I Giardini di Case Rocca
Nonostante ricada all’interno della Riserva naturale della Favorita, l’area di Case Rocca è attualmente sede di un campo nomadi abusivo che ospita alcune famiglie di Rom tra topi e rifiuti d’ogni genere. Ad aggravare questa situazione, già assai precaria per le persone che vi abitano e per l’ecosistema della Riserva, sono i frequenti incendi dolosi che si propagano sprigionando fumi nocivi per la salute. Adiacente al campo nomadi, ma separato da un muro fatiscente, è un lungo tratto del viale del Fante assai pericoloso per i pedoni e i ciclisti che osino avventurarvisi, anche solamente percorrendo i suoi marciapiedi discontinui.
Da qui l’idea di bonificare l’area di Case Rocca destinandola a verde pubblico con la possibilità di ospitare una fiera semipermanente del folklore europeo. Una realtà nuova che avvicini i cittadini all’artigianato e alle tradizioni enogastronomiche di tutta l’Europa, accogliendo espositori da diversi paesi della Comunità Europea, ma che rappresenti al contempo un’occasione per far conoscere in quegli stessi paesi i prodotti tipici siciliani.
Il recupero dell’area in questione suggerirebbe la rimodulazione del contiguo tratto di viale del Fante con nuovi marciapiedi più sicuri, piste ciclabili e un nuovo arredo urbano consono all’importanza che riveste il polo turistico e culturale della Villa Niscemi, della Casina alla Cinese e del Museo Pitré, senza dimenticare il vicino Teatro di Verdura.
Ovviamente un progetto di bonifica non può prescindere dalla risoluzione dell’emergenza abitativa che, oltre a decine di cittadini palermitani, riguarda anche le famiglie di Rom che occupano quest’area.
Nella speranza che la nostra meravigliosa città conosca presto una nuova stagione di crescita sociale, culturale ed economica, continuiamo a guardare dove c’è degrado e a sognare una Palermo migliore, impegnandoci nel nostro piccolo affinché il sogno diventi realtà.
Ciao,
se non sbaglio Zamparini ha proposto di costruire li un campo da rugby per ospitare la squadra che attualmente gioca al velodromo.
Belle proposte. A patto che non siano la solita scusa per accedere a fondi regionali/comunitari senza poi concludere alcuna opera e far mangiare sempre i soliti.
Già.
bella proposta, ma bisogna sloggiare gli zingari al piu’ presto, stanno devastando quella zona del parco della favorita, stanno tagliando tutti gli alberi di quella zona del parco, inoltre inquinano quando bruciano il rame che rubano. e nessuno gli dice nulla .
il progetto di bonifica più importante che questa città può fare è mandare il Cammy e la sua gente a casa
Inoltre, considerata la tipologia dei falò che quasi quotidianamente vengono accesi nel campo, vi è il sospetto che vengano pagati per bruciare rifiuti speciali o pericolosi. Tanto chi controlla cosa viene portato nel campo? Così, all’aria aperta, è probabile che vengano bruciati rifiuti ospedalieri o peggio.
Ma vallo a dimostrare, mentre la gente del quartiere muore dalla puzza…
Corsie più larghe, pista ciclabile, rimozione del muro… non male.
Percorrere viale del Fante con una vista sul parco sarebbe un colpo d’occhio incredibile.
Mi piace molto la tua idea di riqualificazione, aggiungerei anche la rimozione del guard-rail in prossimità di piazza Niscemi.
Inoltre non metterei un gazebo, piuttosto definirei delle aree in cui installare servizi a disposizione del pubblico (wifi, palestre all’aperto, panche da pic nic).
Sinceramente, pur di rimuovere il campo nomadi, autorizzerei anche l’installazione di una pista da Trial.
Aggiungo una foto dall’altro giusto per dare un’idea di quanto sia grande l’area
http://www.flickr.com/photos/nickycalo/2157903083/lightbox/
bravo, sei un creativo, un progettista
nominato assessore agli spazi verdi, se fossi sindaco
bello, bello, mi fai sognare, ma riflettendo, sembriamo tutti dei frustrati, costretti a immaginare, sognare, invidiare, sperare …………
Si , nel campo Rom, vengono bruciati anche i cosiddetti “RIFIUTI SPECIALI”, tutta roba che produce fumo nero denso e puzzolente (PLASTICA, TUBI DI RAME? SPAZZATURA? GOMME DI AUTO, RIFIUTI OSPEDALIERI??) CANCRO E MALATTIE RESPIRATORIE. LA nube tossica che, quasi ogni sera, si sprigiona dal Campo zingari è veramente inaccettabile. Come mai le forze dell’ordine non intervengono? Semplice, provate a telefonare e vedrete la risposta che vi daranno.
Sììì, ma non così: il gazebo, l’inferriata in simil ferro battuto, il lampioncino! Siamo nel 2011 e informatevi un po’ sul paesaggismo contemporaneo prima di dichiararvi progettisti…
@Humby: Caro amico, io non sono un progettista nè mi sono mai dichiarato tale. Il termine “progetto” utilizzato nel video per indicare questa idea di riqualificazione è espresso in senso ampio e generico, non in senso tecnico. Non pensavo di dover specificare una cosa così evidente. In secondo luogo, a me piace lo stile country retrò e ci ho messo un gazebo di legno e un’inferriata in ferro battuto; tu magari (tiro a indovinare) ci metteresti i birilli del Foro Italico e una bella “palma-carciofo” come quella di piazza De Gasperi. Ognuno ha la sua visione delle cose, per fortuna.
Saluti.
Bello! Mi piace molto l’idea di riqualificare questa zona verde di Palermo abbandonata da tutti e soprattutto da chi dovrebbe contrastare tale scempio. Approvo lo stile country retrò che ricorda molto le città del centro e nord Europa. Molto (tristemente) d’effetto anche la comparazione tra la situazione attuale e quella ipotetica che riporta immediatamente alla dura realtà. Quoto Stef: se fossi sindaco ti nominerei assessore agli spazi verdi 🙂
…manca la volonta’(?) politica di farlo,poi se lo stile deve essere il barocco rococo o country è un problema minore…chiederei ai nuovi che avanzano (forchette rotte ora ecc ecc) di includere nel loro progamma di campagna una seria riconquista del territorio,senza se e senza ma…e sopratutto rispettarlo…ma loro si posteggiano persino sotto fontana pretoria e chiediamo opere del genere?
Manager scandinavi, un’idea tanta cara a Gigi, è l’unica nostra salvezza!
@Derelitto.
Le forze dell’ordine non intervengono perché l’irregolarità di quel campo è tutta colpa delle istituzioni. Istituito nel 1992, doveva essere temporaneo e sta ancora là. I tentativi di creare un regolamento per il campo e di realizzare le infrastrutture di base (acqua, elettricità e fogne) sono sempre naufragati perché nessuno ha mai avuto il coraggio di formalizzare la presenza del campo: esiste un ufficio nomadi del comune che si occupa del campo ma il comune non ne riconosce l’esistenza (ad esempio nel prg).
Il punto è che questo è un ennesimo aspetto della questione della casa a Palermo, come opportunamente sottolinea l’autore dell’articolo, di un comune imbelle che non essendo in grado di occuparsi dei suoi compiti li delega all’informalità. Ed è anche colpa dei signori benpensanti che prima dicono che i “nomadi” (i Rom di Palermo non sono esattamente nomadi, ma tant’è) non hanno le case perché non le vogliono e poi, quando le vogliono e gli vengono assegnate, fanno la guerra, come è successo negli ultimi anni.
In mezzo, decine di bambini nati in Italia ed ormai maggiorenni che avrebbero diritto alla nazionalità e non possono essere riconosciuti…
@Raffaele Corso: tra lo “stile country retrò” e l’esuberanza di uno stilista che progetta solo a palermo ci sta di mezzo l’architettura, quella vera e contemporanea, sai! 🙂
@Simone Tulumello: Ne sono assolutamente consapevole e ti assicuro che sono aperto anche allo stile contemporaneo. Infatti la risposta che ho fornito ad Humby non era diretta a mettere in discussione i fondamenti del paessaggismo contemporaneo nè ad affermare il primato dello stile classico. Semplicemente non mi è piaciuto il tono del commento. 😉
concordo, infatti! 🙂