Sindaci di nuova generazione e la fiaba di Ferrandello (con diffida)
Due segnalazioni veloci relative all’universo della comunicazione che gira attorno alle elezioni prossime venture del sindaco di Palermo.
Come fatto notare già da qualche giorno su facebook uno degli slogan del candidato Davide Faraone (Partito Democratico), «Sindaco di nuova generazione», era già stato utilizzato da Gianfranco Micciché (Grande Sud) per le elezioni del 1997 che perse. I ragazzi della redazione del blog dell’ex sottosegretario sono andati giù duri nella sulfurea rubrica La Zanzara che già tanti ha pizzicato in passato.
Oltre all’evidenza fotografica hanno chiamato Faraone “Riciclotuth”…con tanto di immagine. 🙂
I due sono dotati di grande ironia, più o meno manifesta, quindi tutto sommato sostanzialmente si sorride.
Aria mooooolto più pesante tira invece tra Fabrizio Ferrandelli e Otello Piccoli (Sinistra Ecologia Libertà). La pubblicazione del post La triste storia di Ferrandello e Sfincionello (dove Sfincionello sarebbe un non troppo dissimulato Antonello Cracolici), popolato di mitici personaggi del sottobosco palermitano quali «Lumiante, Raffaello, Udicino e Futuronzolo» ma soprattutto da «Mafiosello» in disparte (pietra dello scandalo), non pare essere andata giù al giovane candidato ex IdV che ha diffidato il “povero” Piccoli che, spolveratosi la magliettina del Che, si è rialzato e ha cafuddato più forte tirando in ballo la Iron Lady Maria Fasolo, moglie di Sf…Cracolici. Non ripeto le parole attribuite alla signora poiché, se fossero vere, non vorrei essere il prossimo obiettivo degli ormai troppi stracci volanti nel (dal) centrosinistra. 😉
Ovviamente aspettiamo al varco il centrodestra.
I ragazzi de “La Zanzara” a differenza degli utenti di Facebook si sono dimenticati di segnalare la fonte: http://adrianofrinchi.tumblr.com/post/15613084358/palermo-2012-mancati-sindaci-di-nuova-generazione
Il RICICLO aiuta l’ambiente!! E anche il CICLO!! Non nel senso del ciclo mestruale ma della bicicletta ok?
Della serie proviamo siamo tutti un pò scrittori
TITOLO :Il pianeta Dei politici Vuoti scritto da ISIDORIK
I° parte
In una galassia lontanissima chiamata Panormus esisteva un pianeta che gli abitanti avevano denominato “ Il pianeta Dei politici Vuoti “.
Gli abitanti di questo pianeta venivano chiamati “ elettrori “ , sparsi nei vari regni.
Questi regni, separati fra di loro, erano governati da strani esseri:
ORLA-MBRONE , LUPO-LLINO, DRAGO-NIA, FARAO-NASTRA, SCOMA-GALLA
CHINNI-CCICHE’, PAPP-UTTI.
I strani esseri si nutrivano di una particolare energia emanata dagli elletrori. Questa energia, molto positiva, era la fusione di particolari valori come: Verità, Giustizia, Libertà, Democrazia, Partecipazione, Bene Comune, Dignità.
I strani governanti erano in grado, con l’ausilio di strani macchinari ( comunicati stampa, interviste, documenti politici, post su fb ) , di assorbire questa energia che veniva utilizzata per ricreare degli esseri al loro servizio necessari per governare i loro regni; questi esseri venivano chiamati: MILITRANTI.
Gli elettrori assorbiti dalla loro energia erano molto deboli e incapaci di ribellarsi, vivevano stancamente per inerzia al servizio dei loro governanti.
Seguirà II° parte
NB: Tutti i personaggi e fatti di questo racconto sono frutto di pura fantasia dell’autore
Ogni riferimento a nomi, cognomi, fatti e puramente causale
Caro Rosalio, credo sia ora di CAFUDDARE. E’ per tuo tramite che lancio un appello agli uomini/donne di buona volontà: non fatevi ammaliare dall’anagrafe dei candidati. L’imberbe Ferrandelli ha già mostrato attitudine a “giochetti” di potere degni dei più grandi marpioni isolani, la Caronia, dimenticando di essere stata la vice di Cammarata, gioca a fare la giovane Alice nella città degli gnuri, Dragotto, che di nuovo non ha nulla, illustra programmi e plastici degni del più viscido Vespa, Faraone, anagraficamente attraente, è vittima del “copia-incolla” privo di qualunque sostanza e proposito, la Borsellino che pur si circonda di personaggi dalla propizia anagrafe, ha stampato in faccia quell’aria di brava mamma che mal si addice al primo cittadino di una città come Palermo, Lagalla no comment. Terzopolisti, movimento Grande Sud, Palermo più, Palermo vola, Palermo indignata, Forza Palermo e varie, sono l’espressione del nulla parmenideo. Dunque? Alternative? Vie d’uscita? Una: prendiamoci Palermo da soli. Leggo post e commenti su Rosalio di altissima levatura, seguo gente che commenta con scrupolo d’argomentazione e competenza, noto ironia salace ed impietosa: troviamoci un candidato/a e facciamo il culo a questi gradassi sboroni incapaci. Non chiediamo, facciamo. Invito i tanti cervelli presenti in rete ad esercitare il proprio orgoglio cittadino(ROSALIO, FB, TWITTER etc) stilando 10 punti di programma per la città di Palermo ed indicando nome cognome e titolo (per evitare di ritrovarci un sindaco con la terza media costretto a pagare consulenze esterne per la propria incompetenza). Mettiamo in rete le varie proposte e scegliamo il ns candidato/a. Lo toviamo o no un cazzuto/a che faccia tremare i soliti noti.?
avete dimenticato Gioacchino Basile (per completezza d’informazione: anche questi candidato)
Qualcuno conosce la storia politica di questo Faraone? Mai sentito nè visto!
Sono nato in EGGITTO e lì ho fatto il capo sopra u pizzu ra piramide
Non c’entra nulla ma consiglio i video di Fernandello …. cercate su youtube 🙂
ISIDORIK, dopo sei anni di vita di Rosalio hai scritto l’unico post pertinente sulla pseudo-politica palermitana.
Dopo – beninteso – la mia proposta di indipendenza (dal similpaeseitalia) e conseguente commissariamento da parte della comunità europea e gestione per i prossimi 30 anni da parte di managers internazionali stipendiati dalla stessa comunità europea.
Ma avete visto, palermitani, i profili somatici, morali e intellettuali degli pseudo-politici che vi meritate? Non parlo di capacità perché sarei blasfemo.
A proposito di plagi vi segnalo la campagna della Borsellino, che ha copiato… ops… si è fortemente ispirata alla grafica di Faraone per il suo sito… e a che c’era ha riciclato un paio di punti programmatici su assessori e cantieri culturali.
E’ proprio vero che l’età non è un problema per nonna Rita!