Gabriella Insana in via Tiro a segno all’incrocio col Foro Italico.
La foto è stata scattata da Gabriella Insana in via Tiro a segno all’incrocio col Foro Italico.
Io mi ricordo una volta che a Palermo nevicò davvero. Non rammento l’anno, ma la sensazione sì. Capitò di notte, come se qualche dio delle nuvole nordiche di passaggio avesse deciso di giocarci uno scherzo, e vedere che faccia avremmo fatto. Allora abitavo alla Riserva Reale – Rocca Mezzomonreale – e nel vedere il bianco mattutino dove la sera prima c’erano i pilastri di un’ondata edilizia rapida e arida, ebbi la sensazione che qualcosa si fosse ribellata, che un’entità superiore, stanca del nostro caldo e della nostra sporcizia, avesse deciso di cambiarci le coordinate geografiche. Di metterci sotto ghiaccio, al polo, per ibernare i batteri della decadenza e della strafottenza. Mi incappottai e scesi in strada, con l’entusiasmo di un bambino adulto. Fuori, era pieno di gente che aveva colto l’occasione. Vidi una sfilata di bomber impolverati di naftalina. Nasi rossi che non credevano alle proprie mucose. Fumetti di condensa dalle bocche, più gentili delle solite parole nostrane. Continua »
Dicevo nel testo precedente che l’unico e maltrattato pianeta che abbiamo di città nuove o storiche ne ha per tutti i gusti, di città che hanno avuto un lungo, un breve o addirittura un tronco percorso. Ma se ci limitiamo alla nostra vecchia e decadente Europa, sappiamo tutti che è piena di città la cui memoria almeno fino a poco tempo fa sembrava non smettesse mai di trasudare, non soltanto dal materiale con il quale sono state costruite (dalla primaria terra al vetro più contemporaneo), ma sicuramente ancora di più dal, per così dire, labile impeto con il quale gli abitanti, secolo dopo secolo, hanno cercato di travolgere e al tempo stesso di mantenere per mai tradire l’anima che c’è in ognuna di loro. Dico “sembrava” perché se oggi andiamo a fare una passeggiata nella maggior parte di queste città, ormai tutte collegate e raggiungibili attaverso i loro affollati aeroporti, se facciamo una scappatina per il centro e le strade principali, ce ne accorgiamo subito che una a una esse stanno diventando tutte uguali, voglio dire le stesse nella loro monotonia, uniformità, asepsi senza scambio. Come se la differenza o, per meglio dire, diversità microorganica, fosse incompatibile con il momento storico che viviamo e al quale stanno contribuendo, sia i politici con la loro rozza mediocrità, sia i mass media con la loro assenza critica. E poi, in modo contraddittorio, queste città diventano sempre di più dei luoghi autoreferenziali, chiusi, narcisisti; come se gli abitanti dentro la loro unica scenografia recitassero per i visitatori invece di vivere per loro stessi. Ma c’è bisogno di qualche esempio? Per rimanere nel mio paese, un modello evidente e alla portata di tutti è la città di Barcellona, “scoperta” non da molti anni dai palermitani. Io che ci ho vissuto più di trent’anni fa, ora che ci vado di rado mi rendo conto di come ricordi una cartolina, di come – al pari di tante altre città di qualsiasi paese – rassomigli sempre meno a se stessa e sempre di più a un luna park. Continua »
Un ladro di biciclette ieri notte non ha esitato a segare il tronco di un platano alto quattro metri per rubare la bicicletta legatavi con una robusta catena in via Siracusa.
L’albero è caduto sul marciapiede senza danneggiare le auto in sosta e nessuno si è accorto di nulla.
Da oggi a domenica 2 ottobre si svolgerà a Palermo No Smog Mobility, la prima rassegna in Sicilia dedicata alla mobilità sostenibile, individuale e collettiva, di persone e merci.
Oggi alle 17:00 si svolgerà alla Sala gialla di Palazzo dei Normanni (via del Parlamento, 1) il convegno La mobilità sostenibile: idee e soluzioni.
Domani alle 10:00 alla Palazzina cinese verranno esposte le principali novità del mercato elettrico (Citroën C-Zero, Fiat 500 Twin Air e Panda Natural Power, Iveco Ecostralis, Nissan Leaf, Renault Fluence e Kangoo, Piaggio Porter, Calessino, Ape e Liberty e Smart Electric). Iscrizioni per il test drive sul sito.
La Provincia Regionale di Palermo ha pagato diverse ore di straordinario a Salvatore Di Grazia, assegnato al servizio di Protezione Civile, per lavoro straordinario consistente nello spalare neve. Adesso un funzionario ha bloccato il pagamento delle ore residue e appare anomalo che vengano indicate 44 ore di spalamento neve a luglio e 200 ad agosto.
Lo scorso anno erano state pagate 117 ore ad agosto e 80 a settembre.
Vi ricordate di Palermo is burning?
Ci siamo divertiti un bel po’. Era il 2007. Francesco Sicilia ha provato a immaginare che cosa direbbe oggi la protagonista.
Ho 4 cellulari/Ho l’iPhone
Vado al Clubino del Mare/Vado al Mida
Vivo a Mondello/Vivo in centro storico
Vivo in villetta/Vivo in un loft
Vivo in via Libertà/Vivo in via Lanza di Scalea, ma no allo Zen
«Mamà, ho visto due corvi grossi grossi», dissi arrotolando tra le mani un pezzetto di morbida pasta. La mamma si fermò un attimo, stava impastando la farina per fare il pane: «I corvi sono schifosi: mangiano le carogne degli animali; non ti avvicinare a quegli uccellacci del malaugurio». Li avevo visti davvero; stavo sui massi del Cozzo Corvo, loro laggiù nel piano; davano delle beccate, tiravano e inghiottivano; si muovevano tranquilli, quasi danzando. Di solito volavano alto, a coppie, scendevano dalla montagna di San Miceli; i loro lugubri versi cadenzati risuonavano per la campagna. Io lasciavo i miei giochi e seguivo i loro voli nella luce incandescente del giorno.
Nella casa di campagna passavamo l’estate. Continua »
È stata respinta alla Camera con 315 no e 294 sì la mozione di sfiducia contro il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano (I Popolari di Italia domani), rinviato a giudizio per concorso in associazione mafiosa.
Contro la sfiducia hanno votato le forze di maggioranza: PdL, Lega e Popolo e Territorio (Responsabili). A favore le forze di opposizione: Pd, Idv e Terzo Polo (Udc, FlI e Api). I sei deputati Radicali non ha preso parte alla votazione.
Da oggi all’1 ottobre si svolgerà il convegno internazionale di Sociologia del tempo libero Mapping leisure across borders.
Oggi alle 15:30 allo Steri (piazza Marina, 61) avrà luogo la cerimonia d’apertura. Interverranno Ishwar Modi (presidente dell’ISA RC13 – Sociology of Leisure), Roberto Lagalla (rettore dell’Università degli Studi di Palermo), Michele Cometa (preside della Facoltà di Scienze della Formazione), Francesco Viola (direttore del Dipartimento di Studi su Politica, Diritto e Società “Gaetano Mosca”), Vincenzo Cesareo (coordinatore del Gruppo SPE, Fondazione ISMU di Milano) e Fabio Massimo Lo Verde (chair del comitato organizzatore locale. Seguiranno gli interventi di Ken Roberts (University of Liverpool, Regno Unito) e di Fabio Massimo Lo Verde, introdotti da Robert Stebbins (University of Calgary, Canada).
Domani le attività (otto sessioni parallele con circa 70 interventi) si svolgeranno dall 9:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 19:30 e sabato dalle 9:00 alle 12:30 all’edificio 19 in viale delle Scienze (1° piano). Continua »
Ieri, smanettando tra le pagine del sito dell’Assemblea Regionale Siciliana alla ricerca di un disegno di legge, mi sono reso conto che la scoperta del CERN di Ginevra (ossia che la velocità della luce è superabile da da quella dei neutrini) è una bazzecola in confronto alla velocità con la quale la Prima Commissione dell’ARS discute, studia e licenzia masse ciclopiche di documenti.
L’ordine del giorno della seduta del 20 settembre scorso prevedeva ben 22 punti: da esaminare dieci disegni di legge e ben dodici pareri di altre Commissioni su altrettanti disegni di legge.
Ebbene, la Commissione, presieduta dall’On. Vinciullo, ha iniziato i lavori alle ore 12:20 (!?) e li ha conclusi alle ore 13:20. Quindi 60 minuti per 22 “esami”. Non ho letto l’intera relazione, e non so se si siano discussi tutti i 22 punti. Se così fosse significa che per ogni disegno di legge sono stati utilizzati appena due minuti e 49 secondi circa. Non credo che i neutrini avrebbero saputo fare meglio di Vinciullo e soci. Continua »
Per motivi di lavoro, giornalmente mi reco in diversi sportelli bancari. Dopo mesi e mesi trascorsi ad attendere turni, a guardare display luminosi, a staccare bigliettini numerati oppure in alcuni casi a chiedere «chi è l’ultimo» e sentirsi rispondere dal simpaticone di turno «lei!», oggi mi sono reso conto che a moltissimi impiegati bancari, come diciamo noi dalle nostre parti, ci siddia a travagghiari. Ho notato che sopratutto davanti a sostanziosi versamenti con molti assegni, i cassieri, perlopiù quelli over 45 come età, entrano in una fase di “abbuttamento” dove nella loro testolina il cervello pensa: «Minchia quanti assegni chi avi chistu…» e allora se ne escono con frasi tipo «ma non può fare il versamento nel chiosco automatico…» oppure «guardi improvvisamente si è guastato il lettore degli assegni…». Continua »
Nella puntata di ieri di Striscia la notizia si è parlato di sicurezza aeroportuale. In un servizio di Valerio Staffelli si è evidenziato come ai controlli di sicurezza negli aeroporti di Roma-Fiumicino, Milano-Malpensa, Palermo, Lamezia Terme e Napoli siano passati un taglierino, delle lamette, un coltello da macellaio, un coltello da sushi, una bottiglietta di spray al peperoncino e una pistola-giocattolo.
L’Enac ha disposto negli scali interessati verifiche ispettive sui fornitori dei servizi in merito al rispetto delle procedure per i controlli di sicurezza.
Il Rapporto Svimez presentato a Roma ha evidenziato una realtà di forte emigrazione dal Sud al Centro-Nord. Nel solo 2009 circa 109 mila abitanti, di cui 23700 siciliani, sono partiti. Dal 2000 al 2009 583 mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno di cui 29 mila palermitani.
Ultimi commenti (172.549)