No sex in Paleimmo city
La Sicilia è un’isola e – disgraziatamente – è l’unica cosa che ha in comune con Manhattan.
Nella prima puntata di Sex and the City, una Carrie Bradshow agli inizi della carriera, si chiedeva come mai esistessero a New York, così tante donne economicamente indipendenti, belle ed emancipate, non sposate.
Io in Siculonia, di giovani donne sessualmente emancipate ne ho incontrate parecchie, molte delle quali ai limiti della pullaggine. Ma di signorine economicamente indipendenti, un po’ meno. Direi anzi, che sono un fenomeno raro quasi quanto gli UFO.
Ho visto però, un sacco di figlie di papà ossessionate da Sex and the City.
Disposte a spendere cifre astronomiche per vestire come Sara Jessica Parker, non saprebbero uscire sole (cioè senza un uomo) un sabato sera senza sentirsi delle fallite.
Cosa c’entrano loro con Sex and the city? Mi sono chiesta.
Donne così oltretutto, single lo non sono quasi mai: abituate a essere “figlie di-qualcuno” hanno fidanzati altrettanto “figli di qualcuno” o destinati a diventare “qualcuno”, perché si possa dire che non soltanto che sono fidanzate, ma che sono le fidanzate “di qualcuno”.
E in nome dell’animosità femminile, per appiopparsene uno così sarebbero disposte a scannarsi.
Ma sulla piazza di Paleimmo city, ne ho viste anche altre.
Palermitane d’origine controllata, lavoratrici pendolari o studentesse fuori sede poco importa: non hanno un papà che paga. Per lo meno non così tanto.
Non hanno – nella maggior parte dei casi e probabilmente non avranno mai – un lavoro favoloso, perché non c’è nessuno che le sponsorizzi.
Abitano appartamenti fatiscenti; non cenano in ristoranti di lusso, ma nelle friggitorie; fanno shopping in centro aspettando le svendite. Da Zara ed H&M, naturalmente.
Le si riconosce per strada, perché sono quelle che camminano a piedi e senza tacchi. Come potrebbero farlo senza slogarsi le caviglie quando per fare prima prendono per scorciatoia una traversa di via Maqueda?
Non possono permettersi i taxi, scippano passaggi quando gli va bene e sono sempre pronte a fuggire nel caso in cui un maniaco le importuni.
Sono colte, intelligenti, fanno tutto da sole, hanno hobby e interessi.
Molto spesso sono carine e sono – quasi tutte – sole.
Come le donne di Manhattan di cui parlava Carrie Bradshow nella prima puntata di Sex and the City.
E come lei, hanno imparato a solidarizzare per creare un ambiente familiare che le sostenga quando anche l’ultimo amorazzo in ordine di tempo, se n’è andato via.
Perché sulla piazza di Paleimmo City, di uomini che non si sentano messi in discussione da donne del genere non ne ho visti molti. Direi anzi, che sono un fenomeno raro quasi quanto gli UFO.
E se ne avessi avvistato uno, almeno di recente, di certo non starei qui a scrivere NO SEX IN PALEIMMO CITY.
Il fatto è che non vi “ascoltiamo”, e non crediate che sia facile farlo.
Perchè la ragazza metropolitana ci tiene tanto a fartelo capire che è “colta, intelligente, fa tutto da sola, ha hobby e interessi” e parla parla parla…
Ti racconta per lo più tutti i disastri, che comporta il fatto di essere una pendolare, senza papà, che paga e non si vergogna affatto a dirti che ha le caviglie gonfie.
E noi come ci difendiamo? Ci bastano tre frasi, becchiamo la frequenza della vostra voce e la isoliamo dal resto.
Da quel momento in poi siete un film muto, solo faccette, mimica, sbuffi: una specie di cartone manga senza audio.
Aspettiamo quel quarto d’ora tecnico e magari proviamo a cercare un contatto.
Ecco avete presente il cane di Pavlov?
Ecco succede che con la ragazza vestita coi maglioncini 90% acrilico e 10% piombo prendiamo la scossa, con la ragazza “Giglio” no…
… in fondo siamo elementari 🙂
Generalizzare è pericoloso, si rischia di scivolare nei luoghi comuni…
P.S. PALIEMMU…
su carine avrei da ridire…ma anche su intelligenti e colte…che poi facciano tutto da sole…mah…si portano da casa le vettovaglie, preparate da mammina, sufficienti per una settimana scarsa e non vedono l’ora che arrivi il giovedì per tornare al paesello, lontano dal quale si sentono nessuno…
FOndamentalmente sono delle acide che si illudono di essere carine, ricorrendo ad impalcature di trucco improponibili; spesso incapaci di movenze e di pratiche sessualmente interessanti. Più efficaci del bromuro…
non sempre è cosi..non tutte scappano il giovedì per andare a casuccia, molti altri rimangono per 2-3-4 settimane, a studiare come dei pirla sempre seduti dalla mattina alla sera, e vedere sfuggire il proprio tempo da ventenni, e per i vestiti non ne parliamo, lavaggio a mano.. e poi esistono tanti tipi di studenti, il secolare, quello che esce sempre e quello che non esce mai, quello depresso quello solo e quello con tanti amici e colleghi, quello troppo stressato e quello poco stressato…quello che se la gode e quello che non sà cosa significa godere..c’è lo studente che sà vivere palermo e c’è chi scappa da palermo.. quindi non generalizziamo..la differenza e che la maggior parte di noi studenti non siamo fighetti e non ci importa di che macchina o che vestiti portano gli altri, ma di come si stà insieme con il proprio partner…perchè a differenza degli altri non si stà insieme solo la sera o il sabato…molti stanno insieme dalla mattina alla sera perchè c’è la possibilità di una casa per vivere qualcosa insieme..
e poi noi studenti, sappiamo cucinare,lavare pulire sappiamo risolvere i problemi di ogni giorno, pagare le bollette e cercare di gestire quei pochi euro in tasca…al contrario di molti sempre con mammà a papà che non sanno darsi un pugno in un occhio e decidere se spendere quei pochi euro per un iphone o per la macchina che oggi fa figo..
altra cosa…e poi mi sento dire da un pinco pallino che noi di paese abbiamo scassato la Mi****a è l’unica risposta intelligente ricevuta da un sò chi si crede di essere dopo una discussione accesa..
però noi di paese siamo un fiume di soldi per palermo..il problema che non siamo ignoranti e questo a certe persone non piace…
bye uno studente
Bulgakov, preferisci una ragazza carina alla moda con dei bei maglioncini di cachemire comprati da giglio che ha come unico elemento di discussione i suoi maglioncini di cachemire comprati da giglio? Interessante…
Bel Post!
Ovviamente per scrivere qualcosa si deve un po’ generalizzare. Lascio al buon senso di noi tutti la certezza che esistono le sfaccettature, per fortuna.
Detto questo, è interessante che i commentatori si focalizzano ognuno su una particolare “tipologia”. Il che mi fa solo dire: che vi ha fatto di male la ragazza manga, quella troppo truccata e quella che tornava al paesello? Non vorrei temere di saperlo.
Carina parliamone…
yes we can, ciccio
ma non se mi chiami carina, biondina, ecc
Ognuno ha i suoi gusti: magari qualcuno si sente in difficoltà con una ragazza forse poco carina o non vestita alla moda ma che sa parlare un po’ di tutto…magari un po’ troppo di se stessa o della sua vita. apprezo molto le studentesse fuori sede perchè sanno fare tanti sacrifici senza rinunciare troppo anche a divertirsi! Mi piace molto il tuo Post,cara Antonella.
Ho letto un bel post, e poi sotto ho letto commenti penosi. Mi associio alla Cortese, citandola: che vi ha fatto di male la ragazza manga, quella troppo truccata e quella che tornava al paesello?
Ah, ehi risponde con un “carina parliamone”, sarebbe così gentile da spiegarne il significato e la pertinenza con il post?
“Senza tacchi” ?
Quelle scarpe basse, tipo espadrillas ? senza lacci però… anni fa c’erano alcune ragazze che le portavano scalcagnate dietro, quasi a pantofola. Ecco, questo fatto mi infastidiva, senso di sporcizia, di sfacciataggine ma insieme quanto mi eccitava…..
…….Il mio ideale quale sarà ? Il Sacro Cuore ?
Ma si, le studentesse del Sacro Cuore ! Mocassini neri, semplici, gonna blu a pieghe, golfino, camicetta bianca…
Chi di Moretti ferisce di Moretti perisce: quel michele alla fine lo arrestano. Dobbiamo considerare il tuo commento un pubblica autodenuncia?
ovviamente si scherza: grazie per la citazione
@ antonellacortese. Sono abbastanza d’accordo. Per meglio dire, sono d’accordo su alcuni punti, sulle pantofole, per esempio, ma non del tutto.
“Volete stare comodi a casa vostra ? Fate quello che volete, ma non le pantofole, le donne al limite possono mettersi le scarpe cinesi, anche se mi hanno lasciato sempre un po’ freddo quei colori così decisi, rosso rosso azzurro azzurro…”
Che assurdità, mai viste donne con queste scarpe cinesi. Alcune le avevano, ma lasciate da qualche parte, nella confusione di una casa molto alternativa.
Ed è molto diverso il mio ideale. Ma parliano di fatti antichi:
Catherine Spaak, golf a V, largo, a “fior di chiappa” e null’altro.
“La voglia matta”, un film fatale.
Venni a sapere dove abitava. Piazza di Spagna, suonai al citofono, per poi nascondermi tra le persone.
Ps E’ vero, Michele Apicella alla fine viene arrestato ed il film si chiude su una sua frase :
” E’ triste morire senza figli “.
Chissà che vuol dire.
mi sa che con l’ultimo paragrafo hai colpito il bersaglio in pieno… ma forse ti ho già detto che mi piacciono anche tutti gli altri paragrafi di questo delizioso intervento (a cuore aperto)?
Posso condividere la sensazione (che sia triste morire senza figli) se una persona la vive così. Tuttavia, se dobbiamo fare le persone serie, non lo considero né un assioma né una verità assoluta. Conosco persone che non ne hanno alcuna voglia e altre che farebbero meglio a non farne. Altre ancora perfettamente serene senza e alcune molto poco serene con. Io spero solo si facciano perché lo si desidera davvero e se ne è all’altezza e non per aderire a un cliclè ed evitare di sentirsi diversi, strani, in caso contrario. Per soddisfare altre frustrazioni, per tenersi legate a un uomo, ecc ecc ecc. Detto questo, ancora una volta, basta parlare di donne single (senza aver mai accennato alla questione figli o sostenuto che chi è single lo sia perché non ne vuole o altro) che subito parte la filippica delle “poverine” che non hanno figli… mentre le altre sì. Io dico beato chi è sereno con se stesso. Con e senza. Per scelta, sua.
Alle prime dovremmo spiegare che emancipazione non coincide con darla.
Non ho capito se dovremmo sentirci messi in discussione dalle trAndy o dalle bifolk. 😀
Io ho parlato di figlie-di, non trandy (di per sè) e non ho parlato di bifolk. Si può essere sciccosissime senza spendere cifre astronomiche e senza andare dai cinesi. Una donna del secondo tipo, sa come fare. Sospetto di avere qualche conoscenza comune che in questo senso docet.
@Manuela: no il mio punto di vista è molto più bieco non mi interessa l’argomento di discussione a prescindere.
Del resto l’autrice parla di sex mica di love in the city…
Perché sono una tradizionalista o ho ascoltato troppo Venditti: non c’è Sex senza Love
ok, dalla vilpelle al cuore!
Ha ragione, è di sesso che si parla. E quindi non è tanto questione di Giglio o di acrilico. E’ un fatto di attrazione. In America, però. Lui vede lei, lei lo guarda, lui la guarda. Si guardano, finiscono di guardarsi e sono già letto. Sempre la stessa cosa, ma gli americani sono grandissimi, con trame del genere riescono a fregare milioni di persone sparse per tutto il mondo.
Però potreste immaginare “Attrazione fatale”, per dire, oppure “9 settimane e 1/2″ ambientati a Palermo ? Ci provò la Parietti e venne fuori un film comico, lei tutto il tempo con gli occhi sbarrati come se avesse visto una strega. Meglio semmai Lando Buzzanca, con pellicole del tipo ” La prima notte del Dottor Danieli, industriale con il complesso del giocattolo”. Alcuni commenti vanno proprio in questa direzione : Il sesso ? Da morire dal ridere….
Concordo col discorso delle donne in gamba che vengono percepite come una vera e propria minaccia dagli uomini i quali subiscono sì il loro fascino ma, chissà perchè, non si lasciano sopraffare.
Tuttavia, quando si parla di Sex and the city, tutte le volte, non riesco a fare a meno di pensare a Don Chisciotte, l’uomo che a furia di ingurgitare libri di cappa e spada finì per immedesimarsi nei personaggi di cui aveva letto. E da lì avventure esilaranti. Ecco, da quando Sex and the city è entrato nelle nostre vite ho visto decine di donne colpite da quello che chiamo “effetto Don Chisciotte”. Siamo tutte Carry Bradshaw, le nostre amiche sono ninfomani o ossessionate dal matrimonio, sogniamo scarpe di stilisti dai nomi impronunciabili e parliamo, parliamo, parliamo di sesso.
Posto questo, sinceramente la storia della figlia di papà che cerca il figlio di papà(ma anche il figlio di papà che cerca la figlia di papà) è vecchia come il cucco e non ha appartenenza territoriale. Pure a Manhattan le cose, a occhio e croce, vanno così. Pure al Polo Nord.
Che poi, alla fine, Carry Bradshaw si sposò il finanziere milionario, mica il falegname.
è quello che volevo dire Manuelo, ci provo con un paio di esercizi di stile.
#1 “La trovai immediatamente irresistibile.
Il suo profumo non aveva niente a che vedere con quelle boccette da 60 euro da grande distribuzione.
Era una fragranza creata appositamente per lei, per baciarne la pelle.
Lo scoprì solo il giorno dopo, quando fui io a baciarla.”
#2 “La trovai immediatamente irresistibile. Potevo riconoscere un’essenza di muschio bianco, sovrastata da un forte odore di fritto nell’odore dei suoi capelli. Ripensai ai tempi del ginnasio, ai baci alla fermata dell’autobus. Le chiesi se fosse già passato il 107”
Concordo Valentina.. e potrei anche aggiungere il carico parlando – tanto per fare un esempio – di quelle che nonostante tutto il tacco 12 se lo mettono e farebbero meglio a non farlo, visti i risultati. Estetici, non ortopedici. E anche su S&C, io ho sempre pensato che sarebbe dovuto finire con la seconda serie. Ma entreremmo nel campo delle maniache da telefim (del tutto paragonabili ai maniaci dei processi del lunedì calcistici) che comunque siamo.
http://www.youtube.com/watch?v=Ln8uZKLEORs
Grazie goku.. adoro!
Scusa bulgakv: non avevo capito che non ti interessava l’argomento di discussione…chiedo venia!
Pezzo incredibile… è incredibile la bravura della ragazza nel riuscire a buttar giù una ventina di righe senza riuscire a far capire nulla di quello che vuole dire ( tranno il fatto che l’argomento è di un inutile impressionante ), o forse non è bravura ed il pezzo non è volutamente inconcludente econfusianario, magari ti esprimi davvero così, chissà perchè mi ostino a leggere rosalio boh… forse perchè la speranza è sempre l’ultima a morire.
Infatti Gabriele, invece che ostinarti a leggere, perché non provi a scrivere?
però sarebbe anche ora di finirla che le donne in gamba sono troppo in gamba per degli uomini così idioti. forse si parla di donne talmente toste e intelligenti da inseguire gli uomini idioti che le temono. 😉
addai sù, non prendiamoci in giro!
f.to
una donna
C’è moltissimo di vero in quello che dici Stalker. Solo, mi danno da pensare le percentuali: il contrario succede infinitamente meno.
dipende da chi frequenti antonella…..
da qualche anno incontro uomini e donne usciti dal tunnel dei luoghi comuni, appena varcata la soglia della tormentata adolescenza.
poi sex and the city non l’ho mai visto, e forse anche questo gioca a favore. 😉
Non so che gente frequenti, infatti. Posso solo dire che nella mia esperienza non è tutto oro quello che luccica, in termini di intelligenza e in termini di felicità di coppia. Cosa sia poi la maturità è questione sulla quale potremmo interrogarci per anni.
“hanno fidanzati altrettanto “figli di qualcuno” o destinati a diventare “qualcuno”, perché si possa dire che non soltanto che sono fidanzate, ma che sono le fidanzate “di qualcuno”.
Applause. Nell’infinita tristezza di questo periodo, si racchiude la pochezza di una certa categoria di persone, infinitamente più ampia di quanto qualsiasi statistica possa quantificare.
Ma non c’è da disperarsi. Uno dei pochi vantaggi della globalizzazione è che il mondo è diventato infinitamente più piccolo, e più facilmente raggiungibile. Grazie al cielo il mio mondo non finisce a Palermo.
Il mio massimo rispetto per le donne(e gli uomini, non dimentichiamoli) che lottano e sanno farsi valere senza sponsor, senza aprire le cosce ubriacate da una misera idea di potere o denaro.
Che pena mi fanno queste persone. Hanno svenduto se stessi, dimenticando l’esistenza dell’AMORE.
ps: in merito al commento di Lux: è vero, secondo la mia statistica un buon 80% è molto più potente del bromuro!! 🙂
Mi piacque anche stavolta. La Signora scrive bene.
Visto che essenzialmente si parla di spessore degli uomini (maschi) e di sesso, diciamo che noi degli anni ’60, uomini e donne, per farci una scopata (e ce ne facevamo tante, come capitava e dove capitava) tutte queste seghe mentali non ce le facevamo. Altro che uomini messi in discussione, frequenza della voce, ciabattine e/o maglioncini di Giglio…
Ho letto il post… bello!!!
Purtroppo adesso non ho il tempo di leggere tutti i commenti sopra, ma una cosa ci tengo a dirla: Brava!
E’ un articolo scritto con i piedi.
La Signora ha usato la sintassi per risuolare le scarpe senza tacco che calza.
“di uomini che non si sentano messi in discussione da donne del genere non ne ho visti molti. Direi anzi, che sono un fenomeno raro quasi quanto gli UFO”
ECCOMI QUA… presuntuoso fuori norma, non ho mai conosciuto – nemmeno nelle capitali europee considerate evolute – donne che non mi hanno annoiato dopo i primi “fuochi” animaleschi, e che – di conseguenza – non hanno contribuito a mettere in risalto i miei difetti (molti!) per noia…
Questa conversazione è ridicola 😀
@osvaldo: grazie per la signora. La sintassi però la utilizzo bene – secondo il suo giudizio – grazie all’emisfero sinistro del cervello.
@gigi: interessante, ma da quello che dici sembra che tu abbia scelto donne che ti attiravano per i fuochi animaleschi. Insomma, come dire, non si può avere tutto dalla vita.
@orazio: a lei una sincera standig ovation.
@antonella
grazie di cuore, se sincera sarebbe la prima della mia vita… 🙂 (scherzo, pure il giorno del battesimo c’è stato l’applauso!)
A parte tutto, e anch’io generalizzando, mi par di vedere che il rapporto uomo-donna sia da tempo “complicato” da una serie di preconcetti mentali che possono solo creare una barriera tra i due sessi. Parlo di venti/trentenni. E molti post che ho letto, particolarmente di uomini, mi rafforzano in questa mia convinzione. Ce n’è uno in particolare, quello di Bulgakov, basato sul concetto di frequenza della voce e sulle faccine che è la conferma del mio assunto. Narcisismo?
@ Orazio: decisamente sì 😀
@Bulgakov
e però è vero che “non si piglia chi non si assomiglia” ma insomma, cercare in una donna il proprio “alter ego” potrebbe sembrare… 😎 onanismo? 🙂
@ Orazio: ah ma io con una che somiglia a me non resisterei cinque minuti!
Ma io non ho mai scritto quello che deduci, gentile autrice del post.
Piuttosto, dalla tua frase che sottolineo si potrebbe evincere che tu sia stata attratta da uomini deludenti, deboli, dalla scarsa personalità, codardi.
Più che di condivisione mi sembra che si parli di astio, di caccia tra esseri comunque rivali.
Quelli che chiamo “fuochi animaleschi” sono ordinaria amministrazione, scontati, poiché, mi ritengo “normale” quindi, trattandosi di relazioni amorose o soltanto sessuali, di preferenza ho incontrato persone – FEMMINE 😀 – che mi piacevano anche fisicamente. SEMPLICE.
Non mi sembra che il post tratti di incontri spirituali o intellettuali, anzi, c’è chi dice che 50 anni fa scopava ovunque giorno e notte… BEL FILM !
Forse l’ho scritto male, ma il mio era un post che non condivide gli stereotipi.
@gigi:forse non ho colto l’ironia o non so altro del passaggio “non ho mai conosciuto – nemmeno nelle capitali europee considerate evolute – donne che non mi hanno annoiato dopo i primi “fuochi” animaleschi”. Mi sembrava abbastanza perentorio e definitivo.
Per quanto riguarda la mia frase che tu citi, ho detto “raro” e ho lavorato di iperbole (quanto gli ufo), un espediente retorico che rende l’idea. Ma certamente sono contemplate eccezioni. L’ho detto sin dall’inizio. Ne ho conosciute (personalmente) e ho avuto modo di osservarle (dall’esterno). Resta il fatto, però (almeno dal mio punto di vista, dal mio osservatorio) che le percentuali sono quelle che sono. E qualcosa vogliono dire. Quello che ho scritto è una possibile risposta, almeno per me.
a presto comunque, gentilissimo Gigi.
@gigi
non 50 anni fa, leggi bene.
@antonellacortese
Cara Signora,
la Sua risposta è poco plaudente.
Di contro, la Sua assoluta incapacità sintattica merita una standing ovation.
Voglia prendere in considerazione l’opportunità di imprimere nel più profondo del Suo emisfero sinistro che i segni di interpunzione sono segnali logici (in quanto collegano, separano, articolano i diversi elementi del testo scritto).
La punteggiatura è sintassi a tutti gli effetti.
Buona fortuna.
http://www.youtube.com/watch?v=t_uCgCBg0YA
Non era ironia.
Era un post che “contestava” le generalizzazioni, e pure l’antagonismo maschio-femmina (piuttosto che condividere, si tratta di lotta?).
Hai stabilito la tua percentuale di maschi deludenti e poco interessanti e senza coraggio (la lotta? Mettersi in discussione? Superare test ed esami? Ma non dovrebbe trattarsi di INCONTRI UMANI?). Io senza fingere né mentire ho stabilito che, salvo rare eccezioni le femmine che ho conosciuto, a parte la bellezza e la passione fisica iniziale, mi hanno presto annoiato (come io quasi certamente le ho stancate per eccesso di camurria). Poche quelle che dopo la passione rimanevano altri interessi… Come vedi con gli stereotipi e le generalizzazioni si può divagare a lungo. Anche sulla presunta superiorità femminile…
@gigi: credo di aver già risposto, anche a proposito delle generalizzazioni. Ma se insisti, preciso. Non ho mai detto che tutti gli uomini sono idioti o le donne superiori (anzi, mi pare di non essere stata particolarmente gentile neanche con “tutto” il gentil sesso). Quando ho parlato di percentuali, intendevo dire che di uomini “intelligenti” non fidanzati/ammogliati ecc (che evidentemente esistono) ne ho visti ben pochi e sempre meno(infinitamente meno) di donne altrettanto intelligenti. Non è una gara, ma un dato di fatto. Evito poi di aprire la polemica numero due (sul con chi sono fidanzati/sposati di solito, la riservo per un’altra volta). Detto questo, certo che si tratta di incontri umani. Sempre. Poi ognuno trae le sue conclusioni e magari ogni tanto ci ironizza un po’ su.
@osvaldo: Lo è poco perché non era mia intenzione plaudire. Nella certezza che lei abbia utilizzato un participio attivo sapendo cosa ne consegue.
“Quando ho parlato di percentuali, intendevo dire che di uomini “intelligenti” non fidanzati/ammogliati ecc (che evidentemente esistono) ne ho visti ben pochi e sempre meno(infinitamente meno) di donne altrettanto intelligenti.”
sarò l’eccezione, ma di uomini intelligenti ne incontro, e mi piacciono davvero assai!
molto più giovani o più anziani di me.
forse perchè per me non è una priorità che siano “liberi”, ammogliati, fidanzati, o diversamente orientati.
incontro persone, splendide donne e splendidi uomini, ai quali nulla chiedere e nulla criticare, se non la bellezza di esistere.
ma ripeto sex ecc ecc non l’ho mai visto.
tornando in tema consiglio la lettura di “la scimmia nuda” di morris desmond, per certi versi illuminante.
lo lessi giovanissima…..
@stalker: condivido, nel senso che anch’io di splendide persone ne incontro e ne frequento parecchie, di ogni genere di orientamento sessuale. E infatti, mi creda, non mi sento affatto sola e derelitta. Al contrario, proprio per questo mi sembra si dia fin troppa importanza all’idea dello stare in coppia come unica fonte di felicità e benessere. Altrimenti mi accoppierei, magari accontentandomi. Non è poi così difficile. Dal mio osservatorio (assolutamente soggettivo) noto comunque quello che ho descritto. E per essere sincera fino in fondo, se proprio devo fare un “pensierino” al di là della piacevolezza della conversazione e della frequentazione, per me (che sarò bacchettona) lo stato civile o sentimentale di un uomo conta. Dopo di che continuo a vivere tranquilla e con un po’ di ironia.
@signora cortese, lungi da me darle della derelitta, cercavo solo di sfatare luoghi comuni.
su una cosa sono assolutamente d’accordo con lei: l’ironia è fondamentale.
auguri!
“…donne che ti attiravano per i fuochi animaleschi…”
cioe’ fimmini.
.
Roba d’altri tempi!
Giorgio, stavolta mi deludi. Non hai letto i sottintesi, i paradossi, anche una certa ammissione autocritica, perché in fondo l’attrazione e la passione nei primi tempi ci accomuna agli animali che tanto amiamo, tranne inventarsi fantasie intellettuali (e/o sentimentali) più o meno poetiche.
Non è roba d’altri tempi, secondo me, certi fenomeni fisiologici personalmente mi capita di sentirli anche di questi tempi. Cose che non c’entrano con l’intelletto, perché quando questo entra in gioco spesso arriva insieme alla noia come detto; perché senza quella fantasia poetica (e affettiva)… che noia! meglio contemplare, o osservare, la natura e gli animali. Senza sentimenti veri intendo, bada bene! Perché, ripeto, in giro vedo e leggo confusione, caccia con astio, competizione tra sessi, pseudo emancipazione (libertà? finta!), mediocri scopiazzature peggio dei pittori della domenica di fenomeni mode e costumi – quindi anche amorosi e sessuali – vissuti ed esauriti altrove ma arrivati qui (come spesso succede su questi e su altri temi) con 20 anni di ritardo.
P.S. di femmine e donne (e di presunte distinzioni tra femmine e donne, appunto) parlavano in un altro post; per fortuna c’erano femmine felici di esserlo e di definirsi soprattutto femmine. Forse a te piacciono le donne poco femmine? A me piacciono totalmente femmine 😀
Gigi
la sintesi inganna.
L’affermazione “roba d’altri tempi”,
non e’ un giudizio su chi ha scritto la frase
“…donne che ti attiravano per i fuochi animaleschi…”.
Vuole semplicemente dire che in altri tempi la
femmina,dotata di appeal, era ,almeno credo,posta
su ben altri livelli.
Ci sono femmine e femmine.
Una puo’ essere anche rispondente a certi canoni estetici degli anni 2000 e lasciare indifferenti.
Altre possono scatenare interesse,che non e’ solo fisico.L’attrazione fisica e’ pero’determinante.
Poi ci sono le superfemmine.
Ricordi Casablanca?
C’e una frase molto esplicativa,nel corso del film:
“…quella donna (interpetrata da Rita Hayworth) ti restera’ nel cuore e nel cervello fino a settant’anni…”
Se quel film avesse avuto un’altra interprete,difficilmente si sarebbe potuto
affermare una frase del genere.
Se,sempre restando in campo cinematografico,
mi guardo intorno al panorama di oggi,non credo che ci sia qualcuna che possa reggere al confronto.
In quanto ai fuochi,non so se tra gli animali
esistono fuochi di intensita’paragonabile a quella degli esseri umani.
Piuttosto mi pare che oggi,nella maggioranza delle situazioni, al massimo puoi attivare
fuocherelli,come quelli che vengono fuori da un tizzone bruciacchiato perche’ gia’ spento una o tante altre volte.
Trovare le condizioni ideali per godersi una bella fiamma ,calda,pulita e duratura,senza fumo,
e’ un privilegio o meglio una fortuna che capita a pochi.
@giorgio. Certo, con un’altra interprete…..Comunque, film consigliato : “Femmina” con Monica Guerritore ( da non confondere con l’omonimo con B.B.).
Da non perdere, soprattutto la scena in cui lei, nuda sotto la pelliccia – e quindi animalesca – aspetta il ganzo per strada. E’ un film italiano, a suo tempo fatto a pezzi dalla critica. Ma si sa, che ne sanno i critici di queste cose….
anche Malena di Tornatore
mostra una Monica Bellucci
irresistibile.
Poi c’e’il vuoto.
Giorgio
a me più che femmine sembra che oggi e da un pò quello che manca sono i “masculi”… ah si, abbasso le ciabattine e viva il maglioncino di giglio… (e ancora rido)
Giorgio, ti ringrazio per il chiarimento. Mi dispiace avere frainteso. Sono d’accordo sul resto. A Parigi abito nello stesso quartiere, a 100 metri di distanza da Maruschka Detmers… ogni tanto ci parliamo, al mercato… Fine dei sogni fantasiosi (di qualche anno fa, les frissons!)… il tempo passa per tutti, e “certe” cose lasciano il segno. Io non lo so se oggi a Palermo mancano masculi (Orazio) o femmine; qui mi interessano la natura, gli animali, la luce, i colori.
Parigi e’ sempre Parigi…
Correggo e completo: e qualche caro amico fidato.
A proposito mi sembra alquanto “strano” il senso dell’amicizia di troppi palermitani, ma questo è un altro tema.
Comunque, tutto questo parlare di sesso e questioni amorose (e come ne parlano) dei palermitani lo trovo alquanto impudico. O forse è dovuto a quella finta emancipazione, finta liberazione, che passa dagli organi sessuali piuttosto che dal cervello, scopiazzata su mode e costumi vissuti ed esauriti altrove diversi decenni fa, e come spesso succede arrivati qui con molto ritardo ed in modo innaturale?
Qui si parla di “pullame”, un’altra parlava di scopate in automobile dentro le gallerie di monte Pellegrino. Bestiame 😀
Eppure dovrebbe trascendere… Certe volte potrebbe essere pure bello… persino per gli igienisti ossessivi 😀
Pullagine, pardon
volendo tentare una scala,sull’orma del
Giorno della Civetta,
potremmo parlare di
superfemmine
femmine
sciacquine
pulle e
scatasciate (alias culone)
.
Mi limito alle superfemmine,che ti danno un brivido solo a guardarle.
Quanti di voi hanno incontrato una superfemmina?
Ricordi Casablanca?
E’ un refuso,
e va letto
Ricordi Gilda?
per la precisione
.
http://en.wikipedia.org/wiki/Gilda
“donne sessualmente emancipate ne ho incontrate parecchie, molte delle quali ai limiti della pullaggine” sei il mio mito! una ragazza colta come te può anche permettersi queste divagazioni volutamente volgari senza sporcarsene,rimanendo asettica.originale il tuo post,divertente,scorrevole,hai scoperto una nudità maschile con simpatia e strafottenza.dunque concordo con il tuo ritratto generalizzante sugli uomini di oggi che forse si svegliano da un letargo che ha arcaiche origini e da un’attonito stupore e realizzano facendosela sotto, che la parola “sesso debole”…è mero eufemismo.
ma attenta…il sottoscritto alieno,non ha paura di qualsivoglia donna emancipata e gaudente (il termine “pullagine” me lo hai bruciato!),anzi..ben venga la competizione! e sai una cosa? penso che altri alieni…sono tra noi! shhhhhh!
carine colte e piene d’interessi?
fatemele vedere perche’ in giro… di questa razza non ce n’è….
ahime’ la specie sex and the city spopola…