#Opencamera, #openpalermo, #openars su twitter
Il profeta della politica 2.0 o se preferite dell’operazione trasparenza è Andrea Sarubbi. Giornalista quarantenne – lo ricorderete in trasmissioni Rai come A sua Immagine – e parlamentare del PD alla prima legislatura, lo scorso luglio – poco dopo essere sbarcato su Twitter – ha lanciato l’operazione #opencamera.
Per i non esperti, qualche indicazione preventiva: sul social media di micro blogging più in voga del momento, ogni parola preceduta da cancelletto (come #opencamera) detta hashtag, costituisce una sorta di parola chiave che se ricercata consente agli utenti di visualizzare tutti i messaggi che la contengono, indipendentemente da chi li digiti.
L’uso è semplice, la trovata geniale. Sarrubbi attraverso #opencamera racconta in tempo reale le sedute di Montecitorio (commissioni comprese) con tanto di retroscena e curiosità. Chi vuole, dunque, può seguire i lavori parlamentari passo dopo passo, ricevere informazioni di prima mano che spesso – e forse altrimenti – non finirebbero sui giornali, condividerle e partecipare al dibattito commentando. Nei giorni che hanno preceduto le dimissioni del governo, per esempio, #opencamera ha fornito punti di vista e indizi inediti sui guai della maggioranza.
Un successo (e una rissa sfiorata) in pochi mesi, grazie anche ad altri deputati (tra i più attivi l’UDC Roberto Rao) che hanno deciso di partecipare all’esperimento, esteso anche al senato alla voce #opensenato.
Questa la premessa. La proposta per i palermitani (e non solo) è un’altra. Le amministrative sono alle porte, ma i pochi mesi che ci separano dalle elezioni potrebbero essere utili per avviare l’operazione trasparenza in diretta da Palazzo delle Aquile. Sappiamo che alcuni consiglieri comunali sono già presenti su Twitter, a loro quindi chiediamo un piccolo salto di qualità. Non ci dicano solo dove sono e cosa fanno, non usino i loro profili solo per pubblicizzare le loro iniziative o per comunicare il loro punto di vista su una questione che evidentemente gli sta a cuore, ma inizino a utilizzare anche l’hashtag #openpalermo per raccontare in diretta le sedute del consiglio. Insomma, cari consiglieri comunali, dite su Twitter quello che vorreste dire ai giornali o che i giornali non raccontano, rendeteci partecipi del vostro lavoro e di quello dei vostri colleghi e fatelo in diretta.
Ci sembra un modo semplice e concreto per ridurre la distanza tra cittadini e palazzo, per aprire le porte e far entrare un po’ d’aria fresca e soprattutto per praticare la trasparenza, non limitandosi a predicarla. Lo strumento c’è ed è a vostra portata di mano (letteralmente). Due finora, i consiglieri che hanno raccolto l’invito, i poco più che trentenni Doriana Ribaudo (PiD) prima e Vincenzo Tanania (PD) poi. Speriamo si aggiungano presto anche altri. Infondo, sempre meglio esserci ed essere protagonisti che farselo raccontare – e farsi raccontare – da altri.
Se poi qualche consigliere regionale (pardon, deputato) volesse fare altrettanto, l’hashtag per twittare in diretta quello che succede nel parlamento più antico del mondo è #openars, utilizzato finora solo da pochi e meritori giornalisti. Se funzionasse, temiamo possa essere una quasi rivoluzione, con buona pace dei sempiterni gattopardi.
Per chi ancora spera nelle primarie del centro sinistra, invece, l’hashtag #primariepa.
Teneteci aggiornati. Noi promettiamo di seguire rilanciare. #open a tutti.
#questopostèunacagatapazzesca
Però ha funzionato. E dopo un paio di secoli si sono aperte le porte dell’Ars. Cordialità.
Osvaldo gradirei un linguaggio più consono. Grazie.