Caro Orlando, la Primavera ritorna con le Primarie
Caro Orlando, il giorno in cui diventasti sindaco per la prima volta io avevo poco più di anno.
I giovani della mia età sono cresciuti con la figura di questo sindaco ribelle ma prestigioso.
Ricordo bene il giorno in cui la mia scuola elementare fu ricevuta da te a Palazzo delle Aquile; ci stringesti la mano uno per uno. Con la stessa limpidità ricordo il giorno in cui il mio papà mi raccontò di averti parlato, fermandoti per strada e chiamandoti Professore, «perché lui è Professore all’Università!».
Col passare del tempo ho sempre cercato di maturare un’opinione personale su tutto, autonoma e molto spesso divergente da quella dei miei familiari.
Oggi so che quelli erano gli anni in cui il sindaco lo si poteva incontrare anche tra i viali della Fiera del Mediterraneo; e se lo si incontrava, poi lo si raccontava agli amici. Gli anni in cui la stretta di mano del sindaco di Palermo contava ancora.
L’unica foto che ci ritrae insieme risale al 2007. Avevi appena vinto le Primarie.
Fallo anche stavolta: torna a casa, càndidati alle Primarie. Sono le Primarie della tua coalizione, deve bastarti. Non puoi pretendere che gli altri candidati passino prima dal notaio a firmare le tue condizioni. Prestigioso sì, autorevole pure, ma senza esagerare.
Sono ancora una volta disposto a votarti, ma soltanto qualora vincessi le Primarie. E così credo che farebbero tanti altri palermitani, che probabilmente vorrebbero chiederti le stesse mie cose.
Può – uno come te – temere “intrusi” o “cavalli di Troia”?
Non ho certo la pretesa di poterti convincere. Le uniche possibilità di successo, del resto, le avrebbe soltanto Hillary Clinton, ma – in tutta onestà – ho qualche difficoltà a rintracciarla.
Francamente spero che a convincerti non sia né io, né Rita Borsellino né Hillary Clinton.
Spero che a convincerti siano tutti quei palermitani rintronati da dieci anni di insulti, ma che ricordano ancora quelle parole: «Palermo è bella. Rendiamola ancora più bella».
Il giorno in cui annuncerai di partecipare alle Primarie, personalmente o sostenendo qualcun altro, avrai contribuito a rendere Palermo ancora più bella. E non conterà più il risultato finale. E Palermo non lo dimenticherà.
«Palermo è bella. Rendiamola ancora più bella».ma siamo sicuri che questa frase l’ha detta il professore sindaco Orlando? Io mi ricordo, che questa era la frase di Lima e Ciancimino, quando negli anni 60 buttavano giù le ville di Palermo per costruire anacronistici “palazzuna” e rimpinguarsi le loro casse.
Non ho motivo di dubitare della buona fede di Salvo Battaglia di cui apprezzo l’entusiasmo e la voglia autentica di cambiamento e l’amore per Palermo. E’ opportuno comunque sottolineare l’ingenuità, assolutamete comprensibile, del suo commento. Il 2007 è lontano anni luce da oggi, nè ancora si era manifestato il vero volto di Raffaele Lombardo, la nascita del cosiddettto terzo polo, la progressiva subordinazione del PD e la dissoluzione di una sinistra unitaria. La scelta di Orlando di non partecipare alle primarie è l’esito di questo processo dove ambiguità e patti sottostanti si nascondono dietro la facciata di un importante istituto di partecipazione che, prima ancora dei candidati, dovrebbe mettere a punto un programma, visioni unitarie di fondo e valori e scelte di campo non negoziabili.
E’ possibile che sia affidata a dei nonni(Borsellino e Orlando) il futuro di Palermo?
Siciliano, anche io la penso cosi` che il nuovo dovrebbe avanzare, ma dopo 2 mandati disastrosi di centrodestra che si e` suicidato con collusioni e malaffare trascinando a fondo la citta` nell`illegalita` diffusa credo che da votante sfiduciato, avere una figura di spicco, affidabile, sincera potrebbe essere l`unico modo di ridare speranza alla citta` che dal punto di vista politico e` in coma profondo.
Per Orlando candidato, sbaglia il sindaco della primavera a non volersi mettere in discussione e portare un programma serio alle primarie, un mese e` poco per fare un programma ma hanno avuto 10 anni e piu` per organizzarsi..mascherarsi dietro le spaccature del centrosinistra e` un po` una mossa del gambero che mi fa perdere fiducia.
Non potrei condividere di più. Salutami Hillary se la senti.
Il problema non è Orlando … il problema è il PD! ma chi tra quanti hanno a cuore questa città vorrebbe una alleanza con quel Lombardo che sta già devastando, con clientele e blocchi di ogni genere, la regione? Il PD per dinamiche di potere interno, qualche assessorato e la possibilità di creare clientele a sua volta, pone delle condizioni inaccettabili per chiunque abbia un minimo di dignità e rigore politico. Ma voi immaginate se negli USA il candidato democratico o repubblicano, già in fase di primarie, facesse alleanze preventive con soggetti terzi ed esterni alla sua coalizione cosa succederebbe?
Il nostro concetto di primarie è un po troppo dinamico e adattato. Le primarie si fanno tra soggetti ideologicamente affini e non con gente con la quale non si ha nulla in comune.
Ben vengano le primarie se il PD rinuncia alle alleanze preventive con Lombardo.
P.S. io non appoggio Orlando nè la Borsellino ma preferirei loro a chiunque della destra che ha governato la città negli ultimi 10 anni
@siciliano
megghiu i nonno’ ca i niputi!!
Concordo con Luigi SAn Lorenzo.
Orlando fa bene a non ingaggiare le primarie.
Hanno perso tempo.E adesso sono ancora trappole per topi grandi e piccoli