Passato Natale cosa c’è di buono nella politica, partendo da Palermo, per arrivare alla Regione?
I giornali nazionali hanno raccontato della “guerra”, che va in scena in Liguria, tra Genova e Savona per il controllo del superporto. Dalle nostre parti – con riferimento ai porti di Palermo e Termini Imerese – i politici non hanno mai litigato. Sono buoni? Ma… Diciamo che, sulla materia, fa tutto l’ingegnere Nino Bevilacqua, numero uno della super Autorità portuale che si estende, per l’appunto, da Palermo a Termini Imerese.
Bevilacqua rende tutti i politici buoni. Quanto meno li mette tutti d’accordo. A Termini Imerese, per esempio, ha messo sotto un unico tetto politico, s’intende, l’onorevole Gianfranco Miccichè (ex Forza Italia, ex Pdl, oggi Forza del Sud) e l’onorevole Giuseppe Lumia (Pd). Centrodestra e centrosinistra insieme appassionatamente. A Palermo ha fatto di più: il Piano regolatore del porto della città, confezionato, appunto dal super-ingegnere-galattico Nino Bevilacqua, è stato votato, niente poco di meno, dal Pdl, dal Pd, da Italia dei Valori e dal Terzo polo. Se pensate che dentro il Terzo polo ci stanno l’Udc, l’Api di Rutelli, il Movimento per l’autonomia del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e Futuro e libertà, ne dobbiamo dedurre che, nel capoluogo siciliano, Bevilacqua ha messo d’accordo tutti. Continua »
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