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  • La mia denuncia è sotto gli occhi di tutti

    La mia denuncia è sotto gli occhi di tutti! O forse solo agli occhi di noi persone con difficoltà motoria.

    Gli autobus non solo non funzionano bene – in genere – ma non sempre hanno pedane mobili e ove esistono o non le fanno funzionare o sono rotte. Molto raramente sono funzionanti!

    Noi due, cioè io e il mio accompagnatore facciamo molta fatica, anche se ci arrangiamo, ma non è giusto visto che abbiamo leggi che ci dovrebbero favorire e che le istituzioni non le rispettano.

    Perché dobbiamo sempre faticare? Anzi far faticare chi ci troviamo disponibili ad aiutarci?

    Come nel mio caso che non potendomi gestire da solo ho la necessità e bisogno dell’accompagnatore.

    Perché a Palermo vige il principio dell’arrangiare? Se vivessi a Londra o a Stoccolma o in un paese del Nord Italia ciò non accadrebbe!

    Lo scorso anno nel mese di maggio sono andato con il mio accompagnatore a Monte Pellegrino per un convegno e abbiamo preso un pullman dell’Amat con dei gradini così alti che un anziano non è potuto salire da solo e l’hanno dovuto aiutare. Al convegno era presente il presidente dell’AMAT che diceva che tutti gli autobus hanno gli scivoli ma vi posso assicurare che non è vero come ho detto prima!

    Questo per quanto riguarda i mezzi di trasporto, se parliamo invece di spostamento a piedi è uguale perché se ci sono gli scivoli spesso e volentieri ci si posteggiano le macchine e ostruiscono i passaggi sia ai pedoni che alle sedie a rotelle.

    E con il mo accompagnatore siamo costretti a camminare in mezzo alla strada e non sui marciapiedi, altrimenti diventa uno slalom, dove la forza fisica deve essere elevata e dove si può anche rompere la carrozzella.

    È proprio vero, Palermo è la città “dell’arrangio”, della ineducazione, del non rispetto e della prepotenza, ed io vivo in questa città e tutto ciò lo subisco.

    Perché non organizzare una task force operativa di vigilanza e controllo di questi soprusi?

    Sicuramente con multe elevate si finanzierebbero sia la task force che le casse del Comune col fine unico di tutelare noi disabili che non possiamo camminare sui marciapiedi, utilizzare gli scivoli ed utilizzare i mezzi pubblici

    Ospiti
  • 14 commenti a “La mia denuncia è sotto gli occhi di tutti”

    1. Speriamo che tutti i candidati a Sindaco di Palermo o qualcuno vicino a loro, leggano questo post e presentino dei progetti seri per rendere la vita sociale dei disabili “dignitosa”.
      Mi vergogno per l’indifferenza che chi ci governa ha verso le vostre problematiche.

    2. Caro Francesco, ti conosco di vista perché se non ricordo male facevi parte di un’associazione che ha avuto la sede sotto casa mia per un paio di anni. Hai ragione, Palermo è la città dell’arrangio. Proprio questa mattina mi sono cazziato una signora che aveva parcheggiato a spina di pesce, bloccando la strada, in un parcheggio riservato ai disabili. Risposta della signora, ma ero al supermercato qui di fronte e ho perso solo un minuto. Se avessi avuto una spranga in mano gli avrei distrutto la macchina !
      Mia cugina, che da 30 anni si trova sulla sedia a rotelle, lo scorso anno è scappata da Palermo. Adesso si trova in un comune vicino Verona, dove tutto è fatto a misura anche per le persone disabili. Purtroppo tutte le amministrazioni che si sono succedute hanno saputo solo tagliare per il sociale. Poi mettiamoci anche l’inciviltà del palermitano che tra macchine parcheggiate male, cassate di animali sui marciapiedi e soprattutto l’indifferenza delle persone nei vostri confronti, anche quando voi siete uguali a noi.
      Non credo che la futura amministrazione potrà fare qualche cosa di buono, adesso tutti si stanno sparando la posa dicendo promesse a più non posso. Promesse che sanno che non potranno mai mantenere.

    3. E che aspetti ad andartene? Lo hanno fatto in tanti e non vedo perche’ non dovresti farlo pure tu. Mi ricordo di avere visto a Parma dei genitori che erano emigrati perche’ in sicilia saudita la scuola non dava il minimo supporto al loro figlio affetto da ritardo mentale. Lo lasciavano in corridoio con i bidelli e gli facevano compilare la schedina!

    4. a palermo la mobilità delle persone diversamente abili è solo la punta di un iceberg, sono altresì, impediti negli spostamenti anche gli anziani le donne con passeggino ed i cittadini comuni. quindi la protesta sacrosanta di vittorio dovrebbe essere la protesta di tutti noi palermitani. mi preme sottoliniare che in atto sono in corso i lavori di ristrutturazione di piazza vittoria, di piazza bologni e piazza marina per un importo di circa 8.000.000 di euro ma nulla è previsto per abbattere i gradini dei marciapiedi di corso vittorio emanuele,l’arteria più antica della città che collega le tre piazze d’interesse storico. basterebbe un intervento di basso importo economico per rimediare a questa incongruità e realizzare gli scivoli sui marciapiedi.

    5. Carissimo Francesco, hai pienamente ragione. Scusami se ti potro’ sembrare brutale, affinche’uno dei prossimi individui candidati a sindaco avra’ tra le file dei suoi sostenitori o meglio fans, parenti o amici, intendo persone disabili, forse qualcosa si muovera’. Vedrai che successivamente le strade verranno adibite a attrezzate come meglio si puo’, vigili posti ad ogni angolo delle strade per frenare i cafoni che pensano di avere tutto il barbaro diritto di parcheggiare unnighie’ bloccando gli scivoli o strade… Ti abbraccio da Londra… Bravo continua cosi’.

    6. mi associo a quanto è stato scritto nei messaggi sopra

    7. Perche’ scappare da Palermo? Invece si resta con l’obbligo di battersi, per il miglioramento della propria citta’. Rimanere per cambiare, questo e’ il mio motto, non per lamentarsi. Si puo’ basta solo crederci, magari organizzando presidi con qualsiasi mezzo a disposizione per sollevare l’opinione pubblica al riguardo…

    8. Francesco, fai bene a denunciare questi comportamenti incivili.Vorrei darti un suggerimento che sicuramente non vale per la risoluzione del problema in assoluto, ma che può risvegliare qualche coscienza. Che ne pensi di scrivere un biglietto e fotocopiarlo, da mettere sul tergicristallo delle auto che bloccano gli scivoli? Il messaggio potrebbe essere: “A causa della tua inciviltà non sono riuscito a passare. Grazie da Francesco, ragazzo in sedia a rotelle”. Secondo me riusciresti a mortificare qualcuno che non farà più di questi errori. In bocca al lupo!

    9. Caro/a Solaris,
      anch’io in passato avevo stampato dei semplici fogli A4 con scritto una cosa simile (riguardava la pista ciclabile). Il risultato però è stato il seguente: l’automobilista, sollevato una volta accortosi che non si trattava di una multa, appallottola il volantino (contribuendo alla sporcizia delle strade che a dire il vero era già a buon punto) e parte in quarta verso il prossimo parcheggio sul marciapiede, o in tripla fila (anche se il posto c’è perchè..”sennò quando me ne voglio andare devo aspettare che si sposti la macchina che mi ha parcheggiato in doppia fila” – w il paradosso).
      Morale: la condanna morale non serve a niente, se da parte dell’amministrazione pubblica non c’è volontà di sanzionare chi viola sistematicamente le regole.

    10. Mario, forse sarebbe diverso, considerando che (senza nulla togliere ai ciclisti), mi sembra più grave e mortificante aver sbarrato la strada ad un diversamente abile. Ma forse hai ragione tu, il risveglio delle coscienze è utopia…

    11. Le regole a Palermo si fanno rispettare “a convenienza”, le multe si fanno solo se non nuocciono al commerciante o al notabile o al malacarne del luogo. Sui disabili, persone che meritano ogni massima considerazione, occorre dire che c’è un abuso di pass che nuoce principalmente a loro, perchè non è giusto beneficiare di posti riservati ovunque perchè ad esempio si ha un padre disabile che però in quel momento è a casa, magari a letto da un anno, mentre la figlia va a fare shopping o al lavoro e con il pass toglie posto ai veri disabili.

    12. Noi Ci impegniamo a rendere la citta’ e i s ervizi a misura di diversamente abile.
      CAro Vittorio ,la Tua testimonianza e’ importante.Vero e’ che il mondo sembra andare avanti a colpi di promesse poi non mantenute.MA c’e’ un altro aspetto del problema,la sensibilita’ e la conoscenza dei problemi da parte d egli amministratori.Chi governa avendo come obiettivo solo risparmiare o produrre ,senza nessun riferimento ai valori sociali e umani ,non pensa e non e’ preparato ad assumere un impegno concreto in questo senso.PEnso invece che dovremmo dare il nostro consenso ad amministratori che in tempi non sospetti gia’ per lavoro o per interesse gratuito si interessano di questi problemi.IStituire un servizio cittadino di pronto intervento ,una navetta di aiuto per questi casi particolari non mi pare un intervento difficile ne’ oneroso.
      PAlermo puo’ diventare Piu’ accogliente

    13. Francesco, io ho insegnato a scuola per un certo periodo. Ci sono sempre state campagne di sensibilizzazione, ma io ne proporrei una diciamo con approccio sperimentale, invece delle parole. Istituirei una o più giornate in cui si predispone un percorso pubblico da attraversare in carrozzella.
      Da fare sperimentare ai singoli alunni, realmente. Credo che l’insegnamento al riconoscimento di certe difficoltà possa essere utile che passi dallo sperimentarle in prima persona, riconoscerle, e capire il senso delle cose di cui si parla.
      Farei lo stesso simulando il percorso con i passeggini, che é cosa similare, per certi versi. Mettiamoci a verificare i servizi per la mobilità diffusa a tutti, e poi riparliamone, da esperienze vissute, da tutti.

    14. Sulla questione pass disabili, sollevo un problema che ho personalmente verificato. Fotocopisteria di Via Albanese, pressi Università. Entra un signore che dà all’esercente un pass per invalisi, di colore arancio, e gli chiede di fargliene una copia plastificata. Mi aspettavo che il gestore gli dicesse, mi scusi, é un documento ufficiale e personale, non posso fargliela. Invece, gli ha chiesto, plastificata? le costa tanto.
      Ora mi chiedo, se il livello etico é così malmesso in questa nostra terra, non sarà per una assoluta decrescenza dell’idea del senso di ciò che sarebbe giusto, e di ciò che sarebbe comune invece che sempre e perenemente personale?

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