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lunedì 23 dic
  • Dieci indagati al Cto per il cartellino timbrato dai colleghi

    Dieci dipendenti del Cto dell’azienda Villa Sofia-Cervello sono indagati dalla Procura di Palermo per truffa aggravata. Si tratta di un medico (Roberto Matracia, medico sociale del Palermo), infermieri, tecnici di ortopedia e radiologia e personale amministrativo. Pare che gli indagati facessero timbrare il cartellino da colleghi per risultare in servizio.

    Palermo
  • 2 commenti a “Dieci indagati al Cto per il cartellino timbrato dai colleghi”

    1. Metodo di controllo del personale in servizio assolutamente obsoleto, quello della timbratura di un cartellino. Terrei in considerazione la produttività complessiva del personale lavoratore. Dove sta la ragionevolezza nella circostanza in cui un dipendente arriva in orario ( esempio 7,30 del mattino), per poi iniziare, alle 9.00?

      Se devo fare 100 bottoni al giorno, fammeli fare quando voglio. Ciò che conta è che a fine giornata ti consegni i 100 bottoni belleffatti. No?

    2. No, il controllo dell’orario di entrata e di uscita E’ DOVEROSO E VALIDO.Intanto, i signori in questione ERANO COMPLETAMENTE ASSENTI DAL LAVORO, e quindi la loro produttivita’ e’ zero !, Poi:
      1- Un ospedale non e’ un ufficio, E’ INDISPENSABILE ESSERE PRESENTI, PER L’INTERFACCIA CONTINUO CON IL PUBBLICO :
      2-essere assenti da un lavoro ospedaliero e’ penalmente perseguibile per il danno immediato a terzi, cioe’ ai pazienti, ai colleghi e alla struttura d’insieme;
      3-In un ospedale il lavoro e’ organizzato in sequenza di cura clinica- procedura clinica ( come ad esempio nel laboratorio di analisi cliniche in ospedale ). E quindi: NON SI TRATTA DI ” FARE 100 BOTTONI AL GIORNO, IN QUALSIASI ORA “, MA DI CURARE LA GENTE, IN UN LAVORO-DI-PROCESSO!!!
      Chi non conosce il lavoro clinico e d’ospedale, abbia la cortesia di non scrivere cose del tutto inesatte !!!!!

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