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venerdì 22 nov
  • Cammarata commenta i candidati a sindaco Aricò, Caronia e Costa

    Diego Cammarata

    L’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata ha commentato alcune delle candidatura a sindaco di Palermo iniziando col dire: «Vorrei precisare a beneficio dei cittadini che dovranno scegliere il prossimo sindaco di Palermo che ci sarà certamente discontinuità tra la mia amministrazione e quella che verrà. Non si affannino i candidati ad affermarlo non ho nessuna remora a dirlo io per primo. Non intendo, naturalmente, esprimere giudizi personali sui singoli candidati, ma da quello che ho sentito e visto in queste prime settimane di campagna elettorale, sono tutte persone che offrono particolari garanzie al riguardo».

    Ha poi aggiunto: «Non ho esitazione ad affermare che io sono, comunque, profondamente diverso da ciascuno di loro. Aricò è notoriamente una persona molto intelligente ed io lo sono mediamente, con la Caronia c’era una evidente incompatibilità, con Ferrandelli, poi, non c’è proprio alcuna affinità e non mi riferisco alla sola appartenenza politica né tantomeno alla vicenda delle primarie e delle schede elettorali perché, al contrario di quanto avrebbe fatto lui e la sua parte politica, io credo che sia necessario aspettare l’esito delle indagini per capire se è o non è un imbroglione».

    Palermo
  • 8 commenti a “Cammarata commenta i candidati a sindaco Aricò, Caronia e Costa”

    1. Questa intervista a Diego Cammarata sembra una farsa recitata ad hoc per mimetizzare proprio l’incredibile somiglianza, sia fisica che culturale, tra l’ex sindaco e l’aspirante primo cittadino Massimo Costa. Se esaminati, neanche con molta attenzione, salta subito all’occhio l’assoluta assonanza tra i due personaggi: sono entrambi avvocati, hanno lo stesso tipo di comunicazione fisica e verbale, e vantano entrambi una forza politica alle spalle costituita dalle più vecchie e consunte figure politiche di Palermo, insomma questo Costa sembra proprio un piccolo Cammarata, anche se non si capisce chi sia il “grande” fra i due. Mi vengono in mente le parole di un film di Zeffirelli – Gesù di Nazareth – “Siete come sepolcri imbiancati, fuori bianchi e splendenti ma dentro pieni di cadaveri in putrefazione”.

    2. ma chi è?

    3. Da uno che ha fatto per due volte il sindaco mi sarei aspettato un commento un pò più serio e articolato. Se noi poveri elettori dovessimo personalizzare a tal punto i commenti sui candidati (non ancora sindaci e quindi intonsi) per l’ex sindaco non basterebbe Bellolampo, forse l’ Etna o qualche vulcano islandese in piena attività

    4. A me sembrano tutti giovani Dieghi Cammarata,Ferrandelli incluso.Quindi simpatici,ben pettinati(o ben spettinati…),con stili lessicali analoghi,bravi promettitori,con frasario alquanto contenuto sia come scelta e conoscenza culturale,sia come approccio psudoinnovativo o ‘nuovistico’,che dir si voglia.Lontani anni luce,come Diego,non solo da Orlando,ma anche da Elda Pucci,e perfino da Marchello e ,direi,anche da Salvo Lima(che era trentenne quando divenne sindaco di Palermo,non dimentichiamolo).Mi sorprende,ordunque,la sottile analisi e disamina ‘dieghistica’dei candidati.Stupefacente il commento su Ferrandelli ed i suoi guai,esilarante il suo commento sulla sua ex vicesindaca Caronia.Attendo da Diego altri acuti commenti nelle prossime alquanto nebulose settimane di campagna elettorale.Sono certo che la sua indiscussa ed indiscutibile cultura giuridica ci offrirà arguti commenti sia sul cittadino agone politico,sia sulla capacità di impegno dei singoli contendenti.Ma ancora manca l’outsider,visto che Idv ed altri non appoggeranno il Ferrandelli,che può essere ormai considerato un candidato ‘bruciato’,considerando i pochi voti del PD a Palermo…

    5. Affidare Palermo per 10 anni a qualcuno tipo Giancarlo Caselli,smontare completamente una serie di dinamiche che soffocano una città immersa nella totale illegalità,dal pizzo alla spazzatura alle macchine in quarta fila.
      o la massimo indire un concorso per titoli,ma gestito dall’antimafia.
      non voglio essere pessimista ma il sogno ricorrente dei Palermitani,almeno quelli che conosco, è quello di andare via.

    6. Mi proccupa non poco il qualunquismo che si avverte nei commenti. Non si deve rinunciare all’idea che qualcosa possa cambiare. Sinceramente mi pare che Palermo stia per vivere una pagina singolare, forse irripetibile. La competizione che si preannuncia ha caratteri di novità sinceri che andrebbero tutelati e valorizzati, non ricoperti col fango vecchio.
      A Cammarata, che da cittadino ringrazio per i suoi silenzi, offrirei uno spunto di “navigazione”: digitando “città sporca” su Google, 3 dei primi 6 link sono su Palermo. Cosa vorrà dire?

    7. E’piu’presente ora rispetto a quando era sindaco,non merita neanche un minimo d’interesse é STATO IL PEGGIORE DI TUTTA LA STORIA DI PALERMO PEGGIO DI CIANCIMINO……

    8. Il linguaggio dell’ex-sindaco é banale, le sue osservazioni minime e minimali. L’analisi, inutile, visti i citati presupposti.

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