Borsellino: “Non sono candidata di partito, mi rivolgo agli elettori”
Si è svolta ieri la conferenza stampa di Rita Borsellino (Partito Democratico), candidata alle primarie del centrosinistra di gennaio per correre alle elezioni per il sindaco di Palermo.
La Borsellino ha dichiarato: «Non sono la candidata di un partito, non mi lascio condizionare da nessuno né mi faccio coinvolgere dalle sigle politiche. Mi rivolgo agli elettori ai quali non chiederò la tessera del partito e ho accettato di candidarmi alle primarie del centrosinistra perché intendo la politica come un servizio al di là di qualsiasi schema e appartenenza. […] Ci ho pensato a lungo, molto a lungo, mi voglio presentare da palermitana insieme ai palermitani. Mi sono chiesta se per il bene di Palermo era meglio che io ci fossi o no. È anche una questione di dignità per la città, basta guardarla per rendersi conto di come è stata ridotta dopo dieci anni di non governo, completamente allo sbando. Alla fine ho visto tanti, palermitani e non, che mi hanno chiesto di partecipare e allora ho capito che dovevo mettermi al servizio di questa città».
La Borsellino chiude di fatto a un’alleanza con il Terzo polo: «Non cercherò i voti dell’Mpa, saranno loro che dovranno capire se questo è il percorso che ritengono politicamente più corretto e saranno loro che decideranno se aderire a questo progetto».
Di Leoluca Orlando (Italia dei Valori) ha detto che non c’è scontro ma al momento appare probabile una candidatura dell’ex sindaco alle primarie.
Alle primarie parteciperanno anche Davide Faraone (Pd), Fabrizio Ferrandelli (IdV) e Ninni Terminelli (Pd).
Boh, non capisco proprio questa “ennesima” candidatura della Borsellino. E’ un simbolo per carità, ma mi domando che vuol dire che non si lascia influenzare dalle sigle di Partito? Ma non l’ha proposta il PD? E in questa marea di proclami ma cosa realmente ha in mente per Palermo?
Il solito slogan più legalità per tutti? SI ma al concreto? un piano per le periferie? la mobilità? Turismo cultura? GESIP?
Finchè non rispondere almeno ad un paio di queste domande per me rimane una figurina da manifesto elettorale.
ma perché quando si parla di altri candidati (da destra a sinistra) nessuno tira mai fuori la questione dei programmi? e poi mi sembra che la borsellino abbia detto chiaramente che il programma lo costruirà nuovamente dal basso, attraverso i cantieri, come fece nel 2006.
Candidatura accettata: sabato 29 ottobre. Conferenza di presentazione della stessa: lunedì 31 ottobre.
Come si fa ad avere, non dico un programma, ma neanche le linee guida in 3 giorni?
Soprattutto perché qui il programma lo si vuole scrivere con larga partecipazione. E ci vuole tempo! Mancano 6 mesi alle elezioni.
Anche perché, in un sistema con le primarie, la versione definitiva può essere solo fatta dopo di quelle, con la partecipazione di tutta la coalizione.
Vedrete che, nelle prossime settimane, le idee buone inizieranno a fioccare!
Tulumello, ho ancora il libretto del programma pubblicato dall’alora giunta Orlando. Scritto e distribuito. Un reperto storico.
I programmi sono ovviamente ipotesi,che chiunque può scrivere o con la consapevolezza di poterli davvero attuare, o con lo scetticismo, che serve avanzare ipotesi meravigliose, come impossibili da realizzarsie con la coscienza di questa impossibilità realizzativa, al solo scopo di vincere
le elezioni e di procurarsi voti utili ad essere eletti.
Per questo dico, ogni candidato dovrebbe garantire non solo ‘belle idee’, che tutti possiamo avere, ma spiegare ed antrare nel merito di come certi risultati possono essere raggiunti. La demagogia la trovo la forma più infantile, perché non necessita di alcuna verifica, della responsabilità politica. Chi non é capace di spiegare il come, potrebbe ottenere certi risultati, che si prefigge, é solo un parolaio inutile.
c’e` una contraddizione in termini.
Che vuol dire non sono candidata di partito
ma partecipo alle primarie del Csx?
Non sarebbe meglio presentarsi in una lista civica?
I programmi sono ovviamente ipotesi?????!!!!!!!!!!
A Palermo!
Credo che lo strumento delle primarie possa tornare utilissimo al centro sinistra ed agli elettori che si riconoscono verso quest’area.Riuscire a combinare delle primarie di coalizione, significherebbe in concreto presentare un candidato forte, condiviso e scelto finalmente dagli elettori e non dalle segreterie politiche.Basta stabilire regole chiare, anzi chiarissime,per le stesse primarie,che esistono già a livello nazionale e , qualora occorra, possono essere integrate da disposizioni locali ovviamente condivise ed accettate da tutti.
Emergerà il più votato, a prescindere dalle sigle di partito e dai candidati di bandiera.
Sui programmi, sul programma per Palermo, trovo utilissimo stilarlo insieme agli elettori ma non come documento programmatico tradizionale di 60 fogli di A4 , che non se lo fila nessuno, nemmeno chi lo ha scritto, ma un documento essenziale, che contenga solo dei punti programmatici, delle priorità assolute, delle cose da fare subito e delle altre da interrompere altrettanto.
Palermo non è politicamente una città moribonda ma è già in putrefazione. Il decennio di non-governo subìto è stato per i palermitani buio pesto e se è vero che “cchiù scuru i menzannuotti un po fari”, il mio personale augurio è che la città si liberi da governanti incapaci, da sindaci inadatti al ruolo e ritrovi la forza di rialzarsi.
Chi vive e vota a Palermo, si ricordi dello strumento fondamentale nelle sue mani : il voto.