14°C
sabato 21 dic
  • Palermo 2012: sindaci, parlate dei #servizipubblicilocali!

    I candidati sindaco sono tutti rigorosamente su twitter, ma in quanti sanno cosa bisognerà fare dal 2013 in poi per gestire la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico, l’illuminazione pubblica?
    Tutti a lanciare slogan in 140 caratteri per la città futuristica, nella quale i palermitani sorridono sereni perché non ci sono montagne di immondizia per le strade, né terze file di auto, né vie al buio di sera, ma in quanti candidati sanno cosa li aspetta da sindaci quando entrati vincitori a Palazzo delle Aquile dovranno, tra le prime cose, affrontare urgentemente una nuova gestione dei servizi pubblici locali, così come imposta dallo Stato italiano secondo recentissime normative?
    Cosa impone lo Stato dalla fine del 2012 diversamente da quanto è avvenuto ad oggi a Palermo (e in tante altre città) nella gestione dei servizi pubblici locali?

    FINO AD OGGI:
    Palermo gestisce il sistema di trasporto pubblico dei bus con la sua società Amat (di proprietà al 100%). Si chiamano società in house, perché il Comune ce le ha dentro casa, ne possiede l’intera proprietà. Il Comune non pubblica nessun bando per cercare eventuali aziende che potrebbero essere interessate a svolgere lo stesso servizio che svolge da decenni l’Amat. Un contratto di servizio regola cosa l’Amat deve fare e per questo servizio di trasporto pubblico il comune paga l’Amat una certa cifra di euro ogni anno.
    Per quanto riguarda la pubblica illuminazione, anche in questo caso il Comune di Palermo ha una sua azienda, l’Amg Energia (quindi sempre società in house), che per conto del Comune e secondo un contratto preciso svolge il servizio di pubblica illuminazione per la città. Anche in questo caso il Comune paga annualmente una somma di euro precisa all’Amg Energia per questo lavoro e anche in questo caso il Comune non pubblica nessun bando per cercare eventuali aziende che potrebbero essere interessate a svolgere lo stesso servizio che svolge da decenni l’Amg Energia.
    Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti urbani, il Comune di Palermo dispone di un altra sua società in house, l’Amia, che provvede al servizio di raccolta dei rifiuti sia differenziati che indifferenziati, un servizio per come lo conosciamo tutti a Palermo. In questo caso l’Amia svolge il suo servizio secondo un contratto di servizio e per questo lavoro il Comune gli riconosce una somma di euro annualmente. Come prima il Comune non pubblica nessun bando per cercare eventuali aziende che potrebbero essere interessate a svolgere lo stesso servizio che svolge da decenni l’Amia.
    E fin qui niente di nuovo.

    DA DOMANI (GENNAIO 2013):
    Lo Stato italiano con una serie di recenti normative (Legge 148 del 2011, Decreto Legge 1 del 2012 “liberalizzazioni”, ed altri strumenti normativi attuativi in fase di approvazione nei 2 rami del Parlamento) modifica, a partire dalla fine del 2012, i modi in cui i comuni italiani svolgono e assicurano i propri servizi pubblici essenziali come trasporto pubblico locale, illuminazione pubblica, gestione raccolta dei rifiuti.

    Sostanzialmente lo Stato italiano decide che:

    • i comuni devono smettere di erogare i propri servizi pubblici dandoli automaticamente in esclusiva alle proprie società in house, come avvenuto fino al 2012 (per Palermo: Amat, Amg Energia e Amia) e devono avviare invece procedure pubbliche verificando se nel mercato (non solo siciliano o italiano, ma europeo) ci sono aziende disposte a svolgere questi servizi pubblici locali ad un costo inferiore a quello attualmente stabilito nei contratti di servizio del comune con le proprie società partecipate. Svolgono quindi una “verifica di mercato” e solo successivamente decidono se affidare i servizi pubblici a nuovi soggetti privati o se non essendoci aziende private interessate sussistono i motivi per continuare ad affidare i servizi pubblici per altri 3 anni in house. Queste decisioni del comune in seguito alla verifica di mercato, sono inviate all’Autorità nazionale A.G.C.M. per ottenere un approvazione.
    • I comuni devono, già da ora ed entro dicembre 2012, approvare una delibera di consiglio comunale con la quale vengono distinti i servizi pubblici essenziali locali di rilevanza economica (trasporto pubblico, illuminazione pubblica, raccolta rifiuti, per intenderci) da quei servizi strumentali, che cioè servono al comune stesso per far funzionare l’intera macchina amministrativa (tra questi andrebbero catalogati pulizie uffici, manutenzione e altri di Gesip, e Sispi, ad esempio, che assicura il funzionamento delle attrezzature informatiche degli uffici comunali).
    • Una parte delle attuali aziende partecipate dei comuni devono essere gradualmente vendute tramite bandi pubblici.
    • I comuni devono organizzare i propri servizi pubblici locali in ambiti/bacini territoriali ottimali e omogenei di dimensioni non inferiori a quelli provinciali, al fine di consentire sia economie di gestione che efficienza dei servizi.

    Questo, in estrema sintesi, è il nuovo lavoro che dalla fine di quest’anno tutti i comuni italiani sono tenuti a svolgere per continuare ad assicurare l’erogazione dei servizi pubblici essenziali locali ai cittadini. Un nuovo sistema nazionale che ha come primo obiettivo il miglioramento dei servizi pubblici locali, con l’introduzione dell’elemento “concorrenza” ed eliminazione dell’elemento “esclusività di affidamento”.
    Questi nuovi obblighi per i comuni rappresentano la frattura di alcune tradizioni (per intenderci i decennali affidamenti in house alle aziende comunali partecipate) e di conseguenza rappresentano anche una mutazione di determinati status occupazionali.
    Perchè di questi nuovi obblighi comunali e delle relative ed enormi refluenze sociali, i candidati sindaci di Palermo non avvertono la necessità di parlare e approfondire nei media e nei comizi? E’ per caso roba che scotta in campagna elettorale?
    Candidati sindaco, cinguettatelo in 140 caratteri se proprio volete boicottare questo post (libertà di scelta anche per l’#).

    Ospiti
  • 17 commenti a “Palermo 2012: sindaci, parlate dei #servizipubblicilocali!”

    1. Vediamo chi ha la serietà e l’affidabilità per rispondere alle questioni reali rifuggendo la demagogia!

    2. Se Orlando rassicura i dipendenti AMIA e GESIP vuol dire che è sicuro di vincere su Ferrandelli, ma di perdere con Costa: non ci sono altre spiegazioni dopo quello che scrive Stef.

    3. rassicura su che?

    4. Viva massimo COSTA Vincerà

    5. ferrandelli per esempio,ha gia’ in programma una serie di mosse su come risolvere tutti i problemi della nostra citta’,dal fotovoltaico alla pensione della zia Mimma ricevuta in ritardo… una specie di superman dei noantri
      sulla carta pero’!
      Basterebbe cominciare a pulire,sistemare,organizzare con un minimo di raziocinio,quello che potrebbe essere la miglior carta da visita da presentare al mondo…Palermo la capitale della sicilia!
      ps. io 30 minuti fa’ a un’amica di montpellier (F) gli ho sconsigliato vivamente una gita dalle nostre parti,e con lei e partners saranno gia’ una quindicina di persone,che non mando giu’,mi dispiace ma a mia a facci n’tierra,un m’avi a cariri!

    6. ..col disfattismo imperante per tanti anni ancora inviteremo gli amici a disertare la sicilia

    7. Io credo che questo atteggiamento di coloro che attendono risposte alle domande del secolo vada ridimensionato. I candidati sono questi, poveri o ricchi di mente non so,e dobbiamo tenerceli. QUello che so e’ che una sana collaborazione civile porta tutti a dover collaborare senza pretendere la Luna.

    8. nessuno dei potenziali sindaci parla dell’emergenza salme inumate!

    9. salme NON inumate (chiedo venia per il refuso)

    10. Folklorista, quelle di Stef sono domande oneste e responsabili: dobbiamo continuare a prenderci in giro? A che serve, a chi serve?

    11. Donato, una doverosa disclosure: che rapporti hai tu con Stef?

    12. Invece per Costa ci pensa la Mammina!

    13. anche se i candidati sindaco non trattano l’argomento, nè sui blog nè sinteticamente su twitter, da fine 2012 ci dovranno investire tanto tempo, ma a quel tempo non ci saranno elezioni comunali e non ci sarà quindi da rassicurare nessun lavoratore di aziende partecipate sul mantenimento del suo posto di lavoro

    14. Una cosa è inconfutabile: chi vota Costa accetta il modo in cui l’amministrazione Cammarata ha governato Palermo. Infatti, Costa è appoggiato dalle stesse forze politiche (e dalle stesse persone) che hanno appoggiato Cammarata.

      A pensarci bene, ci sono anche molte altre somiglianze: ha una bella presenza, un gran bel sorriso, non viene dalla politica, spara… slogan, ha dietro Miccichè.

    15. Fabio, condivido le domande che pone STEF, ma non ho rapporti con loro

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/03/linsostenibile-leggerezza-della-demagogia/201987/

    16. @folk…non è vero che dobbiamo tenerci questi candidati
      se a me non piacciono , come a tanti altri mi auguro,
      allora si annulla la scheda.
      ma poi queste elezioni si fanno?
      confido nel default

    17. il default
      chi lo dovrebbe decretare?

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram