19°C
martedì 19 nov
  • Meglio un sindaco o un commissario?

    Quale politico avrebbe avuto l’onestà intellettuale, il senso di responsabilità e la lungimiranza da buon padre di famiglia per rinunciare ad un evento come le Olimpiadi? Nessuno. Infatti la decisione è stata presa da un “tecnico” come Monti, forte della consapevolezza che questo genere di eventi è stato all’origine, nel 2004, dei problemi odierni che affliggono la Grecia e che, come una mai sconfessata tradizione italiana dimostra, numeri alla mano, tale genere di eventi è sempre costato alla collettività molto più di quanto fosse stato preventivato: meglio rinunciare quindi alla retorica dell’occasione di sviluppo cara al partito trasversale della spesa pubblica e alle sue inconfessabili cricche.

    Anche i sogni dei più accreditati candidati sindaci, così pieni di toccanti slanci d’amore per la città, devono prendere atto della realtà: il Comune di Palermo, tra debiti propri e delle sue controllate, è quasi sicuramente in una situazione di dissesto finanziario. Inutile girare intorno al problema: meglio pretendere i numeri veri e crudi e intervenire subito, senza perdere altro tempo prezioso in “ludi cartacei” (la sprezzante definizione mussoliniana delle consultazioni elettorali che mi torna in mente ogni volta che, in prossimità delle elezioni, sento chiedere come se si trattasse di una gara: «Tu chi porti?»).

    La dichiarazione di dissesto finanziario porterebbe, come sanzione accessoria, alla ineleggibilità, per cinque anni, degli amministratori pubblici che l’abbiano determinata: un salutare periodo di riposo dalle competizioni elettorali e dalla coltivazione delle clientele perché tutti, consiglieri della maggioranza come dell’opposizione, tornino a svolgere un lavoro onesto. Un commissario, un prefetto di questi, potrà così più agevolmente tagliare ciò che va tagliato, dire dei no, denunciare eventuali responsabilità ecc.

    Chi vive di spesa pubblica parassitaria (quando non allegra), dai precari di professione, alle associazioni inutili, agli intellettuali dell’industria culturale assistita ecc., potrà o cambiar filosofia di vita oppure trasferirsi altrove. I movimenti della c.d. società civile, quelli veri, non quelli inventati sotto elezioni, potranno semplificarsi la vita avendo un solo interlocutore che possa dire sì o no alle loro proposte per il miglioramento della qualità della vita urbana. Una città pulita, funzionale e vivibile è infatti il più formidabile incentivo per attirare turisti e investimenti, senza bisogno di organizzare grandi eventi. E tutto questo non è sospensione della democrazia, bensì la sua necessaria cura perché rifiorisca da «quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia», come cantava Gaber.

    E dopo il Comune, stessa sorte non potrà non toccare alla madre di tutti i mali siciliani: la Regione con il suo anacronistico e fallimentare statuto.

    Palermo, Sicilia
  • 29 commenti a “Meglio un sindaco o un commissario?”

    1. meglio un commissario…e la risposta ce l’avevo già a solo leggere il titolo. Poi a maggior ragione se stiamo parlando di QUESTI candidati a sindaco…che sono di quanto più sbiadito potessimo trovare, senza uno straccio di idea o programma concreto…solo ombre di vecchia politica e propaganda di basso livello. Comunque vada, sarà un disastro

    2. Meglio un commissario. Rispamiare soldi.

    3. Propongo di lasciare il commissario per almeno 5 anni e rinviare le elezioni comunali al 2017. L’unico modo per riportare anche un poco di legalità.

    4. Sarò sincero: lei scriverà sicuramente cose interessantissime e giustissime, ma con tutti quei grassetti proprio non riesco a leggerla…

      Mi scusi, non la prenda come una provocazione ma come un consiglio e un personalissimo punto di vista.

    5. i grassetti aiutano a concentrarsi sui significati.
      Aiutano i distratti a capire rapidamente la questione.
      .
      Questa volta il post sintetizza abbastanza bene
      una situazione oggettiva.
      .
      C’e` pero` un elemento da sottolineare.
      In passato ci sono stati casi di Comuni nei quali si e` passati dalla padella nella brace.
      Fuoco vivo.
      Sciolti i consigli comunali,ci si e` affidati
      ad elementi a dir poco “strani”.
      Commissari, che sono finiti
      poi nelle maglie della Magistratura.

    6. I tecnici non esistono. Ogni governo è politico è fa politiche. Questo, soprattutto. E’ un governo che agisce nel pieno solco della destra liberale e liberista. E, con una semplice valutazione costi-benefici, ha capito che le Olimpiadi, a Roma in quest’epoca, non possono che essere un fallimento.
      Ben venga anche Monti, dopo 10 anni del peggior governo di una destra che neanche gli aspetti positivi della destra aveva (come il rigore, ad esempio), ma non si faccia la confusione di pensare che l’Italia sia governata da gente imparziale.
      E’ governata da ex-banchieri e personalità vicine al vaticano, che stanno si risanando i conti, ma a costo di un ulteriore incremento della forbice tra ricchi e poveri.
      Palermo ha bisogno di serietà e rigore, certamente. E di onestà. Ma ha anche bisogno ASSOLUTO di recuperare sulla straordinaria e crescente distanza tra i pochi che possono (e che foraggiano l’enorme esplosione di centri commerciali e negozi monomarca delle firme globali) ed i tanti che sono sulla soglia o dentro il baratro della povertà.
      Palermo ha bisogno di SINISTRA.

    7. @simone tulumello

      Palermo ha bisogno di gente onesta, e soprattutto capace. Basta con queste ideologie del cavolo, destra e sinistra non significano più niente…e già da molto molto tempo. Questa città ha bisogno di persone con le palle quadrate, punto.

    8. meglio questo commissario oggi,
      che quei sindaci domani.

    9. meglio la borsellino

    10. Concordo, commissariare Palermo per 5 anni, elezioni comunali nel 2017. Benissimo la città amministrata da un commissario (perfetto l’attuale).

    11. Gentile @andrea,
      le “palle quadrate” che brutta espressione. Io – e con me milioni di Italiani – ho un’idea di “sinistra” che significa giustizia sociale, parità di possibilità ed una idea del rapporto di genere per cui “palle quadrate” è espressione che ha fatto il suo tempo.
      A dire che la sinistra e la destra non esistono sono i qualunquisti come Grillo, gli estremisti del capitale come unica ideologia, i disfattisti o chi non è minimamente interessato alla politica.
      La sinistra esiste, anche se è bastonata prima di tutto da tanti sedicenti riformisti/laburisti/progressisti. Ed in Italia, la sinistra sta facendo grandissime cose, a Cagliari, a Milano, in Puglia, fra poco, speriamo a Genova e Palermo.
      Quello che è finito e deve finire, questa crisi dovrebbe avercelo insegnato, è l’ideologia unica della competizione/mancanza di regole: quella che ci ha portato nel baratro che tutto il mondo occidentale sta attraversando.

    12. Non c’è discussione……COMMISSARIOOOOOOOOOOOO!!!

    13. intanto ascolta le notizie del momento.
      la Corte dei Conti denuncia:
      Impressionante le corruzione presente oggi nella pubblica amministrazione.

    14. La riflessione di Donato Di Donns mi trova pienamente consenziente. Da tempo scrivo che, non solo per Palermo ma, anche, per la stessa Regione sia necessaria una sana e seria gestione commissariale. Questi anni di malgoverno e di dilapidazione delle risorse pubbliche con assoluto disprezzo del bene comune impongono l’azzeramento delle gestioni e un periodo di decantazione affidato a mani certe per ristabilire legalità e regole. Qui non si tratta di destra o di sinistra, attardassi nelle qualificazioni di parte ê senza significato, si tratta del nostro futuro, delle nostre speranze, delle nostre prospettive.

    15. @simone tulumello

      Sono l’organizzatore della campagna informativa “Che Programmi Hai?” di Mobilita Palermo. Sostenere quindi che non mi interessi di politica o che sia un qualunquista mi pare un’affermazione un poco azzardata. Non esprimerò alcun giudizio né a destra né a sinistra perché è mio dovere restare imparziale…ma volevo semplicemente evidenziare l’inutilità di questi discorsi, come se sinistra fosse BUONO e destra CATTIVO o viceversa. Anziché dibattere su aria fritta come l’identità della sinistra o una destra che ritrovi la rotta e bla bla bla…provaimo a dibattere di argomenti. La verità la vuoi sapere? Dal 2014 i comuni devono incamerare i debiti delle partecipate. Ovvero, il comune di Palermo si accollerà i debiti di AMIA e GESIP…il che significa una cosa sola: DISSESTO FINANZIARIO. Se nessun candidato saprà far fronte a questa tragedia (perché solo di tragedia si può trattare), allora sarà inutile discutere del sesso degli angeli, di destra o di sinistra…perché saremo spacciati in ogni caso. CI VUOLE CONCRETEZZA, NON CHIACCHIERE

    16. aggiungi anche che Cagliari, Milano o Bari non hanno situazioni drammatiche come la nostra…e che quando ci sono i soldi è facile fare tutto. Da noi ormai non sarà più un problema di volontà…ma di capacità di saperci tirare fuori dai casini, perché di questo si tratta. Non ci saranno più i soldi per garantire neanche quei pochi servizi pietosi che già oggi arrancano. Si deve parlare di questo! E’ così difficile da capire?

    17. Andrea
      e hai dimenticato di dire una cosa non da poco:
      che nessun candidato sindaco potrà pubblicizzare, in campagna elettorale, la possibilità di internalizzare i dipendenti delle ex aziende municipalizzate (in agonia) all’interno del comune.
      (Qualcuno lo aveva già fatto in realtà qualche settimana da, ma speriamo che non lo dica più.)
      —>
      Lo ha deciso la Corte dei Conti!
      https://docs.google.com/open?id=0B0dBmJ2o7L0jMGE2MDE2NDQtYjIxOC00YTU3LTkyOWYtYmM3MTk5NTczZWFh

    18. Stef, grazie!

    19. sarò qualunquista….ma vorrei sapere perchè un panormita analfabeta, povero in canna, o comunque facente parte di quel sottobosco “colorito” che il mondo non ci invidia, vota sempre con abnegazione e solerzia. Gli avranno letto Marx o Keynes?
      Spera nel definitivo trionfo dei valori portati dalla destra o dalla sinistra?

    20. Io non credo sia la soluzione. Anche se la tentazione è forte. Un uomo che risolva tutto mi pare un bell’auspicio ed un bel sogno, dai potenziali risvolti molto pericolosi.
      Occorre certamente prendere atto che il sistema democratico non funziona a va riformato profondamente. Di fatto non abbiamo voce reale su chi ci amministra e su come fa, anche se crediamo di averlo. Chi ha creato i vari disastri non lo ha fatto per dare risposte al corpo elettorale, come ci vorremo illudere, ma per gestire gli interessi propri e della “cricca” di appartenenza.
      E se poi il sindaco tecnico si fa i fatti suoi? Come lo impedisci e controlli?
      Il diritto di scegliere e mandare a casa chi sbaglia non deve essere messo in discussione.
      Il rischio è quello di cui parla chomsky (suggerisco di andarvi a vedere quanto scrive http://www.mediconadir.it/?q=node%2F132) ovvero che la mala gestione possa essere una strategia per convincerci a rinunciare ai nostri diritti.

    21. Sono costretto a ripetermi.
      Innanzitutto su cosa si reggono le società moderne. Semplifico: infrastrutture, mercato, economia adeguati al mondo globalizzato, quindi competitività.
      LA SICILIA NE E’ OUT. In stato di fallimento. Come detto in precedenza fa parte del top ten mondiale dei paesi inaffidabili per il credit default swap pur essendo solo una regione.
      Aggravante: assenza di cultura sociale moderna, assenza di know how, esperienza, gente competente per gestire i fattori fondamentali sintetizzati sopra. Per carenza di cultura sociale s’intende a livello generalizzato, laddove i cittadini per la maggioranza hanno concezione antiquata, impregnata di atavismi vari, della vita sociale, in particolare nella concezione del lavoro nella partecipazione positiva allo sviluppo comune, nella concezione della politiche e delle scelte politiche.
      Descritto semplicemente lo stato, è evidente che all’interno non esistono le capacità per rivoluzionare le fondamenta sociali portanti sintetizzate sopra, altrimenti, è ovvio, non esisterebbe lo stato di fallimento attuale. Allora gli insegnamenti, gli esempi virtuosi, le capacità gestionali, possono venire solo da fuori regione, ma da lontano. Per rivoluzionare l’organizzazione sociale tutta, e pure operare una sorta di reset nelle menti al fine di educarle e abituarle ai parametri evoluti delle società moderne. Altrimenti, per esempio, non si leggerebbero tutti i commenti, da mesi e ovunque, dove si crede di individuare soluzioni nel “cambio nomi”; idee puerili, poiché come detto non è un problema di nomi ma di strutture e fondamenta sociali e sottocultura generalizzata. A parte il fatto che i nomi proposti, per le loro competenze, e le loro conoscenze ed entrature nel mercato globalizzato e tra i poteri forti dell’economia che conta, ovvero inesistenti, potrebbero nel migliore dei casi decidere colori e numero di lampadine per l’illuminazione pubblica, decidere dove spostare i cassonetti per l’immondizia… o amministrare un condominio di quattro appartamenti. O come stanno facendo, potrebbero continuare a fare teatrino del politichese, di quello nocivo che affossa.
      SEGUE…

    22. … alla luce di quanto premesso, quali soluzioni?
      Accertato che la Sicilia è penalizzata dal sistema similpaeseitalia (origine dei problemi della storia recente, aggravati da tutte le incompetenze nostre), o cambia il sistema similpaeseitalia che consente giusta distribuzione nazionale di infrastrutture risorse ricchezze, oppure PER REFERENDUM POPOLARE si decide l’uscita dal similpaese per divenire un paese (indipendente) dell’Europa. Nello stesso referendum si chiede il commissariamento per almeno 10 anni, da parte della comunità europea, e la gestione viene affidata a managers internazionali (svedesi, australiani, tedeschi, etc.) stipendiati dalla comunità europea. Dieci anni dovrebbero bastare per effettuare la rivoluzione della società e il reset nelle menti sopra descritti. Nel frattempo le nuove generazioni che come detto si formerebbero secondo i parametri delle società europee evolute, potrebbero prepararsi a diventare i futuri amministratori (dopo i 10 anni di commissariamento) dopo avere frequentato apposite università per la politica create ad hoc, e dopo avere effettuato stages di almeno due anni in almeno due capitali europee.
      NON VEDO ALTRE SOLUZIONI mantenendo in essere il sistema attuale ampiamente fallito ed i suoi rappresentanti protagonisti ed esempi di questa pseudo-politica atavica inadeguata al mondo globalizzato. Leggo pure adesioni a eventuali commissariamenti, secondo me inefficaci se non si opera la rivoluzione sopra auspicata, mantenendo lo stesso sistema fallito attuale; poiché le adesioni non mancano, meglio farlo in maniera totale… per referendum, a maggioranza…
      P.S. nessuno di questi candidati che fanno a gara per schierarsi come se fosse un torneo di calcio amatoriale, oltre a fare qualche apparizione populista, ci dice come intende ridurre i 25 miliardi, su circa 80 del PIL, che servono per spesa pubblica e tutte quelle (in)attività intermediate dalla politica, come ridurli almeno della metà per destinare le risorse allo sviluppo reale, lavoro reale, redditi reali, produzione, competitività, esportazione. Invece si continua a importare, proporre precariato, chiudere attività anche di lunga tradizione non solo piccoli negozi al dettaglio o piccoli produttori.

    23. a forza di ripetere gli stessi concetti,prima o poi si spera che vengano recepiti e che certi autori la smettano di riproporre lunghe e noiose considerazioni che non fanno che cercare di aggirare l’ostacolo.
      I dati attuali sintetizzati dalla Corte dei Conti
      (Presidente Luigi Giampaolino)sono:
      60 miliardi bruciati per CORRUZIONE(cioe` tangenti)
      120 m.di per EVASIONE FISCALE
      Inoltre si parla di 80.000 posti di lavoro giovanili venuti meno solo nel 2011.
      .
      Ovvio che queste risorse,sommate ad altre che mancano all’appello,come i fondi FAS,avrebbero potuto ribaltare la situazione .

      Ora,per qualcuno,che scrive qui,questi dati non significano nulla e si fanno panegirici per vecchie
      figure che hanno governato la Citta` e che sono
      fortemente responsabili del fallimento amministrativo.
      Oppure azzardano ipotesi di successo per “esponenti della societa` civile”
      dietro cui,ormai manifestamente,
      manovrano figure ben note sullo scenario.
      Ci hanno rubato anche il ruolo di esponenti della societa` civile.

    24. Complimenti a Donato Di Donna , ad Andrea e a Gigi C.Finalmente anzichè di aria fritta sulla immacolata concezione di cui godrebbero i candidati di sinistra più che di quelli di destra sento parlare di proposte per curare la nostra Pubblica Amministrazione avvelenata purtroppo da 150 anni di rigetto per uno Stato a noi estraneo per storia e tradizioni e che ci ha sempre trattato da colonia . Per noi siciliani il problema sta proprio in questi 150 anni di inimicizia cordiale tra noi e lo Stato . Un anniversario che più che nella festa avremmo dovuto ricordare nel lutto per la vera diseducazione civica subita in questi 150 anni di divorzio dalle pubbliche istituzioni posposte istintivamente persino alla nostra mafia nel sentire popolare . E senza questa necessaria collaborazione tra la testa e il corpo nessuna società può funzionare . Cosa fare dunque ? A mio parere tutto parte da una buona amministrazione delle risorse economiche . Infatti portare all’attivo il Bilancio Comunale comporta una serie di benefici per tutti : costringere ad una migliore efficienza le varie municipalizzate , ridurre il numero di dipendenti e il clientelismo improduttivo , ridurre le tasse comunali , ristabilire fiducia e rispetto tra amministratori e amministrati . Ad Andrea dunque complimenti per la sua iniziativa per fare uscire allo scoperto i nostri candidati ma occorre essere ancora più stringenti e focalizzare la discussione su questo unico fondamentale punto : come portare all’attivo il Bilancio del Comune di Palermo considerando anche che dal 2014 Amia e Gesip dovranno essere a suo carico .
      Occorre intervistare oltre ai candidati sindaco anche esperti managers che possano esporre la loro ricetta in modo da provocare un dibattito su questa importantissima primaria questione

    25. XYZ, se c’è qualcuno che aggira gli ostacoli sei tu con i tuoi post che quasi sempre sono divagazioni (un po’ cervellotiche) e dati o link che non c’entrano niente con i problemi fondamentali sui quali si discute. Avresti dovuto postare i dati mondiali, perché ti limiti ai dati nazionali? Che c’entrano pochissimo, o quasi niente, col tema della discussione? In ogni caso non sono al centro del problema, che invece è di incompetenze, strutture e organizzazione della vita sociale. Perché, anche a volere seguire le tue divagazioni, anche 5/6 miliardi in più (suppongo una distribuzione equa) tra tanta incompetenza e inadeguatezza strutturale finirebbero tra precariato e consumi di produzione altrui, come sempre. Se ritieni i miei post noiosi passa oltre quando vedi il mio nick, ma prima di farlo SVELACI la tua identità, perché siamo indecisi su due vecchi nick, ovvero siamo indecisi su chi c’è dietro il nick – XYZ – col quale ti sei riciclato tra i due vecchi nick di utenti; stessa grafica (da gallina) stessi errori non solo di punteggiatura da semi-analfabeta.

    26. la rete e` insidiosa ed ingannevole.Se poi si scrive di venerdi` 17,il quadro e` chiaro.
      Mi spiace questa tua reazione,a meno che non sei il vero GIGI.Chiarisco:le lunghe e noiose considerazioni non erano rivolte certo ai commenti di GIGI.Ho pure scritto che ripetere determinati concetti non fa male,perche` solo a forza di ripetizioni potranno entrare nel cervello di qualcuno.

    27. Mi succede ogni volta che il 17 viene di venerdì. Anche di fare battute “strane”, e spero che non ti offendi né scandalizzi; mi diverte l’episodio del nick, anche il riferimento al semi-analfabeta è una battuta “strana”, lo ammetto, per farti dichiarare.
      Allora diciamo che la punteggiatura e la formulazione della tua frase inducevano in errore, non era chiaro. Sulle cifre confermo: meglio recuperarli, ma dopo tutte le spese per debiti e altre faccende prioritarie quelli che resterebbero finirebbero come ho detto, mantenendo in atto il sistema fallito, la disorganizzazione (retrograde) sociale attuale, le incompetenze gestionali attuali di questi politici improvvisati, oltre che gestori … gestori? mi viene da ridere 😀

    28. Voglio precisare per evitare malintesi: è veramente una battuta “strana”, so bene che sei istruito, informato, che “sai il fatto tuo” (anche se sei “originale” o forse proprio per questo), ma che è solo un problema tecnico, o con la tecnica(?).
      Tra l’altro, io che ho frequentato solo la scuola elementare non potrei farle seriamente queste osservazioni; ma nel web non si vede la mimica.

    29. Vediamo di sintetizzare con altre parole?
      La societa` e` spaccata in 2.
      Quelli che con la PA ci campano e sono disposti a qualunque compromesso,altrimenti sarebbe un pazzo colui che sostiene che dopo 20 anni da tangentopoli
      non e` cambiato granche`,nella migliore delle ipotesi(c’e` chi dice che la situazione e` peggiorata).
      Il sistema e` blindato sufficientemente ad assicurarne la prosecuzione.
      Poi ci sono gli altri.
      Si grida allo scandalo perfino nei consessi piu`
      elevati e piu`direttamente coinvolti,ma non si riesce ad andare oltre.
      Si riesce a fare poco.
      Sono pochissimi i casi in cui si arriva a sentenza per corruzione/concussione.

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram