“Record Store Day”: vinile e negozi di dischi (che furono) a Palermo
Quando mia moglie mi vide entrare in casa con due Technics sl 1210 “comprati ad un prezzo affare” da un dj ventenne passato dalla puntina al digitale, pensai “questa volta mi lascia”. Invece è riuscita a superare anche questa. E in fondo, c’è poco da fare, compro dischi da quando avevo meno di dieci anni. Uno dei miei ricordi dell’asilo sono le festicciole dove io portavo il disco con le sigle dei cartoni animati. Anno nascita 1977, fino a ieri ascoltavo True Blue di Madonna che porta la data del 1986. Comprato in vinile in un negozio di via Marchese di Villabianca. Così come Big Thing dei Duran Duran nel 1989; una raccolta di Rod “The Mod” Stewart nello stesso anno. Tutti in un negozio che non c’è più e dove adesso ci sono i cinesi. Afrika Bambaataa and the family, 1989, dal Musichiere. Divenuto nel frattempo venditore di videocassette e poi salumiere. Ancora Acthung Baby degli U2 nell’annus horribilis 1992, stesso anno di Human Touch di Bruce Springsteen, e di Nevermind dei Nirvana. Tutti comprati in cd da Ellepì, dalla signora Alba, in via Libertà. Con la scheda a punti poi potevi avere un omaggio. Adesso ci sono gli americani che vendono magliette. E non credo facciano regali. Continua »
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