Archivio di Febbraio 2012
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Alle 18:00 inaugurerà presso Spazi Espositivi Mediterranea (via M. D'Amelio, 28-30) Eruzioni,... Continua »
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Si presenta “Il maxiprocesso venticinque anni dopo” allo Steri
Alle 17:30 verrà presentato allo Steri (aula magna; piazza Marina, 61) il saggio Il maxiprocesso venticinque anni dopo, libro-memoriale del giudice Alfonso Giordano, il magistrato che è stato il presidente del primo, storico, maxiprocesso alla mafia, iniziato a Palermo nel febbraio del 1986 e terminato nel dicembre dell’anno successivo.
Interverranno con l’autore Sonia Alfano, Roberto Lagalla, Vincenzo Militello e Giuseppe Sottile. Coordinerà il dibattito il giornalista Giovanni Pepi.
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Meteobilli: venerdì 10 febbraio
Ora mi dovete perdonare. Ma a taliare tutte le cartine del tempo di domani ci vorrebbe di uscire col salvagente. Ma non vi scantate: magari sto facendo di nuovo malafiura e domani con la mattinata già ci sono le rondini sopra i canali che ammuntuano: faccio primavera, faccio primavera. Il pobblema è semplice ed è buono che ve lo spiego. Continua »
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Palermo, leaving or waiting?
La foto è stata scattata da Enzo Li Puma.
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“Il gusto e il giusto” allo Steri
Inizierà oggi alla chiesa di Sant’Antonio Abate dello Steri (piazza Marina, 61) la rassegna di lezioni aperte Il gusto e il giusto nell’ambito del Master in Comunicazione e Cultura del Gusto Buono da pensare.
Le lezioni vedranno avvicendarsi alcuni dei protagonisti della cultura e della comunicazione gastronomica. La rassegna si occupa di approfondire il delicato legame fra gusto ed etica, sia individuale che pubblica, intercettando alcune delle questioni di più stretta attualità della cultura enogastronomica e più generalmente sociale.
Oggi alle 16:00 interverrà Giacomo Mojoli, giornalista e autore di numerose pubblicazioni dedicate alla cultura alimentare, su Il gusto che verrà? Il valore aggiunto dell’imperfezione come qualità unica. Mojoli si soffermerà sui problemi legati al delicato equilibrio fra produzione e consumo, logica industriale e ricerca del sapore, necessità e
piacere. Continua » -
Meteobilli: giovedì 9 febbraio
La giornata, coi tempi che corrono, fu bellissima. La stinnuta durò di più dell’asciugata tanta era la robba che si aveva assummato. Tutto buono e benedetto. Stasera, un per esempio vi potete affacciare al finestrone e vedere l’ultimo pezzettino di luna che passia e le stelle, da tanto che non le potete vedere, magari vi sembreranno ca luciunu di più. Ecco magari questi sono i momenti che se vostra moglie vi chiama attipo: Pino trasi ca c’è un friddu ri muoriri”, voi ci dite, Affacciati tu invece ca ti quario io… Troppo sdillinqui? Ogni tanto ci vuole Continua »
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Foro Italico, prima e dopo
(passate col mouse sull’immagine)Serve un commento?
La foto attuale è di Antonio Rossi ed è stata scattata in un punto molto vicino a quello della foto dell’Ottocento di autore ignoto.
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Palermo è “profumiera”
Da un po’ di anni a questa parte progetto una mia migrazione post-laurea all’estero, nello specifico in terra teutone, stanco di tutto ciò che di negativo mi circonda in questa città e ammaliato da quanto bene funzionino le cose appena varcato il confine. Questa scelta non è comunque scevra da pensieri e ragionamenti continui a riguardo. Infatti, nonostante tutte le cose tremende che si vedono in città, c’è sempre un qualcosa di fondo che mi tiene legato ad essa.
Io credo che a tutti gli uomini (sicuramente anche alle donne capitano cose di questo tipo, ma non essendo “del settore” mi limiterò a parlare al maschile – non me ne vogliano gli esponenti del gentil sesso che leggeranno questo post -) sia capitato di innamorarsi di una donna sbagliata nella propria vita. Una di quelle che sai che non è per te, sai che siete troppo diversi, sai che lei non ti caga di “sgricio”, ma tu la ami e non “ci può” niente. Gli amici te lo dicono «Compa’ levaci mano! Minchia sono anni che le vai dietro, basta!», ma tu non hai orecchie per intendere, «d’un lato ti trasi e di l’avutru ti niesci». «Compà ma quante volte ti deve fare stare male? Esci, futtitinni, minchia ma lo sai femmine quante ce ne sono?» ma tu niente. Continua » -
Morto in carcere Nicolò Pecoraro
È morto d’infarto nel carcere di Gazzi (Messina) il palermitano Nicolò Pecoraro, ritenuto il boss di Borgo Vecchio.
Pecoraro stava scontando una pena definitiva ed era ritenuto coinvolto nelle vicende legate all’omicidio di Davide Romano, trovato incaprettato lo scorso anno a Palermo.
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Entro domenica i candidati alle primarie del centrosinistra
Domenica prossima sarà chiaro il quadro dei candidati alle primarie del centrosinistra del prossimo 4 marzo. Il tavolo organizzativo ha fissato alle ore 12:00 di domenica il termine per la consegna delle firme necessarie.
I gazebo saranno 30 e si troveranno negli stessi punti delle precedenti primarie.
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Meteobilli: mercoledì 8 febbraio 2012
Meteo di mercoledì 8 febbraio 2012
Oggi vi voglio parlare un poco della Luna. Perché tanto se no finisce che vi debbo dire cose tinte e mi piange il cuore. Invece vi voglio parlare della Luna perché ogni tanto ci vuole qualcuno che ci prende le difese. Per esempio quando i scienziati del tempo parlano tra di loro e devono dire che la luna non è ancora a palla ma è che cresce o se ne cala, dicono che è «gibbosa crescente» o «gibbosa calante», come per ora. Ma vi pare bello? Continua »
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L’economia civile secondo Zamagni
Così come la democrazia è comunemente ritenuta la migliore forma di governo che conosciamo, l’economia di mercato è il modello economico più efficiente che conosciamo per ottimizzare il rapporto tra domanda e offerta di merci e servizi, misurato com’è dal profitto. Fino a ventidue anni fa conoscevamo anche un altro modello, quello dell’economia pianificata del c.d. socialismo reale, ma questo modello è scomparso dalla faccia della terra senza neanche tanti rimpianti.
L’economia di mercato, in realtà, non dispone di uno solo, bensì di almeno tre modelli economici: quello liberista di stampo anglosassone, quello sociale di matrice tedesca e quello civile di origine italiana, anche se tendiamo a dimenticarcene per provinciale esterofilia e soprattutto per gli interessi legati all’impresa di tipo capitalistico.
Ho partecipato l’altra sera, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, a un’interessante e affollato incontro con il prof. Stefano Zamagni dell’Università di Bologna sul tema: La dignità del lavoro, valore non negoziabile. Continua »
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Leoluca Orlando sosterrà Rita Borsellino?
L’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando (Italia dei Valori) potrebbe sostenere Rita Borsellino (espressione del Partito Democratico che ha ribadito di andare oltre al partito come riferimento) nella corsa a sindaco facendo un passo indietro rispetto alla candidatura annunciata.
Borsellino ha dichiarato: «Credo che ci siano i presupposti per costruire anche con Italia dei valori e Leoluca Orlando un progetto comune per questa città. Non sono sicura dell’appoggio di Orlando, ma questa eventualità sarebbe per me auspicabile”.
Giovedì alle 17:00 si riunirà il coordinamento provinciale e cittadino di IdV.
Le primarie del centrosinistra sono fissate per il 4 marzo.
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Evento di valorizzazione alla Gancia
Si svolgerà dalle 20:30 presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli... Continua » -
Si proietta “La fine che non ho fatto” al CSC
Alle 20:30 verrà proiettato al Centro sperimentale di cinematografia (via P. Gili,... Continua » -
Meteobilli: martedì 7 febbraio 2012
Avete visto che bella giornata oggi?. Mi è dispiaciuto darvi brutte notizie perché magari io vorrei che tutti andiamo scaminiando e tutto ci viene buono. Perché quando c’è tempo buono magari ci pare che ci viene tutto più facilitato. Come diceva uno che cantava e contava di un soldato morto in guerra d’estate in un campo di grano: all’inferno avrei preferito andarci d’inverno. Ma noi all’inferno ancora non ci dobbiamo andare che abbiamo chiffare di cui ci accordiamo ad accollarci pure il malotempo antipatico. Tutta questa chiacchiera per dirvi che domani ci attocca un’altra giornata di quelle che uno pensa: ma per forza mi devo alzare? Continua »
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Senza simboli
A proposito della campagna elettorale in corso a Palermo. Ufficialmente, ricordiamolo, non ancora cominciata, sebbene in corso già da diversi mesi, se non anni, e con divertenti forme di comunicazione. Accanto all’ultima trovata del diffuso cinguettio che il candidato (soprattutto se alle prime armi) ritiene cementificante, ecco il solito manifesto elettorale. E lì è la tragedia – che, come diceva quello, è sempre pronta a trasformarsi in farsa. Al manifesto elettorale, ammettiamolo, siamo tutti affettivamente legati, fa parte del paesaggio urbano, ci distoglie dalla noia del traffico quando siamo incolonnati, ci fa sorridere nel cogliere l’inevitabile goffaggine di chi ci si espone. Per questo è sempre lì, immarcescibile.
A guardare quelli che da qualche tempo riempiono le nostre strade, in questa campagna elettorale permanente in salsa palermitana, si coglie un tentativo che, per amor di citazione nazionalpopolare, chiamerei antigattopardesco. Lasciare tutto com’è per cambiare tutto. Continua » -
Un sabato sera all’Agricantus
Complice il tempo instabile e una curiosa voglia teatrale nata improvvisamente verso ora di pranzo, con la mia fidanzata ho deciso di passare, per la prima volta, il sabato sera all’Agricantus. Andati alla spensierata, mano nella mano, credevamo di trovare un teatro discretamente pieno per L’ascensore, atto unico comico ideato da Ernesto Maria Ponte con la regia di Cocò Gulotta e le interpretazioni dei bravi Ivano Falco e Giorgia Migliore. Oltre al valore dell’opera, capace di divertire ininterrottamente per un’ora e mezza, quello che mi ha stupito è un altro. Nella mia ignoranza non credevo che a Palermo, nella nostra Palermo arida di cui ci lamentiamo tanto, un teatro piccolo come l’Agricantus avesse così seguito. Non immaginavo che potesse fare un tutto esaurito per i suoi spettacoli e non avrei mai pensato ad una realtà così piena di fermento. Forse saranno stati uno sprazzo nel grigiore culturale palermitano, una serata particolare, una folgorazione sulla via di XX Settembre, ma questo sabato mi ha restituito una città diversa. Basta solamente scoprirla. Io l’ho fatto sabato scorso con un ascensore.
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