Fulmini su Monte Pellegrino
La foto è stata scattata da Giorgio Sbacchi.
La foto è stata scattata da Giorgio Sbacchi.
Da oggi al 5 novembre si svolgerà al Cafè 442 (piazza don Bosco, 1/m) il Palermo Burlesque Festival, vetrina esclusiva dell’arte della seduzione.:
Oggi si esibirà Kitten De Ville, il 22 ottobre Scarlett Martini, il 29 ottobre Mademoiselle Emilie Loison e il 5 novembre Miss Betsy Rose.
Si svolgeranno inoltre dj set, cene e laboratori.
Oggi verrà proiettato in anteprima da Anghelos centro studi sulla Comunicazione (via L. Pirandello, 40) Palermo sleeping…, video arte della durata di 15 minuti di Fabio Alfano con musica dei Radiodervish. Il video sarà proiettato alle 19:30, 20:00, 20:30, 21:00 e 21:30.
Cento fotografie in sequenza video per una città, Palermo che necessita ogni forma di “scossa”, anche quella dell’arte, per “uscire” dalla paralizzante “agonia” in cui giace da troppo tempo. Un libero flusso di immagini che raccontano, trasfigurandola come in un sogno, la fisicità presente della città suddivise in tre parti (il sonno, il bacio, il risveglio).
Ingresso libero.
Alle 16:00 partirà dalla Cattedrale e si muoverà verso piazza Pretoria, un corteo funebre silenzioso organizzato da MuoviPalermo che vuole sensibilizzare metaforicamente sulla condizione della città di Palermo.
All’arrivo i partecipanti si sdraieranno a terra simulando la morte di Palermo immobile e della vecchia politica mentre altre persone segneranno per terra col gesso le loro sagome.
(foto di Michele Lo Forte)
Alle 9:30 al Teatro Biondo (via Teatro Biondo, 11) saranno presentati i primi mille ProfessionistiLiberi firmatari di un manifesto impegnativo di lotta antimafia di LiberoFuturo.
Coordinerà Enrico Colajanni. Interverranno Valerio D’Antoni, Alessandro Maria Calì, Ivan Lo Bello, Umberto Ambrosoli, Tano Grasso, Emanuele Nicosia e Maurizio De Lucia della Procura nazionale antimafia.
Il manifesto contiene un decalogo che prevede non si possa prestare nessuna forma di consulenza o attività professionale a chi è già condannato o anche solo imputato per mafia.
A due anni esatti dalla chiusura e rimozione del caratteristico chiosco di fichi d’India che alzava le saracinesche in autunno e restava aperto sino a notte fonda, un nuovo operatore, tale Vito, si è affacciato in piazza Croci per riproporre la degustazione di fichi d’India ghiacciati, sfruttando lo storico avviamento della location.
Non ripeto considerazioni nostalgiche già espresse su queste pagine.
Lo osservo, quando ci passo accanto a piedi. La sua saracinesca su via Roma, che fa da contraltare alla sua dimensione monumentale di via Firenze, mi intristisce oltremodo, vedendola chiusa. Da qualche parte ho letto che venne realizzato nel 1926 su progetto di Paolo Bonci (architetto che, nel 1927, prevedeva di collegare Monte Pellegrino a Mondello tramite una funivia elettrica) in stile eclettico, ma con particolari di grande ricercatezza formale. La sala, fino a qualche anno fa destinata a proiezioni cinematografiche (l’ultimo film proiettato era La famiglia omicidi, niente di che, con Rowan Atkinson, alter ego di Mr. Bean), è un piccolo capolavoro di equilibrio formale e funzionale, fornita di un meccanismo che consentiva di aprire il tetto.
Ma è possibile che sia stato chiuso così? Punto e basta? Continua »
Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani incontrerà oggi a Roma Rita Borsellino per discutere della sua candidatura a sindaco di Palermo.
Oggi si svolgerà il tavolo tecnico delle primarie del centrosinistra fissate per il 29 gennaio prossimo.
Speciale elezioni sindaco di Palermo.
AGGIORNAMENTO: Rita Borsellino ha fatto sapere che rifletterà sulla candidatura.
Oggi e domani dalle 16:00 a Villa Boscogrande (via Tommaso Natale, 91) si svolgerà la quinta edizione di Avvinando, evento sul vino e sulla cultura enogastronomica in Sicilia.
Si cimenteranno in proposte gastronomiche gli chef Natale Giunta, Bonetta Dell’Oglio e Maurizio Cascino. Suneranno A noi ci piace Vintage, Duo Spitaleri – Lo Bue e gli FBI.
Ingresso 15 euro.
Lunedì 17 dalle 14:00 alle 20:00 presso l’Accademia Siciliana Shiatsu (via Marchese di Villabianca, 3) si svolgerà l’Open day shiatsu con gli operatori del centro Shen Do che faranno provare trattamenti shiatsu gratuiti.
Prenotazioni al 339 5219906.
Il 13 ottobre di un anno fa lanciavo su questo blog l’idea di realizzare a Palermo un parco in fondo Gelsomino. L’area di oltre otto ettari a ridosso della rotonda di Leonardo da Vinci. È stato un anno ricco di vicende personali e professionali, che mi ha portato a rivoluzionare la mia attività, chiudere l’azienda, aprirne un’altra, scommettermi con nuovi soci in nuovi progetti, e mentre questi cambiamenti segnavano la mia vita ho dovuto allentare la mia attenzione al progetto sul parco.
Ma le idee giuste appartengono a tutti e non a chi per caso le tira fuori; così un’iniziativa nata da un post su un blog è diventato il progetto di più persone, ha camminato grazie al determinante contributo di altri: tra attivisti, simpatizzanti, collaboratori siamo diventati tanti, decine probabilmente, ed ogni giorno nuovi concittadini si uniscono a noi, mettendo a disposizione tempo e competenze, ciascuno finora ci ha messo del suo, un piccolo pezzettino di un puzzle straordinario che vede collaborazione e sinergia tra tanti individui indirizzata al bene comune. Continua »
Ciuri, ciuri, ciuri di tuttu l’annu, Palieimmu facciuòla ti stava maritannu.
Nnà ‘stu mientri…
vitti un picciriddu ca facìa com’un cuinnùtu,
ca, sdirrubbàtu ‘n menz’a via, addumannava aiutu.
Cuegghiè ‘u lassava sbattiri, si vutava ‘i l’autra banna,
iu minn’addunai, ’u misi aggrìtta. Poi ci fici ‘sta dumanna:
«Figghio’, chi hai ca avi menz’ura ca t’allattarii tuttu?».
«Carivu, m’u sminchiavu buonu ‘u rinuocchiu. Pari ruttu!».
«Santuzza biedda, tuttu fidduliàtu sii. Truppicasti, comu mai?».
«‘a viri a biciriètta ‘n tierra? ‘na scaffa e…batabòmmete: m’allavancai!».
«Buttana ra miseria! Fissa ca sii, ti piacìu curriri e fari ‘u spièittu?».
«Ma quali fissa e fissa? Avemu strati ca mancu nnò desieittu…».
Ieri hanno esordito su Italia Uno a Le iene in veste di inviati Le Malerbe, già presenti nella precedente edizione con il loro Haka-suca.
Nel primo servizio hanno dedicato la loro famosa coreografia ai ristoratori, ai liberi professionisti e ai dentisti con il vizio di non rilasciare la fattura.
Alle 17:00 verrà presentato presso la Facoltà di Scienze Politiche (via U. Amico, 4; aula Borsellino) il libro Eravamo comuniste a cura di Giovanna Fiume. Teresa Gentile, Marina Marconi e Francesca Messana raccontano le loro biografie e la loro esperienza nelle file del Partito comunista e come deputate all’Assemblea Regionale Siciliana.
Interverranno con le autrici e la curatrice Salvatore Lupo, Valentina Morici e l’editrice Stefania Bonura. Presiederà il presidente dell’Istituto Gramsci Siciliano Salvatore Nicosia.
È il trend del momento: non c’è fine settimana in Paleimmo City che non vanti almeno un aperitivo multietinico. Anzi: un “apericena multietnico” (versione sicula dell’aperitivo alla milanese) figlio a sua volta della cena multietnica, à la page fino all’anno scorso.
Lo strano fenomeno ha attirato la mia attenzione. Sapete com’è, sono una creatura mondana, nell’accezione antica del termine (sebbene declinata nel presente) e non riesco a starmene chiusa in casa ignorando cosa succede nel mondo intorno a me. Ho bisogno di sapere e capire. A essere sincera, da adolescente ho anche “fatto il classico” (espressione terribile ma che rende l’idea) dunque – e s’era già capito – sono fissata con l’etimologia. Come se non bastasse, durante i miei studi universitari (e storici) mi è capitato persino di prendere un 30 e lode in antropologia culturale. Insomma, a una come me leggere “apericena multietnico” può provocare delle crisi se non isteriche quanto meno di rigetto preventivo. Per diversi ordini di motivi.
Tanto per cominciare, se il gestore di un locale x ha un’amica o amico giapponese, russo, indiano, croato o lillipuziano che si offre di cucinare qualcosa per l’aperitivo, dovrebbe avere il buon senso di pubblicizzare la serata dicendo “con piatti giapponesi, russi, indiani, croati ecc..” . Perché da che mondo è mondo non c’è nessun “multi” se la cucina (visto che si discute di cibo) viene solo da una regione. Continua »
Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo assassinato con un’autobomba in via D’Amelio nel 1992, ha dichiarato ai microfoni di SkyTg24: «Mancino chiamò Paolo per dirgli di fermare le indagini, dato che era in corso una trattativa con la mafia. […] Il 1 luglio del ’92, mentre Paolo interrogava Gaspare Mutolo, riceve una telefonata di Mancino, che si era insediato quel giorno al ministero dell’Interno. Mancino gli dice che deve fermare le indagini perché lo Stato sta trattando con l’antistato. Conoscendo Paolo, la sua reazione dev’essere stata così violenta che non restava che eliminarlo in fretta. […] La nostra storia è costellata di stragi di Stato, lo Stato ha sempre trattato con la criminalità organizzata».
L’ex ministro Nicola Mancino ha smentito la telefonata e dice di non avere mai conosciuto Paolo Borsellino.
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