Archivio di Maggio 2012
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Alle 19:30 verrà presentato alla birroteca Spillo (cortile San Giovanni degli Eremiti,... Continua »
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Un forte terremoto nel sud Italia? Scontro tra Enea e Ingv
Nei giorni scorsi Alessandro Martelli, direttore del centro ricerche Enea di Bologna, ha parlato della possibilità di un forte terremoto, anche più forte di quelli registratisi in Emilia e all’Aquila, possa colpire le regioni meridionali italiane. Martelli ha anche ipotizzato sulla base di alcuni algoritmi che l’evento potrebbe verificarsi «nei prossimi mesi o in un anno o forse due».
Stefano Gresta, presidente nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha destituito di fondamento l’ipotesi e ha dichiarato: «Si sta facendo allarmismo, e in qualche modo anche terrorismo approfittando dell’emotività del momento per fare pressione e accaparrarsi qualche centinaio di milioni di euro per la prevenzione sismica».
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Le elezioni 2012 per flash
Le elezioni amministrative 2012 per scegliere il nuovo sindaco di Palermo sono finalmente terminate e con esse è terminato tutto l’universo che vi ha gravitato attorno, fatto di promesse francamente improbabili ma tutto sommato simpatiche. Si sono diradati i super esperti di politica improvvisati (che sono come i super competenti di calcio durante i mondiali), si sono attenuate le urla di protesta su Facebook e ci si trova, ahimé, a fare i conti con la dura realtà, ossia che a Palazzo delle Aquile si è insediato comunque un semplice uomo, un ragazzo per la precisione, come tanti a Palermo e che sarà compito di tutti noi palermitani dargli una mano a compiere un lavoro difficile e complicato in una città come la nostra, difficile e complicata. Perché è salito Ferrandelli, vero? No? Vabbe’, è sufficiente sostituire a “semplice uomo” il termine “istituzione granitica” e “un ragazzo” con “Nostromo della politica”. E “dargli una mano” con “non immischiarsi”.
Devo confessare però che già sento la mancanza di tutti i candidati sindaco che in questi mesi hanno allietato gli internauti di tutto il mondo. Riuscirò a svegliarmi senza il buon giorno di Mariannina Caronia? Quando dovrò invitare un amico a venire meco, potrò dirgli ancora “amunì”? Sarò ancora convinto di essere l’unico a poter fare qualcosa, pensando che comunque il sindaco lo sa fare? E Scamarcio, con quali occhi lo guarderò nel suo prossimo film? Quando andrò a gettare l’organico, ci sarà ancora dietro di me Nuti che mi controlla pronto a cazziarmi?
A seguire, alcuni fantasiosi flash per farvi capire come ho vissuto questa età dell’oro delle minchiate.Pre elezioni
- Orlando: «Lo ripeto anche in aramaico: non mi candido». Ma questo non è aramaico.
- Costa: «La scelta di candidarmi è stata ponderata e sofferta, per qualunque cosa io mi stia candidando».
- Costa: «Sono io l’uomo giusto». È la città che è sbagliata.
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Giura e si riunisce la Giunta Orlando
Alle 15:30 gli assessori nominati dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando presteranno giuramento di rito presso Palazzo delle Aquile e a seguire, alle ore 16:00, si terrà la prima riunione di Giunta.
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“Notte bianca della scuola”
Si svolgerà a partire dalle 18:00 tra via Roma e via Ruggero Settimo la Notte bianca della scuola, iniziativa del Laboratorio cittadino di educazione alla Legalità del Comune di Palermo che coinvolgerà le scuole con l’intento di commemorare le stragi del 1992.
Si svolgeranno esibizioni musicali, danze, esposizioni, manifestazioni artistiche, passeggiate storico-monumentali e laboratori.
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Funerali di stato per Placido Rizzotto a Corleone dopo 64 anni
Si svolgeranno alle 10:30 a Corleone (chiesa di San Martino) i funerali di stato di Placido Rizzotto, sindacalista rapito e ucciso dalla mafia nel 1948.
I resti del corpo, gettato nelle foibe di Rocca Busambra, sono stati ritrovati nel 2009 e identificati pochi mesi fa.
Sarà presente anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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Palermo: blog, siti e stime numeriche ad aprile 2012
Vediamo i dati di aprile di DoubleClick Ad Planner (strumento nato per aiutare gli inserzionisti a pianificare le proprie campagne pubblicitarie online) di Google relativi ai siti web con base Palermo. Bisogna premettere che per quanto riguarda i risultati condivisi dai siti presi in esame anche questo mese si sono riscontrate alcune lievi anomalie al ribasso (lo rileviamo ad esempio per questo sito e altri con dati a noi disponibili). Secondo alcune indiscrezioni ciò potrebbe dipendere dal lancio prossimo di una nuova versione. Rimane comunque più che utile guardare ai dati per valutare rapporti di forza tra i diversi siti della realtà palermitana.
Rimane in testa il Giornale di Sicilia (un milione e settecentomila visite) che perde ancora 100 mila pagine viste. Repubblica Palermo si distanzia (un milione e trecentomila visitatori) perdendo le 600 mila pagine acquisite il mese scorso. Continua »
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Cash Mob: salviamo le piccole imprese
Per me la crisi è il Mostro.
Un mostro spaventoso, che annulla la volontà degli imprenditori e li umilia, ogni giorno.
Per sconfiggerlo occorre un coraggio di ferro e una fede incrollabile nel proprio progetto imprenditoriale.I marchi indipendenti sono le prime prede del Mostro: nonostante il loro altissimo valore sociale, restano meno appetibili di franchising e gruppi organizzati. Prova ne è che quando uno di loro chiude, gli abitanti del quartiere sono tutti dispiaciuti. Anche se in effetti, gli stessi avevano già spostato i loro consumi altrove.
Date le premesse, ha trovato terreno fertile in me un nuovo fenomeno mediatico, il cash mob, raduno spontaneo di consumatori consapevoli. Funziona così: ci si da appuntamento in un luogo e da lì si conducono i partecipanti verso il negozio precedentemente selezionato in segreto, che ovviamente è ignaro di tutto. A spendere, tutti insieme e contemporaneamente, per ridare fiducia al negoziante sconfortato e spingerlo a non mollare. Continua »
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Diecimila per Falcone, Maria Falcone chiede a Orlando di dire “Sbagliai”
Più di diecimila persone, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato ieri alle manifestazioni per commemorare la strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Ci sono stati anche momenti di commozione che ha toccato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Maria Falcone, sorella del magistrato, ha polemizzato con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che fu critico in vita con Falcone, dicendo ai giornalisti: «Al neosindaco Leoluca Orlando dico solo quattro parole: dica con Falcone ho sbagliato». Anche Giuseppe Ayala, che era nel pool antimafia, ha detto: «Non sarebbe male se dopo vent’anni si giungesse alla consapevolezza di certi fatti ammettendo di avere commesso un errore».
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“Traducciones imposibles” di Alberto Bernal all’Instituto Cervantes
Alle 21:00 presso l'Instituto Cervantes (chiesa di Santa Eulalia dei Catalani; via... Continua » -
“Artigianato l’arte del saper fare” da Bartolo Chichi Art & Photo Gallery
Verrà inaugurata alle 19:00 Bartolo Chichi Art & Photo Gallery (via Vann'antò,... Continua » -
20 anni fa l’attentato a Giovanni Falcone
20 anni fa Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani vennero uccisi con l’esplosivo sull’autostrada per Palermo all’altezza dello svincolo di Capaci.
Alle 8:00 sbarcheranno al porto di Palermo studenti, insegnanti e giornalisti che si trovano a bordo delle due Navi della Legalità partite da Napoli e da Civitavecchia. Si svolgerà una cerimonia alla presenza di Maria Falcone.
Alle 9:15 a Ciaculli verrà inaugurato il Memorial per le vittime della mafia presso il Giardino della memoria nel terreno confiscato al boss Michele Greco.
Dalle 10:00 si terrà nell’aula bunker del carcere Ucciardone la cerimonia istituzionale solenne per il ventennale delle stragi di Capaci e Via d’Amelio alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio Mario Monti e del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Continua »
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Chi sconfiggerà la mafia? Un esercito di maestri elementari
Parlare di Falcone nell’anno del ventennale della sua morte e non essere banali può risultare difficile. Il rischio di cadere nel già detto e nel retorico condiziona non poco. Non l’ho mai fatto prima, a parte qualche discorso tra amici o parenti. In questi anni, da quel 23 maggio 1992, la mia curiosità si è nutrita prevalentemente di documenti letti su internet e video su YouTube, di documentari in tv, racconti e opinioni.
Quel giorno me lo ricordo bene. Fu la prima volta che sentì ripetere la parola “mafia”.
Frequentavo la seconda elementare. Ricordo le frasi di circostanza che si è soliti rivolgere alla tv in occasione di un evento luttuoso. Ricordo le discussioni degli amici dei miei genitori. Non osavo chiedere, vedevo facce scure, mi ero fatto un’idea tutta mia. Credevo che la moglie dell’agente della scorta Schifani fosse, nella considerazione spesso distorta che hanno i bambini di fronte alla televisione, la moglie di Falcone. Me lo spiegò l’indomani la maestra che quella non era la moglie di Falcone, lei era morta nell’attentato. Continua » -
Noi, Falcone, Borsellino e i falsi allarmi bomba al Palazzo di Giustizia
Mi sento di dire di avere avuto la fortuna di poter lavorare con un gruppo di persone a cui serbo molta gratitudine. In tempi come quelli in cui viviamo oggi sembra impossibile pensare che si lavorasse senza alcuna invidia, incomprensione, tutto in condivisione e, quando possibile, anche in allegria. Anche da questo punto di vista Giovanni Falcone era unico. La fiducia che riponeva in noi collaboratori era incondizionata e ce la faceva sentire ogni giorno. Ci faceva sentire parte di un’avventura, di una missione, non ci diceva mai bravi, né tesseva le nostre lodi in pubblico, ma ci dimostrava la sua stima, ci invitava a cena, ci coinvolgeva in tutto e questo ci spingeva a sacrificarci a qualsiasi costo per lui. Ricordo una cosa su tutte: in quegli anni scattava continuamente l’allarme bomba a Palazzo di Giustizia almeno una o due volte al mese. Continua »
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Marzo 1992 – maggio 2012
Marzo 1992
Hanno ucciso vicino casa mia un signore per strada. Erano le nove di sera, non abbiamo sentito nulla. Soltanto dal filo rosso che arginava la zona in cui è caduto il cadavere e le facce sconvolte dei vicini ho capito che era successo qualcosa di brutto. A mamma non l’ho detto, ma ho paura.15 aprile 1992
Mamma è tornata da scuola a Brancaccio alle sette di sera. A volte mi chiedo se non voglia più bene ai suoi alunni che non a me. Quando mi lamento mi dice: «Non essere gelosa, Laura. Tu hai mamma e papà, una famiglia quasi normale e non vivi in mezzo alla mafia».23 maggio 1992
Dicono che è successo qualcosa di grave. Parlano di strage e di morti ammazzati. Il nonno doveva tornare da San Vito nel pomeriggio. Era andato a pescare come un sabato qualunque e invece adesso è fermo in autostrada all’altezza di Capaci. Non fanno passare nessuno; ovunque detriti e tanta confusione. Dicono che è morto Giovanni Falcone, un giudice importante che lotta contro la mafia. Continua » -
20 anni
Vent’anni. Una vita. Che scrivere? Cercare i termini per evitare la banalizzazione della tragedia. Palermo oggi sarà un teatro a cielo aperto. Le autorità (un sorriso!) arriveranno per testimoniare la loro vicinanza e testimoniare, sic, la loro integrità ed il loro impegno per giungere alla verità. Ci diranno che la lotta alla mafia rimane una priorità anche di questo governo. Applausi, seminari, tavole rotonde, flash, strette di mano e cortei. Intanto, il dolore è ancora lì: vivo a dispetto dei vent’anni. Rinvigorito, forse, dai vent’anni. Pentiti, tritolo, sirene, fumo, sguardi persi nel vuoto, funerali strazianti e lacrime, ecco cos’era Palermo in quei minuti, in quelle ore. Adesso il silenzio. Qualche brandello di verità che viene fuori a spizzichi e bocconi. Coltivare la memoria, e onorare gli eroi. Ma siamo davvero sicuri che volessero divenire eroi, ed in quel modo poi?! Continua »
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Stefania Petyx (Striscia la notizia): “Un lavoro particolare”
Ieri sera è andato in onda a Striscia la notizia (Canale 5) un servizio di Stefania Petyx sulla ricerca di “camminatori” (impiegati addetti al trasporto pratiche) per la Regione Siciliana.
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Una giusta causa per Palermo
Durante la recente campagna elettorale abbiamo scoperto che il Comune ha a libro paga, direttamente o indirettamente attraverso le sue partecipate, ben 22.000 dipendenti contro gli 11.000 di Torino. I relativi stipendi assorbono l’85% delle risorse comunali che sono peraltro destinate a calare per via dei tagli ai trasferimenti statali e per i debiti accumulati. Alcuni candidati in vena di onestà intellettuale non vedevano altra soluzione che ipotizzare dei sostanziosi tagli del personale. È quello che succede nelle aziende private quando cala il fatturato mentre aumenta l’indebitamento e soltanto in tempi di finanza pubblica allegra è stato possibile fare diversamente, ma questi tempi sembrano ormai definitivamente alle nostre spalle. Continua »
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Catena umana e concerto per la verità sulle stragi del 1992
Alle 19:30 a piazza V. E. Orlando verrà creata una catena umana... Continua » -
Auguri a Orlando, ci siamo ma se la dovrà vedere con noi
Leoluca Orlando è sindaco, Francesco Giambrone è assessore alla Cultura, al governo nazionale c’è un tecnico con il compito di risanare i conti e al baretto sulla piattaforma in spiaggia mangerò il cono palla e anche la Coppa Rica. Mi chiedo se siamo negli anni ’90 ma mi guardo allo specchio e qualche capello bianco (!!) mi fa capire che, malgrado le analogie che sembrano avere riportato le lancette indietro nel tempo, sono passati vent’anni e su twitter ci sono già le prese in giro per i déjà vu.
Palermo va indietro come un gambero, così come l’Italia, e mi chiedo se questo sia un bene. Guardiamo al nostro passato con nostalgia, puntando al meno peggio che in alcuni casi può essere già una rivoluzione rispetto al grigio presente. Proviamo a ragionare.
La sindacatura Orlando del 2012 nasce da un doppio tradimento. In latino trādĕre significa dare, consegnare, mettere in mano. E Palermo non ha perdonato Orlando per averla abbandonata nel 2000 e messa in mano a Cammarata. Non lasciatevi ingannare: c’è qualcosa di vendicativamente passionale nel percorso che porta i palermitani a rieleggere oggi Orlando. Continua »
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