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sabato 21 dic
  • Open Prada, vip e volti noti all’inaugurazione: le foto

    È stata una parata di griffe, abiti alla moda e accessori di lusso. L’inaugurazione dello store monomarca Prada di Palermo, il primo in Sicilia, si è confermata come uno degli eventi più attesi dalla città e dai suoi acquirenti di prestigio.

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    Nonostante l’invito segnasse le 19 come orario di inizio dell’aperitivo, scandito per tutto il tempo da tartine e musica live, i primi impazienti e curiosi ospiti sono arrivati con una buona mezz’ora di anticipo. E in poco tempo centinaia di persone hanno preso d’assalto i tre piani del punto vendita che nasce nel palazzo ottocentesco che qualche anno fa ospitava il negozio di scarpe Napoleon.

    Eva Riccobono

    Tra gli invitati illustri c’era la statuaria modella palermitana Eva Riccobono, fasciata in un leggero abito nero con inserti in pizzo. «Da sempre seguo la filosofia e lo stile Prada e oggi sapere che uno store della maison nasce nella mia Palermo, la città del cuore, mi rende orgogliosa e felice».

    Maurizio Carta

    All’inaugurazione di Prada, però, c’erano anche moltissimi volti noti palermitani. Da politici come il presidente della Provincia, Giovanni Avanti e l’ex assessore comunale al Centro storico, Maurizio Carta (nella foto, accompagnato dalla moglie) alle gemelle Ardizzone, fino ai giovani della Palermo benestante.

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    E per una sera la tanto “chiacchierata” crisi è sembrata non esistere. Chanel, Dior, Prada naturalmente, nessuna delle donne presenti ha rinunciato ad indossare le It bags delle più grandi maison internazionali. Le più giovani, invece, hanno optato per mini dress da abbinare a blazer e giacche taglio uomo o alla tanto di moda pelliccia.

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    Sempre in barba all’economia italiana a pezzi, da Prada fanno sapere che sono già state vendute due delle cinque borse della linea in pelle saffiano color argento realizzata in edizione limitata per celebrare Palermo. Al prezzo di 1.100 euro ognuna, sono una rivisitazione del celebre modello “Galleria”.

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    Guai a pensare che l’estro sia un vezzo tutto al femminile. Spiccato il senso della moda anche tra gli uomini, che si sono fatti spazio tra gilet e sciarpe sapientemente annodate al collo.

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    Open Prada, vip e volti noti all'inaugurazione: le foto

    (in collaborazione con Cronache di moda)

    DISCLAIMER: non è stata corrisposta alcuna somma per questo post.

    Palermo
  • 167 commenti a “Open Prada, vip e volti noti all’inaugurazione: le foto”

    1. “E per una sera la tanto chiacchierata crisi è sembrata non esistere”: no comment!

    2. Trovo estremamente di cattivo gusto definire la crisi come una “chiacchiera”, quasi fosse un pettegolezzo da salone di bellezza o una boutade da bar.La crisi purtroppo è quantomai reale, profonda e di difficile soluzione, ed il fatto che per “ALCUNI” non esista non può che rallegrarci ma, sinceramente, sentire definizioni come “chiacchierata crisi” – consapevoli del fatto che soprattutto a Palermo tanti non riescono ad accordare il pranzo con la cena – fa rabbrividire. Mah…

    3. “i giovani della palermo benestante”…
      ancora nel 2012 si tende a fare questo tipo di distinzione?
      mi sfugge per altro la differenza tra vip e volti noti…
      non è una critica a chi ha scritto l’articolo,ma una critica a tutta questa società,impiantata sull’effimero..Prada o non Prada.

    4. E’una vetrina nella vetrina, non so quanti potranno visitare il negozio ed’acquistare? ma per i pochi “eletti” che dire… Riempitevi di cose, cose ad’altre cose, se affonderemo tutti in un mare di merda l’importante, ed’essere eleganti no?

    5. SCHIAFFIO ALLA MISERIA!
      SCHIFO

    6. Scusate la mia ignoranza, ma chi sarebbero le gemelle Ardizzone?

    7. I protagonisti sembrano essere gli ospiti… Mah! Quoto totalmente Vix

    8. Sig.ra Verzera…. tanto per fare due chiacchiere…..ma lei per caso fa parte di quegli “ALCUNI”?

      picchì se è accussi…..dumani a sira vegnu a mancio a so casa!
      Grazie anticipate per l’ospitalità.

    9. Beh, ragazzi, basta con le critiche!
      Li dobbiamo riciclare questi soldi sporchi, in qualche modo, o no?

    10. DISCLAIMER: non è stata corrisposta alcuna somma per questo post.

      Avete fatto male, io per pubblicare sta roba mi sarei fatto pagare a peso d’oro, tanto i piccioli li hanno

    11. Serie: ART. 3 COST. ITALIANA
      “Tutti i cittadini sono uguali……..”

      Il diavolo veste Prada?

      Anche il Papa. Tié! (gesto dell’ombrello)

    12. Un precario laureato neanche ci arriva a 1100 euro al mes! Trovo di cattivo gusto questo articolo in questo momento storico, capisco la leggerezza ma poi tutte queste personcine a modo:” Chi sono?”, ” Che fanno nella vita?” se non spendere i soldi di papà….io non ho parole!Metterei una volante della finanza all’uscita del negozio per controllare se i papà e le mamme dei giovani della palermo benestante pagano le tasse e quanto dichiarano annui…che vergogna!!

    13. davvero mi riempie di speranza il fatto che tante voci si siano levate contro questa superficiale rappresentazione della “vita” quasi fosse un’eterna passerella. credo che il commento dell’articolo sia banalmente superficiale e rispecchi un cronachismo ( se mi passate il termine) degno degli anni ’50.
      cercate di essere più consoni alla realtà di oggi e alle difficoltà che tanti ragazzi “non benestanti” sono costretti ad affrontare

    14. Ho una irresistibile voglia di lanciafiamme Vietnam style… e voi?

    15. Ma saranno affari loro se hanno soldi da spedere? ma stanno levando qualcosa a voi? Invece c’è anche bisogno di parlare di cose frivole, soprattutto nei momenti difficili.
      PS: la maggior parte di voi scommetto che ha l’iphone 4 Stupid già in tasca! ma va va vaaaaaaaa

    16. Il termine giusto c’è: è classismo razzista (dal basso).

    17. I vip: l’ex assessore al centro storico, le gemelle Ardizzone (???), i ggiovani della Palermo “banae”! – si commenta da sè.
      Per carità, Prada è un grande marchio della Moda italiana nel mondo, e che a Palermo adesso ci sia la sua boutique è positivo per chi vuole o per chi si può permettere i capi di questa Casa di moda, ma che provincialismo trasuda questo articolo e immagino anche la gente lì presente.
      Forse è un provincialismo tutto italiano, non necessariamente palermitano, ma tant’è.
      Comunque, “Palermo bene” non si può sentire. Per me la Palermo bene sono le persone che studiano, si informano, hanno idee e rispettano il prossimo!

    18. E la Contessa Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare c’era? Ma smettiamola!!!Quoto Laura…

    19. Vorrei chiedere all’autore del post se oltre le gemelle Ardizzone c’erano pure le sorelle Stigrancazzi, no perché altrimenti che inaugurazione era?! 😉

    20. Oh my god!
      vip, volti noti, palermo bbéene.
      Ma non c’è bisogno di essersi interessati a lungo allo studio della morfologia, e della semiotica per sapere che questi sono tasci dentro e fuori, tasci provinciali.
      Tasci nella posa, negli sguardi, nei movimenti.
      La crisi e l’ostentazione, la contrapposizione che scandalizza alcuni commentatori, passano in secondo piano, anzi, per me non contano affatto quel che salta agli occhi è la tasciume.

    21. tranne la modella, bien sûr.
      Ma le altre facce… e le pose…ma è scritto! non lo vedete. Tasci.

    22. Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti e a utilizzare un linguaggio consono. Grazie.

    23. arrizzanu i carni 🙂

    24. E mi raccomando, guai a pensare che l’estro sia un vezzo tutto al femminile.

    25. mi staiu lanzannu :X

    26. viva ovviesse! jeans (25 euro) + maglia (9 euro) = 34 euro

    27. le pellicce……… siate maledetti chi le fa e chi le compra

    28. mancava nino u ballerino

    29. Per quanto mi riguarda ognuno dei suoi piccioli può farci quello che vuole.
      Pure pisciarci sopra mentre fa la carità.
      Benvenuta Prada a Palermo! Finalmente ci voleva.
      Vorrei criticare l’articolo: per me è scritto coi piedi. Prosa triste e lenta da Cult o da Opinion leader, ma è possibile che non esista nessuno che riesca a scrivere ste cagate in maniera decente? Alla fine basta guardarsi un po’ in giro e prendere spunti. Sempre i soliti articoli da giornalino patinato della Palarmu bana!

    30. Sono tornato a Palermo dopo mesi e la povertà della città è evidente.
      Caro Siino dall’alto verso il basso si chiama “classismo razzista” o “invidia sociale”, dal basso verso l’alto si chiama “giustizia sociale”, che è quella che manca nel nostro paese (e in Sicilia non è mai esistita) insieme al merito.

      Saluti natalizi dalla capitale

    31. e giuseppina 3 motori

    32. Quando si parla di marchi di lusso arrivano sempre i rosiconi che accusano i clienti d’essere pirocchi arrinisciuti,mafiosi o altro. Come scrivono i tasci (gli unici, quelli veri) sui loro lapini…”la tua invidia è la mia fortuna”.

    33. quando leggo “palermo bene” lo associo sempre alla mafia, forse perkè andando in giro vedo tt i cosi detti “fighettini” figli di mafiosi e spacciatori…. la mia nn è invidia ognuno faccia quel ke vuole dei suoi soldi, ma se ieri si recensiva ogni persona ke era la dentro, la dia si sarebbe divertita 😀

    34. vomito… date 100 euro a sta curtigghiara e mandatela a Londra… la si che non sentirò la tua mancanza

    35. Laura scrive :”!Metterei una volante della finanza all’uscita del negozio”

      Io sono senza parole … A questo punto mettiamo la volante anche davanti ai supermarket ai mercatini , si dai trasformiamo ulteriormente questo paese già poco democratico in un paese militarizzato ….
      Non vi mando a fare in c…. Perché mi siddia ma vi invito a fare bagagli e trasferirvi in luoghi a voi più idonei ” leggasi Iran o simili ”
      Sfigati è per colpa vostra e di quelli come voi che siamo stati presi di mira dagli speculatori di borsa e rischiamo di finire nella m….
      Fatela sta cosa buona per l’Italia … Espatriate !!

    36. Ardizzone = Giornale di Sicilia.
      Carine e fascinose le ragazze. Mentre la sciarpa “sapientemente annodata” del giovanotto della foto è roba da impiccati, corda e sapone, en pandant comunque con i pantaloni, con voglia di ginocchio.
      E’ da un bel pezzo che gli uomini a Palermo hanno perso il “senso” dell’eleganza, non li salverà di certo Prada.

    37. Post sbagliato.
      Comunque, visto che un professore precario universitario prende 1100 al mese, che si dovrebbe fare? Vietare l’apertuna e l’inagurazione di un boutique perchè LUI non potrebbe acquistare manco una “spingula”.

    38. ESTICAZZI!….pensa che negozio PRADA a Palermo è evento Mooolto interessante.

    39. Quoto Manuelo: a me sembra un pastorello mal vestito, anzi “u viddanu vistutu a festa”! Non era il caso nemmeno di fotografarlo.

    40. Fossi stato il gen della Gdf mi sarei infiltrato li dentro con un paio di uomini e poi avrei agito di conseguenza.
      Dal momento che a Palermo le dichiarazioni medie sono di 17 mila euro all’anno, vediamo chi compra e cosa.
      Invidia? Equità, una volta tanto.

    41. Da palermitano sola una parola può rendere….schifìu!

    42. solo “sconcerto” per questo articolo!!!!!! forse chi lo ha scritto non vive in Italia e soprattutto non a palermo….condivido il pensiero di Magnone in pieno!!!!!!!

    43. la fudda c’era solo perchè si manciava gratis… di sti tempi la cvisi c’è puve per la high society…

    44. Semplicistico tacciare d’invidia chi critica questi “eventi glamour” (!), un luogo comune.
      Infatti il mio disappunto non va verso coloro che possono permettersi l’acquisto di un abito griffato Prada, il concetto è assolutamente differente.
      Il provincialismo che critico è rivolto a chi:
      1) partecipa a questi eventi senza la possibilità o intenzione di acquistare nulla, ma lo fa secondo l’equazione (illusione) esserci=avere, una sorta di riprova sociale, di finto riscatto rispetto alla condizione socioeconomica d’appartenenza;
      2) si indebita pur di sfoggiare un capo super firmato, quando magari ha un reddito minimo o risparmia su tutto pur di mostrare di “avercela fatta” (?);
      3) può permettersi di acquistare anche l’intero negozio ma non lo nasconde, piuttosto lo ostenta e magari si crede migliore (parvenue o meno che sia).
      Ecco, se l’idea era quella di parlare della Palermo più chic o altolocata, forse occorreva spegnere i riflettori sull’evento e parlare di chi si è rifiutato di andarci (magari da invitato). E’ una provocazione ma credo di aver espresso il concetto.

    45. Sono le Ardizzone del Giornale di Sicilia? Ma il giornale non è in stato di crisi? Capisco che ognuno con i soldi suoi ci fa quello che vuole, però…

    46. comunque, che apra Prada mi fa solo piacere, che esistano pseudo-giornaliste che scrivono ste cagate, ecco, li ci vorrebbe la miniera

    47. abbiate pazienza…secondo me questo articolo vuole solo essere provocatorio..non colgo altre significative e logiche intenzioni…c’e’ gente a palermo che ha difficoltà ad arrivare a fine mese e si limita anche sul cibo,disperati che girano senza polizza assicurativa sui mezzi rischiando il peggio perchè con le spalle al muro..giovani capaci con un fardello di studi non indifferente che si passeggiano la scimmia,famiglie povere che sopravvivono grazie alla carità…ma a quato pare c’e’ gente che preferisce far finta di non vedere…però…vuoi mettere comperare e mostrare una borsa prada?????? non ha prezzo…o forse si? l’insensibilità.

    48. in effetti e’ un articolo non troppo in linea con lo stile solito di rosalio… enrica&paola gli haters erano inevitabili!

      a chi parla di lanciafiamme e sterminiamoli tutti… ma veramente ci vuole chiamarlo razzismo classista dal basso.

      per l’ultima volta, ma se non ci aiutiamo tra di noi che speranze abbiamo di uscire dal baratro? prada decide di investire a palermo e aprire un negozio. ma benvenga prada e tutti i fronzoli!!

      meno critiche e piu commenti costruttivi please.

      che poi, la readership di rosalio e’ tutta della “palermo bene” ammesso che esista un gruppo cosi definito. quindi, non solo e’ un conflitto interno ai concittadini, ma pure allo stessa tacca sociale! nie’, tremendi.

    49. ijerry
      il vomito dovresti riservarlo ad altri argomenti
      anche alla tua acredine, per esempio

    50. iJerry, rispondo ad un anonimo/a in deroga ai miei principi. Mi presento con il mio nome e dico subito che sono amico delle due giornaliste in questione. Non entro nel merito dei tuoi commenti, essendo convinto assertore della libertà di espressione, nei limiti della decenza e del rispetto. Ma almeno abbi il coraggio di commentare e criticare mettendo la tua faccia, in nome di quella libertà che consente anche a te di dire e scrivere sciocchezze.
      P.S= percepisco acredine personale: vendetta?

    51. la palermo bene,non esiste.
      quando e` stato lanciato da me un appello per aiutare la famiglia di quel bimbo di 18 mesi
      intossicato da droghe,l’appello e` caduto nel vuoto
      Profondo Vuoto.
      .
      Adesso ci prova Prada.Ma,proprio in quei locali,
      tanti altri ci hanno provato ed oggi non ci sono piu`.

    52. Semplicistico tacciare d’invidia chi critica questi “eventi glamour” (!), un luogo comune.
      Infatti il mio disappunto non va verso coloro che possono permettersi l’acquisto di un abito griffato Prada, il concetto è assolutamente differente.
      Il provincialismo che critico è rivolto a chi:
      1) partecipa a questi eventi senza la possibilità o intenzione di acquistare nulla, ma lo fa secondo l’equazione (illusione) esserci=avere, una sorta di riprova sociale, di finto riscatto rispetto alla condizione socioeconomica d’appartenenza;
      2) si indebita pur di sfoggiare un capo super firmato, quando magari ha un reddito minimo o risparmia su tutto pur di mostrare di “avercela fatta” (?);
      3) può permettersi di acquistare anche l’intero negozio ma non lo nasconde, piuttosto lo ostenta e magari si crede migliore (parvenue o meno che sia).
      Ecco, se l’idea era quella di parlare della Palermo più chic o altolocata, forse occorreva spegnere i riflettori sull’evento e parlare di chi si è rifiutato di andarci (magari da invitato). E’ una provocazione ma credo di aver espresso il concetto.

    53. …insomma la classica “bella gente” 🙂
      di per se i soldi per me non sono tabu’,anzi ammiro chi riesce a farne tanti, solo l’ostentazione (tascitudine)dei “nuovi ricchi” mi da fastidio,anzi a dire il vero li trovo “patetici”e in quella festa c’era un concetrato di “patetici” 😉

    54. vendetta o acredine nei confronti di cosa? del vuoto più totale? di questi pseudo vip? del curtiglio per una borsetta e una tartina?

    55. Ho letto l’articolo, non è nè provocatorio nè becero. Il problema è che l’articolo tratta di un settore particolare, quello del lusso, che attira attorno a se invidie e cattiverie per il solo fatto di esistere. Un pò come Mc Donald che ha i suoi oppositori col pregiudizio per partito preso che ne parleranno sempre e comunque male…non ci può fare niente Mc Donald e non ci può fare niente Prada.

    56. saranno costretti ad abbassare il prezzo della borsa da 1100 a 999 euro, per consentire il pagamento con danaro contante puzzolente

    57. La palermo bene di adesso sono i pirocchi arrininsciuti che riciclano i picciuli ngrasciati ??oppure i bamboccioni dei politici mafiosi?

    58. Serie:etymological dictionary

      @ anna

      (più correttamente dovrebbero chiamarsi “pirocchi arrivisciuti”!)

    59. nessuno parla di quella pensilina metallica che è stata realizzata? E’ veramente una porcheria (la pensilina e il fatto che nessuno ne parli).

    60. Leggo di lotta di classe, di invidia, di rabbia (anche comprensibile, in un certo senso, da parte di chi vive da precario, magari con lauree e diplomi conseguiti e deve assistere alla mediocrità di gente che si spaccia per vip ma in realtà è gente senza meriti né capacità).
      Ma, ripeto, quelli che saltano agli occhi sono altri elementi che non vedono quelli ci vivono dentro nella “assurda” Palermo perché obnubilati dai “sentimenti” detti sopra.
      Le pose, i volti, gli sguardi, le movenze, “la parure”, “la mise”, “la posture”…
      provinciali? viddani maquillés? pseudo-parvenus? Si; miscela unica.
      Nelle capitali europee li prenderebbero in considerazione solo come curiosità antropologica.
      E lo sanno.
      Fuori da quei confini non hanno nessun peso, farebbero i precari delle società evolute.
      Il loro “status” – tascio comunque, inevitabilmente – trova giustificazione solo in quella città devastata esempio mondiale – forse unico – di città dell’assurdo; vanno di pari passo nel legame indissolubile.

    61. L’articolo è incommentabile. Vorrei solo ricordare che la “tanto amata pelliccia” viene fatta con animali spesso scuoiati vivi o comunque uccisi in modi orribili, affinchè la bbella ggente possa essere fashion e glamour. Ma andate a cag…

    62. ho inviato i disegni per una borsetta che sembra un’arancina al burro.
      Spero che venga accettata.

    63. Diciamo pure che questi ridicoli pseudo-parvenus stanno facendo “brodo” non per eventi che contribuiscono allo sviluppo della loro città devastata, realizzando servizi e attività utili allo scopo (parchi, biblioteche, decoro urbano, e perché no, creazione di lavoro reale) ma mentre stanno alimentando sottosviluppo, inciviltà, sfruttamento. Hanno scelto come oggetti di status-symbol qualche borsetta e qualche paio di scarpe esposti come se fossero “opere d’arte”, e altri indumenti per imbellire celluliti stanche e annoiate ( sono cattivo! 😀 ), insomma, oggetti di banalità quotidiana – non chissà cosa di eccezionale – che non sono altro che il risultato dello sfruttamento più malvagio e indegno. Tasci e indegni a legittimare gli sfruttatori, vergognatevi.
      http://altracitta.org/blog/2010/06/25/prada-di-nuovo-nel-mirino-degli-attivisti-per-i-diritti-umani-il-caso-turco-della-desa/
      http://www.paneacqua.eu/notizia.php?id=11214&send_article=yes

    64. @Massimo Pullara, più ci penso più mi incazzo, come a dire che visto che sono amiche tue allora stronzate non ne possono scrivere…

    65. la maggior parte dei critici sono sicuro che stanno scrivendo commenti roventi dal loro iphone, nella loro macchina fighetta e dal loro vestitino firmato, probabilmente comprato con la carta di credito del Papi. Quindi, siate un pò meno moralisti e classisti con giudizi, tra l’altro, che non stanno nè in cielo nè in terra. Tra l’altro, conosco le due ragazze e loro, più di chiunque, vivono il precariato in quanto giornaliste, e i colleghi sanno di cosa parlo. Il “momento storico” è pesante per tutti, non è che uno può sempre parlare di Spread, Borsa, Manovra, crisi. Un pò di leggerezza, Santo Iddio, ogni tanto ci vuole. E poi voi che fate, la sera niente aperitivo? Niente regali? Niente uscite? niente giocate? solo pane e patate e gazzosa? Siate coerenti, una volta nella vostra vita.

    66. Sono talmente lontane da me certe cose che non oso aggiungere altro a quello che ho scritto ironizzando sulle presenze vip…Non credo di avere mai usato seriamente parole come glamur, cool, fashion…ancor meno “Palermo Bene”, espressione che mi fa rabbrividire. A pare mio l’articolo poteva essere scritto in modo diverso e forse sarebbe risultato anche più gradevole senza menzionare la bella gente “Tischi Toschi”…è stucchevole e oltremodo banale!

    67. A parte che le cose me le compro con le mie carte di credito, visto che me le posso permettere, a differenza di qualcuno che vuole dimostrare di esistere attraverso una borsa che costa 11 euro ma che paga 1.000 e che molto probabilmente si fa comprare da mamma e papà benestanti…
      Secondo, proprio perchè sono precarie avrebbero dovuto scrivere diversamente della crisi, che non è soltanto chiaccherata…

    68. Non mi stupisce che siano precari quando leggo il post di Luigi.
      Che analisi!
      Out. Totalmente out da quelli che sono gli elementi da analizzare.

    69. @sforza itali &SQUARARISILLA
      Suppongo che lei non abbia capito quello che ho scritto nel commento. Pazienza.

    70. E poi diciamola tutta…le “cose” pvada sono di uno “squarato” bestiale!!!
      Io a NY ho imparato a comprare roba usata…qui, anni addietro, era una cosa da marziani, adesso ho trovato alcuni point niente male….e anche frequentati da pischelli della palemmo baane.

    71. Signora Verzera, ma lei non è quella che in momenti di crisi propone prodotti enogastronomici costosissimi e che si occupa di cose altrettanto chic come le borse? O sbaglio? Che fa, predica bene e razzola male?
      @Gigi: Mi fa piacere per te per le carte di credito, ma tu parli essenzialmente di aria fritta e di concetti moralistici, facendo finta di non conoscere la realtà, mascherandola con perbenismi vari e con offese piuttosto “arraggiate” (“Non mi stupisco che le due siano precarie…”)…per favore, su 🙂

    72. Hai letto male, oppure hai capito male, oppure ho capito male io perché non ti esprimi con chiarezza. Si potrebbe dedurre – da quello che hai scritto – che tu sia un collega pubblicista delle autrici, quindi io mi riferivo pure a te, SOPRATTUTTO A TE perché le pseudo-analisi che fai sono desolanti, terra-terra, tipiche di un pubblicista di periferia dagli orizzonti (si fa per dire) limitati. Se poi vedi perbenismo nei miei post sei non solo out ma non capisci un tubo quando leggi…

    73. Tra l’altro io in nessuno dei miei post ho citato le due autrici.
      Ho parlato solo di un manipolo di pirocchi arrinisciuti (in relazione a una città molto provinciale come Palermo perché altrove sono solo caricature).
      E nel post dove ti cito, luigi, è per i motivi spiegati sopra, dove mi riferisco ai precari in generale e, in questo post in particolare, a quelli che come te analizzano ammuzzu e non capiscono quello che leggono né quello che c’è realmente da analizzare. E se non capiscono restano precari.
      Chiaro ora?

    74. basta che poi chi spende 1500 euro per una borsa poi appena fuori dal negozio non commenti : ‘non si può più campare’. avete i piccioli ? spendeteli ( basta che sono fatti onostamente ), ma non lamentatevi della crisi. abbiate la decenza di attupparivi a vucca !

    75. Gigi, non sapevo che tu fossi Vittorio Zucconi…accidenti, avevo davanti un mostro di scrittura e intelligHenzia e non me ne ero accorto. In effetti, visto che NESSUNO a quanto pare capisce ciò che vuoi dire, evidentemente sarà un problema solo mio la non comprensione. Come no. Comunque, dato che sono un pubblicista da strapazzo, come dici tu, se vuoi vediamo chi ha più titoli tra me e te, senza nessun problema…Tra l’altro complimenti per la tua considerazione che hai per i pubblicisti, ne saranno orgogliosi 🙂

    76. Uno che scrive “Out. Totalmente out da quelli che sono gli elementi da analizzare”…ci manca solo uno “Yeah Yeah bella lì, figa…”, magari con un bel cappellino rapper e collanina e siamo a posto. Caro Zucconi 🙂

    77. …Scusate ma avete notato che quelli vestiti griffati sono ormai solo figli di papa’ e spacciatori??

    78. Come esordio non è male. Grazie all’ospitalità dataci da Rosalio, abbiamo avuto la possibilità di raccogliere molte critiche (costruttive) e qualche
      apprezzamento. Di questo vi siamo grate. Non possiamo dirci ugualmente soddisfatte e felici per gli attacchi personali e le offese che abbiamo letto in alcuni commenti e che vogliamo attribuire ad utenti i cui tratti caratteriali e culturali sono molto distanti dai nostri. Il massimo rispetto
      che nutriamo per le opinioni altrui, vorremmo fosse corrisposto per le nostre professionalità.
      Il post pubblicato su Rosalio è la cronaca di un evento. Una cronaca affidata principalmente alle immagini. Si può mettere in discussione lo stile ma non il fatto in sè, che peraltro ha trovato spazio anche in quotidiani nazionali.
      Nessuna offesa alla povertà o esaltazione di una presunta “Palermo Bene”.
      Abbiamo avviato un progetto, CronachediModa.it, che guarda ad un settore particolare che richiede anche un pizzico di frivolezza nell’approccio.
      Scelta discutibile in tempi di crisi, potrà obiettare qualcuno, ma sicuramente legittima.

      Cordialmente,
      Enrica&Paola

    79. Dei titoli, specialmente quelli di carta velina palermitani, non me ne faccio niente.
      Mi interessa solo l’intelligenza di chi scrive, anche di quelli, intelligenti, che commettono errori da scuola elementare.
      Tu non ne fai parte, usi linguaggio scontato e stereotipato, vuoto, che potrebbe interessare solo come parametro della “qualità” di certi titolati palermitani. E sulla qualità dei tuoi post mi sono ampiamente espresso.
      Leggi meglio: ho scritto che la tua non è un’analisi ma il ragionamento banale tipico di un pubblicista di periferia dagli orizzonti limitati.
      Che c’entra tutta la categoria? Essere pubblicista non è squalificante, ed io non l’ho mai scritto. E’ una categoria professionale. Come dovrei definirli?
      N.B. ti informo che sei l’unico a non avere capito, né i miei post e nemmeno quello che è successo realmente, dal punto di vista sociale, nell’evento mondano tema del post.
      M…hia, evennto mondano 😀
      P.S. Zucconi? Ma cu è? Preferivo Montanelli e Beppe Viola.

    80. correggo: evéennto mondàano

    81. @luigi
      vedi che GIGI “ç” è una specie di virus che ammorba tutti i blog di palermo. Se tu gli dai corda non la finisce più e ci inonda di post logorroici…fin quando non gli cali la testa o direttamente non gli rispondi più. Se tu continui lui ci martella tutti quanti, quindi per favore lascialo cuocere nel suo brodo…(ora attaccherà con me ma non gli risponderò, guarda e impara).

    82. Mah…sicuramente non sono la persona più adatta per apprezzare questo tipo di articolo (a proposito: Prada continua a sottopagare i subfornitori campani come denunciato nel libro Gomorra o ha cambiato registro? Perchè lo sfruttamento non esiste solo in Cina o Vietnam, c’è anche al Sud, guarda caso praticato da multinazionali del Nord e la camorra ringrazia): se devo spardare 1.000 euro preferisco comprare un gioiello piuttosto che un capo d’abbigliamento, meno che mai una borsa e meno che mai una borsa femminile, per definizione destinata a essere dismessa nel giro di qualche mese (per poi essere recuperata dopo un ventennio, come capo “vintage”, però a quel punto forse dalle figlie della proprietaria).
      Ognuno è libero di spendere i propri piccioli come più gli aggrada: io spero solo che non siano frutto di evasione e/o attività illecite e mi auguro che scuserete questa mia deriva calvinista, sicuramente fuori luogo e minoritaria nel Paese in cui la Chiesa è esentata dal pagamento dell’ICI pur quando opera e agisce “more privatorum”.
      Ad ogni modo, quoto l’arguto commentatore che suggeriva a Prada di abbassare il prezzo della superborsa a 999 causa recente divieto all’uso del contante sopra i 1.000 euro e l’altro altrettanto arguto commentatore che auspicava un controllo in borghese della Finanza.
      E per quanto stridente e ingiusto possa essere l’ostentazione del lusso in una città che non naviga certo nell’oro, ricordo solo che intorno agli anni ’80 dell’800, Palermo inaugurò in pompa magna il Teatro Massimo, secondo teatro più grande d’Europa dopo l’Opera di Parigi, senza avere ancora un ospedale. Come a dire: lasciamo pur morire le persone ma non priviamoci del melodramma.
      Tutto deve cambiare perchè tutto rimanga com’è (e chiedo venia a G.T. di L. se la citazione non è proprio aderente al 100%).
      Saluti leonini.
      PS Nelle Marche, nella zona d’origine di Mr. Tod’s, c’è un outlet store Prada: ci sono stato lo scorso giugno e le borse venivano vendute con sconti fino al 60%/70%. E non penso che Prada le vendesse in perdita. La domanda quindi viene spontanea: chiddi ca s’accattaro le borse da 1.100 euro s’accattoro due borse o gli “ohhh” di ammirazione e le correlate lastime d’invidia? Ognuno risponda liberamente. Io dico la seconda. E aggiungo che non c’è niente di più volatile ed effimero della moda. Ancor più effimero e volatile di un hedge fund e ho detto tutto.

    83. Infine, mi sembra giusto augurare successo alle due autrici per il loro magazine. E che possa andare di pari passo con la creazione locale e altri movimenti di moda nazionale e internazionale presenti in città, che vorrebbero dire lavoro e sviluppo, ed estetica per bilanciare la troppa munnizza, morale e materiale, che si vede in giro ovunque in città e in periferia.
      Magari moda moralmente sana.
      Perché chi fa moda sfruttando altri uomini come schiavi non è un creatore ma un delinquente, e non merita eventi mondani ma oscuramento.
      Solo questo ed i tasci ridicoli ho criticato per conto mio.
      Delle autrici non ne avevo scritto prima di quest’ultimo post.

    84. Gigi (al naturale) hai ragione, ora guardo e imparo. Dopotutto, uno che mi risponde “Ma Zucconi cu è”…veramente, mi pento di aver speso 29 secondi della mia vita a rispondere 🙂

    85. per informazione: io scrivo qualche post – a periodi alterni tra lunghi periodi di pausa – solo qui e su diPalermo, non frequento altri siti. Peraltro scrivo solo su certi temi, che rappresentano l’1% dei post pubblicati.
      Non mi occupo dei multi nick né dei trolls codardi (quelli che in genere se la fanno addosso di presenza), quello è compito dei webmasters o della polizia postale.

    86. Ma allora sei veramente duro!
      Vuol dire (scherzosamente): ma cu è rispetto a quelli che preferisco.
      E poi è una battuta “ripassata” verso la caratteristica paleimmitana “semu i megghiu”.
      Ma cu è?
      Non conosci i “precedenti”.
      Tra l’altro, sicuramente sei un giovane alle prime armi come pubblicista.
      Certo che è interessante Zucconi. Uno dei pochi giornalisti seri palermitani aveva un blog, ora chiuso, e si commentavano spesso gli articoli interessanti di Zucconi.
      N.B. ecco un esempio che si avvicina a quella caratteristica: nonostante tutte le lacune che ti ho rimproverato ( 😀 ) tu fai finta di non capire, e perseveri, invece di fare l’umile e correggerti, umilmente correggerti.
      Semu i megghiu, titoli a parte (che ti servono a poco da come scrivi e da come capisci poco).
      CHIUDO.

    87. Allora siete alcuni troppo esagerati.. Intanto xiniziare ognuno del denaro ne fa ciô ke vuole,c’è chi puo spendere e chi no.. Chi puó deve essere penalizzato?! Non penso..piuttosto c’è anche gente benestante che si è fatta i soldi con onestà, studio ecc e nn solamente non pagando o essendo chissá chi, e nn vedo perche questi commenti assurdi,certo l’articolo non sarà dei migliori,magari sarà ingiusto che delimiti una certa categoria di gente ma nn xquesto tutto deve essere penalizzato.. Benvenuta prada a palermo..chi potrà comprerà,chi no pazienza..piuttosto anziche fare critiche a mio parere inutili rilassatevi..e come ha detto qualcuno di aprire librerie,parchi,mezzi pubblici..destinati a cosa? A durare un mese e poi nessuno paga..noooo..! Nessuno é obbligato ad andare da prada o comprare o altro quindi smettetela con questi commenti inutili.. E palermo nn va avanti perche c’é gente inutile e che si sta dimostrando tale con questi commenti.. Xricordare comunque che prada a palermo a qualcuno ha dato lavoro..

    88. Vorrei sapere, ma quelli che sono stat all’inaugurazione accattaro o taliaru sulu?

    89. Serie:VOYEURISMO

      @ federico II

      la II@ che hai detto!

    90. Contestualmente al click dell’invio di questo post, eravate consci che sottoponevate l’articolo al giudizio dei lettori di Rosalio,giudizio legittimo al pari della vostra scelta.
      E’ interessante notare come prendete,arricciando il naso, le distanze da chi,a mio avviso giustamente,trova quantomeno anacronistico,il vostro articolo, facendo ricorso addirittura alla stigmatizzazione della presunta differenza dei tratti caratteriali e culturali di chi non può pensarla come voi.Sembra quasi con una celata nostalgia delle folli teorie di Cesare Lombroso.
      Per chi non lo sapesse il personaggio su citato sostenne l’ardita tesi secondo cui i comportamenti criminali sarebbero determinati da predisposizioni di natura fisiologica, i quali spesso si rivelano anche esteriormente nella configurazione anatomica del cranio….
      Di certo incontestuale,il vostro patetico post,vi rendete conto che si trova su un blog dove si propinano ricette per polpettoni salvaazanzi, di vita sociale reale,di problemi della collettività e di cose che a mio modesto avviso ma non solo mio a quanto noto,sono decisamente agli antipodi dei “party” chic e frivoli inno al consumismo lussuoso di cui blaterate?
      Vi rendete quantomeno sgradevoli,voi e i vostri eventi dei miei stivali.
      Chi scrive non ha problemi economici,tutt’altro,per mia fortuna il denaro non è mai stato un problema,certo non grazie a me stessa,”mi ci sono trovata”, ma per scelta personale mi sto ben lontana dalle luci dei riflettori della “palermo bene” è un mondo che interiormente non mi appartiene, amo il volontariato dò una mano come posso, quasi tutti i giorni,mi vergognerei come una ladra a ostentare lussi che non voglio anche se posso.
      Sono io a prendere la distanza dal vostro inconsistente spessore umano,dal vostro ostentare,e non per puzza sotto il naso a differenza vostra..ma perchè abbiamo un concetto di dignità diametralmente opposto.

    91. Che articolo povero!

    92. Serie: CATENA DI SANT’ANTONIO

      @ Alessandra Verzera

      E’ possibile che io non abbia colto il senso del suo commento ma è anche probabile che lei non abbia compreso quello del sig. Cogliandro.
      Pazienza.

    93. Signore Enrica Bordonaro e Paola Pizzo.
      Qui al canile di canopoli, dove ci si veste di segatura e stracci e si beve l’acqua piovana, attendiamo Vostra replica alla marea di critiche.
      Billy lecca la ciotola ormai vuota e mira alla luna con il naso secchissimo, Bobby è uscito alle 16.00 in direzione mondello e temiamo sia alla ricerca di qualche cagnolina di colore, Tommy ha fatto l’albero, ma le luci non funzionano perchè al canile non c’è luce da 12 anni, temiamo abbia la rogna, ma di dottori veterinari qui non ne vediamo dal 23 maggio 2010.
      Frida non mangia da 9 giorni, fa la cacca troppe volte al giorno, è molto dimagrita e non vede da un occhio, Tobia dorme nella sua cacca da un mese.
      Abbiamo trovato in un “catone” una chivetta MOMO, il pc è di Franco…quello che viene alle 6 a spalare la nostra cacca, a titolo gratuito!.
      Tira un vento!…..aspettiamo la replica, dai su!
      Eravate “programmate” per questo? Sapete la differenza tra pubblicare e replicare? Il senso critico? Il superamento delle critiche?
      Mannaggia che fame….

    94. Ma mettiamoci pure sta prada…che la maggior parte dei turisti sono così piccini e lobotomizzati dalle tv, che giudicano le città dalle griffe delle botteghe. Ora vedranno questa prada accanto a quello vuitton, e penseranno: “Però bella Palermo….c’è prada, vuitton, hermes……una bella città.”
      A me dispiace solo che da quando non c’è èiù Napoleon, non so più dove comprare un paio di scarpe decenti.

    95. Vi invito nuovamente a essere rispettosi nei vostri commenti e a rimanere in tema. Vi ricordo che il tema del post è il tema del post e non le autrici del post. Non costringetemi a essere più convincente. Grazie.

    96. Siamo da sempre i migliori amici degli uomini.
      Le autrici ne rispondono del loro post…eccome.
      Troppo facile.

    97. L’origine del nome Prada è probabilmente longobarda. Si pensa che il cane del re longobardo Alboino si chiamasse Prado. Dopo aver fatto amicizia con Vladimir Luxuria, Prado cambiò sesso e diventò cosi Prada, una cagna costantemente in calore. Quando Cristoforo Colombo incontrò la cagna Prada, colpito dal suo manto lucente, si innamorò di lei e in suo onore chiamò col suo nome la propria multinazionale. Attualmente la sede di Prada si trova a Salemi, metropoli sicula di circa 8 milioni di abitanti (15 se si considerano i quartieri periferici di Urmi e San Ciro), ma gli stabilimenti di produzione si trovano nel quartiere Zen di Palermo e in Cina. Da poco la Prada è l’azienda incaricata della costruzione del Ponte sullo Stretto

    98. il mio tratto culturale e caratteriale… mannaggia li pescietti!

    99. Accidenti al vostro motto! “Scrivere per vivere è un sogno, ma scrivere di ciò che si ama è una felicità da condividere”.commovente.
      Voi per cosa sareste orgogliosi in seno alla vostra città?
      trasporti pubblici efficenti? strutture ospedaliere all’avanguardia? oasi di verde che delizino gli occhi? concittadini che riescono a cambiare in meglio la società con la loro scienza?
      macchè…la modella palermitana
      Eva Riccobono si è detta”orgogliosa e felice”…per…l’apertura di Prada a Palermo!!!!noooo! Il termine orgoglio si riferisce ad un forte senso di stima e fiducia nelle capacità della città..cavolo Palermo è stata in grado di far aprire un negozio Prada!!!!
      Che felicità!
      Ma per favore! siete davvero ridicoli!
      due favori:lasciate perdere,non scrivete più,meglio brave mamme che giornaliste di quart’ordine!Q
      vergognoso!
      Però ragazzi…..suvvia!…c’erano le gemelle ardizzone!!!!!

    100. Evidentemente non mi spiego. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema. Saluti.

    101. Sarà che sono finito su Rosalio per sbaglio, sarà che sono abituato a piazze virtuali più educate, ma questo mi sembra un gran porcile. Non un canile, ma un porcile.

    102. vvvvvvvvvvviva la moda,viva l’italia chi ne parla male è solo un Comunista,voi preferite camminare con trecce puzzolenti o vestiti scadenti,perchè vi fa sentire belli…fate pure…c’è chi ama vestirsi bene e ama guardarsi allo specchio…magari nn vomitando dopo…quindi vivaa le marche! tieeee!

    103. poi scusate, che festa vip era? non c’era manco un calciatore, ma soprattutto lui, Dieguito…

    104. Sono disgustato… fiero di comprare i vestiti a Sant’Agostino ! O al massimo all’OVS o da Piazza Italia (che oltretutto è un gruppo commerciale del Sud, quindi giova all’economia del meridione).

    105. Non è detto che uno quando entra da prada debba per forza comprare e spendere seimilioni di dollari per un fazzoletto di naso. Penso a tutti i giovani creativi di Palermo che hanno la possibilità di vedere e di toccare la creatività di un’ importantissima casa di moda. Penso che sia importante che ci siano questi investimenti a Palermo, non per il fatto che si dà la possibilità ai ricchi di ostentare ma perché si può approfittare per trovare stimoli interessanti. Riguardo al progetto editoriale: faccio gli auguri alle giornaliste però consiglio vivamente di non scrivere come si è sempre scritto a Palermo su queste cose. Magari andatevi a vedere i cataloghi di prada.

    106. @ annarita. Il polpettone “salvaavanzi” ? Cos’è ? Anche solo la parola è sgradevole, quasi quanto l’espressione ” problemi della collettività “. Ti tieni lontana dal lusso, ma ne segui gli eventi, da un posto che evidentemente giudichi ancora più in alto. Niente di nuovo. Questo tipo di disprezzo è proprio dei “demi-monde”, che vogliono apparire ma senza sottoporsi alla noia dell’evento mondano. Non ti affannare più di tanto. I veri ricchi sono altri, anche a Palermo, soprattutto a Palermo. Si tengono ben lontani da queste vetrine, vivere nascostamente la prima regola dei potenti della città. E questo per motivi che non riguardano solo il desiderio di sfuggire ai rigori del fisco.
      Ami il volontariato. Dev’essere difficile praticarlo, ignorando il rispetto per le persone.

    107. Questo blog va sempre più indietro (parlando dei commentatori)…le persone mi stupiscono sempre di più in negativo!

      Ma è mai possibile che se non sei d’accordo con l’apertura di uno store di lusso devi per forza tirare fuori stereotipi sul genere “schiaffo alla miseria”, “che schifo”, “Rosalio non dovresti parlare di questi eventi perchè sono un insulto all’intelligenza”?? EBBASTA CAVOLO!!! Siete ripetitivi squallidi e, imho, un pelino ‘mbiriusi!

      Ma è mai possibile che chi è appassionato/devoto/inserito nella “palermo benestante” (tanto per citare le autrici del post) debba sempre ridursi a macchietta utilizzando espressioni tipo la “chiacchierata” crisi che dimostrano la pochezza mentale celata sotto vestiti e borse da migliaia di euro?
      Ed aggiungo con un po’ di sano sarcasmo…ma è possibile che TUTTI gli appartenenti alla Palermo “benestante” abbiano questa MAGNIFICA FACCIA DI CUL0?

    108. Gentili Autrici,

      personalmente non amo la moda e sono contrario al concetto malsano secondo il quale un capo d’abbigliamento debba avere un costo assai elevato solamente perché reca impressa una firma o un marchio, quando la qualità del capo in questione è sicuramente pari a quella di altri prodotti anonimi, e per ciò stesso più economici. Mi sono sempre posto la seguente domanda: Se due prodotti, uno dei quali è griffato mentre l’altro no, hanno la stessa qualità e sono anche simili tra loro, cos’è che rende quello griffato un prodotto esclusivo? Qualcuno dirà che si tratta proprio della firma, come se si trattasse un’opera d’arte. Io credo che l’esclusività di questi prodotti firmati risieda solamente nel prezzo elevato o, meglio, nella limitata accessibilità da parte del consumatore. In altre parole, il prodotto è esclusivo solamente perché non tutti possono permetterselo. D’altra parte, stento a credere che i prodotti delle griffe famose riscuoterebbero tanto interesse se costassero quanto quelli della grande distribuzione. In questo senso, chi acquista una t-shirt sulla quale campeggia in bella mostra un marchio, la sceglie proprio per far vedere che quel prodotto lo ha pagato tanto, perché può permetterselo. Senza quell’esplicito riferimento economico, la scritta Pra*a, Arm*ni, o C*valli avrebbe, secondo me, lo stesso valore e significato commerciale della scritta “Zio Tano”. Ma questa è solamente una mia considerazione personale e pertanto è opinabile.

      Ciò che qui mi preme sottolineare è che comprendo appieno la reazione animata degli altri Lettori perché, posto che ognuno è libero di spendere il proprio denaro come vuole e di scrivere e raccontare i fatti e gli eventi che preferisce, leggendo il Vostro post è possibile riscontrare almeno due espressioni che urtano la mia sensibilità (ed evidentemente non solo la mia). Ed esse sono: <> e <>.

      Mi permetto quindi di suggerirVi, per il futuro, di limitare la trattazione dei vostri post ai fatti di moda, astenendoVi da riferimenti e considerazioni personali sulla situazione economica del Paese, cioè degli Italiani, cioè dei Lettori.
      Cordiali saluti.

    109. A causa di un errore di formattazione del testo , riporto qui le due espressioni del Vostro post: “E per una sera la tanto “chiacchierata” crisi è sembrata non esistere.” e “Sempre in barba all’economia italiana a pezzi, da Prada fanno sapere che sono già state vendute due delle cinque borse della linea in pelle saffiano color argento realizzata in edizione limitata per celebrare Palermo. Al prezzo di 1.100 euro ognuna … “.

    110. Perchè la gente sta qui a giudicare gli altri? tasci sarete voi che non vi fate i fatti vostri… Era un evento per la moda palermitana e non; non era la sfilata della palermo bene e non credo che voleva essere un occasione per ostentare.

    111. Dopo 110 commenti aumenta il disgusto, nel constatare come una società falsamente buonista ritiene prestigioso per la città, e lussuoso, un prodotto che non è altro che il risultato dello sfruttamento delinquenziale di uomini trattati come schiavi.
      VERGOGNATEVI.
      http://altracitta.org/blog/2010/06/25/prada-di-nuovo-nel-mirino-degli-attivisti-per-i-diritti-umani-il-caso-turco-della-desa/
      ho già ampiamente descritto la tasciume di questi presunti vip (la parola più stupida e vomitevole inventata dall’uomo, che pertanto di ca…zate ne fa moltissime) e come si manifesta nella “mise” “la parure” “la posture” – che sguardi! -, ora devo dire pure che sono complici dei metodi delinquenziali e per questo peggiorano i loro casi.

    112. @Fossi stato il gen della Gdf mi sarei infiltrato li dentro con un paio di uomini e poi avrei agito di conseguenza.
      …cioè mi sarei fatto “regalare” una borsetta per la moglie…

    113. Serie: ALTERNATIVE (VERGOGNOSE)

      Caro Gigi ”ç”

      Qualche benpensante/Vip potrebbe ora risponderti:

      Grazie a Prada almeno non sono costrette a prostituirsi!

      oppure

      Serie: CAMBIOVALUTA rapporto 1/100

      1 BORSETTA = 100 ESSERI UMANI!

    114. il grnade capo Estiqaatsi si sta leccando i baffi.

    115. La pesantezza della gente che continua a commentare é assurda.. Visto che prada non è di vostro gradimento,che non appartenete alla “palermo bene” ecc evitate di commentare e state fuori da questa pagina di moda.. Ripeto c’è chi puo comprare e chi no quindi basta cattiverie e risposte fuori luogo..c’é un mondo fuori,vivetevelo..

    116. è incredibile comunque come un evento piuttosto banale come l’apertura di un negozio (seppur di una grande griffe), riesca a catalizzare l’attenzione dei media locali come pochi altri eventi riescono a fare. questo è indice della pochezza e della bassezza di questa città. è vero c’era “la Palermo bene”, per fortuna non la stessa che incontri nei teatri, nelle librerie, ad eventi sicuramente più modesti ma più ricchi culturalmente. saluti

    117. ma quale evento banale!
      Puo` essere banale l’apertura “ru zu pippinu”
      ca vinni pani e panelli o stigghioli.
      Prada e` presente nelle piu` prestigiose citta` del pianeta.
      Aprire a Palermo e` anche una sfida,
      date le circostanze locali.
      C’era la calca perche`
      c’e` un mare di gente
      ca chiffari n’unn’aaaavi,
      er hannu li facci ri brunzu.
      E poi c’era ri pistiari.

    118. @ manuelo
      non seguo nessun evento legato al mondo della moda,leggo su rosalio per svago..lo trovi così ipocrita?
      io sono una persona coerente,sempre disponibile con chi ha bisogno,a volte annullando me stessa,la mia contropartita è la pace con me stessa,la consapevolezza che la mia vita ha davvero un senso.
      Ho più che rispetto per le persone,ma non posso restare interiormente tranquilla di fronte a tanta indifferenza,magari le due autrici faranno a loro volta le loro opere di bene,con un occhio d’ammirazione e un pizzico d’invidia verso quella palermo bene per la quale tessono le lodi,con un’occhio al vanaglorioso mondo della moda.
      Ma nutro fortissimi dubbi.
      Dove sono io c’è bisogno di tutto,ci sono bambini il cui desiderio più grande è quello di essere adottati,che piangono perchè gli mancano i genitori che hanno perso o che li hanno abbandonati o che non li hanno meritati,ogni giorno è uno strazio,e leggere dell’eccitazione per l’apertura di prada mi fa vergognare dei miei simili.sono libera?
      Buone feste a tutti,coi vostri regali scintillanti di prada sotto l’albero.

    119. Mi dispiace che persone con così tanta cultura,che frequentano solo musei e biblioteche,studiando dalla mattina alla sera,se non addirittura anche la notte per distinguersi dalla “palermo bene”(pochezza) possano avere dei pensieri così squallidi circa persone o personaggi che si trovavano all’inaugurazione…l’altezza intellettuale e la cultura stanno anche nel fatto di non giudicare nessuno per quello che fa…
      nè tantomeno se erano all’inaugurazione di un NEGOZIO.
      guardatevi intorno…quanti telefonini?quante borse? quanti televisori al plasma di ultima generazione? pc portatile,ma anche fisso…iphone,ipod,ipad…naturalmente non manca la macchina nuova,nè la raccomandazione per avere un posto di lavoro o addiruttura semplicemente per un esame…SMETTIAMOLA CON QUESTO FINTO MORALISMO!!
      possiamo dirlo…magari con un invito ,ci saremmo trovati tutti lì,a bere,a mangiare,a scherzare e a passare una bella serata in una delle vie più belle della NOSTRA MAGNIFICA città e con un sorriso di “leggerezza” saremmo tornati a casa pensando…”almeno per due orette non ho pensato ai miei problemi”!
      RILASSATEVI E PRENDETE LE COSE CON PIù CALMA ,SENZA CRITICARE NESSUNO!

      riguardo ai diritti umani negati…bhè credo che allora potremmo cominciare ad andare per le strade nudi!

    120. @zaza, naturalmente quando parli di raccomandazione parli a titolo personale?

    121. Serie: NO CREDIT….NO PARTY!

      L’opulenza di pochi, che è causa dell’umana sofferenza, mette a dura prova l’umana pazienza!

    122. @ Raffaele Corso. Sensibilità rispettabile ma fuori luogo e quindi fastidiosa. Ed atteggiamento arrogante. Questa è cronaca e la cronaca è narrazione dei fatti secondo l’ordine dei tempi. E basta. Il titolo peraltro parla chiaro ” Open Prada, vip e volti noti ” ed aggiunge ” le foto “. Premessa e promesse ampiamente rispettate, nel rispetto quindi della cronaca più rigorosa, senza alcuna sovrastruttura intellettuale. Come nel rispetto del “tema” principale: “Palermo anch’io”.
      Il vostro è un facile tiro al bersaglio. Se proprio soffrite nel leggere tutto questo, cercate in quella “crisi chiacchierata” un po’ di sarcasmo, perchè forse c’è.
      C’è invece di sicuro molta più vanità nei vostri commenti altezzosi ( alcuni “griffati” con nome e cognome o con nick riconoscibili ), che nelle semplici parole di questo post e nel commento, a supporto, delle autrici.

    123. @jerry
      Rispondi solo alla “raccomandazione” ( che è anche cercare di conoscere qualcuno per farsi cancellare una multa) perchè tutto il resto ti appertiene?!!!?!?! e vabè che ci vuoi fare?!?!?!

    124. manuelo…appare evidente che la sovrastruttura culturale non ha motivo d’esistere in questa “cronaca” come la chiami tu.E visto che ostenti conoscenze di tipo giornalistico dovresti sapere che la cronaca altro non è che “una semplice forma di narrazione storica che segue il criterio cronologico, riportando gli eventi anno per anno senza dare un’analisi critica e valutativa dei fatti o prendere in considerazione cause, interferenze o ripercussioni degli eventi riportati”…dov’e’ il distacco in questo articolo?c’e’ l’esatto atteggiamento del cronista calcistico che commenta le imprese della squadra del cuore.

    125. @ annarita. Liberissima. E anche molto commovente. Ma questo non è il posto giusto, secondo me. A Roma c’è molto di meglio per l’albero di Natale. Due nomi su tutti, Petochi e Moroni, maestri gioiellieri.

    126. @ annarita. A me sembra molto equilibrato, l’unico apprezzamento deciso è rivolto alla “statuaria modella palermitana Eva Riccobono, fasciata in un leggero abito nero con inserti in pizzo”. Ecco, proprio così, e mi frulla nella testa da un po’…mannaggia a loro, mannaggia….

    127. @iJerry Vedo che continui a non capire e ciò rafforza la mia valutazione su di te….il riferimento era al tuo insulto personale (“che esistano pseudo-giornaliste che scrivono ste cagate, ecco, li ci vorrebbe la miniera) alle due autrici dell’articolo. Comunque argomento chiuso: fiato e scritto sprecato! Per il resto ottimo il commento di @Manuelo

    128. @iJerry ….e ribadisco: mi dà fastidio parlare con chi non ha il coraggio di metterci nome e faccia. E QUESTA VOLTA L’ARGOMENTO E’ DAVVERO CHIUSO!

    129. E per favore, piantatela con questi pseudonimi, soprannomi, nickmane ecc. ecc.. Abbiate il coraggio di esprimere le vostre opinioni mettendoci faccia e nome!

    130. ADDIRITTURA! non ti scaldare troppo, non valgo tutta questa pena

    131. @massimo: mi chiamo jerry immordino, vieni a Milano ti offro un caffè nella più totale cordialità

    132. @sforza italia & SQUARARISILLA
      E che c’entra Cogliandro? Il mio commento si riferiva al post, o articolo che lo si voglia definire, e a quella assurda definizione di “chiacchierata crisi”. Lo vede che non ha capito?

    133. @Massimo Pullara, quando io esprimevo le mie opinioni mettendoci faccia e nome, temo tu giocassi in balcome a “mani in alto” con il pantaloncini blu.

    134. E allora? Non sa come funziona un blog. E se io scrivessi che mi chiamo Luigi De Marchis che cambia? E’ il mio vero nome? E il cognome? Se Manuelo dicesse di chiamarsi Señor Manuel De La Noche che cambia?
      Quello che conta è non commettere reati, altrimenti interviene la polizia postale tramite gli IP.
      La faccia? Ma dov’è la faccia di Pullara?
      Ah Pullaràara ! chiddu ri tgs è?
      Quello che sembra una statua fredda, quell’uomo rigido, montato, serioso, antipatico?
      E che fa?
      Legge di mafiosi arrestati, incidenti, morti, munnizza, fognature esplose.
      E c’è bisogno di essere seriosi e montati per leggere qualche agenzia? BOH!

    135. Mmmmm…un articolone…mmm e c’erano le sorelle ardizzone e carta!!!!stica!!!! Il livello del blog e’ davvero alto adesso!!!! Bravi continuate!!!

    136. la differenza tra chi ci mette
      NOME E COGNOME,vero,
      e chi ci mette un NICK.
      .
      Chi usa un NICK,
      mantiene il suo diritto alla PRIVACY,
      non ha ,generalmente,fini personali,
      non ha bisogno di visibilita`,
      tratta con piu` liberta` di espressione i temi d’interesse comune.
      Il suo,e` un contributo non finalizzato a
      a perseguire vantaggi individuali,ma collettivi.
      .
      C’e` chi abusa dei NICK,consapevole dell’abuso,
      sopratutto quando veste la pelle di un altro,
      per scherzo o per cattiveria.
      .
      Tornando al post,
      avrei dato piu` spazio ad Eva Riccobono,raffinata,
      indimenticabile interprete di una signorina d’alto bordo in un film di Carlo Verdone.
      3000 oppure 5000?

    137. @Luigi. Cosa significa “proporre prodotti enogastronomci costosissimi”? Proporre un prodotto, nel mio lessico, ha insita la vendita o la tentata vendita di un prodotto. Io non vendo nulla, in primis. In secundis, visto che sa di cosa mi occupo, saprà altrettanto bene che quello che lei dice non corrisponde al vero: in caso contrario vorrei che mi evidenziasse ( magari spostandoci in altro sito per non ammorbare gli spazi altrui) quali prodotti costosissimi io avrei mai proposto, od indotto ad acquistare. Di borse però non mi sono mai occupata, e su questo probabilmente mi confonde con qualcun altro. Il punto però non è questo. La gente che ha i soldi esiste, è sempre esistita ed esisterà sempre, con buona pace di tutti. In questo sostanzialmente non c’è nulla di sbagliato, e non capisco le critiche verso una donna – che magari è un medico, o un avvocato, o una docente, che si concede il capriccio di un accessorio firmato, frutto del proprio lavoro. Non c’è niente di male in questo anche perchè le diseguaglianze sociali sono sempre esistite, crisi o non crisi. Come ho già avuto modo di dire, se ogni volta che acquistiamo qualcosa dovessimo sempre pensare – per esempio – a ciò che succede in Africa, allora non dovremmo più neanche sederci a tavola. La mia critica, tra l’altro più che moderata, qui era rivolta ad una frase del post “incriminato”, e cioè questa frase: ” la tanto chiacchierata crisi”. Ho sottolineato come la crisi non sia affatto una chiacchiera e che definirla tale è quantomeno poco professionale visto che è una crisi vera, seria, profonda e di difficile risoluzione. Ho detto anche che io un post del genere non lo avrei scritto, ma mi sono poi accorta che le due autrici sono “specializzate” in moda: che si limitassero però a quella, senza pretendere di definire i termini e la portata di una crisi economica senza precedenti. Altro che chiacchiere….

    138. Insomma, per abbreviare, mi ha “infastidita” ( sempre tra virgolette, ben s’intende) la definizione di ” chiacchierata crisi che per una sera sembra non esistere”, solo per l’apertura di uno store del lusso: infatti se è vero che alcuni possono permettersi d acquistare un capo firmato, rimane altrettanto vero che moltissimi altri non possono acquistare più neanche al mercatino. E se è vero che chi può acquistare non avverte la crisi, chi invece non può più acquistare neppure al mercatino s’in@@@@a un pelino a leggere che per una sera la crisi sembra non esistere. La verità è che la crisi sembra non esistere MAI per alcune persone, non moltissime specie in una città problematica come Palermo, ma che per moltissimi altri invece esiste SEMPRE. Ed anche il giorno di inaugurazione di Prada o di chiunque altro ricordi ai più che solo per ALCUNI la crisi non esiste.

    139. @ Alessandra Verzera

      Serie: ERMENEUTICA

      Solitamente non mi occupo di esegesi del pensiero altrui ma, credo che, l’affermazione delle due redattrici non si presti ad equivoche interpretazioni.
      Il sig. Cogliandro si è limitato quindi ad un elementare, quanto eloquente, “no comment”!

      ANALISI TESTUALE

      “E per una sera la tanto “chiacchierata” crisi è sembrata non esistere”

      La frase è strutturata su tre costituenti

      1 (temporale) per una sera
      2 (oggettivo) chiacchierata crisi
      3 (soggettivo) è sembrata non esistere

      “La sera” cui si riferiscono le giornaliste è proprio quella dell’inaugurazione.

      Protagonisti della festa sono stati gli ospiti vip più o meno illustri che hanno preso d’assalto il negozio (“Tra gli invitati illustri”
      “All’inaugurazione c’erano anche moltissimi volti noti palermitani”.)

      La “crisi”, oggetto di ricorrente “chiacchiera” , che occupa ampio spazio di discussione nei quotidiani incontri salottieri, cui sono adusi i nostri agiati protagonisti, per quella sera è stata opportunamente trascurata poiché ritenuta sconveniente in occasione di un appuntamento mondano e parecchio spendaiolo.

      Ergo: “E per una sera la tanto “chiacchierata crisi” è sembrata non esistere”!

      Ergo: il “no comment” del sig. Cogliandro!

    140. Serie:IL MONDO E’ BELLO PERCHE’ E’ VARIO

      la crisi economica può essere sia chicchierata sia respirata (anche durante il sonno).

      Dipende dal punto di vista!

    141. @sforza italia & SQUARARISILLA
      No comment: ma sul serio.
      Ancora insiste con Cogliandro? Con tutto il rispetto, ma chi se ne frega di Cogliandro? Io ho espresso il MIO commento. Che piaccia o no, che sia condiviso o no, è il mio. Punto.
      Se poi con le sue lezioni di analisi logica vuole portarmi a dire che quello che abbiamo letto è un gran bel pezzo di giornalismo ben strutturato e ben articolato, abbia pazienza, non glielo dirò.
      Sul fatto che i noti vip siano adusi a discorsi sulla crisi io dissento fortemente, in forza del vecchio adagio che recita ” ‘u saziu ‘un cunsidira ‘u diunu”, ma – come detto prima – anche questa è una mia opinione personale. E’ il termine “chiacchierata” che è improprio: la crisi non è infatti un gossip o una chiacchiera. Ma sono discorsi di lana caprina, oserei dire sterili.

    142. Serie: REGALAGLI UN SORRISO

      @ Alessandra Verzera

      Personalmente sono stato addestrato ad accontentarmi delle croste ogni volta che il pane comincia a scarseggiare. Ma Lei, invece, è proprio certa che quegli “ALCUNI”, cui ha fatto riferimento, possano essere motivo di allegrezza e gioia per i tanti rimasti fuori dalla porta?
      Se riesce a convincermi della bontà delle sue intuizioni anch’io mi regalerò una borsetta da mille euro!
      Purtroppo, però, ci sarà sempre qualcuno costretto a subire la propria vita senza possibilità di essere narcotizzato.

    143. @Alessandra Verzera. Nei mercatini il vino buono non lo vendono. Ma lo sai quanto mi costano quest’anno n° 6 bottiglie di Baron d’L.Pouilly-Fumè ( 2006, quindi niente di straordinario )? Un aumento secco del 15% rispetto all’anno scorso. E lo Stato Italiano che fa ? Nulla, l’indifferenza più totale verso l’arroganza francese, altro che Euro ed Europa Unita. Ne usciremo da questa crisi, cara signora, ma con le ossa rotte.

    144. Serie: CONTRADDIZIONI

      In ogni caso, non comprendo il perché taluno possa infastidirsi così tanto per un’apparente minimizzazione letterale della crisi e poi non stigmatizzi con altrettanto impeto gli atti di irredimibile voluttà che concentrano ricchezze superiori alla somma del Pil dei paesi del terzo mondo!

    145. Concordo in pieno con il commento di Totò, il quale giustamente fa notare quanto questo articolo – che vuole essere di cronaca mondana – manchi totalmente di brio e stile. Un testo piatto e – mi spiace farlo notare – anche sgrammaticato(“…fasciata in un leggero abito di pizzo…”semmai, “fasciata da”).

      Sull’annosa vicenda del lusso che impera e che sfrutta, mi astengo dal commentare perché non ho elementi validi per fare del contraddittorio e non voglio cadere nel qualunquismo. Mi limito solo a far notare che, visti i tempi, forse meno clamore sarebbe stato più gradito. Detto questo, ben venga l’apertura di Prada, un marchio che ha esportato l’eccellenza made in italy nel mondo e che spero creerà indotto a Palermo.

      E in chiusura vorrei aggiungere che, a mio modesto avviso, presentarsi all’unaugurazione di Prada sfoggiando LV, Dior e Chanel forse non è il massimo dell’eleganza e i signori “bene” di Palermo forse dovrebbero cominciare a capirlo.

    146. io basito non tanto dalla poca originalità dell’articolo, simile ad altri 100 che ho letto in altrettanti blog di moda o sedicenti tali scritti da ragazzine annoiate o da frocetti amici miei in cerca di vanagloria 2.0 ; ma più che altro esterrefatto dalla pochezza dei commenti scritti da persone presumibilmente adulte e con un minimo di cultura. Non riesco assolutamente a cogliere (sarà perché da panormita espatriato non ci sono più abituato) delle contraddizioni che voi, invece, date per scontate…. Una persona è acculturata e intelligente non può interessarsi di moda (?!?), se ti impegni nel sociale ovviamente non spendi 1000€ per una borsa (?!?), se puoi permetterti di spendere 1000€ per una borsa o sei mafioso, o spacciatore, o evadi il fisco o sei figlio di papà (definizione del termine ancora a me sconosciuta, che qualcuno mi spieghi per favore il significato e soprattutto l’accezione negativa). Prendo il mio caso, per fare un esempio: i miei genitori sono dipendenti pubblici, mia madre adesso in pensione dopo 40 anni di servizio; campano 3 figli in giro per il mondo, ogni tanto con qualche difficoltà, ma ci riescono. Mia madre e le mie sorelle disapprovano il mio interesse per la moda difatti le mie sorelle. nonostante le possibilità economiche, si vestono come clochard e ne vanno pure abbastanza orgogliose. Ma io, purtroppo per il portafogli dei miei, non riesco a non essere attratto e forse un pò dipendente da questo consumismo imperante. Ora dico: i miei genitori hanno lavorato una vita intera, così come i loro, per farmi stare se non bene, “meglio di quando si stava peggio”. Questo significa solo pagarmi l’università? Io capisco che ci sia gente, come la mia migliore amica, che lavora e studia dalla mattina alla sera per prendersi quel maledetto pezzo di carta, e quando posso la aiuto. Ma se, benedetto il signore, io vedo un paio di scarpe che mi piacciono e per quelle scarpe sono disposto a spendere un’ira di Dio, devo per forza subire il pre-giudizio altrui? Se dovessi scegliere tra l’aiutare la mia suddetta amica e comprarmi un paio di scarpe è logico che sceglierei di aiutarla; ma se posso fare entrambe le cose, lo faccio. Senza sensi di colpa. In attesa di, un giorno, se tutto va bene, poter godere di ciò che mi piace pagando con il sudore della mia fronte.
      In ultima analisi: Palermo non è povera. Palermo ha la ricchezza della gente e della sua voglia di vivere che nel resto del paese è quasi assente. L’arte dell’arrangiarsi che i Panormiti tanto criticano e che qui non esiste è ciò che da alle persone con poche possibilità la speranza (o l’illusione) che le cose, l’indomani, possano andare meglio. Sarò particolarmente romantico, forse per l’obbligata assenza da casa, ma penso che, Prada o no, Palermo sotto sotto stia crescendo, e la vedo cambiare ogni volta che torno. Siate un minimo oggettivi… se volete fare qualcosa di buono, unitevi seriamente (e non dietro lo schermo di un computer) per far salire un sindaco e una giunta con le contropalle, in grado di far uscir fuori la vera Palermo da anni impantanata tra finto onore, giudizi insindacabili e macchiette di ogni tipo; e che solo i palermitani possono vedere e difendere quando ne parlano agli “altri”. ( e non mi riferisco ne a lu bellu mare, ne alle arancine&cannoli ne tantomeno al sole 8 mesi l’anno). Quella che conosco io è una palermo intelligente e con un certo grado di cultura, fatta di persone intelligenti che studiano per poterla migliorare. Non sarà tutta palermo, ma sicuramente quella che può fare qualcosa di buono…..penso.

    147. @La Manu. Non sono d’accordo, per niente. Molto più elegante “fasciata in”, fa pensare ad un avvolgimento, un abbraccio, un avvilupparsi di forme leggiadre, “rime d’amor dolci e leggiadre”…. Molto più sensuale che “fasciata da”, che potrebbe ricordare bambini da cambiare, farmacie di turno. O ambulatori che puzzano di disinfettante.

    148. Ho letto un pò di commenti,quanto scritto dalla Alessandra Verzera ha una certa logica,ma anche quello che è stato scritto da “Sforza”,personalemte non sono assolutamente contro l’apertura di una prada,ma tessere le lodi di una serata che secondo alcuni “tutti dovremmo invidiare” mi pare davvero fuori luogo,trovo superfluo stucchevole e gratuito il criticare i presunti errori grammaticali,cerco sempre di cogliere l’essenza delle cose,e la partecipazione emotiva usata nel descrivere l’evento l’ho trovata uno schiaffo nei confronti di chi sta male.

      @lanfranco ma i tuoi amici continueranno a ad esserlo dopo esserti riferito a loro col termine “frocetti”??

      Termino il mio commento con una frase che usciva sempre dalla bocca del mio caro vecchio nonno Nino per proiettare in parole tutto l’ambaradan… “Cu è saziu un’ pò cririri a cu è diuno”.

      ecco perchè tanti,loro malgrado, non carpiscono il perchè delle critiche all’indirizzo di chi, si schiera dalla parte dello sfarzo,dell’apparire,dell’ostentare a ogni costo,come espressione d’esistenza.E anche con passione.

    149. @marcello continueranno ad esserlo penso. in caso contrario non sarà per il “frocetti” ma per la critica ai loro blog. Purtroppo di blogger brillanti, che siano frocetti o no, ne conosco veramente pochi. Soprattutto che riescano a parlare di una cosa tanto seria quanto frivola come la moda senza risultare troppo saccenti o troppo banali.

    150. Caro Lanfranco conosco discretamente Marcello, quando incontra blogger brillanti come te,che mai e poi mai farebbero ricorso all’offesa come mezzo per fare valere le proprie opinioni,di solito non da seguito a nessun dibattito.:-) hai voglia rosicare! Eh eh!

    151. annarita non sono un blogger, mi tengo solo informato quanto basta 🙂 e non rosico tranquilla…. anzi, da ammirare il non voler essere polemico (o non voler dare soddisfazioni, che dir si voglia 😀 ).

    152. si palemmu avi ri crisciri
      cu tutti sti schiffarati
      veramenti
      mmenzu na strata semu……………………….

    153. non dimenticate di mettere
      indirizzo e numero di cellulare,
      oltre la faccia.

    154. @manuelo
      Non c’è dubbio che ne usciremo con le ossa rotte: anzi sarà già un miracolo se ne usciremo vivi. Il fatto è che le ossa ce le hanno rotte lentamente e senza farcene accorgere più di tanto, dandoci ogni tanto effimeri anestetici: finito l’effetto, e rotte tutte le ossa, ci siamo svegliati in preda a dolori lancinanti. Guai però a pensare che la colpa dello stato in cui ci troviamo sia di chi, piaccia o no, sta tentando di rimettere a posto le cose…

    155. sforza italia & SQUARARISILLA
      18 dicembre 2011 alle 11:17

      Serie: CONTRADDIZIONI

      In ogni caso, non comprendo il perché taluno possa infastidirsi così tanto per un’apparente minimizzazione letterale della crisi e poi non stigmatizzi con altrettanto impeto gli atti di irredimibile voluttà che concentrano ricchezze superiori alla somma del Pil dei paesi del terzo mondo!

      Quoto per intero ed aggiungo: mi infastidisco per la minimizzazione ( chissà perchè la definisce apparente: lo è tout court) perchè un professionista della comunicazione dovrebbe usare le parole giuste, dato che le parole hanno un loro peso e tutte un loro significato diverso. Chiacchiera signigifa chiacchiera, gossip, pettegolezzo. E a questo non ci sono deroghe.

    156. sforza italia & SQUARARISILLA
      18 dicembre 2011 alle 10:48

      Serie: REGALAGLI UN SORRISO

      @ Alessandra Verzera

      Personalmente sono stato addestrato ad accontentarmi delle croste ogni volta che il pane comincia a scarseggiare. Ma Lei, invece, è proprio certa che quegli “ALCUNI”, cui ha fatto riferimento, possano essere motivo di allegrezza e gioia per i tanti rimasti fuori dalla porta?

      Senta un po’, io ad invidiare chi, presumibilmente per meriti personali, ha conseguito un certo benessere ed una certa agiatezza non ci sto per niente. C’è sempre stato da che mondo è mondo chi è “rimasto fuori” e chi ha mangiato croste mentre altri consumavano caviale Beluga: e allora? Che vogliamo fare? Non me la sento di stigmatizzare chi, essendo magari un luminare, regala 3000 euro di borsa alla moglie per Natale. Lei la pensi come vuole, ma non faccia del suo pensiero una verità assoluta o a cui doversi per forza conformare.

      Se riesce a convincermi della bontà delle sue intuizioni anch’io mi regalerò una borsetta da mille euro!
      Purtroppo, però, ci sarà sempre qualcuno costretto a subire la propria vita senza possibilità di essere narcotizzato.

    157. Vi ricordo che questa non è una chat e rimuoverò ulteriori commenti “chattanti”. Grazie.

    158. Serie: CONSOLAZIONI

      ..oltre a mangiare croste con gusto mi è stato insegnato che con il denaro non potrei mai comprare la felicità, ma potrei però permettermi la mia personale forma di tristezza.

    159. @Rosalio. Quali sono i commenti che considerate “chattanti”? 🙂

    160. I giovani della Palermo “bene”?
      Quindi gli altri, quelli che studiano senza speranza, quelli che lavorano tutto il giorno e dell’inaugurazione possono solo leggerne (se ne hanno il tempo e/o la voglia) da articoli come questo…
      quelli cosa sarebbero? La Palermo “male” o la Palermo “cosìcosì”?…
      Complimenti all’autore… è chiaro tra l’altro che per lui la crisi è solo una chiacchiera…

    161. La crisi non tocca le fasce ad alto reddito della societa`.
      Il consumo nel segmento lusso riguarda le fasce ad alto reddito.
      Ve ne accorgerete nel 2012 cos’e` la Recessione,
      cosa comporta,e chi ne fa le spese.

    162. Palermo città dove quasi tutti mangiano mortadella scadente , ed eruttano caviale iraniano. Poverini.

    163. hihihi.. tutti interessanti i commenti.. avrei voluto leggerli tutti.. io acquisto felicemente da oviesse, nei saldi da sisley e da benetton (ma proprio per farmi un regalo) ma non invidio chi si puo’ permettere altro. Ognuno sceglie ogni giorno la propria strada.. Niente di cio’ che siamo o di cio’ che ci capita avviene per caso.. quindi che ben vengano questi signorotti pieni di soldi, almeno tengono in moto l’economia!!! niente invidia, pero’, please..

    164. Mi sembra semplicemente una esibizione, un pò provinciale, di pessimo gusto: una sorta di parata del ventre molle di questa città. La modella che parla di “filosofia” di Prada come se si parlasse di Kant, le mummie siliconate, i politici alla cetto la qualunque, i professionisti ‘illuminati’….un campionario antropologico degno di sussulti lombrosiani. Qui l’invidia sociale non c’entra niente, qui è assente l’essere all’altezza della ricchezza…oltre che L’ESSERE. Credo che se questa inaugurazione si fosse tenuta alle catacombe dei Cappuccini, avremmo trovato sicuramente una coerenza tra location e invitati. Decisamente trascurabile.

    165. L’INUTILITA’ IN VETRINA. Non c’è ne uno solo che esprima eleganza e finezza. Provinciale e becero. Poi la modella che parla di “filosofia di Prada” (e che è Kant). Roba da terzo mondo.

    166. Bedda matri…che impressione!!!
      la palermo bene??????
      la palermo bene è al lavoro a sudare…
      questi sono “passia-scimmie” e accattoni, almeno un paio non pagano l’assicurazione della macchina, ma ostentano benestare…non hanno i soldi per il pane, ma hanno “l’aifon 8″…che tristezza

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