“Occupy Massimo”, studenti in tenda davanti al Teatro Massimo
Sono accampati da ieri con una ventina di tende davanti al Teatro Massimo i ragazzi dei collettivi studenteschi riuniti dalla sigla Occupy Massimo che richiama le proteste negli Stati Uniti, a Wall Street e non solo.
I manifestanti protestano contro le logiche che hanno prodotto l’attuale crisi economica mondiale e le banche.
Meglio di una barzelletta.
Palermo: pip, lsu, clientelismo, mercato dell’amicizia, stipendificio pubblico, importazione eccessivamente folle di consumi, esportazione vicina allo zero, 25 miliardi del PIL (della Sicilia = 30% del totale) speso per (in)attività improduttive intermediate dalla politica, servizi da terzo mondo, devastazione urbana e ambientale, strutture – quando ci sono, raramente – da terzo mondo fatiscenti o diroccate o in disuso…
Palermo: politici che continuano indisturbati e imperterriti a perpetrare lo sfacelo sopra elencato…
SCOPIAZZATURA…
Palermo-Wall street…
meglio di una barzelletta.
una provinciale imitazione di qualcosa finta. Ieri in una intervista nessuno di loro è riuscito a dire oltre le frasette di rito (che vanno bene in ogni occasione) parlando di cose che non esistono (riforme?!?!?!?!) e facendo discorsi qualunquisti fino al midollo, altro che rivoluzione newyorkese, rivoluzione sfincionara è!!!!
Manganello is the way.
tenerezza….sempre tardi arrivano…
Mi ricordano i figli dei fiori con la chitarra a villa Sperlinga, canne e peace and love, peccato che era il 1982…….:-)
Questi sono indignados ? Sti piscialetto alle prime due gocce d’acqua se ne tornano a casa loro ! Provincialismo, provincialismo becero. Palermo ormai è la città del copia – incolla. Che amarezza.
Ho scritto una poesia:
“Occupì
occupa
occupiamo
la città.”
andate a zappare!!!
non mi meraviglia che da tanto tempo non leggo su rosalio post di autori come davide enia.
di fronte a tante approssimazioni non mi meraviglia che persone intelligenti abbiano di meglio da fare.
il post è acchiappapolemiche senza costrutto, senza nessun link per chi vuole approfondire (al di là della consistenza di occupy palermo, comunque la si pensi)diversamente di tanti post sul dj set della [….] prossimamente a palermo.
che da simili post ne scaturiscano commenti come “andate a zappare” ne è ovvia conseguenza.
bar sport appunto
saluti
ps, posto il post in altri termini (maggiore informazione) la discussione sarebbe anche stata interessante
Cara Stalker, non si può essere sempre d’accordo… peraltro non so se in questo caso siamo o non siamo d’accordo, poiché, secondo me, questa discussione a Palermo non ha nessun motivo di esistere, trattandosi, come sempre in questi casi, di brutte e provinciali scopiazzature, senza nessun riscontro reale. Associare Palermo a wall street più che barzelletta, a pensarci bene, è un’autentica pazzia.
Palermo è quella che ho sintetizzato sopra, limitandone peraltro le carenze da elencare. Palermo è tutta da occupare, ma occupazione seria, non scopiazzatura di fatti che succedono altrove. Palermo è fuori dal mondo globalizzato, dalle problematiche finanziarie, che c’entra Palermo con wall street, che c’entrano i pip gli lsu, lo stipendificio pubblico? I 25 miliardi del PIL dilapidati per tutte le finte attività intermediate e inventate dalla politica? Palermo è una società tra il paradossale, l’assurdo, il surreale, e spesso tutti insieme riuniti, a volte a Palermo ci si chiede se è realtà o sogno. Palermo è tutta da occupare, a cominciare da piazza della vergogna e dagli altri palazzi dove si collocano i finti politici che rovinano la Sicilia, per mandarli sul serio a zappare. Palermo è tutta da occupare, ma per le tematiche che la riguardano seriamente non per wall street “lontanissima”. Ma a Palermo sono pochi i non inciuciati o perlomeno quelli realmente liberi dalle logiche clientelari (non si sa mai, si può sempre avere bisogno di un amico!), allora meglio occuparsi di wall street.
P.S. Enia sicuramente è un ottimo attore, e scrittore, pero’ ho letto su un altro blog certi suoi suggerimenti per candidature… anche sportive…
… come dire: l’intellighenzia palermitana, ed i palermitani tutti, accettano di vivere in una città siffatta (per decadenza), accettano una classe di (pseudo)politici che giocano con la politica – che è una cosa seria – come se giocassero al calciomercato, alle figurine Panini, al torneo libero di calcio amatoriale, e se ne vanno ad occupare piazza massimo – scopiazzando – per wall street lontanissima dalle problematiche palermitane?
oltre a pazzia e assenza di lucidità, è pure mancanza di coraggio.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/da-atene-ad-harvard-processo-all%e2%80%99ortodossia-economica/
questo mi pare un link interessante
caro gigi, non so se siamo d’accordo o meno.
occupy WS è una realtà e bla bla bla (non mi interssa parlarne qui)
occupy palermo, da quanto ne riferisce rosalio, non si sa. la cosa è stata trattata come un necrologio nell’ultimo giornaletto di provincia, che i necrologi tirano sempre, come quelli che devono andare a zappare. da qui il mio stupore a tanta approssimazione, da parte di un blog sicuramente letto a palermo, e conseguenti commenti da bar sport.
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folklo, di link ne avrei a carrellate, ma sicuramente mai “interessanti” quanto i tuoi, quindi evito di rompere i [….] ai gentili lettori ulteriormente.
Stalker, a dire il vero questi accampati davanti al teatro massimo non meritano di più di un necrologio. Appropriato il necrologio!
Per i motivi che ho scritto sopra. E’ solo una scopiazzatura che non ha nessun riscontro nella realtà locale. Manifestano per cose non c’entrano con la realtà locale, come detto, è solo pazzia. Ancora più grave perché avviene in una città decadente che dovrebbe essere occupata tutta per i gravi problemi che la riguardano direttamente. Questi si accampano davanti al teatro massimo per manifestare per il beaujolais nouveau (è questo il rapporto).
Queste scopiazzature per illudersi di appartenere al mondo globalizzato sono nocive, perché occultano la realtà e impediscono l’evoluzione – che passa dalla soluzione di tutti i gravi problemi che ho sintetizzato sopra – per farne veramente parte: la Sicilia è out dal mondo globalizzato e nemmeno appartiene a quello dell’altra sponda.
Vedono far proteste in America e vogliono imitarli…vogliono sentirsi come loro, vogliono imitarli. Solo che non li calcola nessuno, possono dormire davanti il teatro pure 3 anni.
Fra gli indignados al Massimo c’era pure Tony Siino che ha fatto un bellissimo discorso al megafono. Bravissimo Tony!!!
La summa del messaggio degli indignati sta in una esternazione che ho sentito sabato pomeriggio provenire da dentro una tenda: “Ouh, a finisti i iccari pirita?”.
non è che a new york non si scorreggi..
diciamo che i professionisti della manifestazione sono meglio formati a new york..
come del resto i blogger, i giornalisti, e i commentatori di blog..
ciò non aggiunge nulla al merito, assente a palermo e new york. tuttavia fa molta differenza sul metodo che porta a differenti risultati: a new york in piazza non ci sono solo i professionisti dello sciopero e di new york si parla in tutto il globo o almeno nell’autoreferenziale occidente.
ma new york è new york e ha tutti i riflettori sopra e masse di gente che ogni anno passano per la città. palermo è provinciale..cosa cercate? aha
No comment. Credo non abbiano altro da fare. Se sono indignados sono davvero pochi, e quindi non sono riusciti a sollevare nessun movimento di persone.
L’impressione é chge siano solo 4 sfigati 4, che non si rassegnano a fare altro. Lavorare no?
Robertino burlone…ma se sono stato fuori Palermo due settimane per lavoro…