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lunedì 18 nov
  • Palermo vista dalla Georgia

    In seguito ai conflitti scoppiati negli anni ’90 in Georgia, centinaia di bambini tra i circa duecentomila sfollati dall’Abkhazia vennero ospitati da alcune famiglie siciliane per trascorrere le loro vacanze estive in Italia, in virtù di un gemellaggio tra i comuni di Tbilisi e Palermo e dei legami tra le due società civili. In moltissimi casi l’esperienza siciliana rappresentò per quei ragazzi una opportunità unica per sollevarsi dal difficile contesto del dopoguerra, imparare una nuova lingua e sviluppare legami affettivi che durano ancora oggi.
    Alcuni di questi bambini e ragazzi, che oggi hanno tra i venti e i venticinque anni, nel tempo sono tornati a trovare le loro famiglie ospitanti e in alcuni casi hanno deciso di venire a vivere in Sicilia. Ruska ad esempio 5 anni fa ha deciso di intraprendere gli studi qui a Palermo. Si è iscritta all’Università di Palermo, a Lettere e Filosofia e vorrebbe un giorno diventare una scrittrice. Nel 2009 ha pure vinto il concorso letterario MondelloGiovani con una poesia dedicata a Dino Campana.
    Altri tra i bambini che hanno partecipato agli scambi degli anni ‘90 non sono più tornati in Sicilia ma continuano a mantenere un legame profondo con l’isola grazie al bagaglio di cultura e competenze linguistiche acquisito durante la loro esperienza di soggiorno.
    Per non disperdere questo patrimonio di conoscenze e relazioni nel 2009 il Ministero degli Affari Esteri italiano ha promosso la realizzazione di Argo, una banca dati dei curricula vitae dei cittadini georgiani conoscitori della lingua italiana a disposizione di imprese o altri organismi desiderosi di avviare delle attività che coinvolgano l’Italia e la Georgia.
    Al fine di ripetere, in piccolo, la straordinaria storia di accoglienza degli anni ‘90, quest’anno il Ministero degli Affari Esteri ha stanziato un nuovo finanziamento che permetterà di accogliere nel mese di luglio, per il periodo di 4 settimane, 30 bambini georgiani tra i 10 e i 14 anni provenienti da famiglie di sfollati. Il Laboratorio per l’Innovazione di Palermo, responsabile dell’attuazione del progetto che prende il nome di Argo III, si sta occupando di organizzare i soggiorni e individuare le famiglie di accoglienza che daranno ai ragazzini vitto e alloggio. Tutte le altre spese (volo, assicurazione, etc.) sono invece a carico del progetto. Per chi fosse interessato a partecipare all’iniziativa dando ospitalità ad uno dei bambini è possibile contattare il Laboratorio per l’Innovazione allo 091-225971 o visitare il sito www.progettoargo.com.

    Ospiti
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