Noi, i nostri genitori, i nostri nonni e…”Il Gattopardo”
Di tanto in tanto mi reco presso la Biblioteca Regionale per effettuare ricerche in merito a circostanze ed eventi accaduti a Palermo nei decenni trascorsi. Sfogliando quotidiani e riviste di settore ho modo di rilevare le voci a caldo e le evoluzioni dei fatti relativi ad un avvenimento di cronaca o ad un’iniziativa del passato. Pagina dopo pagina, cercando le notizie che m’interessano, ho anche l’opportunità di attraversare episodi nettamente diversi dall’obiettivo delle mie osservazioni. Fra un articolo e l’altro sono passato in mezzo a modifiche urbanistiche, novità nei servizi pubblici, provvedimenti per la sanità locale, periodi di vivacità e di declino cittadino. Ma qualcosa non è mai cambiato; qualcosa si trova pressoché immutato nelle cronache attuali così come in quelle degli anni Ottanta, degli anni Settanta… E tutto ciò nell’ininterrotto accompagnamento di proclami volti a risolvere i problemi. Ho così individuato cinque anelli di una catena che Palermo si porta appresso praticamente da sempre, cinque elementi sempre sulle prime pagine dei giornali e costantemente prossimi ad essere sconfitti (nelle intenzioni degli amministratori).
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