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venerdì 22 nov
  • Un accorato appello per le prossime elezioni

    «Il voto di scambio uccide le coscienze». Lo scrisse su uno striscione Padre Puglisi. Soprattutto nelle periferie e nelle borgate, dove la fragilità della Cosa pubblica spalanca spazi d’azione a Cosa nostra, si perpetua ancora oggi questo diabolico patto tra esponenti della classe dirigente e mafiosi, per corrodere alla radice la coscienza degli uomini e dei cittadini, e poter così arrivare dentro le istituzioni repubblicane, usate come centri di potere al servizio di opachi affari, sodali, clientele e gruppi criminali. Noi ci appelliamo a tutti i cittadini e i partiti siciliani affinché affrontino senza indugio, in vista delle prossime amministrative palermitane, una seria riflessione, da condurre attraverso e con l’opinione pubblica.

    Proponiamo un’azione articolata, di ampio respiro, che connetta e integri tre punti:

    1. Dibattere in modo approfondito e diffuso sulla responsabilità sociale dei pubblici poteri, sviluppando e contestualizzando nella Sicilia di oggi il monito di Borsellino: “Vi sono, oltre ai giudizi dei giudici, anche i giudizi politici cioè le conseguenze che da certi fatti
      accertati trae o dovrebbe trarre il mondo politico”. È doveroso e improcrastinabile che tutti i partiti si misurino seriamente con questo principio, smettendola, una volta e per tutte, di celarsi ipocritamente dietro l’attesa dell’ultimo grado di giudizio.
    2. Per rendere più difficile il controllo del voto, proponiamo che lo scrutinio sia centralizzato. La legge attuale prevede che lo scrutinio si effettui nei singoli seggi, dove di fatto votano in media meno di 700 elettori. Il trucco consiste nell’aumentare appositamente il numero dei candidati e delle liste, in modo tale che ogni candidato non prenderà più di 5 voti per seggio. Pertanto, sapendo in quale seggio voterà il potenziale “sostenitore” si potrà verificare facilmente se la promessa sia stata mantenuta.
    3. Tutti i partiti e gli schieramenti diano la possibilità al proprio elettorato di riferimento di partecipare in modo attivo all’individuazione dei candidati. Un metodo partecipativo per scegliere le candidature del centro destra e del centro sinistra, come le primarie, indipendentemente da alleanza e accordi, permetterebbe di aprire già in questa fase un dibattito libero e aperto su temi vitali come la qualità del consenso e la responsabilità dei pubblici poteri, nonché sulla credibilità – finanziaria e non solo – dei programmi elettorali.

    Con un’azione così articolata, ciascuno di noi sarebbe per tempo sensibilizzato sulla vitale importanza del voto libero e consapevole. Rendersi responsabili della scelta dei propri candidati, attraverso l’attuazione di questi tre punti, potrebbe rivelarsi una strepitosa azione collettiva contro il voto di scambio, che poi non è altro che l’altra faccia della medaglia dei discorsi fumosi sulla nostra Palermo.
    Si discuta della responsabilità dei pubblici poteri; si cambino le modalità dello scrutinio; ciascun partito e/o schieramento decida tempestivamente di rendere partecipe il proprio elettorato di riferimento nell’individuazione e nella scelta dei propri candidati.
    Subito, per il bene di tutti noi.

    Comitato Addiopizzo
    Associazione Libero Futuro
    Comitato Professionisti Liberi

    Ospiti
  • 3 commenti a “Un accorato appello per le prossime elezioni”

    1. perfettamente daccordo con te, ma anche qui come dici bene serve ma quello che mi chiedo oggi, è davvero questo un blog colto? si credo lo sia ma..con dei limiti che sono poi quelli di una parte di questa palermo

      grazie per il tuo commento,almeno uno…

    2. Chi e’ disponibile a vendersi il voto,
      lo fa perche’ non ha una coscienza politica,
      e lo fa indipendentemente dal sistema di spoglio elettorale,decentrato o centralizzato.
      Palermo e’ una citta` strana.Nei pressi dei seggi elettorali girano sempre brutti ceffi che stazionano ore ed ore nelle aree di ingresso.
      Gli addetti all’ordine pubblico dovrebbero impedire lo stazionamento nel raggio di un centinaio di metri,tanto per cominciare.
      In quanto al blog,ultimamente vero e’ che si e’ letto molto di puttane,come quando e dove,ma sapendo leggere tra le righe di tanti altri interventi emerge il quadro verosimile della condizione di questa citta` alla deriva,che non sa che pesci prendere.Questo e` il vero dramma.

    3. se solo avessi letto prima il vs blog ho pretonato proprio ieri un volo, da 150 sono arrivato a spenderne 215 per le aggiunte ridicole (in quanto non precedentemente segnalate) che avete sottolineato anche voi. ma non si puf2 fare nulla nei loro confronti? tipo l’unione consumatori o simili? grazie, ciao!

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