Le accuse a Rita e i luoghi comuni
Intervengo in merito al dibattito scatenato dalla candidatura di Rita Borsellino alle prossime primarie del centrosinistra. Dibattito concentrato sul centrosinistra palermitano, visto che negli ambienti del centrodestra si applica con successo la pratica del nascondere le guerre intestine (tanto più se, qualora emergessero, costringerebbero ad inevitabili prese di distanza dall’attuale disastrosa amministrazione).
In primo luogo voglio fare chiarezza su due questioni, per evitare incomprensioni, ed evitare errori. Primo le primarie sono un confronto tra “compagni” di coalizione, che negli Usa nessuno parlerebbe di un partito repubblicano diviso dal momento che sono già quattro i candidati in corsa per il ruolo di anti-Obama. Secondo faccio outing, dichiarandomi un sostenitore di Rita Borsellino, dalla prima ora. Adesso voglio rispondere alle cinque false accuse mosse a Rita Borsellino:
ACCUSA 1: RITA È VECCHIA, SERVE GENTE GIOVANE. Premesso che Rita ha più o meno la stessa età del sindaco di Milano Pisapia e che, a differenza dei suoi avversari, ha un impegno civico lungo 13 anni a fronte di una freschezza politica di cinque anni, io credo che la “giovinezza” di un progetto politico la si misuri sulle qualità umane di chi lo porta avanti e sulla solidità dei contenuti.
Faccio un esempio: nel 1919 il “giovane” trentenne Mussolini cominciò la sua scalata fascista e squadrista al potere contestando il più “vecchio” Francesco Saverio Nitti. È una battuta, ovviamente, ma tra la giovane Gelmini e il vecchio Napolitano io non avrei dubbi su chi scegliere. E nessun dubbio avrei a dire no a chi difende cenciaioli e Gesip dimenticando che queste realtà improduttive sono la prima causa della mancanza di opportunità dei giovani
Per quanto riguarda i contenuti, poi, ognuno può avere le sue opinioni. Ad oggi, ho trovato solo una bozza, quella di Palermo più, e non mi fa impazzire. Anzi avrei molto da dire.
ACCUSA 2: RITA È INESPERTA POLITICAMENTETE E NON HA COMPETENZE AMMINISTRATIVE. Beh, capiamoci: se Ferrandelli o Faraone sono da promuovere perché sono da poco in politica, lo è anche Rita. Anzi, su questo punto Rita batte i due di sopra.
Per quanto riguarda le competenze amministrative, invece, mi sembra che tra i candidati alle primarie nessuno abbia fatto mai il sindaco o più in generale l’amministratore.Sono tutti dei rappresentanti nelle istituzioni. Di Rita, so che nei due anni all’Ars ha proposto, tra le varie cose, una legge per introdurre i concorsi e maggiore trasparenza per le assunzioni nelle società partecipate, in nome di quella meritocrazia di cui noi giovani abbiamo bisogno. Inoltre, è stata la principale promotrice della battaglia per le dimissioni di Cuffaro. E chi era all’epoca all’Ars sa bene come in tanti nel centrosinistra fecero un’opposizione sotterranea per salvare l’ex governatore e la loro pensione. Dal 2009, poi, Rita sta portando avanti con successo e competenza il mandato di parlamentare europea.
ACCUSA 3: RITA IN QUESTI ANNI È STATA LONTANA DA PALERMO. Capisco che per le menti fini di questa regione Bruxelles ha la stessa distanza della Groenlandia, ma c’è chi pensa che l’Europa sia un’opportunità, oltre che un baluardo di democrazia per la Sicilia. Pensandola così, la Borsellino è stata, al suo primo anno di attività, tra i dieci parlamentari di Strasburgo più in vista (prima dei siciliani): «La Borsellino lavora a stretto contatto con il commissario alla giustizia Viviane Reding e suoi cavalli di battaglia sono la libertà d’espressione e la legalità». Questa è la motivazione (consultabile sul corriere.it).
Al di là delle classifiche, al suo primo anno a Strasburgo la Borsellino, che lì rappresenta la Sicilia, ha pressato la Commissione Ue per bloccare la cosiddetta legge-bavaglio, per ottenere maggiore trasparenza da parte delle regioni nell’utilizzo dei fondi Ue e per bloccare la pratica dei respingimenti in mare dei migranti. Ottenendo da parte della Commissione impegni e dichiarazioni ufficiali che sono servite a contrastare politicamente atti illegali (oltreché inumani e antidemocratici) e sprechi. Sul fronte della lotta alla mafia, poi, ha ottenuto l’impegno dell’Ue a promuovere nuove normative, tra cui quella che introduce a livello comunitario il riutilizzo sociale dei beni confiscati. Non a caso, il Parlamento europeo le ha affidato il compito di redigere il Rapporto sulla sicurezza dell’Ue, ossia quel documento che fa da base per le azioni sul fronte del contrasto alla criminalità e su quello dell’immigrazione. Inoltre, ha coadiuvato Sonia Alfano nel lavoro per il Rapporto sulla criminalità organizzata, altro documento di strategica importanza per l’Ue. Inoltre, consiglio di leggere quanto fatto per fermare la centrale a carbone di Porto Tolle.
So che qualcuno di voi continuerà a dire: e la Sicilia? Ci sono diversi atti che testimoniano il suo impegno per l’Isola, dalle interrogazioni contro le trivelle nel Canale di Sicilia a quelle sugli sprechi della Regione nell’utilizzo dei fondi europei. È grazie a una sua iniziativa che è stato possibile bloccare il finanziamento di un progetto inutile e oneroso, quasi una truffa.Risultato: 12 milioni di fondi europei salvati. Non mi sembrano bruscolini.
ACCUSA 4: RITA È LA CANDIDATA “UFFICIALE” DEL PD. Questa è l’accusa che più mi fa sbellicare. Dei candidati alle primarie, Rita è l’unica a non avere mai avuto una tessera di partito, non per snobismo, ma per un progetto politico ben preciso, che punta all’unità del centrosinistra e non alla promozione di questo. Il risultato è che oggi non solo le hanno chiesto di candidarsi il Pd (con il “veterano” Bersani) e Sel (con il “giovane” Erasmo Palazzotto), ma hanno manifestato l’intenzione di sostenerla anche una buona fetta dell’Idv (come quella rappresentata dal “sempre eterno” Orlando) e Rifondazione comunista.
La verità è che Rita è la candidata della gente, dei movimenti, di tutti coloro che vedono in lei un faro e una garanzia sulla scorta di un impegno prima di tutto civico. E poi politico. Lo hanno dimostrato ancora una volta le ultime elezioni europee, quelle del 2009: Rita ebbe ben 230 mila preferenze. In quelle elezioni, i “candidati dei partiti” (dati per favoriti, visto che “la Borsellino ha ormai fatto il suo corso”) si sono fermati sotto i 60 mila voti (questo per dire quanto poco possa valere da sola la forza dei partiti).
ACCUSA 5: CON RITA SI PERDE. Basterebbe citare il dato delle elezioni regionali del 2006. È vero che in quell’occasione Rita uscì sconfitta, ma ci si dimentica che, nella storia del centrosinistra siciliano, mai nessun candidato alla presidente della Regione ha preso così tanti voti. Non li ha presi Orlando cinque anni prima e neppure la Finocchiaro due anni dopo.
Io ho una mia opinione su quanto accadde nel 2006, magari sbagliata: mafia e clientele hanno fatto pendere l’ago della bilancia a destra, ma una volta tanto hanno dovuto sudare per imporsi.
Forse, se i siciliani onesti di centrodestra (e sono tanti) avessero dato il loro consenso a Rita, magari avrebbero evitato di consegnare la Regione nelle mani di chi adesso è in carcere a scontare una condanna per mafia. Mentre fuori dal carcere i suoi amici di bottega sono liberi a godersi i soldi accumulati violentando la Sicilia e rubati al nostro futuro.
Penso di essere stato chiaro, adesso parliamo di Palermo. Grazie.
Rita, Leoluca o chissà chi altro sarà il candidato a sindaco, mi auguro solo che chi per ora si prodiga a lanciare l’obbligatorietà della candidatura di qualche giovane sbarbatello, si faccia in due in ugual modo per sostenere il candidato a sindaco del C. sinistra chiunque esso sia. Il nostro obiettivo è strappare dalle mani clientelari del centro destra la nostra amata Palermo. Per tornate ad essere una città di Serie A.
Temo che non basti più, in questa situazione, essere una brava persona e voler fare il bene: bisogna saperlo fare! Gira in rete, attraverso l’acronimo STEF, una domanda, anzi, la domanda fondamentale da porre a tutti i candidati per comprendere la loro idoneità ad assumere le responsabilità del momento. Sarà interessante ascoltare la risposta di Rita Borsellino. Scegliere il meno peggio è un obiettivo minimo e oggi del tutto insufficiente. Non è il caso della Borsellino, ma ci sono degli autentici banditi che hanno costruito la loro carriera politica usando valori sacri come la lotta alla mafia e per la legalità rendendola così odiosa retorica politica. Anche il tempo della retorica è finito: serve la capacità di rispettare la grammatica delle scelte necessarie, ancorchè impopolari, al buon governo della città.
Per correttezza: l’outing è “l’atto di rivelare l’orientamento di una persona non visibile, contro la loro volontà”. Sarebbe stato corretto utilizzare “coming out”. 😉
Intanto faccio i complimenti a Massimiliano per la chiarezza con cui esprime il suo pensiero su alcune delle questioni più discusse in questi giorni. Aiuta ad alzare il livello del confronto. Ed è un passo avanti. Se il titolo di questo post ha un senso è perché “accuse” più o meno gratuite a Rita e forse soprattutto ad altri candidati ce ne sono state fin troppe e non è stato un grande spettacolo (imputabile non ai candidati ma il più delle volte a quelli che sembrano essere solo i fan degli uni o degli altri).
Dopo di che, dico la mia su alcune di queste cose.
1- Penso che solo una persona in malafede possa dare della “vecchia” alla signora Borsellino intendendo questo come un non-rinnovamento delle pratiche politiche e di molto altro. Questo vale per lei. Per lei personalmente. Il punto è se questa volta (visto che siamo alla candidatura numero 3) intorno a lei si creerà o no, una classe dirigente, una squadra, in questa città (e lo stesso discorso potrebbe estendersi alla Sicilia e l’Italia intera) che tra 5 o 10 anni non sarà “costretta” a chiederle il miracolo perché l’autorevolezza l’ha acquistata sul campo e in prima persona. Io le riconosco non solo doti in termini di sacrificio personale, ma anche aperture in questo senso (quindi un doppio merito) ma mi aspetto di più da altri. Se poi ci sono giovani che pensano di avere un’autorevolezza minima per poter partecipare alle primarie (dandogli un senso, altrimenti sarebbero solitarie), ben vengano. Non li accuso di personalismo, narcisismo o di voler distruggere il centro sinistra. Vediamo che hanno da dire, che hanno fatto, che propongono e giudichiamoli per quello. Ma non è un delitto nè uno scandalo provarci. Perché se è un rischio l’equazione non giovane=da buttare, lo è altrettanto giovane=incapace e/o arrivista (a Cagliari per esempio non lo è). A me semmai dispiace che non ce sia qualcuno in più. Su quelli che ci sono, magari non ci piacerà tutto, ma ci si confronti su questo. Faccio notare che ad oggi manca la proposta alternativa anche di quelli che hanno chiesto il sacrificio a Rita, se espressa nei termini precisi di un programma e non in quelli vaghi di concetti come speranza. Ma non è un problema, ci sono le primarie per questo. Ci sarà il tempo, la possibilità e sono sicura anche la voglia. Anche se nessuno ha impedito a nessuno di offrire a Rita non solo sostegno in nome della speranza ma anche idee precise e non nell’ultimo mese ma negli ultimi anni. Ma appunto, è l’ultimo dei problemi.
2- Non apprezzo il tono. Sembra la gare a freccette. Ma è una questione di stile non di sostanza. Per il resto credo che ognuna delle persone indicate abbia esperienza. Forse nei casi di F. e F. anche una conoscenza più diretta dell’amministrazione. Ma non credo questo si traduca in un deficit irrecuperabile o drammatico per chi a palazzo delle Aquile non c’è mai stato. Se non vogliamo uscire fuori dal confronto tra le persone, chiunque vinca lo farà insieme ad altri. In secondo luogo, Rita ha ampiamente dimostrato di essere una “secchiona” nel senso migliore del termine, sia alla regione che in europa. Quindi non vedo dove sia il problema.
3- Concordo. Ha fatto il parlamentare europeo e l’ha fatto bene. Quindi rimando al due.
4- Che sia la candidata ufficiale del PD e di SEL è un fatto, che a me non scandalizza, anche se avrei preferito una partenza diversa. Com’è un fatto che tanti cittadini l’abbiano invitata ad accettare quell’offerta. Sono vere entrambe le cose. Sulla partenza diversa che avrei preferito – premesso che non è “colpa” sua (di Rita) – quello che intendo è che io non avrei trovato nulla di scandaloso se a chiederglielo fossero stati oltre che il segretario regionale del PD, anche circoli (che esistono e nei quali ci sono anche militanti pro-Rita) insieme o contemporaneamente a pezzi della società civile. Perché uscendo fuori dal dibattito sulla città, ed entrando per 5 minuti in quello interno alle dinamiche del PD (dunque parlando d’altro e non di Rita in quanto tale), la mossa dall’alto di Bersani serve a tenere a bada i soliti “vecchi” dirigenti che vogliono il governo politico con Lombardo. Benissimo. Ma è un fatto incidentale, o per dirla in soldoni una botta di culo per chi quei dirigenti e la loro visione non la ama. Perché quei dirigenti fino all’altro ieri erano ben visti e ben graditi dall’alto e se il rinnovamento tanto auspicato da tutti in termini generazionali e non solo non c’è mai stato, al punto che poi dobbiamo chiedere il sacrificio a Rita, la responsabilità è loro. Alle europee segretario era Franceschini (che non a caso in questi giorni è uno di quelli non pregiudizialmente contro la Leopolda e altre manifestazioni). Fu lui a candidare Rita, la Serracchiani, Sassoli, altri e a salvare con quelle candidature il PD. L’hanno trombato i Bersaniani, anche con i voti di quei dirigenti siciliani a cui oggi cercano di mettere i bastoni tra le ruote. Si può dire alleluya, che si siano redenti sulla via di damasco. Io credo che da parte di Bersani e compagnia sia un’operazione di make up resa inevitabile dalle circostanze. Ma non ne do la colpa a Rita, apprezzo il tentativo di Lupo (eletto anche con i voti di quelli vicini a Rita) e sono sicura che lei saprà sottrarsi a certi giochetti. Detto questo, credo di avere il diritto di dire che il Bersanismo non mi piace. Non cambio idea solo perché adesso (perché c’è costretto) fa la telefonata a Rita. Così come non credo che organizzare una convention con 2000 giovani che ascoltano la lezioncina sia un gesto che segnala attenzione e voglia di cambiare. Non lo credo perché ne ho viste a decine negli anni di iniziative simili, solo che tornati a casa quelli che non erano yes men venivano presi a calci e ostacolati in tutti i modi. E non me lo dimentico. E allora ritorno al punto uno: a me sta a cuore anche il futuro del PD e del centro sinistra. E non perché sono una militante-elettrice-simpatizzante, ma perché sono convinta (dal 1996) che il rinnovamento si faccia anche (se non soprattutto) da dentro. Che non basti sparare merda sui partiti, ma che bisogna sporcarcisi le mani. E che è difficilissimo ed elevato a potenza. Dunque tutto quello che serve a renderlo meno complicato lo difendo. Tutto e per principio. E non partecipo alla gara del chi la spara più grossa in nome del tifo per questo o per quel candidato, spacciandola per richiamo al senso di unità (n quel caso semmai si chiede di abbassare i toni.. a tutti però). Che è, questa sì, roba vecchissima.
Chiudo dicendo un’altra cosa. Io so che Rita Borsellino ha sempre parlato di unità del centro sinistra. Ed è una cosa che mi ha sempre lasciato perplessa. Nel senso che dal mio punto di vista, l’obiettivo non è tenere insieme cose diverse (ma abbastanza simili) ma superare questa logica. E da questo punto di vista ho sempre visto in lei e nella sua storia la sintesi migliore di culture diverse ma simili. L’esempio di quello che mi piacerebbe ci fosse anche adesso e non tra 10 anni.
E credo che “funzioni” elettoralmente parlando per questo. Perché non è la somma, dunque non ripete uno schema vecchio, intercettando anche quello che va oltre il solito vecchio sistema. Lei è un esempio anzi una realtà in carne e ossa. Tutti gli altri (o la maggior parte) credo che debbano imparare ad esserlo. E credo che le primarie (che negli Stati Uniti sono per l’appunto di partito e non di coalizione), in cui ci si confronta se non ci si vuole contare e basta, in cui si mettono a disposizione contenuti e sensibilità diverse, in cui uno alle fine vince, assume parte dei contenuti degli altri e non gli si rema contro, siano il mezzo. Quindi buone primarie a tutti.
Mi sembra un intervento chiaro, utile appunto a sgombrare il campo dai luoghi comuni
Caro Massimiliano, su quali basi si fonda l’affermazione perentoria “i cenciaioli sono realtà improduttive”? Posto che mi piacerebbe capire quale debba essere, nella tua visione delle cose, la sorte delle “realtà improduttive” come i senza casa, i disoccupati, gli indigenti (li gasiamo? li buttiamo giù da monte Pellegrino? nell’imondizia con una differenziazione finalente efficente?), giacché parrebbe che gli unici senza lavoro appealing siano i giovani laureati (ci sono pure quelli di cinquant’anni con la licenza media, fattene una ragione); lasciato in sospeso l’interrogativo su queste modalità discorsive e sulle perplessità che ingenerano, dicevo, ti segnalo che quello dei cenciaioli non era affatto un progetto “improduttivo”; sulla questione ti invito a vedere il bellissimo documentario di Marco Battaglia, L’oro della munnizza: è davvero eloquente.
Sono concorde nel definire i cenciaioli una realtà improduttiva, ma non in linea generale, quanto nello specifico della realtà palermitana. Basta conoscere dal di dentro queste realtà per scoprire che, purtroppo, sono gestite dalla criminalità. Provate voi a fare i cenciaioli e poi ditemi se ci riuscite. E come le analisi economiche hanno dimostrato, laddove c’è la mafia si crea ricchezza, ma non benessere diffuso e, in ultima istanza e secondo il mio personale giudizio, concreto e robusto sviluppo. Qualora, invece, il mercato dei cenciaioli venisse regolato con trasparenza (cosa che ancora non viene fatta, ma su cui i consiglieri comunali procenciaioli sorvolano) allora “l’oro della munnizza” avrebbe un senso “produttivo”.
Per quanto riguarda il post di Lombardo, non mi sembra che se la prenda con disoccupati e indigenti, ma sappiamo bene che a Palermo molti di questi sono aiutati da una sorta di Stato sociale parallelo, dove il diritto diventa favore. I giovani laureati (e non solo loro) non hanno invece la possibilità di accedere a nessun ammortizzatore, anche solo un mercato del lavoro dinamico ancorché flessibile. Certo, se poi si è figli di papà…
non sono palermitana ma ho studiato a palermo, amo questa città nonostante i suoi guasti e le sue nefandezze.Rita Borsellino può ancora dare voce a tutta la gente onesta che volutamente viene svilita e messa da parte per tutelare gli interessi di pochi .Spero che la sua candidatura sia premiata e risollevila mia città dalla decadenza .
Rita Borsellino è una egregia persona. Però mi sorgono sempre dei dubbi quando leggo tra i candidati delle coalizioni progressiste e non, congiunti, fratelli o sorelle delle vittime della mafia. Non voglio fare una polemica sterile, ma ad oggi Rita Borsellino ha all’attivo soltanto una sconfitta politica, credo fossero le regionali del 2001. Concorreva alla presidenza della regione con Cuffaro. Sappiamo tutti com’è finita, e chi fosse il concorrente. Però vorrei capire meglio che valore aggiunto, in termini di programmi e di politiche, possa apportare Rita Borsellino a queste primarie. Credo sia ormai giunto il momento di candidare persone capaci, meritevoli soprattutto per quello che propongono e che sanno fare, non “cognomi di bandiera” che spesso, al di là delle buone intenzioni, non portano con sé politiche efficaci e produttive. Sulla dissertazione sui cenciaioli, vorrei soltanto dire che si rischia di farne una polemica di natura ideologica. Dovremmo davvero scrollarci di dosso ideologie e bandiere, e cercare una politica pragmatica, non cinica, ma che si strutturi su una scala di valori condivisi. Mi spiego meglio, il caso Gesip mette indubbiamente in risalto la problematica “cenciaioli”, ovvero garantire sacche di assistenzialismo, soltanto per metterci la coscienza a posto?… un po’ di meritocrazia please…
mi correggo: elezioni 2006, non 2001. Sembrano passati tantissimi anni. Forse perché benché giovane alla politica, non abbiamo percepito grandi progettualità? Oppure perché è la politica che si fa sempre più vecchia in termini ideologici e programmatici?
@ Massimiliano: Purtroppo il concetto del “da dentro”, nel quale ho creduto anni fa, e che mi pare teorizzasse anche Bertinotti, quando qualcuno obiettasse il fatto che fosse al quanto “borghese” per essere comunista, non funziona. Non perché sia scorretto in linea di principio, ma perché è proprio l’istituzione partito che è negativa. Una delle poche cose lucide che dice Marco Pannella è proprio il fatto che siamo vittime della partitocrazia. Tangentopoli ci è scivolata addosso, e non siamo stati in grado di capire che il sistema dei partiti è un sistema assolutamente mortale, sia per la democrazia partecipata, sia per l’amministrazione della cosa pubblica.
Purtroppo tutti i partiti italiani sono partigiani, e non è un’affermazione taumaturgica, perché progettano per una parte, non guardando l’intero da una parte. È una differenza che si muove sul filo del rasoio, ma è fondamentale.
@Piero:
la Borsellino ha all’attivo:
1. il primo programma partecipato della storia d’Italia
2. il migliore risultato della storia del centrosinistra alle elezioni regionali
3. un egregio lavoro di opposizione all’ars
4. un egregio lavoro come europarlamentare, che è risultato in tantissimi atti importanti, alcuni dei quali puoi leggere qui sopra, altri sul sito di Rita
5. 13 anni di attivismo antimafia insieme a Libera
aspetto il nome di un candidato con più meriti!
🙂
Simone, sul punto n. 3 ricordo che dopo la sconfitta all’ARS contro Cuffaro il primo atto della Borselino fu accettare un privilegio non previsto offertole da Miccichè: un’auto blu. Fu così chiaro che non si trattava di un’altra storia, ma della solita storia.
La Borsellino è una brava persona che non ha alcuna esperienza di amministrazione: serve questo a Palermo o serve una persona competente e capace di fare ciò che serve?
La Borsellino non ha mai utilizzato l’auto blu, essendo sotto scorta dal 2006. Questa è la prova della vostra disinformazione!
Ha usato l’auto blu dell’ARS: fidati!
Ecco: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ufficio-poteri-e-anche-l´auto-blu-le-galanterie-per-la-borsellino/1323335
massimo ma sai leggere? nell’artico della romano non c’è scritto che lei ha avuto l’auto blu, ma che micciché faceva tutto il galante con lei (sai, l’immagine). la borsellino non ha mai avuto l’auto blu per il semplice fatto che dal 2006 è sotto scorta
@massimo, forse nn sai leggere ? “il centrosinistra chiede che alla Borsellino vengano assegnati i supporti tecnici previsti per gli altri gruppi, almeno due funzionari, un autista e l´auto blu”
Non trovo nell’articolo da te segnalato altro, prova oltre che della disinformazione che questa è macchina del fango nei confronti di rita Borsellino!
Ripeto la Borsellino nn ha utilizzato l’auto blu concessa dall’ARS, anche perchè era sotto scorta dalla POLIZIA.
e poi, per inciso, l’articolo testimonia che la borsellino non aveva neppure chiesto benefit, visto tutti si premuravano di concederglieli
Il primo tocco, alquanto venefico, lo invio a qualche sbarbatello e improvvisato analista politico che si affaccia ogni tanto su questi commentari , che si permette di giudicare o di esercitare il processo alle altrui intenzioni come se fosse il solo a detenere la verita’.
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Poi passo al merito e devo dire che non condivido tanto la necessita’ che ha sentito il buon Massimiliano di “dover” quasi giustificare la figura della Borsellino.LA Borsellino ,nell’ambito dell’area di centro sinistra non ha nulla da giustificare e nessuno in quest’area finora la critica per quelle cose citate nei punti.Quelle sono semplici valutazioni e problemi che la candidata risolvera’ sul campo delle primarie aperte a tutti e che dimostreranno la maturita’ politica civile dei palermitani li’ dove tutti ,il giorno dopo,convergeranno sul nome condiviso democraticamente dai piu’.
Queste semmai sono favolette e zizzanie gettate proprio dall’area OPPOSTA CHE SPINGE PER LA DIVISIONE DEL CENTRO SINISTRA. E CREDETEMI CHE NON SARANNO QUeste argomentazioni a dissolvere.Perche’ si tratta semplicemente di disonesta’ intellettuale.
Io votero’ FErrandelli,ho scelto e lealmente lo sosterro’.Ma non diro’ ne’ noi diremo una sola frase denigratoria su Rita ne’ su un altro qualsiasi candidato di area.SArebbe :illogico.stupido,immaturo,suicida.
LA campagna delle primarie a mio avviso dovrebbe svolgersi solo tessendo le lodi di ciascuno ,senza attacchi ne’ svalutazioni dell’altro. Sarebbe “la solita storia ” e non un ‘Altra storia.
Dobbiamo cogliere l’occasione per conoscre e valutare le qualita’ dei candidati,non per sommergerli di improperi e difetti.
Ancora mi piace molto l’ intervento di Antonella .
E poi casso con nettezza e fermezza scinderei invece il caso dei cenciaoli da quello Gesip.Evidentemente MAssimiliano in questo ti occorre ulteriore informazione e concordo assolutamente con l’intervento di Matteo.Sai com’e’ ,queste cose sono nervi scoperti.Io ritengo i cenciaioli una ricchezza produttiva se inquadrati correttamente in un percorso di recupero e riciclo .Non piu’ come “cenciaioli” ma come operatori di bonifica ambientale professionali. E’ chiaro che vanno inseriti in un sistema legale. MA non possimao confondere chi lucra sui rifiuti illegali con questi semplici raccoglitori di ferraglie e varie.Anche la s emplice personale conoscenza vieta e impedisce di applicare a questi poveri lavoratori in proprio queste categorie del malaffare.
Beh…..seguo la politica cittadina dal lontano 1997. Non penso proprio di essere improvvisato. Mi auguro che lo stesso ardore con cui difendi a spada tratta il protettore dei cenciaioli lo userai per fare campagna elettorale al candidato a sindaco del centro sinistra.
ps la verità non risiede ne in me ne in te, ma nei fatti. Poi questi possono essere interpretati secondo il libero arbitrio.
http://www.ferrandelli.it/2010/06/vittoria-in-consiglio-sulla-tarsu/ esempio su tutti, leggendo l’articolo sembrerebbe che la tarsu sia stata diminuita del 30%, ma in realtà la diminuzione è stato sull’aumento. Invece che il 75%, l’aumento è stato del 45% 50%…Senza offesa una buffonata, un aumento del 45% 50% è senza precedenti e illogico cosi come un aumento del 75%, però facciamoci “tochi” dicendo che abbiamo ridotto la tarsu del 30%
http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/print.jsp?IDNews=40393
..avete appena assistito in diretta a quello che secondo me NON dovrebbe fare una persona che davvero ritiene di appartenere al centro sinistra o all’ampio cartello della societa’ civile.
Se qualche sbarbatello ancora interpreta la politica come attacco e svilimento altrui sulla base di improvvide e strumentali ricostruzioni di fatti manipolati a proprio piacimento,ebbene lascio a questi trastullarsi nello sterile esercizio che avrebbe il solo effetto di svenare le forze sane presenti dall’una e dall’altra parte offrendo al “nemico” un combattente fiaccato ed e esausto dal fuoco amico.
caro folklorista non è che tu usi toni concilianti, vedi l’attacco agli “sbarbatelli” della politica. e comunque massimiliano lombardo ha fatto bene a scrivere questo post. guarda i commenti sui vari blog cittadini, dove in molti hanno puntato il dito sui presunti difetti della borsellino per esaltare le candidature di ferrandelli e faraone. comunque, condivido il fatto che voi di sinistra perdete troppo tempo a farvi le scarpe l’uno all’altro. siate un po’ più uniti, che forse stavolta vincete
scusami, condivido “l’opinione secondo la quale” e non “il fatto che”. errore di copia e incolla
@Massimo, quell’articolo, per altro senza alcuna fonte e senza fare nomi, non fa altro che dire che il “centrosinistra” (chi???) chiede i benefici per il capo dell’opposizione. Neanche scrive che l’auto blu sia stata data. E’ un articolo scritto male, senza riferimenti, un esempio di pessimo giornalismo.
Tant’è che il punto è che se anche fosse stata concessa, non si sarebbe mai mossa perché chi è scortato NON PUO’ utilizzare i mezzi che gli gira, tanto meno l’auto blu.
Puoi scrivere all’ufficio stampa di Rita, per avere conferma.
@Folklorista ma sei per caso un avvocato? “avete appena assistito in diretta a quello che secondo me NON dovrebbe fare una persona che davvero ritiene di appartenere al centro sinistra o all’ampio cartello della societa’ civile.” sembra l’arringa conclusiva di un avvocato in perfetto stile “law and order”, io imputato, gli altri commentatori di Rosalio giuria. Quali fatti ho male interpretato? Ho portato un chiaro esempio di manipolazione delle notizie al fine di illudere i cittadini….te puoi essere convinto in quello che dici….ma fino ad ora non hai portato fatti a supporto di questa persona. Ne un link ne un articolo di giornale niente di niente….Una comparazione tra articoli della stessa notizia che facesse risaltare il brillante modo dell’operare politico del consigliere in questione..l’unica cosa che hai detto è stata “lui è vicino alle persone, lui fa la politica dal basso etc etc” ma un concreto esempio di buona operazione politica? attendo fiducioso una tua “cortese” risposta che sia argomentata da fatti e non da un semplice attacco alla mia persona.
..CAro De ri Va
se ben leggi non sono stato io a usare per primo il termine sbarbatelli.
USai semplicemente una salomonicamente uguale e contraria.
Il tuo intervento comunque conferma quanto sostengo.
Dobbiamo ,noi di questa “latata” affrontare con maturita’ le primarie, che non sono le elezioni,cioe’ senza crerae il “nemico” che poi potrebbe essere e risultare il candidato .Gli altri post cui ti riferisci sono scritti d a gente che ancora non ha compreso questa linea ,ma dovra’ rendersi conto ,altrimenti non vinceremo neanche satvolta. Oppure da gente che instilla zizzania.
Io posso convenire o meno su alcune considerazioni dei “difetti ” che mi sembrano piuttosto logiche , ma sarebbe davvero assurdo se facessi di queste ragoni il motivo fondante ,il pilastro di un mio parere politico sul valore di una persona.QUesto si misura da ben altre cose.E ripeto:non sia la campagna delle calunnie,degli attacchi,della denigrazione,dello spulciare il passato:A noi importa il futuro di PAlermo e l’amore di ciascuno dei candidati e di coloro che essi sceglieranno..anzi sceglieremo tutti noi per la citta’
Io non ho attaccato persone,semmai idee infondate.
Poi l’opera di un politico di opposizione in questi tempi di maggioranze comprate e con voti di fiducia clientelari e strumentali al solo fine di conservare il proprio scranno al consiglio puo’ davvero essere stata minima,perche’ i provvedimenti MADRE li firma e li approva la parte avvers ,in questo caso al governo.
Una buona opposizione in questo caso fa: ostruzionismo ,oppure collabora con cio’ che ritiene utile davvero alla citta’,denuncia,racconta,tiene i collegamenti con la citta’ e la societa’ civile :E’ tutto quello che ha fatto FErrandelli.
Rita Borsellino ha fatto lostesso, a modo proprio e con gli strumneti che aveva a disposizione , da Bruxelles
At folklorista… sta diatriba non l’ho certo iniziata io….molti di voi che sostenete ferrandelli, avete lanciato una specie di monito, come se lui fosse l’unico fautore del bene comune, in lui in quanto giovane risiede il bene del futuro di Palermo…e con questa storia continuavate…e continuavate…io mi sono inserito portando fatti a supporto della mia tesi, in fondo siamo in campagna elettorale, credo che per una corretta decisione su chi votare alle primarie si debbano sentire tutte le campane….rimango sempre in attesa di un esempio di buona politica…che non sia salire sul tetto dello Zetalab, o ergersi a parole paladino delle famiglie di via messina montagne….o dei cenciaioli…perchè queste sono cose che potrei fare io, e potresti fare anche tu, (che siamo persone intelligenti) ma li potrebbe fare anche chi non capisce una mazza di politica e di gestione della cosa pubblica.
Dimenticavo: un’idea infondata si basa sul nulla, il mio percorso di studi in ambito scientifico mi impone sempre di portare fatti e prove a supporto delle mie tesi. (cosa che credo ho sempre fatto)
Peccato che di tutte queste cose che abbia fatto la Borsellino la sua regione non ne abbia avuto giovamento. Credetemi, la Borsellino avrebbe mai fatto politica se non fosse stata la sorella del povero Paolo? Chissà cosa ne penserebbe il compianto fratello….
@Piero: fare opposizione al governo Cuffaro voleva dire fare opposizione alla mafia, come una sentenza ha dimostrato. Non è proprio facilissimo. Rita, ad esempio è stata tra i promotori della campagna che ha portato alle dimissioni di zu vasa vasa, per dire.
La tua domanda, invece, è odiosa oltreche infondata. Rita, dopo la morte del fratello ha deciso, si, di continuare quel percorso, prima per come lo poteva fare una farmacista, girando per 13 anni le scuole di tutta italia a raccontare una storia di vittorie contro la mafia.
Poi è entrata in politica ed ha fatto di più lei in 5 anni che buona parte della politica siciliana in 30.
Se parliamo di meritocrazia, pochi avrebbero diritto a dirsi politici in Sicilia, a parte lei, e il nome, qui, non c’entra
Caro Candidato/a a Sindaco, ti ringrazio sin da ora per la tua disponibilità a servire il Bene Comune di questa Città ma trovo corretto mettere alla prova la Tua onestà intellettuale e consentirti di verificare la tua capacità attuativa, pregandoti di rispondere, innanzitutto a te stesso, alle seguenti domande, precedute dalla dichiarazione che segue:
” Consapevole che non potrò fare affidamento su trasferimenti nazionali e solo su residui fondi europei, sono disposto ad inserire nel programma e ad impegnarmi a realizzare entro la metà del mandato i seguenti punti:”
■ridurre del 20% i dipendenti del Comune nel rispetto della lor dignità
■ridurre del 50% i dirigenti dello stesso Ente
■sottoporre a verifica periodca l’intero personale sulla base dei modelli di efficienza/efficacia usati in ogni paese UE
■prevedere normali servizi nottuni di Polizia Municipale
■ampliare gli orari di ricevimento del pubblico, comprendendo anche turni in iorni festivi e digitalizzando il possibile
■pedonalizzare il Centro Storico da Piazza Croci alla Stazione FF.SS, affrontando le iniziali miopi proteste
■mettere all’asta europea i servizi di trasporto pubblico e raccolta rifiuti
■realizzare gli 8 centri di Municipalità delegando i relativi poteri,
■fare dello ZEN, a costo zero, un modello di riferimento virtuoso per le periferie italiane
■supportare la realizzazione dell’ Area Metropolitana
■dare la priorità alla sicurezza/dignità degli edifici scolastici di pertinenza
■estendere all’intero territorio la raccolta differenziata
■creare corsie e programmi di integrazione per giovani e donne di provenienza extracomunitaria
■presentare alla comunità internazionale degli investitori un Piano Strategico che ponga Palermo tra le opportunità
■selezionare le colaborazioni esterne strettamente necessarie mediante bando pubblico e con criteri che privilegino il merito
■farti riconsegnare dalla Regione il Castello Utveggio
■chiedere la consegna delle Caserme che andranno in dismissione ed a concordarne con l’Università l’uso per campus ed alloggi fuori sede
■candidare Palermo a Capitale Europea della Cultura
■annunciare di non ricandidarti per favorire l’alternanza interna e far crescere una squadra di giovani e competenti amministratori pubblici
Ovviamente saranno opportune e gradite tutte le dichiarazioni/iniziative sulla legalità e il contrasto alla mafia che vorrai fare ma, ove ritenessi in piena coscienza che almeno un terzo delle scelte sopra indicate non siano alla tua portata, ti ringraziamo e ti preghiamo di impegnare altrove la tua azione generosa. Sarà un bene per Te e per la Città.
Con viva cordialità.
Bravo Loris, questa è la concretezza che serve. Fai il paio con Stef:
https://www.rosalio.it/2011/10/31/stef-veni-foras/#comment-356185
Mitico prof. Sanlorenzo. Il 30 più bello in Sistemi Organizzativi Aziendali (ingegneria gestionale)
se deste un contributo anche voi,e meno lodi,
forse potremmo accelerare il processo.
Fermo restando la richiesta di autoanalisi da parte del Candidato/a circa le proprie capacità realizzative credo che:
La candidatura di Rita Borsellino, posta nei termini di assoluta chiarezza nei confronti di alleati presenti e futuri, pone fine a risibili polemiche tra vecchi e giovani e rilancia la proposta di una politica territoriale all’insegna dei valori irrinunciabili della solidarietà, della competenza e dell’onestà. Credo che un passo indietro da parte degli attuali candidati alle primarie, lungi dal to…gliere valore alle stesse, contribuisca a restingere i tempi ed a concentrare l’attenzione sulla redazione di un programma certamente concreto ma non disgiunto da una visione dello sviluppo presente e futuro della Città, con quel largo respiro progettuale che sino ad oggi è mancato e che comprenda la valorizzazione dei giovani che, con generosità e in attesa di candidature di più alto profilo, si erano fatti avanti. E’ così che si preparara il futuro, attraverso coloro che lo renderanno possibile ben oltre il ristretto orizzonte di un unico mandato o la fede cieca in un’unica persona.
quoto Loris,
aggiungerei:
. il limite alle indennità dei consiglieri;
. la fine della correlazione della stessa con lo stipendio che ha permesso a troppi di farsi assumere dopo eletti per ottenere un’indennità maggiore;
discuterei
. la pedonalizzazione da piazza Croci alla Stazione, che non ne conosco di talmente ampie al mondo e credo sia prioritaria quella dei mandamenti del centro storico;
. per lo Zen ci vogliono anche investimenti.
E inviterei Loris ai cantieri per il programma, quando aperti, per portare le sue idee.
Forza!
Il prof. abita in centro storico? Io penso di no… prima di parlare di pedonalizzazione si deve parlare di infrastrutture… parcheggi. mezzi pubblici. Altrimenti è soltanto propaganda e ipocrisia… Lasciate parlare chi ci vive in centro storico…
@ Piero: concordo con te… inoltre chi conosce da vicino la famiglia stretta di Paolo, sa che non hanno visto di buon occhio la “discesa” in campo della sorella…
Vada per creare le infrastrutture, ma poi paghereste per parcheggiare? In mezza europa i centri storici sono chiusi al traffico, e le persone si muovono con i bus e i mezzi pubblici. Cammino molto a piedi, e sebbene il centro storico di Palermo sia molto ampio si può raggiungere la propria destinazione abbastanza velocemente.
quando si hanno vent’anni,certamente si’.
Peccato che oggi si vive oltre ottantanni!
Giorgio come si vive oltre 80 anni qui a Palermo, si vive oltre 80 anni in Finlandia, Olanda, Norvegia, è un fatto di modo e stile di vita. Gli italiani sono “nati stanchi”, e per capirlo basta guardarsi in giro, il 90% dei ragazzetti di 14 anni hanno lo scooter e/o la microcar, appena fai 18 anni si prende la patente e si va ovunque in macchina, ottenuto (per i fortunati) un contratto a tempo indeterminato si corre dal concessionario a comprare la macchina e/o motorazzo, ed il ciclo di vita si ripete e ripete. Va bene, appena si hanno 80 anni, per chi durante la vita si è lasciato cullare dalla comodità dei mezzi di trasporto privati, può diventare pesante muoversi a piedi, ma esistono sempre le biciclette a pedalata assistita, o questi “scooter” per la terza età a 3 ruote ed elettrici che ti permettono di muoversi in libertà. Le possibilità ci sono, basta solo volerlo, e sarebbe bello che gli amministratori si muovessero con i mezzi pubblici o a basso impatto ambientale, invece di andare ad intasare la NOSTRA (perchè è nostra) piazza Pretoria come fosse un parcheggio.
@ Giuseppe: Caro, non puoi ignorare il fatto che negli altri paese come tu stesso hai scritto ci sono I MEZZI PUBBLICI, che qui non funzionano. Inoltre, qui c’è un evidente problema sicurezza che determina il fatto che dopo un certo orario certe zone del centro storico, ancora oggi purtroppo, siano molto pericolose. È fondamentale chiuderlo al traffico, ma prima è indispensabile un progetto integrato di mobilità, ovvero: parcheggi, tram, riqualificazione urbana, sicurezza. Perché mettere case popolari abitate da una popolazione degradante in zone del centro da qualificare? Spostiamo queste persone in zone dove i servizi sociali possano garantire un vivibilità assistita. Altrimenti qualsiasi chiusura al traffico determinerà soltanto la morte delle attività culturali e sociali (il pubblico, i clienti come raggiungono le attività?) e l’invivibilità da parte dei residenti (e io lo sono), che penseranno bene di andare via. Tutti gli altri discorsi mi dispiace dirlo sono solo chiacchiere da bar…
@Piero, quoto al 50%:
Primo: il centro storico, e tutta Palermo, sono, dati alla mano, tra i più sicuri d’Europa, per quanto riguarda il rischio di essere vittime di crimini.
Secondo: lascia che a parlare di “popolazione degradante” siano i nazisti. Uno dei pregi del centro storico dei Palermo è che è ancora, almeno in parte, vivo il tessuto sociale storico, fatto dei vecchio abitanti e che sianpo arrivati gli immigrati che hanno ridato vita a tante aree. Servono i servizi in centro, ad esempio ripigliando quegli edifici recuperati con Urban per essere pubblici e poi regalati a pub e affini.
@ Simone: Caro, ma tu vivi nel centro storico? Perché se ci vivi, sei un fortunato che abita nelle zone felici; Se, invece, non ci vivi, si spiega perché credi alle statistiche fatte con numeri che non rispecchiano affatto la realtà. Il centro storico di Palermo soffre di due condizioni di difficoltà. La prima è che è enorme, un dei centri storici più grandi di Europa. Per cui si impone una scelta categorica, ovvero quella di delineare il perimetro di un’eventuale chiusura (quello paventato che vedrebbe l’isola dalla stazione a Piazza Croci è troppo grande, e non tiene conto del fatto che si chiuderebbero degli assi viari fondamentali di collegamento tra Monte e Mare). Secondo, c’è ancora tanto da ristrutturare e i costi sono molto elevati. E, spiace dirlo, l’appeal di certe zone del centro è scarso perché ci abitano persone, e lo dico sottolinenandolo perché non soffro della sindrome del buonismo sinistrorso, persone degradanti: ovvero spacciatori, posteggiatori abusivi che spesso dipendono da mafiosi, prostitute, criminalità più o meno organizzata. È notorio che Vucciria, Ballarò e certe zone della Kalsa siano centrali di spaccio e di ricettazione. Quindi chi veramente vive il centro storico, come il sottoscritto, ti dice, a ragion veduta, che è stato un grande errore ristrutturare edifici e adibirli ad edilizia popolare, infarcendoli di ex (molto poco ex) detenuti e personaggi del genere. E sai perché? Perché così facendo alimenti soltanto nuovi razzismi e fobie. Se vuoi davvero risollevare le condizioni sociali di queste categorie li devi innestare in tessuti urbani dove esistono i servizi e dove c’è già una forte presenza sociale, lontana da situazioni di degrado. Il centro ha bisogno di una riqualificazione profonda. E stai sicuro che sono proprio i primi immigrati che vivono male nel centro storico, perché privo di servizi e di un piano di recupero. E per piano di recupero intendo creazioni di polmoni verdi, anziché il recupero pedissequo di tutte le catapecchie, solo per dar conto a costruttori più o meno “illuminati” che ci speculano su, colorando di rosso, per darsi un tono, le loro azioni speculative.
Quindi, prima di fare affermazioni davvero piccoline, ti invito a vivere un po’ in centro, kalsa, Ballarò, piazza Marina, e poi ne riparliamo. Che ne dici?