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giovedì 26 dic
  • Meteobilli: venerdì 10 febbraio

    Ora mi dovete perdonare. Ma a taliare tutte le cartine del tempo di domani ci vorrebbe di uscire col salvagente. Ma non vi scantate: magari sto facendo di nuovo malafiura e domani con la mattinata già ci sono le rondini sopra i canali che ammuntuano: faccio primavera, faccio primavera. Il pobblema è semplice ed è buono che ve lo spiego. Quando si dice che il tempo è variabile vuol dire che non è sempre di una maniera. Un colpo piove, un colpo si allarga, un colpo piove arrieri. Ma i scinziati che hanno una cura ca ci arriva di qua a Santa Flavia, se ne escono e ti dicono: alternanza di pioggia e schiarite. Che è come quando ci domandate a uno: come stai? E quello arrispunni: megghiuliddu u stissu… Che è come dire che aveva stato malato, che c’è un leggero miglioramento ma che questo non vordiri che si allibertò della malatia.
    Ma domani, amici miei, malafiura non ne dovrei fare. Aggiorna un vento di Ponente e Libeccio ancora leggero ma che inquieta alle nuvole e le fa catamiare. Quelle camminano e si ingrossano e magari scatasciano un poco d’acqua. Forte che passa il menzogiorno l’acqua aumenta e c’è chi assicura che verso le quattro ci sono lampi e troni di andarsi ad ammucchiare. Oltretutto il vento della mattina diventa più forte e questo aumenta la camurria. Ma se temporale ci sarà, durerà un viriri e sviriri perché subito dopo ci potrebbero essere schiarite. Anche se la temperatura aumenta un poco fino a 13 gradi che, di questi tempi, pare estate. Verso le siritine la pioggia diminuisce ma il freddo aumenta.
    La «quota neve» dice che si colloca tra 800 e 1000 metri ma io penso che dove già c’è, anche più sotto di 800 metri, là resta perché il freddo non la fa sciogliere e anche se lenta di piovere difficile che si affaccia il sole. Vale sempre la raccomandazione: se abitate in un posto alto attipo al Parco o a Torrertta o a Belmonte, state attenti a scendere con la machina nelle mattinate presto perché certe volte la strata agghiaccia e vi andate a rompere tutta la braccame che il Signore non vuole.
    Del resto della Sicilia che vi posso dire? Che in quella dalla parte nostra agghiri verso Trapani e Girgenti il malotempo sarà gemello di quello nostro. E di pomeriggio ci sarà un ventazzo che difficile che partono aliscafi per andare a Favignana, Ma pure i traghetti per Lampedusa e Pantelleria, fossi voi una telefonata ce la farei prima di partire.
    A parte di Ragusa e Siracusa il tempo non sarà proprio tinto e così, un poco, nei Catanesi. Ma nel resto della Sicilia tutti dicono: acqua.
    Naturalmente vi tengo informati se stanotte c’è qualcuno che dice che domani con la mattinata ci sono i rondini. Così non faccio un’altra malafiura che poi mi viene un’area depressionaria che non ve lo posso dire e ci vuole un anticiclone delle Azzose (ma chi, niente birra?) cavuru cavuru. Alla crema.

    Palermo
  • Un commento a “Meteobilli: venerdì 10 febbraio”

    1. “megghiuliddu u stissu… Che è come dire che aveva stato malato, che c’è un leggero miglioramento ma che questo non vordiri che si allibertò della malatia.” Questo passaggio mi ha fatto sbellicare,bravo! Certo,in una Terra come la nostra in cui notoriamente l ‘acqua scarseggia,sentire “domani acqua” non dovrebbe essere una cattiva notizia.L’unico dubbio è:ci saranno le nuvole coi rubinetti?No perchè altrimenti riempire i bidoncini viene difficoltoso..

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