Salvatore Borsellino: “Paolo ucciso in una strage di Stato”
Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo assassinato con un’autobomba in via D’Amelio nel 1992, ha dichiarato ai microfoni di SkyTg24: «Mancino chiamò Paolo per dirgli di fermare le indagini, dato che era in corso una trattativa con la mafia. […] Il 1 luglio del ’92, mentre Paolo interrogava Gaspare Mutolo, riceve una telefonata di Mancino, che si era insediato quel giorno al ministero dell’Interno. Mancino gli dice che deve fermare le indagini perché lo Stato sta trattando con l’antistato. Conoscendo Paolo, la sua reazione dev’essere stata così violenta che non restava che eliminarlo in fretta. […] La nostra storia è costellata di stragi di Stato, lo Stato ha sempre trattato con la criminalità organizzata».
L’ex ministro Nicola Mancino ha smentito la telefonata e dice di non avere mai conosciuto Paolo Borsellino.
ha ragione QUELLA FU UNA STRAGE DI STATO.
Ma come? Non era stato Berlusconi?
Non credo che nessuno di noi siciliani abbia mai dubitato che l’ex ministro degli interni Mancino, prima, il presidente della repubblica Ciampi, poi, e l’ex-guardiasigilli Conso, sia siano resi responsabili della più grande trattativa con la mafia, afronte di eventi così gravi da non peotere davvero essere ignorati, come quella della strage di Falcone.
Come siciliana, li considero tutti responsabili al massimo grado. Che mai mi si venga a citare Mancino, Ciampi, o Conso, come persone da rispettare, perché si sono prestate al più grave compromesso possibile della storia della nazione italiana.
il più grande compromesso con la mafia lo stato italiano l’ha fatto nel 1860. quello che ne segue è il “normale sviluppo” di quel compromesso.
onore a giovanni falcone e paolo borsellino.
quindi il sig mancino afferma che Paolo Borsellino è bugiardo…grazie e io che lo credevo un’eroe!