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sabato 16 nov
  • Per opportuna precisazione

    Cari Amici, a seguito di una intervista su “Repubblica-Palermo”, molti hanno ritenuto le mie dichiarazioni come una chiara pronuncia di volontà a candidarmi a Sindaco di Palermo.

    Confermo che nessuno mi ha formalmente sollecitato in tal senso, né ho inteso propormi, essendomi limitato ad esprimere personali opinioni e a manifestare il mio favore verso una possibile candidatura istituzionale (non necessariamente la mia) se dovessero ricorrere condizioni di ampia agibilità politica e di un attivo coinvolgimento della società civile.

    Il Rettore, rappresentando una rilevante istituzione territoriale, ha pieno titolo ad intervenire sui problemi e sul futuro della Città, soprattutto se sollecitato dalla stampa cittadina.

    Vorrei, comunque, rasserenare quanti se ne sono maliziosamente interessati che – se, in futuro e al tempo opportuno, dovesse effettivamente concretizzarsi un mio diretto coinvolgimento, oggi semplicemente immaginato sulla stampa – saprei comunque ben tutelare l’autonomia e la dignità istituzionale dell’Ateneo, assumendo tutte quelle iniziative, peraltro previste dalla legge, che consentono di discernere e separare profili di personale impegno civile dall’esercizio delle funzioni istituzionali.

    A tutti un caro saluto.

    Ospiti
  • 32 commenti a “Per opportuna precisazione”

    1. Al MAgnifico REttore LAgalla

      ringraziandoLa per l’attenzione al mondo della comunicazione credo poter individuare quale sia il vulnus e il peccato d’origine per cui l’impegno che le Sue parole dei giorni scorsi hanno evocato sorgerebbe in un contrasto stridente tra l’alto compito istituzionale da LEi ricoperto e gli interessi della parte politica che Lei andrebbe a rappresentare,e cioe’ il marchio di una classe politica dimostratasi oltremodo fallimentare in un crescendo stucchevole di immobilismo e arroganza e persino malaffare che credo abbia in ITalia pochissimi pari esempi , essendo questa responsabile della distruzione del tessuto amministrativo e poi sociale non solo palermitano .
      .
      Ritengo poi che nella gestione dell’istituzione universitaria Lei abbia alla fine affrontato i temi scottanti avendo come riferimento unicamente il bilancio economico finanziario dell’istituzione,riportando anche in ATeneo il clima di tagli e aumenti di tasse che si respira nel resto del paese.
      In alcun i casi cio’ e’ un pregio,ma in molti altri cio’ e’ un difetto.
      E in primis nel sacrario della formazione e della cultura

      Deferenti e cordiali saluti

    2. Se con questo sta dicendo che è possibile ricoprire sia l’incarico di Rettore che di Sindaco allora non lo voto.
      Ribadisco che il tipo di gestione che ha imposto all’ UniPA è perfetta per l’ambiente comunale ma non per quello dell’ ateneo.

    3. Grazie e ciao rettore!

    4. Se ho ben capito ci sarebbe la volontà da parte del Rettore di ricoprire 2 cariche contemporaneamente? Se si, la cosa mi lascia alquanto perplessa… non lo ritengo affatto opportuno. Pertanto, penso che chiarire a sufficienza la questione in tempo utile sarebbe importante.

    5. “assumendo tutte quelle iniziative…”
      Quali iniziative?
      Insomma se dovesse candidarsi a sindaco si dimetterebbe o no da rettore?
      Vogliamo chiarezza, non giri di parole!

    6. Quindi stipendio da rettore + stipendio da Sindaco??

    7. Un altro attaccato alla poltrona che ne occuperebbe volentieri due insieme. No, grazie.

    8. Dite davvero che intende dire che vuole ricoprire entrambe i ruoli? bu mi pare strano, ma lo può fare?

    9. Intende dire durante la campagna elettorale.

    10. resto dell`idea che alla destra siciliana serva qualcosa di piu` credibile..perche` il disastro e` talmente evidente che un semplice ragioniere con una laurea in medicina non puo` essere la risposta di una coalizione di destra credibile..
      un ex assessore di Cuffaro non e` una buona scelta!!

    11. Magnifico,
      questo tipo di atteggiamento salva-terga, che dice tutto e non dice niente, che vuole essere ovunque, mettere le mani ovunque, senza fare niente, ha fatto il suo tempo. Ci ha portati all’inarrestabile declino che stiamo subendo come oggetti sferici su un piano inclinato, ed è figlio di quel pensiero (a)politico che vuole trasformare tutto in aziende, per fare aumentare il denaro nelle vostre tasche, e per fare diminuire le nostre possibilità. Non siamo soltanto acquirenti da derubare, stia attento, perché la società civile della quale auspica un coinvolgimento, ogni tanto, si coinvolge davvero, coinvolge, stravolge, e inOnda.

    12. S. Rosalia liberaci da Lagalla!

    13. Insomma, si è dimostrato un comune politicante.

    14. Traduzione: sì mi candido e farò uso di tutti quei cavilli legali che mi consentiranno di mantenere il posto di rettore.

      Non si potra dire che non abbia avvisato 🙂

    15. Già tratta noi studenti da schifo mettendo arbitrariamente leggi, tipo quella che se non ci laureiamo quando dice lui, ci butta fuori annullandoci tutti gli esami oppure ad inviare spam pur cancellandomi 10mila volte dalla mail-list. Figuriamoci se diventasse sindaco. Rettore basta e avanza, purtroppo.

    16. Faccia un gesto politico significativo. Si dimetta immediatamente da rettore e si candidi per sindaco. Comodo candidarsi da sindaco pur mantenendo la carica di rettore al fine di mantenerla in caso di perdita di elezioni! Si chiama: poltrona, purchè ci sia!

    17. In questa precisazione, Magnifico, non si può non leggere la sua chiara e definitiva entrata (o sarebbe più opportuno dire rientro) nell’agone politico.
      Che la strategia annuncio-verifica delle reazioni-precisazione che può essere smentita o conferma-ulteriore verifica delle reazioni-(ad libitum la prosecuzione ciclica) sia diventato un marchio di fabbrica della politica italiana di centro-destra è un fatto.
      Non solo, molto “nuova politica di destra” fa il trincerarsi dietro il tecnicismo delle procedure legali per eludere il problema, che è insieme morale e politico, che un eventuale rettore-candidato sindaco e più ancora rettore-sindaco, costituirebbe.
      Le sono stati fatti appunti di carattere politico e di opportunità e lei risponde che la legge non lo proibisce. Il buon senso, magari, ma quello, infine, non appartiene alla cultura politica del centro-destra italiano.
      Sta più nelle procedure, che nella dichiarazione, la sua evidente intenzione ad essere il prossimo sindaco di Palermo.
      In bocca al lupo, insomma. Ma ci faccia un piacere. Perlomeno non si presenti come il “nuovo” della politica palermitana. Chi ha amministrato la Sanità per il Governatore medico amico dei mafiosi (dichiarazione certificata da giudizio passato in giudicato ed a prova di querela), quello della “Mafia è bianca”, non è nuovo. A mio parere nemmeno sano.

    18. “Già tratta noi studenti da schifo mettendo arbitrariamente leggi, tipo quella che se non ci laureiamo quando dice lui, ci butta fuori annullandoci tutti gli esami ”

      perchè, quale sarebbe il problema? Se ti laurei con 3 o più anni di ritardo, forse dovresti considerare che l’università non è la tua strada, specie se, come nel caso delle università pubbliche, la tua università la paghiamo tutti i contribuenti..

    19. @hidalgo: “S. Rosalia liberaci da Lagalla!” Per finire nella brace di Scoma? Ma cos’è successo, ci siamo dimenticati che in quest’ultimi 10 anni la maggior parte della classe dirigente palermitana ha fatto cagare?

    20. Caro Rettore Palermo non ha bisogno di lei. Stia all’università che basta e avanza.

    21. @Nexso: parlane con i tuoi genitori, secondo te sono contenti di pagare a matula le tasse universitarie che, per i fuori corso (giustamente), sono sempre più salate? ma che pessimo esempio sei?? vai a lavorare va!

    22. il secondo periodo scritto nel post dice tutto ed il suo contrario. Post scritto per sondare le reazioni di un target. Quello di questo blog. Un Test.
      Autore del post, non sembra che in questo blog i lettori condividano la sua candidatura. Lo prenda in considerazione visto che parla di requisiti di condivisione sociale per la sua candidatura.
      O non sembra che nel web lei abbia molti aficionados ed estimatori.

    23. @Marco @Andrea Se vivessi in una situazione familiare normale, allora avreste ragione voi e non mi va di dire quale sia. Inoltre, io lavoro già! Sia su Microsoftblog.it e tra poco di sera per una multinazionale che crea inventari per negozi e supermercati. Infine, Se io mi sono iscritto 3 anni fa, perchè il rettore deve cambiare le carte in tavola solo adesso?

    24. Un viaggio a piedi sul monte pellegrino se te ne vai dll’università…………viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    25. @Andrea Studia i 3 errori gnoseologici di Al-Farabi come ho fatto io prima di dire certe cose. Probabilmente prenderò la laurea prima del 4^ anno fuori corso ma perché il rettore deve inserire clausole in un contratto (l’iscrizione) stipulato nel mio caso, 3 anni fa? @Lagalla può rispondere se vuole ma senza giri di parole, per favore.

    26. nexso
      non so come sia finita la storia di un ricorso fatto sulla stessa norma assurda all’universita’ di CAgliari.
      spero che annullino il provvedimento

    27. Lagalla, va statti a casa!

    28. Ma quando la smetterete di giocare, tutti quanti, con la pelle nostra e di questa città? Questo giro di parole non significa altro che doppio incarico. Ovvero, una pessima premessa.

    29. Nella media.

    30. Vi invito a rimanere in tema.
      Marco ti invito a utilizzare un linguaggio consono.
      Grazie.

    31. Magnifico, se passa a fare il sindaco non pensi di far pagare i buchi del comune al personale T.A. dell’Ateneo, al quale ha già fatto diversi buchi…

    32. Ma è vero che Lagalla nonostante nominato rettore all’uni, percepiva contemporaneamente l’indennità di responsabilità del precedente incarico al Policlinico, che non ricopriva più?

      Secondo me è una bufala!

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