Saluti da Palermo
Caro G,
dopo attenta riflessione, snervanti discussioni e una mezza dozzina di fiction televisive, sono giunto alla conclusione che la tua scelta può definirsi coraggiosa.
Certo, mi devi quattro mezze mensilità d’affitto (o due piene mensilità vedi tu), ti sei portato via il mio zaino e il mio orologio, mi hai lasciato un pastore tedesco di nome Umberto di 14 mesi nel salotto (a cui non credo di stare simpatico), e credo che nel tuo armadio viva un nano, o persona affetta da acondroplasia se preferisci: fatto sta che di tanto in tanto lo vedo correre per la casa e la cosa mi mette non poco a disagio.
Sarei però falso a non ammettere che sento una enorme e precisa mancanza delle nostre interminabili discussioni, un tuo punto di vista lucido, stabile ma non per questo inflessibile, una coscienza non priva di macchia ma non per questo presuntuosa.
Ne approfitto dunque per scriverti e raccontarti come vanno le cose qui, nella speranza di un tuo segnale, nella speranza di un commento che mi aiuti a capire cosa si muove intorno a me. Continua »
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